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Trekking alle Cascate del Doccione

Eccoci qui a raccontarvi un’altra meraviglia dell’Appennino Modenese (sì, ci abbiamo preso gusto!): oggi vi parliamo del nostro trekking alle Cascate del Doccione, nel territorio del comune di Fanano.

Verso la fine di giugno dell’anno scorso ci stavamo preparando per il nostro viaggio in Croazia, durante il quale avremmo affrontato un’escursione di 21 chilometri nel Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice

Per arrivare all’appuntamento con un buon allenamento sulle spalle, il trekking alle Cascate del Doccione ci sembrava perfetto: avremmo messo nelle gambe dieci chilometri e preso confidenza con i salti d’acqua, e che salti!

Complessivamente le Cascate del Doccione hanno un dislivello di ben 120 metri, che visto dalla piattaforma in legno costruita alla sua base è semplicemente impressionante. 

Il salto maggiore ha un’altezza di 24 metri e, se nei mesi dove scorre più acqua è qualcosa di maestoso, durante i periodi di secca si può camminare sulle rocce levigate ammirando particolari altrimenti celati.

Per il nostro trekking alle Cascate del Doccione, noi abbiamo scelto un percorso ad anello con partenza da Fellicarolo, della lunghezza, come dicevamo, di 10 chilometri.

Se volete fare una semplice gita fuori porta, sappiate che si può parcheggiare l’auto nelle vicinanze e percorrere un breve tratto a piedi, prima di ammirare questo spettacolo della natura.

Per chi invece ha l’animo avventuriero, indossiamo le scarpe da trekking e pronti, trolley…via!

escursioni appennino modenese
Scorcio sulle cime appenniniche, lungo il sentiero CAI 429

TREKKING ALLE CASCATE DEL DOCCIONE: INFO UTILI

Per raggiungere le Cascate del Doccione, nel cuore del Parco Regionale del Frignano, il nostro punto di partenza è il piccolo borgo di Fellicarolo, poco distante da Fanano.

Dalla piazza del paese, a quota 920 m.slm., ha inizio un percorso ad anello che ci porterà prima a raggiungere il sentiero ai piedi del Monte Lancino, a quota 1400 m.slm., con un dislivello di 480 metri.

Successivamente, il sentiero in discesa lungo il Rio Fellicarolo conduce fino alle cascate, il cui salto tra le rocce ha inizio alla quota di 1.190 m.slm., per poi scendere nuovamente in paese.

La lunghezza complessiva del percorso è di 10 chilometri, che abbiamo coperto in 5 ore di cammino.

Il percorso ad anello è sempre ben segnalato con cartellonistica del CAI e non presenta difficoltà tecniche, anche se richiede un minimo di allenamento.

Il sentiero CAI 429 si collega alla rete escursionistica dell’Alta Via dei Parchi, un cammino lungo 500 chilometri promosso dalla Regione Emilia-Romagna. L’itinerario è composto da 27 tappe, sviluppate su tutto l’Appennino fra l’Emilia Romagna, la Toscana e le Marche ed uniscono due Parchi nazionali, cinque regionali e uno interregionale.

escursioni da fellicarolo
La mappa delle escursioni da Fellicarolo, in Piazza Parri
alta via dei parchi emilia romagna
La cartellonistica dell’Alta Via dei Parchi, rete escursionistica promossa dalla Regione Emilia Romagna

TREKKING ALLE CASCATE DEL DOCCIONE: L’INIZIO DEL PERCORSO

Si parte da Piazza Parri, nel del borgo di Fellicarolo (quota 922 m.slm) e si procede verso la Chiesa di San Pietro, che fu distrutta da una slavina e poi ricostruita nel 1786, grazie anche all’aiuto economico del Duca di Modena. Il paese si trova in una delle conche più suggestive dell’Appennino Modenese, circondato dai boschi e dai corsi d’acqua. Ed è proprio in un bosco rigoglioso che si sviluppa il sentiero CAI 429, con l’indicazione del Monte Lancino, cima che segna il confine tra Emilia e Toscana.

Il percorso è tutto in salita, col fondo in erba e terra battuta, facile da percorrere e completamente all’ombra, cosa che soprattutto d’estate non fa per nulla male! Superata la borgata denominata La Possione, dove il sentiero incrocia la strada asfaltata, continuiamo dritti verso Borra di Sopra (quota 1.064 m.slm), che costituisce l’ultimo avamposto edificato di Fellicarolo. Abbiamo percorso poco più di un chilometro, ora inizia la parte più impegnativa di salita: ci godiamo il panorama, poi ripartiamo di slancio.

trekking cascate del doccione
La parte iniziale del sentiero CAI 429 da Fellicarolo
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Ogni tanto il bosco lascia spazio al panorama…e che panorama!

TREKKING ALLE CASCATE DEL DOCCIONE: LA SALITA VERSO IL MONTE LANCINO

Il sentiero CAI 429 in questo tratto è immerso nella vegetazione e delimitato dai muretti a secco, fino al Fosso Gianmatteo dove c’è un piccolo guado. Da qui in poi si entra in un bosco di conifere, buona parte delle quali sono state abbattute.

Siamo nella parte alta della valle di Fellicarolo e da qui possiamo ammirare il Monte Cimone sul versante orientale e il Libro Aperto verso sud.

Al termine della salita, a quota 1.400 m.slm., abbiamo percorso poco più di 3 chilometri e dobbiamo lasciare il CAI 429 per seguire le indicazioni del sentiero CAI 445, verso destra.

La nostra prossima destinazione sono i Taburri, e a questo punto sono trascorse esattamente 2 ore da quando siamo partiti in piazza a Fellicarolo.

escursione cascate del doccione
Il bivio dove occorre lasciare il sentiero CAI 429 e imboccare il CAI 445, verso i Taburri
La magia del bosco…
escursione fellicarolo cascate del doccione
…e quella delle cime appenniniche!

TREKKING ALLE CASCATE DEL DOCCIONE: IL RIFUGIO I TABURRI

Al Rifugio I Taburri (quota 1.225 m.slm.) ci arriviamo dopo altri 45 minuti di cammino, quasi tutti in discesa o falsopiano: complessivamente, finora, abbiamo percorso 5 chilometri.

Siamo praticamente a metà della nostra escursione e mezzogiorno è passato già da un pezzo, così il parco dei Taburri diventa il luogo perfetto per il nostro pranzo al sacco.

Nel grande pianoro in quota, circondato dalle cime appenniniche, c’è una casa rurale perfettamente ristrutturata che ospita le stanze del rifugio e un ristorante. 

Ci si può arrivare anche in auto e infatti sono diversi i turisti che lo raggiungono: alcuni pranzano seduti all’ombra, a poca distanza da dove ci troviamo noi, altri nel ristorante, che ha tavoli all’aperto. Non deve essere male nemmeno cenare sotto le stelle, qui!

Il relax è assoluto e ci concediamo una piccola pennichella, prima di ripartire verso le Cascate del Doccione.

rifugio i taburri fellicarolo
Il rifugio e il parco dei Taburri di Fellicarolo
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Relax al fresco!

LE CASCATE DEL DOCCIONE

Per un breve tratto, torniamo sui nostri passi, raggiungendo il Torrente Doccione per iniziare la discesa verso le cascate. In alcuni tratti le rocce levigate formano delle piscine naturali, che davvero sono un richiamo irresistibile. Mi tolgo le scarpe e i pantaloni e faccio per immergermi, ma l’acqua è ghiacciata! Ok, siamo solo a giugno, forse in estate il bagno si riesce a fare: io mi limito a bagnarmi i piedi, sotto lo sguardo divertito di Kiki, che poi mi copierà!

Percorriamo circa 1 chilometro ed ecco finalmente l’inizio del salto delle Cascate del Doccione (quota 1.190 m.slm): il rumore dell’acqua diventa più potente, prima di compiere il suo viaggio nel vuoto.

Guardiamo di sotto e…Wow! C’è un bel dislivello, in mezzo a questa vegetazione che sembra quasi tropicale. Scendiamo ancora ed arriviamo alla base del salto più grande, 24 metri di parete rocciosa. 

Questo punto è davvero spettacolare: non c’è tantissima acqua essendo la stagione secca, e possiamo avvicinarci al centro camminando sulle rocce levigate. Ci sediamo lì e guardiamo verso l’alto: ma chi se lo sarebbe immaginato che c’era una meraviglia simile nascosta sul nostro appennino?

Più a valle c’è la piattaforma panoramica in legno, accessibile anche dai portatori di handicap: la maggior parte delle persone si ferma qui, ma se potete camminate un po’ nel bosco in salita e fermatevi lì sotto al primo salto, la vista è molto più suggestiva.

Percorriamo la passerella in legno che conduce al parcheggio, saranno forse un centinaio di metri: come dicevamo, le cascate si possono raggiungere anche in auto.

Il nostro smartphone invece ci dice che nel nostro trekking alle Cascate del Doccione abbiamo percorso finora 6 chilometri e sono trascorse 3 ore e 40 minuti, senza considerare le pause.

cascate del doccione fellicarolo
Il punto dove inizia il salto delle Cascate del Doccione di Fellicarolo
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Il primo salto delle Cascate del Doccione
cascate del doccione fellicarolo
Le Cascate del Doccione di Fellicarolo

TREKKING ALLE CASCATE DEL DOCCIONE: IL RITORNO A FELLICAROLO

Per completare il trekking rimangono 4 chilometri, tutti su strada asfaltata e tutti in discesa.

Ne approfittiamo per goderci gli ultimi scorci verso il versante orientale del Monte Cimone, poi facciamo una piccola sosta al Parco della Sequoia, dove è custodito il tronco gigantesco di un pioppo vecchio più di 170 anni.

Il parco è privato, ma aperto a tutti: è curatissimo e pieno zeppo di sculture affascinanti, proprio come la storia del vecchio pioppo.

Sarà per il panorama, per le case in tipico stile rustico americano, per questo richiamo alle sequoie che ci riporta alla nostra avventura tra quelle della California, ma qui, in questa piccola borgata di Fellicarolo, si respira un’atmosfera davvero a stelle e strisce!

Continuiamo su Via Taburri, superando Case Nesti, ed eccoci alla conclusione del nostro trekking alle Cascate del Doccione, di nuovo in Piazza Parri.

L’acqua fresca della fontana è un vero toccasana, al termine di questi 10 chilometri!

parco della sequoia fellicarolo
La storia del pioppo centenario al Parco della Sequoia di Fellicarolo
trekking cascate del doccione
La mappa del trekking alle Cascate del Doccione

L’ANELLO DELLE CASCATE DEL DOCCIONE

Dove: Fellicarolo, frazione di Fanano (MO)

Quando: da inizio primavera a fine autunno

Lunghezza percorso: 10 km

Durata: 5 ore

Difficoltà: Media dal punto di vista fisico, semplice dal punto di vista tecnico.

Per visualizzare il percorso su Wikiloc clicca qui

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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4 commenti su “Trekking alle Cascate del Doccione”

  1. Ragazzi ma siete degli instancabili trekker! Invidio la vostra vicinanza all’Appennino. Che luoghi, che scenari. E quel pioppo secolare? Ci credo che vi ha ricordato i parchi americani. Chiusa in casa come tutti, volo alto con l’immaginazione. Mi perdo in quell’incredibile verde, respiro a pieni polmoni l’aria pulita ed immagino di immergere anche io come Kiki i pieni nudi nel torrente Doccione. Grazie per questa fuga immaginaria!

    Rispondi
    • Grazie Simo, non eravamo così, o meglio: ci è sempre piaciuto camminare, ma non eravamo dei gran escursionisti da montagna…lo siamo diventati frequentando più assiduamente il nostro Appennino! 😉
      Finché dobbiamo rimanere in casa è bello volare col pensiero! Ci aiuta a distrarci un po’! 😉

      Rispondi

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