Strade lente: il nostro progetto per un nuovo inizio

Sta per iniziare una nuova fase, e come sempre avviene quando ci si trova davanti ad una novità, le emozioni sono contrastanti. In questi ultimi due mesi ci siamo chiesti spesso quando e come torneremo a viaggiare, cosa faremo quando riapriremo la porta di casa ed affronteremo di nuovo il mondo che ci circonda.

Prevarrà la voglia di tornare alla normalità, ci fermeremo a chiacchierare con le altre persone, o sarà più forte la paura di incontrare qualcun altro lungo il cammino?

Ciò che prima davamo per scontato lo sarà ancora ai nostri occhi? Avremo la stessa percezione degli spazi che ci circondano, del tempo a nostra disposizione?

strada con cipressi
Strada con cipressi nei pressi di Castelvetro di Modena

STRADE LENTE: IL NOSTRO PROGETTO PER UN NUOVO INIZIO

Tante domande si affollano, ma una certezza c’è: ricominceremo dall’Italia, dalle strade vicino casa, da quei posti che conosciamo e che ci trasmettono sicurezza.

Poi pian piano ci allontaneremo, e forse all’inizio sarà strano, lo sarà di sicuro, ma torneremo a viaggiare. Lentamente, dando più importanza ai particolari, noteremo quello che altre volte ci è sfuggito perché troppo intenti a correre, troppo preoccupati di raggiungere la destinazione.

E’ da questi pensieri e da queste considerazioni che oggi vi presentiamo il nostro progetto per il tempo che verrà: “Strade Lente” sarà una nuova sezione del blog, dedicata a chi vorrà percorrere insieme a noi quelle vie secondarie che collegano piccoli centri di periferia, quei luoghi che spesso si superano così in fretta da non accorgersi quasi che esistono.

Strade per chi non ha fretta, ma voglia di ascoltare storie nuove, tutte italiane.

strada appennino modenese
Appennino Modenese, nei pressi di Pavullo nel Frignano

STRADE LENTE: COME NASCE L’IDEA DEL PROGETTO

Il primo giorno di primavera William Least Heat-Moon partì da Columbia, una città del Missouri, a bordo del proprio furgoncino, per l’occasione ribattezzato Ghost Dancing, la Danza degli Spiriti.

Aveva in mente una grande avventura: compiere un giro circolare degli Stati Uniti percorrendo soltanto strade secondarie, fermandosi di tanto in tanto per raccogliere qualche intervista da pubblicare sulle riviste.

Così nacque “Strade Blu”, il libro che ora ho sul comodino, e che in questo periodo di quarantena forzata mi sta facendo viaggiare lontano con il pensiero, regalandomi momenti di evasione preziosissimi.

Come vi ho già raccontato in passato, leggere per me è sempre stato l’inizio del viaggio, un momento intimo in cui prendono forma nuovi sogni e nuove partenze.

Anche stavolta è stato così: l’idea di “Strade lente” mi è venuta leggendo il libro di William Least Heat-Moon, in una notte di luna crescente.

Vorrei raccontare la bellezza delle nostre strade blu, quelle vie secondarie che sulla mappa collegano piccoli paesi di provincia e località sconosciute ai più, ma che custodiscono tante storie.

strada di campagna
Una strada di campagna – photo credit: Pixabay.com

STRADE LENTE PER CHI NON HA FRETTA

Il nostro viaggio avrà inizio da Modena, la nostra città, il luogo da cui tutti i nostri sogni prendono forma.

Dato che, per il momento, non ci si può allontanare troppo da casa, vi racconteremo la nostra provincia, percorrendo le strade secondarie, scoprendo il territorio senza fretta.

Passeremo tra le vigne del Lambrusco Grasparossa, seguendo percorsi sinuosi tra le prime colline modenesi. Ci inoltreremo nella Bassa Modenese, costeggiando gli argini di quelle vie d’acqua che furono un tempo così importanti per il commercio e lungo le quali si trovano meraviglie architettoniche come le Porte Vinciane.

Scopriremo castelli e chiese abbandonate, con le loro storie e leggende, antiche trattorie di periferia e piccoli musei nascosti, che custodiscono immagini di un passato che ha tanto da insegnarci.

castello di levizzano
Il Castello di Levizzano Rangone sulle colline modenesi, circondato dalle vigne di Lambrusco Grasparossa

Maggio è arrivato e con lui la speranza che tutto possa tornare come prima, anche se niente sarà come prima.

Sarà l’occasione per riscoprire il nostro territorio, ripartendo dai nostri paesi e dalle nostre campagne, da tutto quello che ci circonda e che forse troppo spesso abbiamo osservato con occhi distratti.

Strade Lente è soprattutto per noi, che non smettiamo mai di sorprenderci. Per noi viaggiatori, sognatori, che cercano nei dettagli e nelle piccole cose la straordinaria bellezza che ci fa sentire vivi.

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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21 commenti su “Strade lente: il nostro progetto per un nuovo inizio”

  1. Come sempre complimenti per il vostro modo di scrivere!
    Bellissima questa idea di partire con un ritmo più lento e soprattutto con maggiore consapevolezza e maggiore attenzione ai piccoli particolari che il più delle volte, nella vecchia frenesia che faceva parte della nostra quotidianità, finivano per essere totalmente trascurati!
    Dopo questo periodo così difficile, ne arriva un altro più delicato da affrontare come dicevano i nostri amici a Zanzibar “Pole Pole” – “Piano Piano” per ritornare ad assaporare le piccole cose!

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    • Grazie di cuore ragazzi, siete sempre carini! 😉
      Bisognerebbe circondarsi di persone come i vostri amici di Zanzibar, per fare il pieno di positività e affrontare il futuro con una nuova consapevolezza e ritmi diversi! 😀
      Chissà, forse questo momento qualcosa ci avrà insegnato, almeno lo spero! 😉

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  2. Mi piace tantissimo questo progetto! Di “strade lente” (e alte), dalle vostre parti ce ne sono di meravigliose!
    Lo sento molto spesso il richiamo del bosco, delle strade di campagna o del trekking più impegnativo in quota ma dalle mie parti il materiale scarseggia 😛 Infatti nella prossima vita voglio rinascere M49 e vagare nei boschi del Trentino… ma col cavolo che mi faccio catturare in un tubo 😀
    Inboccallupo per il nuovo progetto e non indugiate troppo tra i filari di Labrusco 😉

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    • No infatti Orsa, sono sicuro che non riuscirebbero a prenderti: altro che M49! 😉
      Grazie di cuore per il tuo supporto, speriamo di riuscire a trasmettere tutto l’amore per la nostra terra e poi, quando potremo, partiremo verso sud. Perché ormai ci manca tantissimo! Spero solo che De Luca ci faccia passare! ahahaha
      Crepi il lupo, Dani! Sull’indugiare tra i filari te lo prometto: vorrà dire che ci fermeremo a bere un buon bicchiere di lambrusco in qualche trattoria di provincia! 😉
      Un abbraccio!

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  3. Bello, interessante, talvolta scopriamo e riscopriamo idee, progetti, azioni, cose da fare, che in tempi “normali” non avremmo mai pensato. Dabbiamo iniziare dalle piccole cose, a scoprire/riscoprire i nostri luoghi più intimi, vicino a noi, accantonati dalla nostra mente, altrettanto hanno un fascino.
    Vi seguo da quasi un anno, ho preso idee e spunti dai vostri articoli per qualche mio viaggio.
    Bravi, complimenti!!!! ☺???

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    • Proprio così Francesco, la vita spesso ci porta a correre a destra e sinistra senza darci il tempo di riflettere. O forse siamo noi che ormai abbiamo preso un ritmo tale che non riusciamo più a farlo. Come dicevo, questi mesi di vita sospesa ci hanno forse insegnato qualcosa. Allora vorremmo ripartire da qui, lentamente, riscoprendo le piccole cose, quei luoghi a cui siamo legati e quelli a cui non sapevamo di esserlo, almeno finora!
      Grazie di cuore per le tue parole, un abbraccio fortissimo! 😉

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  4. Un progetto che apprezzo molto e farò sicuramente mio; andrò alla ricerca dei borghi del Lazio e dei piccoli produttori per scoprire il territorio e tutto ciò che ha di bello da offrire. Certo, a voi non va affatto male; la vostra regione è stupenda sotto tutti i punti di vista. Vi seguirò e prenderò appunti confidando in tempi migliori

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    • Ciao Fausto, è vero: siamo fortunati, perché l’Emilia-Romagna è una regione che ha tanto da offrire, anche e soprattutto dal punto di vista umano. Ma il Lazio, ne siamo sicuri, non è da meno, perciò seguiremo anche le tue traiettorie, i tuoi incontri e ascolteremo le tue storie! 😉

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  5. Bravissimi ragazzi e complimenti per questo progetto!?
    L’idea di percorrere strade lente e assaporare ogni passo ci piace molto e siamo curiosi di scoprire sempre di più l’Emilia-Romagna!
    Vi leggeremo con molto piacere

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  6. Si riparte. Ed ognuno cerca di farlo a modo suo. Il vostro è splendido e in linea con voi.
    Ricordo ancora gli articoli relativi a piccole porzioni di territorio italiano. Quelli dove ritrovare uno scorcio, trovare il tempo di un sorriso per uno scatto, incontrare una nuova realtà.
    Modena è poi un territorio che vorrei proprio vedere. Inizio a farlo con voi, che ne dite?
    Buon viaggio ragazzi…e buon inizio ❤

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