Un fine settimana nato per caso, organizzato all’ultimo minuto, proprio come piace a noi.
Galeotte furono le immagini del sentiero del Ponale sul web, che hanno rapito il cuore di Kiki e ci hanno portato sulle rive del Lago di Garda, per una due giorni a contatto con la natura che non dimenticheremo.
Riva del Garda è stato il nostro punto di partenza per due trekking alla portata di tutti e super panoramici.
IL SENTIERO DEL PONALE DA RIVA DEL GARDA
Ma cos’è il sentiero del Ponale?
Si tratta di un bellissimo percorso ciclopedonale che parte da Riva del Garda e si sviluppa a picco sulle acque del lago, per circa 5 km.
Le fotografie e le testimonianze presenti sul web parlavano chiaro: percorso adatto a tutti, ad ogni curva un panorama da togliere il fiato.
Le premesse per una bella avventura c’erano davvero tutte insomma.
La storia della nostra gita fuori porta sul Lago di Garda ha inizio un venerdì mattina di fine marzo, quando la primavera si è già presentata da qualche giorno, spargendo le proprie gemme sugli alberi, germogli di nuova vita pronti ad esplodere in mille colori.
Riva del Garda si presenta come una elegante e raffinata cittadina, brulicante di vita e con troppi parcheggi a pagamento. Come sempre avevamo raccolto abbastanza informazioni per individuare i parcheggi gratuiti: vi segnaliamo quindi Via Galas (parcheggio in piazzale pubblico gratuito) e Viale dei Tigli. In 10 minuti a piedi sarete in pieno centro storico e in una ventina all’inizio del sentiero del Ponale.
Zainetto in spalla e con tanta curiosità, attraversiamo il centro storico di Riva del Garda, dai tanti negozi e balconi in fiore, seguendo poi il lungolago pedonale fino all’inizio del sentiero.
Lo si trova davvero con facilità, subito dopo la centrale elettrica e appena prima della galleria dove passa la nuova strada statale.
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Comincia da qui la nostra avventura: destinazione Lago di Ledro, sono previsti circa 12 Km e 600 metri di dislivello complessivo.
Sono le 11 del mattino quando salutiamo Riva del Garda: ci vediamo per l’aperitivo, se ci reggiamo ancora in piedi! 🙂
SENTIERO DEL PONALE: UN PO’ DI STORIA
Qualche piccolo cenno storico credo sia opportuno.
La strada della Ponale un tempo era l’unico collegamento tra il Garda Trentino e la Val di Ledro.
La sua costruzione risale al 1851 e durante la Prima Guerra Mondiale è stata teatro di violenti scontri tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico. Ancora oggi si possono ammirare le fortificazioni in galleria scavate interamente nella roccia, come la Tagliata del Ponale, letteralmente a prova di bomba.
Dall’inizio degli anni ’90 la strada è stata convertita in percorso ciclopedonale, diventando un vero e proprio paradiso per escursionisti e bikers.

SENTIERO DEL PONALE: DA RIVA DEL GARDA A PREGASINA
La giornata è fantastica e il sole picchia forte, proprio davanti a noi. Il panorama è eccezionale e non delude assolutamente le aspettative, anzi ritrovarsi qui a strapiombo sul lago è davvero emozionante. Mano a mano che ci si allontana da Riva del Garda si entra sempre di più a contatto con la natura, si sente il profumo della primavera e si respira aria pura a pieni polmoni.

Ogni tanto ci lasciamo tentare da un sentiero laterale, piccole deviazioni dal percorso principale che si addentrano nella vegetazione: sono tanti i punti panoramici, alcuni dove un tempo sorgevano veri e propri osservatori militari, altri dove sono state posizionate delle panchine. La vista spazia dalla cittadina di Riva fino al paese di Torbole, proprio di fronte a noi, sulla costa orientale del lago. Più a sud, tra una leggera foschia, si intravede la cima ancora innevata del Monte Baldo. Nel bel mezzo del lago invece ci sono tante piccole barchette a vela che cercano di posizionarsi in linea, probabilmente prossime a gareggiare tra loro.


Torniamo sul sentiero principale e proseguiamo il nostro cammino, incontrando famiglie con bambini, bikers per la maggior parte stranieri e anche una simpatica nonnina con un cagnolino al seguito. Ogni tanto si attraversa una galleria scavata nella roccia e lo sguardo viene rapito da quell’azzurro ancora più intenso che sembra esserci alla fine della stessa.
In poche parole, il sentiero del Ponale lo percorriamo in assoluta estasi, quasi non ci accorgiamo di avere camminato per cinque chilometri.



Arriviamo così al termine del sentiero sterrato, dove il percorso vira a destra e si entra in una piccola gola. Qui ci imbattiamo nel Belvedere Ponale Alto, punto di ristoro e crocevia degli escursionisti. Si può decidere infatti se proseguire verso Pregasina, piccolo borgo arroccato sul lago a poca distanza, per poi tornare sui propri passi. Oppure, come abbiamo fatto noi, si può seguire la strada forestale asfaltata, che sale sulla destra e si sviluppa in diversi tornanti, in direzione Lago di Ledro.

SENTIERO DEL PONALE: VERSO IL LAGO DI LEDRO
La nostra destinazione è il Lago di Ledro e affrontiamo senza paura quello che forse è il tratto più impegnativo della camminata odierna, a causa del repentino aumento di dislivello.
Dopo aver superato alcuni tornanti con discrete pendenze, finalmente la strada forestale torna ad essere in falsopiano.
Dall’alto ammiriamo la cascata del Ponale e di nuovo il Lago di Garda.


Proseguendo verso l’interno, il panorama cambia radicalmente rispetto al sentiero del Ponale: di fronte a noi ora si stagliano le cime delle Prealpi Gardesane.
Lasciamo la strada forestale per camminare per un breve tratto sulla statale, in presenza di traffico, poi alle porte di Biacesa, rientriamo in un percorso ciclopedonale, che si sviluppa nella vegetazione a fianco di un piccolo corso d’acqua.
Attraversiamo i piccoli centri di Biacesa e Pré, caratteristico borgo di montagna e, poco oltre, una suggestiva cappella scavata nella roccia, dedicata alla Madonna.


Ancora un ultimo sforzo, ormai non vediamo l’ora di raggiungere la meta. Al termine dell’ultimo tratto di ciclabile, ecco che si apre un altro nuovo e fantastico panorama: il Lago di Ledro, finalmente!
Le cime delle Prealpi alle sue spalle fanno da perfetta cornice all’azzurro delle sue acque, accentuato dal sole ancora alto. Sono le tre e mezza del pomeriggio quando ci sediamo sulla riva del lago, per mangiare un panino, riposarci e riempire l’anima e gli occhi con la bellezza della natura.
Abbiamo percorso 12 chilometri in quattro ore, con un dislivello complessivo di 600 metri. Stanchi ma felici, ci godiamo il meritato riposo, fino a quando saliamo sull’autobus per tornare a Riva del Garda.
Che giornata spettacolare!
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IL SENTIERO BUSATTE – TEMPESTA
La mattina seguente siamo di nuovo in pista. Partiamo da Torbole, piccolo centro sulla costa nord-orientale del Lago di Garda, a pochi chilometri da Riva.
Il proprietario del bed & breakfast ci spiega che Torbole è rinomata per essere la base logistica di escursionisti e bikers, mentre la vicina Riva è più…chic, diciamo così!

Dopo una spesa veloce per il pranzo al sacco, ci mettiamo in cammino e superiamo il centro storico del paese, per trovare subito dopo la prima bella sorpresa: il Parco degli Ulivi.
Ai margini della strada che conduce al parco di Busatte, questo angolo verde ben curato è un vero gioiello. Eravamo soli mentre passeggiavamo tra gli ulivi e ci sembrava di essere in un luogo segreto, quasi mistico.



Salendo per la strada asfaltata, in poco tempo giungiamo al Busatte Adventure Park.
Qui c’è un parcheggio gratuito per chi arriva in auto e da qui ha inizio il sentiero che oggi percorreremo.
Il parco è anche un luogo perfetto per famiglie con bambini: c’è un bar ristorante, un’area giochi, un campo da basket, un grande prato dove rilassarsi, un percorso attrezzato per arrampicarsi tra gli alberi e persino una pista da bmx!
Il sentiero ha inizio proprio di fianco al Parco Avventura.
Saliamo tra la vegetazione, fino a raggiungere il primo punto panoramico: proprio sotto di noi possiamo ammirare Torbole e la gigantesca formazione rocciosa che separa il paese da Riva del Garda.
Di fronte a noi, oltre l’azzurro del lago, si intravede un taglio netto e deciso nella parete della montagna: è il sentiero del Ponale, protagonista dell’avventura del giorno prima!

Siamo di nuovo a strapiombo sul lago, percorriamo il sentiero che continua in leggera salita fino ad una scalinata di ferro, che sembra sospesa tra la vegetazione.
Scendendo i gradini, si gode di un panorama eccezionale verso il lato meridionale, è come trovarsi su un balcone proteso sulle acque del lago.


Lungo il sentiero che si snoda sulla costa orientale per una lunghezza complessiva di oltre 4 chilometri, troveremo altre due scalinate e soprattutto la seconda di queste è impressionante: contiamo più di 200 gradini.
A differenza del Ponale, questo percorso è un saliscendi, comunque per nulla impegnativo e adatto a tutti. Inoltre non ci sono bikers, che dovrebbero caricarsi la bicicletta in spalla ad ogni scalinata.

In circa un’ora e mezza arriviamo a destinazione. Ci godiamo il pranzo con una meravigliosa vista sulle acque azzurre del lago.
C’è un leggero venticello che fa stare bene, il sole esce ogni tanto a fare capolino tra le nuvole. Penso alla fortuna che abbiamo ad essere lì, in quel momento: tante volte diamo per scontato che la felicità è riposta nelle cose semplici, come una passeggiata e un panino con vista.

Dopo un meritato riposo, si torna verso Torbole. Rientriamo percorrendo una sterrata che permette di bypassare le prime due scalinate, ovvero evitare quasi 300 gradini in salita.
Inoltre, nel punto più alto di questo sentiero alternativo è il punto più bello per ammirare Torbole, Riva del Garda, il Monte Altissimo alle nostre spalle.
E’ una meraviglia da lì, c’è un vento forte e freddo che entra nell’anima, ma ciò che hai davanti agli occhi non ha prezzo.


Quando giungiamo al Busatte Adventure Park, è pomeriggio inoltrato. Stendiamo il telo e ci godiamo le evoluzioni dei piccoli acrobati sulla pista da bmx. Vorremmo fermarci ancora, ma è tempo di tornare a casa: salutiamo la bella Torbole proprio quando il sole trasforma in oro le acque del lago.

Sono stati due giorni fantastici, che ci hanno permesso di stare a contatto con la natura, godere di panorami meravigliosi e respirare aria pulita in quantità. Senza contare una discreta abbronzatura, che male non fa!

INFO UTILI:
DOVE DORMIRE: GARNÌ ISCHIA a Torbole. Noi ci siamo trovati molto bene, hanno camere matrimoniali spaziose, pulite e molto ben insonorizzate. Inoltre i proprietari sono molto gentili e disponibili.
QUANDO ANDARE: è consigliato percorrere questi sentieri in primavera e autunno.
10 commenti su “La Ponale e i sentieri del Lago di Garda settentrionale: due giorni all’avventura!”
Ragazzi…che posti e che fotografie meravigliose!!!!
Grazie Alessandra! Il sentiero del Ponale offre panorami che rendono fotografi anche inesperti come noi! 🙂
Che posti meravigliosi ragazzi!!! anche io sono stata sul Lago di Garda a fine Marzo ed ho fatto un bellissimo trekking di 25km da San Felice a Gargnano, una metaviglia! Leo é rimasto a casa perché sta recuperando le forza dopo un’operazione al crociato… appena sarà in forma gli ho promesso che lo porto sul Garda e credo proprio che seguiremo il vostro consiglio! questi due itinerari mi sono piaciuti molto!
Il percorso che hai fatto tu non lo conosciamo: grazie per l’idea! Il Lago di Garda è davvero una miniera di sorprese per gli amanti della natura! ?
Ancora in bocca al lupo per una pronta guarigione a Leo! ?? Ne so qualcosa anche io dei legamenti, ho subito ben due operazioni al crociato più un altro paio al menisco! Forza! ?
😉 Leo ringrazia!!! Speriamo allora che questa ripresa sia veloce perché non vedo l’ora di esplorare meglio questi trekking sul Lago! Ah, il ritorno lo abbiamo fatto con il battello…! Molto piacevole e rilassante la navigazione! 😀
Chiusura perfetta! Il relax a fine camminata è d’obbligo! ? Grazie ancora ragazzi, un abbraccio grande! ?
Uno più bello dell’altro! Peccato per il giorno2 con quella leggera foschia! I belvederi sono sistemati proprio strategicamente, guarda che foto che avete fatto! *_*
Ci avete spiegato come arrivare e dove dormire ma la parte più importante manca: cosa avete mangiato per riprendervi da tutti quei chilometri? (a una certa età si pensa sempre a quello) 😛
Un saluto ragazzi, buona serata! 😉
Sì vero, il secondo giorno la foschia ha fatto un po’ da sfondo al panorama: una buona scusa per tornare con il bel tempo! ?
E hai proprio ragione, i belvedere e le panchine le hanno sistemate nei punti migliori per scattare foto ricordo spettacolari! ??
Sui ristorantini di Riva del Garda invece siamo impreparati: da veri avventurieri abbiamo preferito una cenetta “leggera” in camera, a base di birrette e formaggi misti comprati al supermercato! ?
Ho seguito il programma del vostro primo giorno: sentiero del Ponale e valle di Ledro, fino al lago. Prima parte davvero molto panoramica e d’impatto. Val di Ledro intima e rilassante. Grazie mille per il suggerimento; i vostri articoli sono sempre chiari e pieni di spunti. 😉
La Ponale e il successivo tratto verso il Lago di Ledro sono una delle escursioni che ricordiamo con più piacere, tanto che poi ci sono tornato in bicicletta! 😉
Grazie ancora per i complimenti, troppo buono!