L’attesa della partenza, ansia e adrenalina alle stelle.
“Ecco qui, indossate il giubbotto, fra poco tocca a voi!”
Partendo dai piedi, scivoliamo letteralmente all’interno della tuta e guardiamo con timore davanti a noi.
Uno scenario splendido, quello del Parco delle Dolomiti Lucane, con i suoi pinnacoli di roccia, e il cielo azzurro terso d’estate.
Fra poco saremo in volo, sospesi tra le nuvole e la terra a centinaia di metri sotto di noi: un tuffo nel vuoto, uno accanto all’altra come sempre!
Un’altra avventura, una di quelle che ricordi una vita intera, sta per cominciare e proprio in quel momento ci guardiamo e anche se non escono le parole di bocca perché l’emozione è troppa, il nostro pensiero è come se fosse racchiuso in una nuvoletta sopra la nostra testa.
“Come ci siamo finiti qui?”
CASTELMEZZANO, UN PAESE…PERFETTO!
Eh già, che ci facciamo qui: bella domanda!
Quando, seduti a tavola, cartina e guida turistica alla mano, organizzavamo il nostro viaggio in Basilicata, le Dolomiti Lucane rappresentavano la continuazione ideale di quel percorso che avevamo in mente, che ci avrebbe portato da una costa all’altra della regione.
Così, dopo esserci avventurati tra i borghi e i castelli del Vulture, Castelmezzano e il suo scenario da favola ci avrebbero accolti a braccia aperte.
Neanche mille abitanti, Castelmezzano è uno dei borghi più belli d’Italia, incastonato in un anfiteatro naturale di roccia arenaria. Che sia un piccolo gioiello italiano lo capiamo fin da subito, quando trolley alla mano giungiamo nella piazzetta-belvedere che si affaccia sul Parco delle Dolomiti Lucane.
Da qui la vista è bella da togliere il fiato e spazia su tutto il centro storico, sul quale dominano maestosi pinnacoli di pietra.
Mentre col naso all’insù osserviamo questi giganti naturali, ci accorgiamo di qualcosa che si muove nell’aria: non si tratta di un uccello, ma di una persona sospesa nel vuoto, lanciata a folle velocità verso il paese che sta dall’altra parte della vallata.
Eccolo lì, il Volo dell’Angelo: l’incredibile esperienza che avremmo vissuto di persona il giorno successivo, quella che ha risollevato le sorti di un paese intero, trasformandolo da borgo quasi dimenticato a meta turistica imperdibile.
Come si vede anche nel film “Un paese quasi perfetto” con Silvio Orlando e Fabio Volo, l’idea di collegare Castelmezzano a Pietrapertosa tramite un cavo d’acciaio sul quale chiunque può librarsi nell’aria, si è rivelata vincente e spettacolare.

IL VOLO DELL’ANGELO: INFORMAZIONI PRATICHE
Prima di volare con noi, ecco qualche cosa che dovete sapere sul Volo dell’Angelo.
Innanzitutto è opportuno prenotare in anticipo sul sito web ufficiale (https://www.volodellangelo.com/index.asp): il biglietto per il volo singolo costa 40 euro, ma noi volevamo stare uno a fianco dell’altra, e così abbiamo acquistato quello per il volo di coppia, al prezzo di 72 euro.
Parliamo sempre di un “viaggio” andata e ritorno: chi parte da Castelmezzano tornerà in volo a Castelmezzano, sebbene con lanci da quote diverse.
Per affrontare il Volo dell’Angelo insieme, occorre non superare il peso complessivo di 150 chili (al lordo degli zaini che indosserete quel giorno e del loro contenuto) e la differenza di peso tra le due persone non deve essere superiore ai 40 chili.
Bene, dopo esserci accertati di rispettare tutti questi requisiti, ci siamo informati anche sul possibile utilizzo della nostra action cam: l’organizzazione ha diversi attacchi da collegare al casco, ma non per tutti i modelli.
La nostra GoPro Hero 4 era tra quelle utilizzabili, ma se ne possedete una diversa vi consigliamo di scrivere una mail prima di partire. Alla stazione di lancio di Castelmezzano sono comunque disponibili, a noleggio, delle action cam per riprendere il proprio volo.
Capitolo abbigliamento: sono consigliati i pantaloni lunghi sia per uomo e donna, mentre sono obbligatorie scarpe chiuse e almeno una maglietta a manica corta (no canottiere).
Altro consiglio che vi diamo è quello di portare degli occhiali da sole: potrete utilizzarli durante il volo e, viste le velocità che si raggiungono (fino a 120 km/h), sono quasi indispensabili.
Per tutto il resto, fate riferimento al sito ufficiale del Volo dell’Angelo ( https://www.volodellangelo.com/index.asp ) e se avete domande speciali rivolgetevi ai punti informazioni: sapranno rispondere a tutte le vostre esigenze.

LA PARTENZA DA CASTELMEZZANO
La mattina del volo ci svegliamo prestissimo: il nostro lancio è previsto per le 9:30, il primo della giornata, e dobbiamo presentarci al punto informazioni alla sua apertura.
Dopo una colazione non troppo abbondante (non sia mai che andiamo a superare i 150 chili di peso in due!!), all’ufficio di Castelmezzano effettuiamo il check in.
Veniamo pesati, zaini compresi, e ci consegnano il biglietto ufficiale per il volo: l’emozione comincia già a farsi sentire.
Attraversiamo con calma il borgo antico, fino al parcheggio all’estremità opposta del paese, dove ci attende la navetta.
La stazione di lancio di Castelmezzano si trova su una delle cime delle Dolomiti Lucane: la navetta ci conduce ai piedi del pinnacolo di roccia, poi seguiamo un irto sentiero fino alla sommità.

Ad accoglierci, ad oltre 1000 metri di quota, due simpatici ragazzi dell’organizzazione: “Benvenuti ragazzi, ora riposatevi un po’, poi vi prepariamo al lancio!”.
Siamo grondanti di sudore e ci scoliamo un mezzo litro d’acqua a testa (ricordatevela), pensando nel frattempo che aver messo nello zaino anche una maglietta di riserva non sarebbe stato male (segnatevelo!).
La valle delle Dolomiti Lucane è lì, oltre il precipizio.
Basta affacciarsi per accorgersi che il salto è impressionante.
Ormai siamo qui, non abbiamo più scuse, bisogna mettere da parte le paure: è tempo di volare!

ANGELI IN VOLO
Indossate le tute, ci avviciniamo alla rampa di lancio, dove veniamo agganciati al cavo d’acciaio. Siamo uno di fianco all’altra, quando ci dicono gentilmente: “Bene, ora lasciatevi andare in avanti”.
Già questo primo step non è facile, devi buttarti in avanti quasi a voler battere la faccia in terra.
E’ solo un’impressione però, perchè siamo in completa sicurezza, anche se ci sentiamo come due salami appesi: ci guardiamo e scoppiamo a ridere!

Nel frattempo i due ragazzi dell’organizzazione sistemano i pesetti sulle nostre spalle, necessari per bilanciare la nostra differenza di massa.
Ok, tutto pronto: “Buon volo ragazzi!”
Così ha inizio il nostro Volo dell’Angelo: scaraventati a folle velocità nel vuoto quando fino ad un minuto prima non eravamo neanche pronti ad un semplice movimento in avanti!


Beh, è incredibile, è tutto pazzesco. La prima sensazione che viene in mente è “speriamo vada tutto bene”, ma dura proprio un secondo, poi ti lasci andare e pensi a goderti il momento. Tutto scivola sotto di noi a velocità pazzesca (si raggiungono i 120 km/h!!!), urliamo come due pazzi e ridiamo come due deficienti, ma tutto è tremendamente bello! Adrenalina a mille, vento micidiale che sferza il viso e mi fa piangere (gli occhiali!! Brava Kiki che li hai presi!), pinnacoli di roccia intorno e il verde intenso della vegetazione sotto di noi.
Non capiamo quanto tempo è passato, l’emozione è talmente grande che dimentichi tutto il resto: il tempo, lo spazio, l’altezza.
La stazione di Pietrapertosa davanti a noi però si avvicina e in un lampo di lucidità mi ricordo che scatteranno le foto proprio poco prima del nostro arrivo. “Testa alta Kiki, ci fanno la fotoooooo!!!!”
Booom! Nemmeno il tempo di dirlo ed eccoci arrivati: un gigantesco elastico smorza la nostra forza cinetica (come nel bungee jumping) e ci spinge indietro, verso i nostri “salvatori”! Veniamo placcati come due ali esterne del rugby, e infine eccoci in piedi, instabili come due pulcini che hanno appena imparato a camminare, disorientati come due trottoline impazzite appena bloccate.
Woow, ragazzi, che esperienza incredibile!

ALLA SCOPERTA DI PIETRAPERTOSA
“Com’è andata?” – domanda uno dei ragazzi.
“Benissimo, grazie! Incredibile, avevamo un po’ di paura, ma poi è passata in fretta!”
“Non è così spaventoso, vero? Pensate che qualche giorno fa c’era un signore di 82 anni a fare il Volo!”
Ci vuole qualche minuto prima che ci riprendiamo completamente. Nel frattempo guardiamo le foto che ci hanno scattato, scegliendo e acquistando quella che ci piace di più (al costo di 5 Euro, ma ne possono essere acquistate 3 al costo di 8 Euro).
Poi, assieme agli altri temerari che hanno fatto il volo poco dopo di noi, saliamo sulla navetta che in poco meno di cinque minuti ci conduce in paese.
Pietrapertosa ci accoglie con le sue creste di roccia, che si spingono fino al limite del borgo antico: non vediamo l’ora di scoprirla e abbiamo tutto il tempo per farlo. Il volo di ritorno è previsto per le 14:30: possiamo gironzolare come piace a noi, esplorare il borgo e fermarci per pranzo in qualche bel posticino.
Passeggiare per il borgo vecchio è uno splendido modo per rilassarsi e godere di scorci meravigliosi sul Parco delle Dolomiti Lucane. Pietrapertosa è un saliscendi che nasconde vari tesori: il Convento e la Chiesa di San Francesco, il quartiere arabo, la Chiesa Madre, ma soprattutto il Castello Saraceno.

Quasi nascosto tra le rocce, dall’alto di questa fortezza antica si ha una meravigliosa vista su tutto il territorio, in particolare sull’anfiteatro naturale di Castelmezzano. Non perdetevelo assolutamente: la salita è ripida, ma la vista vale la fatica fatta per raggiungerlo!


Se poi siete affamati e volete mettere qualcosa sotto i denti prima del volo di rientro, vi consigliamo la Rosticceria di Anna, in Via Torraca 35. Senza esagerare (mi raccomando state leggeri prima di volare!!), ci siamo deliziati con le pizze e le focacce di questo posticino che ha anche qualche posto a sedere.
Dopo una piccola passeggiata eccoci di nuovo pronti per tornare a sfrecciare nel cielo azzurro delle Dolomiti Lucane, questa volta in direzione Castelmezzano!

ANGELI DI RITORNO
La stazione di partenza di Pietrapertosa si trova a poco più di un centinaio di metri dalla Chiesa Madre, ad una quota più bassa rispetto a quella dove siamo giunti al mattino. Va da sé che anche l’arrivo a Castelmezzano è ad una quota inferiore, tuttavia, pur senza il fattore sorpresa dell’andata e con un minor dislivello, questo volo di ritorno è ancora più emozionante!
Perché? Beh, non vogliamo svelarvi i motivi: sarà fantastico scoprirli di persona, ve lo assicuriamo! 😉
Così, eccoci di nuovo a Castelmezzano: ne approfittiamo per girare con più calma il centro storico e per raggiungere il Belvedere. Davvero non stancano mai i panorami delle Dolomiti Lucane: ne siamo rimasti innamorati.
Così come siamo rimasti assolutamente deliziati dalla cucina tipica proposta dalla Trattoria “Al Vecchio Scarpone”: una cenetta fantastica, con tanti antipasti lucani (buonissima la purea di fave e cicoria!) e un primo piatto da urlo!
Quelle orecchiette ai ceci e peperoni cruschi sono state eccezionali, tanto che non abbiamo nemmeno fatto in tempo a scattare una foto. Eh già: se c’è una cosa di cui siamo certi è che non saremo mai, ma proprio mai, dei food blogger! 🙂
Dopocena, qualche chiacchiera con l’oste e poi una bellissima passeggiata sotto le stelle di questo angolo di Basilicata che, nel momento in cui te lo lascerai alle spalle, sai già che ti mancherà.
A presto Castelmezzano, a presto bella gente di questo bel posto: speriamo di ritrovarvi un giorno ancora con quell’aura di autenticità che ci ha conquistato!

10 commenti su “Il Volo dell’Angelo tra le Dolomiti Lucane”
Dopo questa descrizione devo assolutamente “lavorarmi” Orso 😉
Devo essere onesta, conoscevo per sentito dire il Volo dell’Angelo da diversi anni e chissà perché mi ero fatta un po’ l’idea di una cosa stile NuveniaPocket 😛 Poi con i vari video sul tubo, i racconti di altri blogger ecc mi sono completamente ravveduta sul potenziale e sul fattore “figata”. E con oggi capitolo proprio! 😉 Però ora sono rimasta con la curiosità sul volo di ritorno! Hahahah fantastico il check-in a faccia a terra peccato solo che il volo duri pochissimo e che la velocità elevata non permetta di realizzare pienamente di volare fra quei paesaggi! E poi la bellissima cornice (anche gastronomica) di entrambi i borghi fa il resto.
Racconto fantastico ragazzi!
Ps: non avete urlato Geronimooooooo!? 😉
No dai, ma come Nuvenia Pocket?? ? ? ?
Il Volo dell’Angelo è una cosa seria! ?
Vero che dura troppo poco, perché dopo un po’ non vorresti più scendere, vorresti goderti il paesaggio spettacolare, l’emozione di essere sospeso nel cielo, che è indescrivibile! ?
Sul volo di ritorno lasciamo un alone di mistero, giusto così…così sarà ancora più bello per te e Orso scoprire che…?…
Buona serata Dani!! ??
woe ragazzi chissà che emozione!
Anche Dubai c’è la possibilità di farlo, ma io(Claudia) ovviamente me la faccio sotto.
Inveme Mattia vorrebbe! Tu Kiki sei stata davvero coraggiosa
Siamo indecisi se pubblicare o meno il video fatto con la GoPro con le nostra urla…ahahaha…è stato bellissimo amici! 🙂
Dai ma allora provatelo: guarda Claudia che una volta superata la paura del salto nel vuoto è una figata atomica!!! 😉
Che emozione!!! Da anni sognavamo questo volo dell’angelo, così quando lo hanno aperto in Toscana siamo corsi a provarlo, ma dal vostro racconto capiamo che il volo fra Castelmezzano e Pietrapiana è ancora sulla lista!!!? Essere uno a fianco all’altra, lasciare scivolare la paura, emozionarsi, ridere dalla tremarella e dalla gioia…che bello!!! Attendiamo di poter replicare!!!??? e concordiamo con voi… l’attesa pre-piatto-divorato non fa per noi!?
Ragazzi, ci eravamo persi questo vostro commento!! Sarà stato l’aver ancora in corpo l’adrenalina del Volo dell’Angelo, chissà…a questo punto aspettiamo che torniate dall’Australia per provare anche voi questa bellissima esperienza di coppia! Ci ricordavamo del vostro volo in Toscana! 😉
Io mi regalai il volo per il mio compleanno. Non conoscevo i due paesini allora e devo dire che sorpresero talmente da farmi scoprire il mio amore per la Lucania.
Un saluto!
Ciao Narrabondo! Anche noi siamo rimasti sorpresi dalla bellezza di Castelmezzano e Pietrapertosa e ce ne siamo innamorati: soprattutto del primo, dove ci siamo goduti una splendida serata e la vista impareggiabile dalla piazzetta verso le Dolomiti Lucane. Sarà un ricordo indelebile, assolutamente.
Grazie per essere passato di qua! 😉
No, decisamente no 🙂 non avrei mai avuto il coraggio!
Ma che spettacolo di esperienza!!!
Elena, fa meno paura di quello che può sembrare! Pensateci, come dici anche tu è un’esperienza spettacolare! 😉