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Trekking Appennino Modenese: l’anello del Monte Nuda

Oggi vi parliamo di un trekking sull’Appennino Modenese, un percorso ad anello semplice e panoramico, soprattutto quando si raggiunge la vetta del Monte Nuda.

Attenzione: noi facciamo riferimento ad una cima presente nel territorio Modenese, da non confondersi con il Monte La Nuda, che invece fa parte dell’Appennino Reggiano.

In particolare, ci troviamo tra Pievepelago e il Lago Santo modenese, due siti che soprattutto durante la bella stagione sono molto frequentati da turisti ed escursionisti.

Noi siamo saliti sul Monte Nuda ben due volte: la prima in agosto, la seconda lo scorso gennaio. 

In entrambe le occasioni, con nostra grande meraviglia, abbiamo trovato pochissime persone: probabilmente è un percorso poco conosciuto, perché la bellezza del paesaggio lo rende uno dei nostri trekking preferiti in appennino.

 

TREKKING AL MONTE NUDA: INFO UTILI

In breve, ecco i numeri di questo semplice trekking sull’Appennino Modenese, nel cuore del Parco Regionale del Frignano.

Si parte in località Vaccherecce (quota 1.120 m.slm) e si sale sulla cima del Monte Nuda (1.775 m.slm), con un dislivello complessivo di 655 metri, buona parte del quale viene coperto nei primi 4 chilometri percorsi.

La lunghezza totale è pari a 13,20 chilometri: il percorso è ad anello e per completarlo occorrono, senza tener conto delle pause, circa 5 ore e 30 minuti.

Il sentiero è sempre segnalato con cartellonistica CAI, anche se in alcuni punti occorre prestare attenzione perché vento ed intemperie potrebbero aver fatto cadere i cartelli, come ci è capitato di osservare poco prima di salire sulla vetta.

monte nuda pievepelago
Il Monte Nuda, visto da Passo Eolo

TREKKING AL MONTE NUDA: DOVE PARCHEGGIARE

Per raggiungere la località Vaccherecce, un borgo di poche case nelle vicinanze di Ponte Sant’Anna, dovrete innanzitutto attraversare il centro di Pievepelago, quindi proseguire in direzione Passo Radici lungo la strada provinciale n. 324.

Superato il bivio per il Lago Santo, si prosegue per altri 3 chilometri circa per poi svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni stradali che indicano “Borelle” e “Vaccherecce”.

Fate attenzione perchè Google Maps non ha questa strada tracciata, quindi non potrete impostare la vostra destinazione utilizzando il navigatore dello smartphone.

Seguite sempre “Via Vaccherecce”, finché la strada asfaltata non si interrompe: troverete alcuni slarghi in cui parcheggiare l’auto nelle vicinanze del borgo e della fontana.

L’escursione che ci porterà sul Monte Nuda parte da qui: pronti?

 

TREKKING AL MONTE NUDA: L’INIZIO DEL PERCORSO

Superata la fontana e il piccolo borghetto delle Vaccherecce, inizia l’ascesa verso il Monte Nuda. Lo ricordiamo, siamo a quota 1.120 m.slm.

Al bivio teniamo la sinistra, seguendo il sentiero CAI 539: c’è una prima leggera discesa, poi ci troveremo ad affrontare una salita costante per circa 2,5 chilometri. 

Questo tratto è il più impegnativo di tutto il percorso, dal punto di vista fisico, mentre dal punto di vista tecnico è semplice, quasi interamente in terra battuta.

Lo percorriamo con calma, godendo dei panorami che di tanto in tanto si aprono alla vista verso le cime al confine con il territorio reggiano.

Ad un certo punto, più o meno a metà della salita, incontriamo un bivio non segnalato con un sentiero sulla sinistra: continuiamo sul percorso, dritto a destra.

Infine, usciamo dal bosco e siamo nelle praterie ai piedi del Monte Nuda, a quota 1.525 m.slm., circondati da un paesaggio vergine, selvaggio.

 

TREKKING AL MONTE NUDA: LE PRATERIE DEL MONTE NUDA

Fate attenzione perché, proprio in questo punto, la prima volta abbiamo sbagliato strada. Il cartello del CAI che segnala il percorso potrebbe essere caduto, nascosto fra la vegetazione.

Verso destra si sviluppa un largo sentiero non segnalato in falsopiano: a meno che non vogliate scattare foto al paesaggio, evitatelo.

Occorre seguire il sentiero verso sinistra: un bel panorama sul Cimone vi apparirà davanti agli occhi, ma non distraetevi troppo, perché poi dovrete lasciare il percorso che prosegue a mezzacosta e iniziare la seconda parte di salita. 

La segnaletica CAI si confonde tra l’erba e i sassi, prestate attenzione: sono 600 metri di salita, che ci porteranno a quota 1.665 m.slm, ma non ancora sulla cima. Il panorama si fa interessante, noi ci fermiamo per una piccola pausa, seguendo con lo sguardo lo sviluppo del sentiero, che ci porterà sulla vetta. Fino a questo momento abbiamo percorso poco meno di 4 chilometri.

 

TREKKING AL MONTE NUDA: LA SALITA ALLA VETTA

Finora abbiamo guadagnato 545 metri in altitudine, ne mancano ancora poco più di un centinaio. Il sentiero prosegue su un terreno roccia misto erba, lungo il crinale del Monte Nuda: incontriamo un bivio per le Tagliole, segnalato dal percorso CAI 535. 

Non ci interessa, dobbiamo seguire ancora il CAI 539: siamo esposti e quindi il vento qui può essere fastidioso, ma proseguiamo lungo la parete, incontrando degli ostacoli rocciosi che si superano senza difficoltà.

Dopo una prima parte contraddistinta da saliscendi, ecco la salita finale al Monte Nuda. Ci arriviamo finalmente, dopo 2 ore e mezza circa di cammino: abbiamo percorso 4,60 chilometri finora e siamo giunti alla vetta, a quota 1.775 m.slm.

 

L’APPENNINO VISTO DAL MONTE NUDA

Ne è valsa la pena arrivare fin qui, c’è una vista magnifica sull’Appennino Tosco-Emiliano!

Il Monte Nuda non è una vetta elevata, ma si trova in una posizione perfetta per osservare il territorio circostante in tutta la sua bellezza.

Verso est il Monte Cimone, la vetta più alta dell’Appennino Settentrionale, sulla quale si nota l’osservatorio dell’Aeronautica Militare, stazione meteorologica di riferimento con più di 80 anni di ricerche alle spalle.

Più a sud, il Libro Aperto, che in passato abbiamo raggiunto con un bel trekking partendo dall’Abetone, poi l’Alpe Tre Potenze, tanto cara a sciatori e snowboarders, e ancora il Monte Giovo, dall’aspetto fiero ed imponente, forse la cima del nostro appennino che più mi ricorda le Dolomiti.

Lo sguardo si spinge ancora verso ovest, dove incontra le magnifiche Alpi Apuane, per poi concludere la vista a 360 gradi con l’alta valle dello Scoltenna e là in fondo, la Pietra di Bismantova, come una cattedrale di roccia tra le dolci colline dell’Appennino Reggiano.

Essere qui, in cima al Monte Nuda, ci fa ricordare tutte le nostre avventure zaino in spalla e ci regala una sensazione di libertà unica, anche perché possiamo goderci questo spettacolo in completa solitudine!

escursioni appennino modenese
La vetta del Monte Nuda, a 1775 m.slm.
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Il Monte Cimone – foto scattata a gennaio, in occasione del secondo trekking al Monte Nuda
monte giovo
Il Monte Giovo
appennino reggiano
L’Appennino Reggiano: in lontananza la Pietra di Bismantova

TREKKING SULL’APPENNINO MODENESE: VERSO IL PASSO DELLA BOCCAIA

Dopo un lauto pranzo al sacco a base di gnocco al forno e barrette di cioccolata, è ora di tornare verso valle.

Per farlo, seguiamo verso ovest il sentiero del CAI 539: il primo tratto in discesa è piuttosto impegnativo, bisogna prestare attenzione perché il terreno è ripido e sconnesso, con tante roccette a rompere le scatole.

Poi il percorso diventa davvero bello, su un falsopiano selvaggio che ci conduce al Passo Eolo, punto d’accesso alla Costa del Paradiso. Ma quanto sono affascinanti le mappe escursionistiche? Tutti questi nomi favolosi avranno alle spalle storie altrettanto fantastiche, e mi riprometto di cercarne le tracce.

Infine, eccoci al più conosciuto Passo della Boccaia, a quota 1.574 m.slm.

Famoso perché qui arrivano tanti escursionisti provenienti dal Lago Santo, perlopiù diretti verso il Monte Giovo, e infatti incontriamo le prime persone da quando siamo partiti.

La nostra destinazione è Vaccherecce, per cui a questo bivio seguiamo le indicazioni per Ponte Sant’Anna: è arrivato il momento di scendere a valle lungo il sentiero CAI 541.

sentieri appennino modenese
Il sentiero CAI 539 verso il Passo della Boccaia
passo eolo
Il Monte Nuda visto da Passo Eolo
passo della boccaia lago santo
Il bivio al Passo della Boccaia, nei pressi del Lago Santo modenese
sentieri appennino modenese
Seguiamo il sentiero CAI 549 nel bosco

TREKKING AL MONTE NUDA: IL RITORNO ALLE VACCHERECCE

Sono trascorse 3 ore e mezza da quando siamo partiti questa mattina per il nostro trekking al Monte Nuda: finora abbiamo percorso la bellezza di quasi 7 chilometri, ora per tornare alle Vaccherecce ne mancano ancora 6, quasi tutti in discesa.

Quel quasi è perché, ve lo anticipo, ci saranno delle piccole salitelle che vi faranno spazientire lungo il percorso, quando le gambe inizieranno a rassegnare le dimissioni.

Ma tant’è, la discesa verso le Vaccherecce è tutta nel bosco, di faggi e conifere, ruscelli e antiche cave di pietra. Silenzio e natura, rumore di rametti spezzati e foglie secche, d’acqua che scorre e se ne frega.

Ad un certo punto, quasi al termine del nostro trekking, dobbiamo abbandonare il sentiero CAI 541, che prosegue verso Ponte Sant’Anna, e tenere invece il sentiero verso destra, che diventa strada forestale. L’ultimo chilometro e mezzo è una formalità, e quando vediamo le prime case delle Vaccherecce il sole è ormai basso.

Siamo stanchi, ma super felici di questo trekking sul nostro Appennino Modenese! 

Il tempo totale in movimento è di 5 ore e 45 minuti, i chilometri percorsi sono 13,20 e noi non vediamo l’ora di scolarci una birretta fresca!

Per cui cin cin, alla salute degli escursionisti! E alla prossima, amici!

escursione monte nuda
La mappa e il tracciato dell’escursione sul Monte Nuda

TREKKING APPENNINO MODENESE: L’ANELLO DEL MONTE NUDA

Dove: Pievepelago (Mo)

Quando: tutto l’anno, sconsigliato in presenza di neve

Lunghezza percorso: 13,20 km

Durata: circa 6 ore

Difficoltà: media, primo tratto impegnativo (2,5 km di salita)

 

 

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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3 commenti su “Trekking Appennino Modenese: l’anello del Monte Nuda”

  1. Grazie ragazzi di averci fatto visitare questo pezzo di montagna parte della nostra bellissima ITALIA TUTTA DA SCOPRIRE!!!!???

    Moira

    Rispondi

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