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Trekking sul Monte Cimone dalle Polle di Riolunato

Oggi sul blog torniamo a parlare di sua maestà il Monte Cimone, la cima più alta dell’Appennino Settentrionale, per noi modenesi un simbolo che richiama l’avventura, il contatto con la natura, la voglia di sfidare i propri limiti.

Meta di tanti appassionati di sport invernali grazie alla presenza di un comprensorio sciistico molto ben sviluppato, quando sopraggiunge la bella stagione è la destinazione perfetta per un trekking in giornata.

Sono tanti i sentieri escursionistici che dalle località appenniniche del modenese conducono alla vetta del Monte Cimone, ma noi oggi vogliamo raccontarvi l’ascesa che abbiamo completato qualche estate fa, partendo dalle Polle di Riolunato.

Pronti, trolley…via!

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Sulla vetta del Monte Cimone

Trekking sul Monte Cimone: la partenza dalle Polle di Riolunato

Chi ha già avuto modo di frequentare il comprensorio sciistico del Monte Cimone conosce sicuramente la località Le Polle di Riolunato.

Si tratta di un punto di partenza perfetto per iniziare la giornata, facilmente raggiungibile in modo autonomo con la propria auto e provvisto di un impianto di risalita a sei posti moderno, oltre ad una serie di punti di ristoro di ottima qualità.

Il nostro trekking verso la vetta del Monte Cimone ha inizio proprio dal Ristorante Rifugio Le Polle, uno dei posti migliori dove assaggiare lo stinco al forno con le patate di tutto l’Appennino Modenese.

Ma questa è un’altra storia: noi abbiamo un altro obiettivo!

Ci aspetta una salita di circa 4,30 chilometri con un dislivello complessivo di 860 metri.

Non è un’escursione alla portata di tutti, occorre un discreto allenamento e una buona dose di adattamento alle condizioni non sempre perfette del terreno, poiché ad un certo punto del percorso dovremo anche arrampicarci tra le rocce.

Ne varrà la pena, dunque zaino in spalla e procediamo: ci aspetta la vetta del Monte Cimone!

Trekking sul Monte Cimone: dalle Polle di Riolunato a Valcava

Dal Rifugio Le Polle, alla quota di 1.280 m.s.l.m., inizia la nostra salita, seguendo il sentiero del CAI n. 477, che altro non è che la versione “estiva” della pista da sci denominata “Sette Fontane”.

E’ un’ascesa che mette subito a dura prova l’escursionista, con una forte pendenza: occorre affrontarla con calma, costeggiando il lago sulla sinistra e procedendo lentamente. Al primo bivio tenete la destra, girando attorno al piccolo boschetto per approfittare di una pendenza più dolce. Prima di affrontare la seconda salita, piuttosto impegnativa, fino alla stazione superiore della seggiovia “Le Polle – Valcava”, riposatevi un po’ all’ombra dei pini.

Giunti alla nostra prima tappa intermedia avremo percorso appena 2,40 chilometri, guadagnando altimetricamente ben 440 metri. 

L’arrivo della seggiovia sei posti è infatti ad una quota di 1.720 m.s.l.m.

Già da qui il panorama verso nord è spettacolare e si possono vedere anche le aquile reali, che hanno nidificato sul Cimone verso la fine degli anni ‘80.

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L’arrivo della seggiovia sei posti Le Polle – Valcava

Da Valcava a Pian Cavallaro

Per proseguire nella nostra escursione, ora ci aspetta un tratto alpinistico: dovremo infatti arrampicarci tra le rocce per raggiungere Pian Cavallaro.

Ci troviamo sul sentiero CAI 477A, una diramazione dell’originale: anche se questo pezzo di percorso è complicato e va affrontato con cautela, ci permette di risparmiare un po’ di strada.

Una volta superata la salita fra le rocce, raggiungiamo prima una strada sterrata, poi seguendo verso sinistra eccoci a Pian Cavallaro.

Siamo proprio alla base del Monte Cimone, ci manca soltanto l’ultima salita per guadagnare la vetta: intorno a noi pascola tranquillo un piccolo branco di cavalli,ci godiamo il paesaggio e talvolta guardiamo verso l’alto, per studiare il percorso.

Abbiamo percorso circa 3,25 chilometri e un cartello ci indica che Pian Cavallaro si trova alla quota di 1.860 m.s.l.m.

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Il tratto alpinistico del sentiero CAI 477A
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Oltre le rocce, ecco spuntare la vetta del Monte Cimone

Trekking sul Monte Cimone: verso la vetta

La vetta del Monte Cimone, contraddistinta dalla stazione meteorologica dell’Aeronautica Militare e da una grande antenna, si trova alla quota di 2.165 m.s.l.m.: dobbiamo perciò guadagnare ancora circa 300 metri. 

Ci sono due modi per farlo: il primo è percorrere la direttissima, un sentiero ripido che sale a zig zag fino alla sommità

Il secondo è quello di prendere il percorso più dolce, che aggira la montagna salendo di quota lentamente.

Scegliamo la direttissima, sulla cresta est del versante, tenendo per il ritorno il sentiero più lungo, per goderci la discesa.

La direttissima non deve spaventare, basta fare qualche pausa ogni tanto: nonostante la forte pendenza, il percorso non è accidentato e si completa agevolmente.

Infine, eccoci sulla vetta di sua maestà il Monte Cimone!

Sono trascorse quasi tre ore e mezza da quando abbiamo iniziato il nostro trekking dalle Polle: abbiamo percorso 4,25 chilometri con un dislivello positivo di circa 860 metri.

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Pian Cavallaro
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Quasi in cima!

La vetta del Monte Cimone

Finalmente in cima! Il vento soffia forte sulla sommità del Monte Cimone e anche d’estate è bene coprirsi con una giacca e un cappello, pure quando il sole splende e riscalda.

Nello zaino mettete anche una crema protettiva per il viso, oltre ad acqua e cibo, perché quassù, come potete immaginare, non ci sono servizi.

A fianco della stazione meteorologica, presente sulla vetta dal 1881, si trova la piccola chiesa dedicata alla Madonna che ogni anno, il 5 di agosto, è meta di tanti pellegrini.

In quella data, infatti, si celebra la Madonna della Neve: è un’occasione bellissima per affrontare l’ascesa al Monte Cimone, perché si può condividere il cammino con tante persone e prendere parte ai festeggiamenti in quota.

L’emozione di trovarsi sul tetto dell’Appennino Settentrionale è data soprattutto dal panorama a 360 gradi: se si è fortunati, nei giorni più limpidi si può vedere persino il Mar Tirreno e l’isola d’Elba.

Ci sediamo in un punto riparato tra le rocce e pranziamo con una vista spettacolare verso la Toscana, godendoci questi momenti che solo un trekking sul Monte Cimone può regalare!

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Il ritorno verso le Polle di Riolunato

La strada del ritorno è sul sentiero del CAI 485, sulla cresta ovest del versante: scendiamo finché non incrociamo il sentiero CAI 449, che taglia trasversalmente il Monte Cimone. Questo è il percorso meno ripido, che permette anche alle persone più anziane di raggiungere la cima in occasione della festa.

Lentamente raggiungiamo Pian Cavallaro, dove imbocchiamo il sentiero CAI 441, per non dover tornare ad affrontare il tratto alpinistico dell’andata.

La strada è un po’ più lunga dell’andata, ma più agevole: deviamo per tornare sul sentiero CAI 477 e, una volta alle Polle di Riolunato, la registrazione dice che abbiamo percorso 5,45 chilometri in circa 2 ore e 30 minuti.

Leggi il nostro articolo dedicato alle migliori app per trekking e cicloturismo

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Trekking sul Monte Cimone dalle Polle di Riolunato: info utili e mappa

Dove: località Le Polle di Riolunato (MO)

Quando: da primavera inoltrata a inizio autunno

Lunghezza percorso: 9,7 Km

Tempo in movimento: 6 ore

Dislivello positivo: +860 metri

Difficoltà: EE, adatto ad escursionisti esperti. Impegnativo dal punto di vista fisico.

Visualizza e scarica la mappa su Wikiloc

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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2 commenti su “Trekking sul Monte Cimone dalle Polle di Riolunato”

  1. Una bella escursione. Da quando sono venuto via dalla Valle d’Aosta poche sono state le opportunità che mi si sono presentate per fare trekking anche se qui in zona non mancano percorsi gradevoli. Il panorama che si gode dalla vetta del Cimone deve essere incredibile; è sorprendete come si possa riuscire a scovare l’Isola d’Elba pure essendo così distante. Quindi, mi è parso di capire che il percorso deve essere affrontato di buon’ora, in modo da evadere velocemente la pratica “escursione” e raggiungere ad un orario consono il Rifugio Le Polle concentrandosi su cosa di buono offre il locale

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    • Ahahah grande Fausto! Beh, non è proprio così: se si decide di salire sul Monte Cimone, meglio premunirsi con un bel pranzo al sacco, perché un po’ di tempo ci vuole! Meglio allora fare così: fermarsi un paio di giorni, il primo dedicarlo al trekking, il secondo per esplorare la zona delle Polle e di Riolunato e poi per pranzo provare lo stinco al forno con patate del rifugio. Sì, direi che sia la scelta perfetta! 😉

      Rispondi

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