Trekking Pietra di Bismantova

Trekking alla Pietra di Bismantova

Sembra davvero che dietro ai luoghi più belli dell’Appennino Tosco-Emiliano siano celate misteriose leggende, spesso con lo zampino del Diavolo.

Ricordate il nostro trekking a San Pellegrino in Alpe, lungo il sentiero soprannominato il “Giro del Diavolo”?

Quella volta avevamo visto i segni dello scontro tra San Pellegrino e Belzebù, il quale ebbe la peggio e venne scagliato contro le Alpi Apuane con un portentoso manrovescio.

La Pietra di Bismantova, immensa rupe che si erge solitaria nell’orizzonte dell’Appennino Reggiano, non sfugge a questa tradizione.

Guardandola da sotto mette in soggezione e forse per questo Dante a lei si è ispirato per narrare del Monte del Purgatorio.

Più di ogni altra cosa però, la Pietra di Bismantova è salita più d’una volta agli onori della cronaca per tristi vicende, legate anche ad una leggenda del passato. Si dice infatti che sulla sommità della rupe si radunassero streghe e adoratori del male e che, durante questi riti satanici, il Diavolo si mostrasse ai propri accoliti.

La cosa certa è che la Pietra di Bismantova di giorno è un luogo spettacolare, perfetto per un trekking di poche ore o semplicemente per una passeggiata in famiglia.

Quindi veniteci alla luce del sole e non abbiate nessuna paura: qui c’è solo da respirare aria fresca e ammirare panorami mozzafiato!

Pietra di Bismantova
Il panorama dalla sommità della Pietra di Bismantova

PIETRA DI BISMANTOVA: COME ARRIVARE

Sia per chi arriva da Reggio Emilia, percorrendo la statale 63 del Valico del Cerreto, sia per chi giunge dalla vicina provincia di Modena, seguendo la fondovalle del fiume Secchia,  la Pietra di Bismantova appare come una gigantesca e solitaria meteora dalle bianche pareti scoscese.

Per tutti coloro che intendono passare una giornata qui, è inevitabile passare da Castelnovo ne’ Monti, piccolo paesino nelle montagne reggiane, per poi proseguire fino al parcheggio gratuito di Piazzale Dante.

E’ questo l’inizio del sentiero ad anello della Pietra di Bismantova, un percorso che ci porterà prima alla sommità della rupe, per poi ridiscendere dalla parte opposta, tra i verdi prati che la circondano.

Pietra di Bismantova
La Pietra di Bismantova vista da Piazzale Dante

TREKKING ALLA PIETRA DI BISMANTOVA: IL SENTIERO NATURA

Il Sentiero Natura della Pietra di Bismantova è un percorso ad anello lungo circa 5,5 km adatto a tutti: l’unico consiglio che vi diamo è quello di iniziare il trekking di primo mattino, soprattutto nei mesi estivi.

Si parte da Piazzale Dante: qui si nota immediatamente un masso gigantesco, uno dei due che nel febbraio del 2015 è franato a valle, per fortuna senza coinvolgere nessun escursionista.

Dal piazzale, una scalinata conduce in breve all’Eremo della Pietra di Bismantova, una piccola chiesa che sembra incastonata nella roccia: volgendo lo sguardo verso l’alto, la parete che si staglia verticale per quasi cento metri è davvero impressionante.

Non sembrano curarsene troppo gli appassionati di arrampicata: la Pietra di Bismantova è una palestra naturale perfetta per chi ama le scalate e qui vengono organizzati diversi corsi durante il corso dell’anno.

Dall’altra parte, un belvedere permette di ammirare le più importanti cime del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano: il Monte Cimone, in lontananza, sembra quasi la punta di una piramide. Più vicini, il Monte Cusna, l’Alpe di Succiso e il Monte Ventasso: a fine aprile, tutte le cime sono ancora imbiancate dalle recenti nevicate.

Dall’Eremo proseguiamo verso la sommità della rupe, seguendo le chiare indicazioni del CAI: il sentiero è semplice, in terra battuta, e la pendenza è costante, ma leggera.

In questo tratto lo sguardo è catturato ancora dal panorama verso sud, magnetico e dai contrasti accesi tra il cielo azzurro e le cime innevate, più in basso i verdi prati e i piccoli borghi ai piedi delle montagne.

Sul lato ovest il sole non riesce ad illuminare la via, nascosto dalla sagoma della rupe: il sentiero sale tra le rocce, senza difficoltà superiamo questo tratto e raggiungiamo il primo bivio di giornata. Seguiamo ancora le indicazioni per la sommità, che raggiungiamo in poco meno di dieci minuti.

Da Piazzale Dante alla sommità della Pietra di Bismantova, il nostro tempo di percorrenza è stato di circa mezz’ora.

Sentiero Natura Pietra di Bismantova
Dall’Eremo il Sentiero Natura conduce alla sommità della Pietra di Bismantova
Sentiero Natura Pietra di Bismantova
La salita alla sommità della Pietra di Bismantova: un breve tratto tra le rocce
Sentiero Natura Pietra di Bismantova
Seguendo le indicazioni del CAI è impossibile sbagliarsi

SULLA PIETRA DI BISMANTOVA

Lo spettacolo da quassù lascia senza fiato: con cautela ci avviciniamo al limite delle pareti di pietra, per guardare di sotto.

Il primo a scalare la Pietra di Bismantova fu un italiano nel 1922, in solitaria: Carlo Voltolini, originario del trentino, ma che tutti chiamavano “lo svizzero”. Chissà come dev’essersi sentito quel giorno, quando il mondo era ai suoi piedi!

In silenzio, noi ammiriamo ciò che ci circonda: le pareti verticali che sembrano gigantesche lame di pietra, lungo le quali si avventurano gli alpinisti. Lo strapiombo impressionante termina nel parcheggio a valle, dove le auto sembrano modellini di plastica e le persone fai fatica a riconoscerle.

Dal pianoro superiore della Pietra di Bismantova, il “salto” è di quasi 300 metri: a pensarci vengono le vertigini!

Mentre con lo sguardo passiamo in rassegna tutte le cime appenniniche, ci riposiamo e recuperiamo le energie in vista della discesa.

Pietra di Bismantova
Ci avviciniamo con cautela allo strapiombo…

Pietra di Bismantova

Pietra di Bismantova
Il panorama dalla sommità della Pietra di Bismantova

IL RITORNO A PIAZZALE DANTE

Torniamo sui nostri passi, ripercorrendo il sentiero nella vegetazione che ci riporta sul percorso del CAI 697. Seguendo le indicazioni e la strada sterrata in discesa, raggiungiamo prima Cà dal Lovastrel dopo circa 20 minuti, poi l’area archeologica Campo Pianelli dopo un altro quarto d’ora. Non c’è molto da vedere in realtà, ma la storia di questo sito risale all’Età del Rame, quando ci furono i primi insediamenti, ai quali seguì la costruzione di una necropoli. Le numerose campagne di scavi condotte a partire dalla metà del 1800 riportarono alla luce tombe e reperti archeologici, oltre ai resti di una capanna risalente all’Età del Bronzo.

Qui il sentiero assume un andamento pianeggiante, che costeggia tutto il lato sud est della Pietra di Bismantova. Percorrendo questo tratto particolarmente scenografico, siamo tornati col pensiero al nostro viaggio nel Sud Ovest degli Stati Uniti. In particolare, da questa angolazione la Pietra ci ha ricordato tantissimo i paesaggi mozzafiato di Canyonlands, nello Utah!

Sarà per questo che per un attimo perdiamo il senso dell’orientamento e ci perdiamo! 🙂

Niente di grave, il sentiero del CAI è lì a pochi metri da noi e lo raggiungiamo di nuovo, seguendolo fino alla Foresteria di San Benedetto.

Qui ci sediamo sotto gli alberi e pranziamo, godendoci la natura che ci circonda.

Il parcheggio di Piazzale Dante è lì a due passi: il tempo di percorrenza del nostro trekking, comprese le soste, è di circa 3 ore e mezza per coprire i circa 5,5 km del Percorso Natura della Pietra di Bismantova.

Pietra di Bismantova Sentiero Natura
Il trekking alla Pietra di Bismantova ci ha fatto tornare col pensiero a Canyonlands!
Sentiero Natura Pietra di Bismantova
L’ultimo tratto del Sentiero Natura verso Piazzale Dante ha un andamento pianeggiante

TREKKING ALLA PIETRA DI BISMANTOVA: INFORMAZIONI E MAPPA DEL PERCORSO

Nome percorso: Sentiero Natura della Pietra di Bismantova (anello)

Lunghezza complessiva percorso: 5,50 km

Tempo impiegato: 3 ore (compresa pausa di 30 minuti sul pianoro superiore)

Difficoltà: Minima, percorso adatto a chiunque

Pietra di Bismantova trekking
La mappa del nostro trekking alla Pietra di Bismantova – immagine Runkeeper.com
trekking Pietra di Bismantova
La scheda riepilogativa del nostro trekking alla Pietra di Bismantova – dati Runkeeper.com

IL CASTELLO DI CARPINETI

Il trekking alla Pietra di Bismantova ci aveva impegnato mezza giornata, così nel pomeriggio siamo andati a visitare il Castello di Carpineti, che aveva catturato la nostra attenzione nel viaggio di andata.

Carpineti è un bel centro nelle colline reggiane e si trova a soli 20 minuti dalla Pietra di Bismantova.

Da lontano il castello appare come una fortezza suggestiva e affascinante, che svetta sul territorio circostante, un tempo dominio di Matilde di Canossa.

Da vicino rivela invece i segni del tempo e ciò che è arrivato ai nostri giorni sono ruderi che fanno solo intravedere lo splendore del passato. Pensate che qui è stato ospite Papa Gregorio VII e proprio per questo, ai tempi di Matilde di Canossa, la fortezza venne ribattezzata “la nuova Roma”. Forse con un po’ troppo trasporto? 🙂

Se non avete fretta, ai piedi del Castello di Carpineti c’è un ottimo ristorante, perfetto per una cena romantica.

Noi torneremo perché siamo curiosi di percorrere il Sentiero Matilde: il castello è un ottimo punto di partenza per questo un altro trekking tra le verdi colline reggiane.

Castello di Carpineti
La salita al Castello di Carpineti
Castello di Carpineti
Il Castello di Carpineti
Appennino Reggiano
Il panorama dal Castello di Carpineti

Proprio così, l’Appennino Reggiano è un serbatoio inesauribile di suggestioni e idee per passeggiate nella natura come piacciono a noi!

Se il trekking alla Pietra di Bismantova ci è piaciuto tantissimo e non possiamo che consigliarlo a tutti gli amanti della natura, la nostra prossima escursione sarà tra il Castello di Carpineti e Cavola!

Siete curiosi di saperne di più? Allora seguiteci: vi porteremo con noi alla scoperta delle bellezza di questo angolo di Emilia! 😉

 

 

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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10 commenti su “Trekking alla Pietra di Bismantova”

  1. Davvero bello questo itinerario ragazzi! I paesaggi valgono la fatica della camminata.
    Bello anche il castello…ecco io mi sarei fermata a mangiare qualcosa

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  2. Eh ma che spettacolo di posti e di panorami! Quanto mi piacerebbe salire su quell’altopiano così caratteristico ma decisamente non in estate, no! 😉 Conosco pochissimo la vostra regione, da sempre pubblicizzata solo per la vacanza da spiaggia, per il buon mangiare e per le città d’arte ma questi racconti appenninici mi affascinano tantissimo! Sto riscoprendo una Emilia Romagna nuova! Anche io ho usato in più di un’occasione runkeeper, lo trovo utilissimo…salvo poi l’enorme delusione quando scopro che la faticaccia mi è valsa solo lo smaltimento di una caramella!
    Perdonatemi la latitanza ragazzi, prometto che mi riprendo! 🙂

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    • Ahahaha davvero Dani, a volte con Runkeeper c’è un rapporto conflittuale proprio perché si ostina a “dichiarare” meno calorie di quelle percepite!! ahaha
      Però devo essere sincero: salire sulla Pietra di Bismantova è molto semplice, a tal punto che davvero con un paio di tigelle farcite si va in pareggio! 🙂
      Se però ti dovesse capitare di fermarti per più tempo di un weekend, approfittane per visitare il nostro Appennino: ci sono tanti posticini da scoprire, borghi abbandonati come piacciono a te e sentieri con viste mozzafiato! 😉
      Un abbraccio e non ci pensare neanche a giustificarti, sei perfetta così! 😉

      Rispondi
  3. Che bellissimi paesaggi! Avete trovato una giornata con un bel cielo limpido e la vista era davvero spettacolare! La prossima volta che vengo in Emilia porto anche Dolli e andiamo a fare un bel trekking!

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  4. Uno di quei luoghi in cui, quando arrivi in cima e ti trovi davanti “solo” l’infinita bellezza della natura con le sue vallate e le montagne che abbracciano il cielo azzurro intenso, ti viene di spalancare le braccia e sprizzare di gioia. Cavolo se per un attimo non mi sono sentita libera lassù!
    Sono andata a guardarmi meglio le foto dell’eremo e sembra quasi inghiottito dalla roccia. Suggestivo.
    Strana questa doppia presenza del bene e del male. Luogo di ritrovo per streghe ed adoratori del male (ma tutto mi sembra ammantato di leggenda, vero?) ma al tempo stesso anche luogo di meditazione con l’eremo.
    Vedo che i sentieri sono ben indicati, mi avete quasi convinta 🙂
    Che poi dopo 5,5 km io mi fermerei al ristorante vicino al castello eh

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    • Sai che hai proprio ragione, Simo? Una sosta al ristorante del castello ci stava assolutamente, ma noi avevamo portato il pranzo al sacco e ne abbiamo approfittato per goderci la natura della Pietra di Bismantova! 😛
      Davvero strana la presenza nello stesso luogo delle due forze contrapposte: che abbiano costruito l’eremo per contrastare quelle pratiche sataniche? Chissà…come sempre, approfondire le leggende porta a curiose scoperte! E qui nel nostro Appennino ce ne sono davvero tanti di misteri, oltre che di sentieri segnalati: ti aspettiamo! 😉
      Che magari due passi ce li andiamo a fare insieme, se ci venite a trovare: davvero eh!? 😉

      Rispondi

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