castelvetro di modena

Tour nella terra del Lambrusco Grasparossa: rotta su Castelvetro di Modena

Certi incontri non avvengono per caso, o almeno così mi piace pensare. Lo scorso fine settimana ho conosciuto, durante una video-lezione, Enrico Caracciolo, direttore e autore della rivista di viaggi “Itinerari e Luoghi”.

Per lui passione e lavoro hanno generato un connubio speciale, e uno dei passi che più mi hanno colpito del suo intervento è riferito a quello che dovrebbe fare un buon giornalista quando racconta un territorio. Nella sua concezione, non dovrebbe discernere su cosa sia meglio o peggio, non dovrebbe dare giudizi, ma piuttosto rispondere ad una semplice domanda: “Perché?”

Perché dovrei andare in un determinato posto, quali sono le caratteristiche che lo rendono unico?

Ed è proprio per rispondere a questa domanda che nell’appuntamento di oggi di Strade Lente vi racconto della terra del Lambrusco Grasparossa.

Un itinerario sulle prime colline modenesi, attraverso i borghi di Castelvetro di Modena, Levizzano Rangone e Puianello, tra torri, castelli, vigneti a perdita d’occhio e agriturismi d’eccellenza.

Pronti, trolley….via!

colline lambrusco grasparossa
Tra le colline del Lambrusco Grasparossa

CASTELVETRO E IL LAMBRUSCO GRASPAROSSA, UNA STORIA LUNGA 250 ANNI

A Castelvetro di Modena ci si viene per bere il Lambrusco Grasparossa e per le sue dolci e verdeggianti colline, che mettono in pace col mondo.

C’era un tempo in cui la vite selvatica si arrampicava selvaggia sui rami degli alberi al margine del bosco, allungandosi senza una meta precisa nei terreni incolti. 

Oggi il territorio di Castelvetro è invece un susseguirsi di vitigni ordinati, di aziende agricole e agriturismi che propongono degustazioni e location romantiche.

La prima menzione della vite Lambrusco Grasparossa risale a metà del 1700: il nome deriverebbe dal fatto che i graspi (o raspi) durante l’autunno assumono una colorazione rossa. Il vino che si ottiene è color rubino, dalla gradazione alcolica elevata, frizzante e secco, profumato e quasi sempre dolce. 

Come si può immaginare, è un vero piacere sorseggiare un bicchiere di Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP accompagnandolo con gnocco fritto, crescentine e salumi tipici della zona.

Un’occasione per assaggiare la produzione di varie cantine di Castelvetro e dintorni è la Sagra dell’Uva e del Lambrusco Grasparossa che si tiene ogni anno nei due fine settimana centrali del mese di Settembre.

La speranza è che anche quest’anno si possa realizzare, perché è un evento molto ben organizzato, al quale abbiamo sempre preso parte, ricco anche di eventi collaterali, come concerti e mostre. Un’occasione di festa soprattutto per i produttori locali, che dopo un anno di duro lavoro presentano le proprie etichette nella bellissima Piazza della Dama.

lambrusco grasparossa castelvetro di modena

 

CASTELVETRO DI MODENA, CENTRO INTERNAZIONALE DELL’ASSURDO

A mezz’ora di strada di Modena, Castelvetro ci regala il benvenuto circondato dalle colline ricolme di vigneti del Lambrusco Grasparossa. Soffia ancora una leggera brezza primaverile, anche se l’estate è ormai alle porte: le nuvole a fumetto nel cielo azzurro sono cariche di speranze, piuttosto che di pioggia.

L’inizio del mese di giugno coincide, ogni due anni, con una manifestazione unica sul territorio italiano: Mercurdo, il mercato dell’assurdo

Il borgo antico di Castelvetro, tra i più belli d’Italia, si trasforma in una grande vetrina di oggetti incredibili, magici, assurdi per l’esattezza! 

La creatività si impadronisce di ogni spazio, dando origine ad installazioni mobili fuori dall’ordinario, e se all’inizio, come per tutte le cose, si navigava a vista, ora la manifestazione è diventata di carattere internazionale

Il “Concorso sull’Assurdo” accoglie così, ogni due anni, giovani creativi da ogni dove, provenienti da scuole e accademie d’arte e siamo sicuri che l’edizione del 2021 sarà un successo senza confini!

 

COSA VEDERE A CASTELVETRO, BANDIERA ARANCIONE DEL TOURING CLUB ITALIANO

Sarà l’aria buona della collina, saranno le bollicine del Grasparossa, ma Castelvetro è un susseguirsi di effervescente bellezza, un incontro tra architettura medievale e natura.

Saliamo le scale che conducono a Piazza Roma, soprannominata Piazza della Dama per via della gigantesca scacchiera teatro di un’importante manifestazione rievocativa: la Dama Vivente, che riporta il turista indietro nel tempo, ai giorni in cui, ospite dei marchesi Rangoni, signori di Castelvetro, si trovava Torquato Tasso.

La bella piazza, affacciata da un lato verso le dolci colline, è un gioiello circondato da edifici di varie epoche: Palazzo Rinaldi, il Palazzo del Municipio, la Torre delle Prigioni e la splendida Torre dell’Orologio.

Questo scorcio di Castelvetro è forse il più emblematico, quello che ha permesso al borgo antico di essere nominato Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Poco più avanti si trova Palazzo Rangoni, che venne costruito contemporaneamente al castello e che nel ‘500 subì gravi danni, a seguito del terremoto che colpì la zona. In occasione delle feste di paese è possibile visitare la Sala del Tasso, dedicata al celebre poeta ospite dei Rangoni.

A noi piace visitare Castelvetro sia nei giorni in cui è in fermento, piena di vita, durante uno dei tanti eventi che la vedono protagonista, ma anche quando è tutto silenzioso e puoi sentire la natura entrare in punta di piedi nel borgo, sui davanzali e negli androni dei palazzi che raccontano una storia antica.

castelvetro di modena

NELLA TERRA DEL LAMBRUSCO GRASPAROSSA: IL CASTELLO DI LEVIZZANO RANGONE

Lasciamo Castelvetro e ci dirigiamo verso Levizzano Rangone, percorrendo le strade lente che attraversano le colline delle Terre dei Castelli

Vigneti ovunque, trattori in movimento, ciclisti in fila disordinata e paesaggi che ti fermeresti a guardare per ore.

Seguendo Via Tiberia raggiungiamo l’Oratorio di San Michele, che occhi poco attenti potrebbero non prendere in considerazione, mentre dovete sapere che si tratta di una meraviglia da non perdere. Se l’avessimo scoperto prima, probabilmente avremmo chiesto di poterci sposare qui, in questa piccola ed intima chiesa costruita probabilmente nel XII secolo con vista sui vigneti circostanti.

Filari a perdita d’occhio, fino al Castello di Levizzano Rangone, che appartenne tra gli altri a Matilde di Canossa. Una vera meraviglia, che di tanto in tanto visitiamo grazie a delle visite guidate organizzate dal Comune di Castelvetro, oppure in occasione di eventi e mostre.

Nato come fortezza difensiva, il castello nel tempo ha mutato la sua destinazione subendo modifiche e ampliamenti. La Torre Matildica, che si erge al centro della corte interna, è collegata alla fortezza attraverso un passaggio sotterraneo.

Da non perdere gli interni del castello, come dicevamo approfittando di una visita guidata per apprezzare meglio storia e particolari: le Stanze dei Vescovi, con i meravigliosi soffitti affrescati che ci riportano ai tempi delle dame e dei cavalieri, le scene di vita agricola, di caccia e di battaglia. Affascinante affacciarsi dal loggiato superiore, che sovrasta i vigneti di Levizzano.

Nella Torre Matildica si trova invece il Museo del Vino e della Società Rurale, denominato Rosso Graspa. Foto e attrezzi d’epoca raccontano l’evoluzione della vita nei campi: un’esperienza che noi abbiamo trovato davvero molto interessante, soprattutto perché siamo stati guidati passo passo nella visita.

Per sapere quando è possibile visitare il castello e il Museo Rosso Graspa è bene consultare il sito ufficiale.

castello levizzano rangone
Il Castello di Levizzano Rangone
castello levizzano rangone
I soffitti decorati delle Stanze dei Vescovi, nel Castello di Levizzano Rangone

IL SANTUARIO DI PUIANELLO

Il nostro tour nelle terre del Lambrusco Grasparossa continua in direzione Puianello, dove si trova un noto santuario. La strada s’inerpica sinuosamente tra le colline, curva dopo curva saliamo verso uno dei punti panoramici più belli del territorio modenese.

Da lassù infatti si vede benissimo la Ghirlandina, la torre di Modena, ma non solo: la vista spazia su tutta la pianura e i borghi delle prime colline, regalando uno scorcio unico. Nei giorni limpidi, si possono vedere anche le Alpi.

Il Santuario Beata Vergine della Salute di Puianello si trova nel punto sommitale della collina, ad una quota di 475 m.slm., raggiungibile con una lunga scalinata lungo la quale sono poste le stazioni della Via Crucis.

Ciò che si respira qui è solo pace e tranquillità: è il posto giusto per rilassarsi aspettando il tramonto. 

madonna di puianello
Lo splendido panorama da Puianello verso la pianura

NELLA TERRA DEL LAMBRUSCO GRASPAROSSA: A CENA TRA I VIGNETI

Dopo una giornata così bella ed intensa, non si può che concludere il tour con una cena tra i vigneti: il nostro posto preferito sulle colline di Castelvetro è la Lambruscheria Ca’ Berti.

Siamo un po’ di parte, perché qui ci siamo sposati e qui torniamo per festeggiare occasioni particolari: ci piace l’atmosfera, la  grande vetrata che si affaccia sulle vigne, la cortesia del personale, la cucina deliziosa e i vini prodotti dall’azienda di famiglia, tra cui il Robusco

Per noi è tra i migliori vini della zona: si tratta di un lambrusco classico semisecco, vinificato da uve del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, dal colore rubino intenso e dal profumo delicato ma persistente.

D’altronde produrre vino, qui, è una tradizione che va avanti da ben cinque generazioni: impossibile sbagliare, quando passione e conoscenza vanno di pari passo.

Alla Lambruscheria Ca’ Berti, oltre ad assaggiare le specialità emiliane, si può assistere anche a concerti dal vivo con ospiti italiani ed internazionali: dai musicisti blues ai grandi artisti del folk americano, il calendario di questa piccola meraviglia delle colline modenesi è sempre ricco di appuntamenti.

 

Con questo itinerario nella terra del Lambrusco Grasparossa, da Castelvetro di Modena a Madonna di Puianello, prosegue il nostro progetto Strade Lente.

Un appuntamento al quale anche noi facciamo fatica a rinunciare, perché curva dopo curva, paesaggio dopo paesaggio, stiamo imparando a conoscere tante cose nuove del nostro territorio, apprezzando la bellezza di tutto ciò che ci circonda.

Un nuovo viaggio inizia sempre quando chiudi la porta di casa e non c’è bisogno di andare lontano per trovare la felicità.

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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9 commenti su “Tour nella terra del Lambrusco Grasparossa: rotta su Castelvetro di Modena”

  1. Sono stato a Castelvetro e il mio rimpianto è non averla potuta visitare dati i tempi strettissimi . Ricordo che tu, Ale, mi avevi detto anche ti sarebbe piaciuto andarci a vivere. Ed effettivamente la zona è molto bella. Grazie per questo viaggio virtuale.

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  2. Cenare tra i vigneti rievoca nella mia mente certe sognanti immagini. Quella vista sul Castello di Levizzano Rangone è stupenda. E niente, come si può dire di no ad un giro così? Il lambrusco mi fa pensare alla gioia di vivere. E vi dirò, la domenica non manca mai sulla tavola dei miei genitori

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    • Ti crediamo, Simo! Anche qui il lambrusco a tavola, la domenica a pranzo, è una tradizione che puntualmente viene rispettata. Non vediamo l’ora invece di partecipare ad una cena in vigna, speriamo che questa estate tornino ad organizzarle, perché sono occasioni splendide per godersi tramonti da favola, ascoltare buona musica e assaggiare le specialità della nostra provincia in location fantastiche! 😉
      Mi sono chiesto più volte perché non le organizzano anche in Puglia, oppure lo fanno e non ne so nulla? 😉

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  3. In questi 9 mesi…. (si, aspettiamo un bambino!) ciò che mi sta mancando di più è proprio un buon bicchiere di vino! Vi ho accompagnato più che volentieri in questa gita tra le colline e le vigne!

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  4. Un posto così. Del buon vino. Ottima dolce compagnia. Cosa posso chiedere di più? Dopo questo lockdown penso proprio che mi abbiate dato un idea fantastica per far felice la mia compagna!

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