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In cammino lungo la Via Vandelli: da Cento Croci a Fabbrica di Pievepelago

Meta di escursionisti zaino in spalla e bikers, la Via Vandelli rappresenta uno dei cammini più frequentati di tutto l’Appennino Tosco-Emiliano, in ogni periodo dell’anno.

Da Modena a Massa Carrara, sono diverse le tappe che si possono percorrere a piedi o in bicicletta, ma oggi noi vogliamo parlarvi di una delle nostre preferite: quella che va da Cento Croci a Fabbrica, attraversando un territorio che coinvolge i comuni di Lama Mocogno, Riolunato e Pievepelago.

Un trekking facile, adatto a tutti, perfetto per una passeggiata al fresco d’estate, ma anche per ammirare il foliage durante i primi giorni d’autunno.

Pronti, trolley…via!

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La Via Vandelli d’estate e nei primi giorni d’autunno

COME NASCE LA VIA VANDELLI

C’era una volta un duca che voleva andare al mare. Potrebbe iniziare iniziare così un’ipotetica favola sulla Via Vandelli, nata nel Settecento per volere del Duca Francesco III D’Este, che cercava uno sbocco sulla costa non per futili motivi di villeggiatura, ma piuttosto per una strategia militare ed economica. 

Fu così che, a seguito di un matrimonio combinato, il Ducato di Modena venne collegato al Ducato di Massa e al Principato di Carrara attraverso una via che per l’epoca costituiva una vera e propria autostrada, per traffico e dimensioni.

A progettarla e realizzarla fu l’abate Domenico Vandelli, forse uno dei personaggi modenesi più geniali di sempre, esperto ingegnere e matematico che inventò, tra l’altro, le linee di livello, così importanti per lo sviluppo delle mappe cartografiche.

Se oggi nei tratti pianeggianti del vecchio tracciato si sono perse le caratteristiche storiche, quel sentiero che passa tra i boschi dell’Appennino Tosco-Emiliano, aprendosi di tanto in tanto davanti a spettacolari paesaggi montani, porta ancora il nome di quel prodigioso abate ingegnere modenese: questa è la storia della Via Vandelli.

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La Via Vandelli, storico collegamento tra i ducati di Modena e Massa
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Uno scorcio sul Monte Cimone lungo la Via Vandelli

LA VIA VANDELLI DA CENTO CROCI A FABBRICA DI PIEVEPELAGO

Ci sono tre cose che rendono questa tappa della Via Vandelli una delle nostre preferite: lo sviluppo del tracciato, un dolce e continuo saliscendi; l’ampiezza e l’ombrosità del sentiero, che rende piacevole percorrerlo anche d’estate, e infine la bellezza dei panorami che si possono ammirare lungo il cammino. Altre tappe non sono altrettanto scenografiche.

Si parte da Passo Cento Croci ad una quota di 1.264 m.slm. e si arriva alla vecchia stazione di posta di Fabbrica di Pievepelago, alla quota di 1.254 m.slm, percorrendo un totale di 10,50 km tra andata e ritorno.

L’itinerario è lineare e il sentiero presenta sempre un fondo in ghiaia, perfetto anche per chi ama le escursioni in mountain bike, solo in alcuni tratti dissestato.

Per completare l’intero itinerario di andata e ritorno, senza considerare le eventuali pause (fotografie, relax, pranzo al sacco), occorrono almeno 3 ore e mezza.

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La cappella di Passo Cento Croci, in provincia di Modena

PASSO CENTO CROCI, UNA TERRAZZA SU DUE VALLI

L’inizio del nostro percorso, Passo Cento Croci, regala subito scorci fantastici su ben due vallate. Da una parte la Valle del Cimone, a partire dai boschi che circondano Castellino di Riolunato, e il borgo laggiù in fondo, ai piedi della cima più alta dell’Appennino settentrionale, con i suoi 2.165 metri di altitudine. 

Dall’altra la selvaggia natura della Val Dragone, in gran parte ancora vergine e contraddistinta da boschi a perdita d’occhio. Si intravedono le pale eoliche di Madonna di Pietravolta e più in lontananza il profilo dei rilievi dell’Appennino Tosco-Emiliano: il Monte Cusna, il Monte Prado.

Il punto di partenza dell’itinerario escursionistico che ci porterà a Fabbrica di Pievepelago è rappresentato dalla piccola cappella di Cento Croci, risalente al 1852.

Zaino in spalla e bastoncini alla mano, imbocchiamo la Via Vandelli identificata dal sentiero CAI 579 in direzione Passo del Lagadello.

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Il panorama sulla Val Dragone da Passo Cento Croci

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Scorcio autunnale verso il Monte Cimone da Passo Cento Croci
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I colori autunnali della Val Dragone da Passo Cento Croci

LA VIA VANDELLI VERSO CAPANNO GUERRI

Il percorso della Via Vandelli è un continuo saliscendi, semplice da affrontare e per questo praticato da escursionisti di tutti i livelli.

La zona di Cento Croci è parecchio frequentata anche da cercatori di funghi e di tartufi: in base al periodo e al meteo dei giorni precedenti, capita spesso di incontrare parecchie persone lungo il cammino.

Il primo bivio lo incontriamo dopo circa 3 chilometri: un cartello del CAI ci indica sulla destra il sentiero n. 573 che conduce al Lago Cavo, al Monte Rovinoso e al Lagaccione.

Si tratta di una bella deviazione, che abbiamo esplorato personalmente e che può rappresentare una valida alternativa per modificare, senza allungare troppo, il percorso del ritorno.

Noi continuiamo lungo la Via Vandelli, ci godiamo gli scorci che di tanto in tanto si aprono verso il Cimone e la sua valle, raggiungendo in breve Capanno Guerri.

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Il tracciato storico della Via Vandelli e l’intersezione con il sentiero CAI 573

CAPANNO GUERRI, UN LUOGO DA FAVOLA PER UN PIC NIC CON VISTA

Abbiamo percorso poco meno di 4 km dall’inizio della nostra escursione e siamo arrivati in uno dei nostri posti preferiti per un pic nic con vista sul Cimone: Capanno Guerri!

Si tratta di un luogo fantastico, dove la pace regna sovrana: un’ampia radura si affaccia sul Cimone, con un prato quasi sempre tagliato all’inglese e una capanna che ricorda le costruzioni celtiche presenti nel nostro Appennino Modenese, di grande valore storico-culturale.

Capanno Guerri è una tipica costruzione rurale che possiede le peculiarità distintive delle capanne celtiche: sfrutta le caratteristiche del pendio per far sì che vi sia un facile accesso al fienile, mentre la parte bassa è riservata alla stalla. Il tetto, che nelle costruzioni celtiche è tipicamente di paglia, è stato rimaneggiato e realizzato in lamiera.

Ci troviamo all’altitudine di 1.272 m.slm. in posizione dominante rispetto al centro di Sant’Andrea Pelago: proseguiamo il nostro cammino verso la località Fabbrica di Pievepelago, seguendo la cartellonistica del CAI.

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L’immensa radura affacciata sul Cimone di Capanno Guerri
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Capanno Guerri, storica costruzione rurale lungo la Via Vandelli

LA FABBRICA DI PIEVEPELAGO, EX STAZIONE DI POSTA LUNGO LA VIA VANDELLI

La Via Vandelli continua a regalarci panorami spettacolari verso il Monte Cimone, mentre continuiamo il nostro saliscendi verso la località Fabbrica.

Ci arriviamo dopo circa 2 ore di cammino, pause comprese, durante le quali abbiamo percorso 5,25 chilometri.

Il nostro punto di arrivo coincide con quella che un tempo era una stazione di posta molto frequentata da chi percorreva la Via Vandelli, molto amata anche dal Duca Francesco III D’Este, che si fermava nell’osteria e nella locanda della Fabbrica durante i suoi viaggi verso la costa tirrenica.

Laddove un tempo c’erano le stanze del duca e i camini portavano gli stemmi araldici degli Estensi, oggi si trovano delle abitazioni private, proprio di fianco alla grande fontana ducale, che per noi escursionisti rappresenta una vera manna dal cielo!

Prima di ripartire sulla strada del ritorno ci ristoriamo con l’acqua gelida, buonissima, e ci fermiamo ad ammirare la stele dedicata a chi ha trasformato in realtà la visione del duca: l’abate Domenico Vandelli.

Egli non soltanto progettò e realizzò il tracciato della Via Vandelli, ma pensò anche alle infrastrutture lungo lo stesso: un vero tourologo, un genio dei tempi che furono.

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La fontana ducale e la stele dedicata all’abate Domenico Vandelli a Fabbrica di Pievepelago
Un altro splendido scorcio sull’Appennino Tosco-Emiliano dalla Via Vandelli

LA VIA VANDELLI DA CENTO CROCI A LA FABBRICA DI PIEVEPELAGO: MAPPA E NUMERI DEL PERCORSO

Dove: Passo Cento Croci, Riolunato (MO)

Quando: tutto l’anno

Lunghezza percorso: 10,5 km (andata e ritorno)

Dislivello positivo: +140 metri

Difficoltà: percorso adatto a tutti, semplice dal punto di vista fisico e tecnico.

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Mappa del trekking lungo la Via Vandelli da Cento Croci a Fabbrica – altimetria e info creati con Komoot

Visualizza e scarica la mappa del percorso su Komoot

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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2 commenti su “In cammino lungo la Via Vandelli: da Cento Croci a Fabbrica di Pievepelago”

  1. Bellissimo questo antico percorso: panorami aperti e di ampio respiro. Non impegnativo, imperdibile! Grazie per la segnalazione e per l’articolo, già inoltrato ai miei amici amanti del nostro Appennino.

    Rispondi
    • Grazie di cuore, anche per la condivisione! Sono sicuro che la Vandelli sarà sempre più frequentata, c’è anche un progetto per valorizzarla che dovrebbe portare nuove attività ad aprire lungo il percorso che collega l’Appennino Modenese con la costa tirrenica! 😉

      Rispondi

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