Trekking tra le vigne della Valpolicella, ovvero 17 chilometri di felicità immersi nella natura.
Oggi vi portiamo in provincia di Verona, nelle terre dove è nato l’Amarone, uno dei vini italiani più apprezzati in tutto il mondo.
L’escursione attraversa buona parte del territorio di produzione, seguendo le dolci colline dove i vigneti si sviluppano a perdita d’occhio, con un percorso ad anello di circa 17 chilometri.
Incontreremo borghi antichi, santuari, boschi misteriosi, circondati dalla natura e dagli scenari della Valpolicella, in primavera di una bellezza disarmante.
Pronti, trolley…via!
Trekking in Valpolicella: la partenza da Rugolin
La Valpolicella è una zona ricchissima di sentieri escursionistici e noi, per il nostro trekking, abbiamo scelto la zona tra Negrar e Marano di Valpolicella.
La partenza è dal borgo di Rugolin: c’è un ampio parcheggio proprio all’ingresso del paese e bastano davvero pochi passi per lasciarsi alle spalle l’asfalto e immergersi nella natura.
La nostra direzione è verso Marano di Valpolicella: una sterrata taglia la fondovalle e i primi vigneti, per poi svilupparsi in salita lungo Via Paladon.
Incontriamo un gruppo di ciclisti in mountain bike: lo stesso percorso che completeremo a piedi si può tranquillamente fare in bicicletta, anche con una gravel ad esempio.
La prima salita è dolce e noi, incantati dai paesaggi che piano si rivelano agli occhi, non avvertiamo nemmeno un po’ di fatica.
Tutto ciò che ci circonda è un inno alla primavera: il verde acceso dei filari di viti, quello più tenue degli ulivi, i ciliegi che stanno per regalare i loro frutti.
E’ questa senza dubbio la stagione perfetta, insieme all’autunno, per scoprire questa magnifica zona del Veneto.



Sui sentieri della Valpolicella: verso il Tempio di Minerva
La nostra escursione tra i sentieri della Valpolicella prosegue lungo il sentiero n. 231, individuato da segnaletica turistica e dalle tradizionali pennellate di colore bianco-rosso.
In prossimità della frazione di Valgatara fate attenzione al bivio dove compaiono le indicazioni per Fumane: dovrete proseguire dritto, su un sentiero in terra battuta.
Il primo bivio dove occorre prestare attenzione Per seguire il nostro itinerario seguite il sentiero n. 231
Arriviamo così in località Crocetta, dove proseguiamo a bordo della strada provinciale n. 34 in direzione Marano di Valpolicella, per poi salire a sinistra verso la frazione di Pezza.
Qui troviamo la prima fontana dove riempire le borracce, in corrispondenza di un antico lavatoio.
Attraversato il piccolo borgo, seguiamo le indicazioni per il Santuario di Santa Maria Valverde e per il Tempio di Minerva.
La vista dal santuario è eccezionale e spazia dalle colline della Valpolicella fino al Monte Baldo, la cui vetta ad inizio maggio è ancora innevata.
Poco più avanti, troviamo il Tempio di Minerva purtroppo chiuso: il sito archeologico sembra molto interessante ed è stato oggetto di un eccellente lavoro di scavi, che hanno portato alla luce diversi reperti, tra cui un fanciullo alato in bronzo risalente al 100 A.C.
Si può prenotare una visita guidata scrivendo all’indirizzo mail info@tempiodiminerva.it
Lavatoio e fontana in località Pezza La salita al Santuario di Santa Maria Valverde





Trekking in Valpolicella: San Rocco e il Vajo di Valalta
Dopo una breve sosta trascorsa a sbirciare oltre la recinzione e ad ammirare il panorama super, ripartiamo verso la frazione di San Rocco.
Ci troviamo alla quota di 500 m.s.l.m. ma la salita, comunque mai impegnativa, non è ancora finita.
Il borgo di San Rocco è racchiuso tra la sua chiesa e le osterie, che invitano ad un approfondimento soprattutto quando si passa verso l’ora di pranzo.
Il profumo che esce dalle cucine è qualcosa di sublime e non facciamo fatica ad immaginare un buon piatto di gnocchi di malga accompagnato da un calice di Amarone.
Superata la Trattoria del Sole saliamo verso Valalta e lungo la strada asfaltata ad un certo punto si apre un fantastico scorcio su Marano di Valpolicella e il fondovalle.
Più avanti ci aspetta il Vajo di Valalta, un ruscello e il misterioso e fitto bosco dove la vegetazione appare rubata alla giungla. Per capire cos’è un vajo ci viene incontro come sempre Wikipedia e così scopriamo che, in dialetto locale, significa un canalone che si incunea tra le pareti rocciose di una montagna.
Sembra che questo luogo, tra l’altro, sia citato in un romanzo d’avventura scritto da un autore locale. L’atmosfera e la vegetazione sono sicuramente curiose, anche se non vediamo l’ora di tornare ai panorami della Valpolicella!
San Rocco di Valpolicella La salita verso Valalta

Sui sentieri della Valpolicella: verso Negrar
La discesa nel Vajo di Valalta e la successiva salita costituiscono il punto più alto dell’intero percorso (610 m.s.l.m.) nonché il giro di boa della nostra escursione: si torna verso sud, direzione Negrar.
Sono quasi le due del pomeriggio e sono trascorse oltre 3 ore da quando siamo partiti da Rugolin, percorrendo fino ad ora poco più di 10 chilometri.
La pausa pranzo è più che meritata: ci fermiamo a mangiare un panino tra le vigne, con una vista che spazia fino al Lago di Garda.
Da un posto così non vorresti più venir via, soprattutto quando c’è una splendida giornata di sole.
Inizia così la discesa verso Negrar e il fondovalle, seguendo le indicazioni sempre presenti lungo strade asfaltate e sterrate. Non passa un’anima a parte qualche sporadico ciclista, la pace è assoluta, soltanto interrotta dal rombo di qualche motocicletta in lontananza.
Camminare su questo versante ci permette di ammirare sia la sponda sud-orientale del Lago di Garda, sia la zona settentrionale della Valpolicella: una meraviglia a 360 gradi.
Seguendo il sentiero n. 235 arriviamo a Negrar dopo aver percorso 14 chilometri, ne mancano altri 3 per completare la nostra escursione tra i sentieri della Valpolicella.



Il ritorno a Rugolin
Siamo alla quota di 300 m.s.l.m. e continua la discesa verso il fondovalle, destinazione Rugolin.
Attraversiamo ancora vigneti a perdita d’occhio, superiamo ville degne di Hollywood, camminiamo nella natura, lontani dal traffico.
La Valpolicella è un incanto e ce ne stiamo lentamente innamorando: da tanto tempo desideravamo scoprirla e questo trekking è stato il modo migliore per farlo.
Lungo il percorso troviamo un’ultima fontana dove riempire le nostre borracce e poi infine eccoci a Rugolin.
Sono trascorse quasi 6 ore dalla partenza e abbiamo percorso complessivamente 17 chilometri tondi tondi.
Una bottiglia di Amarone ce la siamo meritata, che dite?
La discesa verso Negrar Segnaletica escursionistica nei pressi di Rugolin
Dove comprare l’Amarone in Valpolicella
Non potevamo assolutamente tornare a casa a mani vuote dalla Valpolicella, così abbiamo chiesto aiuto a chi conosce la zona meglio di noi e ci siamo fatti consigliare su dove comprare l’Amarone a Negrar e dintorni.
Il consiglio degli esperti ci ha indirizzato verso le pluripremiate Cantine Bertani, ma purtroppo al sabato pomeriggio chiudono relativamente presto, alle 17.
Ci siamo così diretti alla cantina sociale di Negrar, al punto vendita dei Domini Veneti.
Lo store è alle porte di Negrar e oltre all’Amarone classico è possibile acquistare anche il Recioto e il Valpolicella Classico e Ripasso, oltre alla grappa di Amarone.
Trekking tra le vigne in Valpolicella: info utili
Dove: Inizio percorso a Rugolin (VR)
Quando: primavera e autunno, da evitare in estate
Lunghezza percorso: 17 chilometri
Tempo in movimento: 3 ore e 40 minuti
Tempo complessivo: 6 ore
Dislivello positivo: +600 metri
Difficoltà: T – turistico. Non presenta particolari difficoltà tecniche, solo alcuni tratti con discreta pendenza. Occorre essere allenati fisicamente per completare l’itinerario.
Visualizza e scarica la mappa su Wikiloc
Sei interessato ad altri trekking nei dintorni della Valpolicella?
Leggi il nostro articolo:
La Ponale e i sentieri del Lago di Garda Settentrionale
Per scoprire quali app utilizzare per le tue escursioni:
Le migliori app per trekking e cicloturismo
10 commenti su “Trekking tra le vigne della Valpolicella”
Interessantissimo questo trekking. Me lo segno anche perché vorrei prendere un bel po’ di amarone! Il paesaggio comunque merita davvero, non ti fa nemmeno sentire la stanchezza data la bellezza
Vai di Amarone allora, Luca!! 🙂
Che poi, fermandosi a pranzo in una delle trattorie di San Rocco, questa potrebbe essere anche un’esperienza enogastronomica fantastica, oltre al trekking!
come località dove fermarsi per un pranzo local durante il trekking cosa suggerisci?
Il Borgo di San Rocco, c’erano due trattorie che ispiravano fiducia proprio a metà percorso
ciao a che ora siete partiti? quanto ci si impiega a completare il percorso?
Ciao, probabilmente non hai letto fino in fondo all’articolo, dove c’è il riassunto con indicati tempi e anche un link per visualizzare e scaricare il tracciato.
In ogni caso sono necessarie almeno 4 ore per completare il trekking, a cui bisogna aggiungere i tempi di sosta, molto soggettivi.
Ciao sono tanto impegnative le salite del percorso?
E il vajo di valalta?
Ciao Lucy, trattandosi di una zona collinare non ci sono salite impossibili: è la lunghezza del percorso e i continui saliscendi a renderlo un percorso che necessita di un minimo di allenamento.
Grazie Alessandro, direi che per la lunghezza siamo allenati
Non capivo cosa intendi per vajo da attraversare de questa poteva essere la parte impegnativa
Di nulla Lucy, in realtà il percorso lambisce il punto finale del Vajo di Valalta, di fatto è un canyon che si sviluppa verso un’altra direzione. È comunque un punto molto particolare, con una vegetazione diversa rispetto a quella che si incontra lungo il sentiero. Buon trekking!