Guardo fuori dal finestrino e le onde dell’Adriatico sembrano seguirci verso sud.
Un azzurro così lo vorrei sempre come sfondo delle mie giornate, ha un effetto ipnotico il mare su di me. Kiki ascolta un audio di WhatsApp e il sole sta scendendo oltre le colline dell’entroterra.
Fra poco saremo in Puglia, di nuovo. Per noi è come tornare a casa, in un certo senso. Lì la gente sa come darti il benvenuto, come viziarti con il cibo e come farti ridere di gusto.
La nostra rotta stavolta segue una direzione ben precisa: stiamo andando a Vico del Gargano, dove si festeggia San Valentino. Non nel senso frivolo dell’occasione, il giorno degli innamorati.
Nel borgo arroccato di Vico, uno dei più belli d’Italia, San Valentino è il patrono. E quindi è una cosa seria, un evento che unisce un’intera comunità, uno di quei momenti che amiamo vivere e poi raccontare.
Ora il mare si confonde con l’erba dei prati e le nuvole hanno i contorni dell’eternità. Oltre il vetro c’è un mondo disegnato dal tramonto e vi sembrerà strano, ma mi fa commuovere tutta questa bellezza. Al confine tra l’Abruzzo e la Puglia, vorrei che il tempo si fermasse.
Per fortuna una galleria mi riporta alla realtà, anche perché non vediamo l’ora di conoscerti, Gargano!
VICO DEL GARGANO SI PREPARA A FESTEGGIARE
Il profilo del Promontorio del Gargano si staglia all’improvviso, innalzandosi sopra il Tavoliere delle Puglie. Nell’oscurità che avvolge il territorio di Foggia all’imbrunire, la montagna sembra un gigante addormentato che ha posato i suoi piedi sul Mare Adriatico, per poi distendersi verso la città.
Infine arriviamo a Vico del Gargano. Il borgo è nel circuito dei più belli d’Italia e ci accoglie nel suo abito migliore, agghindato per la festa del patrono.
Cuori e arance, tante arance, sono ovunque. Appese ai balconi, sospese sui portoni, fuori dalle finestre, ghirlande colorate che trasmettono allegria.
Il tempo di sistemare il trolley nella nostra stanza nel B&B Vico Vacanze e poi si va a cena: assaggiamo la paposcia della Pizzeria Le Macine, una vera delizia! Com’è fatta? Prendete l’impasto della pizza, lasciatelo lievitare oltre le 24 ore, allungatelo e mettetelo in forno ad alta temperatura: vedrete la pasta lentamente rigonfiarsi.
La versione tipica vichese è con pecorino e olio: semplice, ma straordinariamente buona!
Benvenuti nel Gargano, dove si mangia bene e ci si sente come a casa: l’abbiamo già detto? 🙂
VICO DEL GARGANO, UNO DEI BORGHI PIU’ BELLI D’ITALIA
Ci svegliamo presto, perché vogliamo esplorare il borgo prima che si riempia di migliaia di persone che, da tutta la provincia, si riuniscono per festeggiare il patrono San Valentino.
Le vie di Vico del Gargano sono ancora tranquille, ciò nonostante riecheggiano già le prime avvisaglie di fuochi d’artificio.
Lungo il corso principale ci sono i venditori di arance con le loro cassette, gli artigiani che stanno allestendo i loro stand e la banda di Vico, in completo rosso, che si sta radunando nella piazza davanti al municipio.

Noi siamo alla ricerca del Vicolo del Bacio, caratteristico passaggio dove si può passare insieme solo se abbracciati, e qualche altro angolo caratteristico e romantico di Vico del Gargano. Costeggiamo così il Castello Normanno, poi svoltiamo in Via San Giuseppe ed è qui che rimaniamo a bocca aperta: bianchi palazzi e scale di pietra fanno da sfondo alle installazioni che il Comune ha montato in occasione della festa del patrono, uno scorcio che fa davvero innamorare!
Il Vicolo del Bacio è poco più avanti e ne approfittiamo per scattare una foto ricordo prima che arrivi la ressa. Proseguendo, in una piazzetta, troviamo il “Pozzo delle Promesse”. Tradizione vuole che passando di qui, si debba scrivere su un bigliettino la propria promessa, o un desiderio e deporre il bigliettino nel pozzo: anche noi lo abbiamo fatto! San Valentino, mi raccomando: siamo nelle tue mani! 😉
La passeggiata continua e ci ritroviamo nella romantica Piazzetta Terra, dove una poesia è stata scritta sui gradini di una scala.
Vico si dimostra un dedalo meraviglioso di vicoli, archi, piccole piazze e scorci sul mare: ha davvero tutto per essere uno dei borghi più belli d’Italia!

LA FESTA DI SAN VALENTINO, PATRONO DI VICO DEL GARGANO
Il suono di trombe, tromboni e grancassa della Banda di Vico del Gargano annuncia che la festa è iniziata. Ci affrettiamo a tornare verso la Piazza del Municipio per seguire anche noi il corteo, che si concluderà, in un primo tempo, davanti alla Chiesa Matrice. Qui è custodita la statua di San Valentino, protettore della città e degli agrumeti.
C’è trepidazione nell’aria, un allegro brusio di sottofondo accompagna gli istanti che anticipano l’uscita del Santo dalla chiesa, momento nel quale scatta un applauso corale accompagnato dalla musica che si alza più forte.
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Mentre il corteo si allontana entriamo nella Chiesa Matrice per recuperare qualche arancia, delle quali la chiesa è gioiosamente invasa: si dice che il succo benedetto delle Bionde del Gargano sia un elisir di amore eterno per le coppie!
La storia del patrono è curiosa: dovete sapere che fino agli inizi del 1600 era San Norberto il protettore del paese, che si festeggia il 6 giugno. Gli abitanti di Vico però, avendone in quel periodo la facoltà, scelsero come patrono un Santo da festeggiare nel periodo dell’anno in cui si potesse valorizzare uno dei prodotti simbolo del proprio territorio: le arance. San Valentino era perfetto, è così la scelta fu presa definitivamente.
Da allora, il 14 febbraio di ogni anno, il borgo di Vico è un tripudio di arance e il Santo protegge il raccolto e benedice le coltivazioni durante il suo passaggio.

SAN VALENTINO A VICO DEL GARGANO: GLI EVENTI CORRELATI
La festa patronale di San Valentino è anche l’occasione per assistere agli eventi correlati, come Terrarancia, manifestazione giunta alla sua seconda edizione.
Abbiamo assistito alla sua annuale inaugurazione nell’elegante Palazzo della Bella, teatro di numerose iniziative: masterclass di pasticceria, esposizione e vendita di prodotti tipici, concerti di musica dal vivo e degustazioni di vino.
Tutto il Gargano e le sue eccellenze in bella mostra: un incontro emozionante e intenso è stato quello con Maria Voto, tessitrice di Vico che utilizza ancora le antiche tecniche e soprattutto un meraviglioso telaio dell’Ottocento.

La sua passione si misura nelle sue parole e nelle sue realizzazioni, opere d’arte in tessuto che trasmettono l’amore di Maria per ciò che ha cambiato la sua vita. Se volete saperne di più, andatela a trovare nel suo laboratorio di Via Umberto 10 a Vico del Gargano e preparatevi a trovarvi con gli occhi lucidi!
Che dire poi delle torte e delle creazioni dei pastricheff Michele Di Maria e Ciro Chiazzolino? Siamo rimasti letteralmente estasiati dai sapori che ci hanno trasmesso con il dolce della sposa, tipico di Vico, e con i cioccolatini con composta di limone e pomodori secchi.


VICO DEL GARGANO: DOVE MANGIARE
Una premessa: non abbiamo dubbi nel dire che a Vico del Gargano abbiamo mangiato bene come da nessun’altra parte non solo in Puglia, ma in Italia! Non ci credete?
Allora seguite il nostro consiglio: venite in questo bellissimo borgo e fermatevi a pranzo, o a cena, e poi raccontateci la vostra esperienza!
Noi in più di un’occasione abbiamo esclamato: “Questo piatto è commovente!”
Ci è capitato proprio il giorno della festa del patrono, durante un pranzo all’Enoteca Radici, nel cuore del centro storico di Vico, che per l’occasione aveva preparato il menù di San Valentino. Antipasti eccezionali, come le melanzane ripiene e la purea di fave con cicoria: veri inni ai prodotti tipici locali!
Oppure a cena da Miki il Federiciano, la cui osteria è ospitata tra le mura del Castello Normanno, costruito all’epoca di Federico II di Svevia. Peppino e sua moglie Enza sono due perfetti padroni di casa, che mettono la loro passione al servizio dei clienti. Qui ho mangiato la miglior tagliata di tonno della mia vita e un primo piatto da delirio come gli strascinati vongole e funghi.
Kiki, da vegetariana, giura che i suoi strascinati al sugo di pomodoro e caciocavallo stagionato sono stati indimenticabili!
Il giorno dopo la festa di San Valentino, a pranzo, abbiamo assaggiato invece la cucina della Pizzeria La Patana, su una collina alle porte di Vico del Gargano.
Spaziale la loro paposcia alla vichese, con pecorino e olio, vincitrice di premi internazionali; gustosissime le polpette di pane con il sugo di pomodoro e fantastici gli strascinati con le cime di rapa e pomodori secchi.

VICO DEL GARGANO: DOVE DORMIRE
Se a tavola vi troverete magnificamente, possiamo assicurarvi che anche i vostri sonni saranno dolcissimi al B&B Vico Vacanze, dove abbiamo trascorso quattro notti beate.
Alle porte del centro storico, la struttura gestita con amore da Mario e sua moglie Caterina è il posto perfetto per esplorare il borgo di Vico del Gargano e i dintorni.
Colazione con buffet super, che ancora oggi rimpiangiamo: spremuta di arance bionde del Gargano, torta fatta in casa con crema e confettura di arancia (super!!!), cartellate (dolce fritto che sembra una rosa), cornetti, marmellate fatte in casa.
E ogni volta, prima di scendere le scale ed iniziare le nostre passeggiate, il sorriso gentile e le indicazioni di Mario.

La luce del tramonto illumina il Lago di Varano, sulla strada del ritorno verso Foggia.
Nel Gargano abbiamo trascorso giorni felici e spensierati, che non dimenticheremo.
In un periodo perfetto per scoprire questa terra dove arance, ulivi e natura selvaggia incontrano borghi meravigliosi, come Vico, Ischitella, Peschici con i suoi trabocchi.
Ma questa è un’altra storia, che vi racconteremo molto presto…

Articolo in collaborazione con Daunia Press Tour
26 commenti su “San Valentino a Vico del Gargano: l’amore sopra ogni cosa”
Che bello ragazzi Noi adoriamo i cuori l’amore e romanticismo quindi siamo certi che questo posto ci piacerebbe un sacco. Inoltre Avete mangiato un sacco di cose buone che vorremmo assaggiare
Assolutamente amici, Vico vi conquisterebbe in un batter d’occhio, ne siamo sicuri! Ci sono mille angoli super instagrammabili, romantici, scorci sul mare. E poi a San Valentino è davvero il non plus ultra, da non perdere! Per quanto riguarda il cibo, che dire: davvero non ho mai mangiato così bene come in questa occasione! Un abbraccio! 🙂
Riuscite sempre a scovare delle perle nascoste e a farcele conoscere in tutta la loro bellezza! Bravi ragazzi!!
Grazie Federica, siamo felici che i nostri racconti ti piacciano! Ci vediamo a Vico allora? 🙂
Leggere il post mi ha riportato in quei giorni felici. Che dire? L’esperienza è stata top, così come il gruppo che l’ha vissuta. A distanza di giorni mi mancano ancora i sapori e i profumi che abbiamo sentito e che ci hanno inebriato. Bravi, ragazzi! Speriamo di ritrovarci presto in una nuova esperienza 🙂
Speriamo davvero Andrea, siamo stati davvero bene nel Gargano e il merito è anche del bel gruppo che si è creato! Ridere e scherzare davanti alle prelibatezze pugliesi è stato fantastico! Un abbraccio grande e alla prossima avventura! 😉
Lo sapevo che avrei dovuto aspettare prima di leggere questo post, adesso mi è tornata una fame da paura! Stiamo finendo anche la scorta di arance, aiuto!
Comunque è stato un signor blog tour, ci siamo divertiti e speriamo proprio di ripeterci presto!
Davvero ragazzi, un super blog tour! Speriamo di ripetere presto un’esperienza simile, anche se credo che come ci siamo deliziati stavolta, sarà difficile ripeterlo! 🙂
Mamma mia le arance: tra spremute e spuntini pomeridiani, sono volate via da quel pezzo! 😛
Sembra che il Gargano vi sia ufficialmente entrato nel cuore tanto per gli angoli caratteristici che per i suoi prodotti gastronomici. Conoscevo Vico del Gargano ma stranamente non sapevo né che fosse votata a S.Valentino né che il profumo dei suoi agrumi deliziasse! Ale, ma Kiki ha stra ragione!! Già a vederli quelli strascinati con pomodoro e caciocavallo sono deliziosi. Non vi nascondo che volentieri ne mangerei un piatto ora. Sapete che sono felice che vi sia piaciuto il Gargano?? È da sempre la parte di Puglia che amo di più!
Il Gargano ci piace da matti, Simo! E’ stata una bellissima scoperta, perché avevo ricordi confusi risalenti a quando ero bambino: questa è stata l’occasione per capire una volta di più che la Puglia ci fa stare bene e che il Gargano è una delle zone più belle e selvagge dell’intera regione! Dovremo tornare per visitare anche Monte Sant’Angelo e dintorni, oltre che per fare un bel trekking nella Foresta Umbra! 😉
Adoro questo territorio visitato la scorsa estate. È capace di offrire un’esperinza completa: mare, architettura, cucina e tradizione. Avete fatto una bella esperienza ?
Hai proprio ragione, Falupe: ce n’è davvero per tutti i gusti! E ti dirò di più: fuori stagione ci è piaciuta tantissimo questa terra selvaggia! 🙂
Un abbraccio grande e buona continuazione di viaggio! 😉
Vico e la sua gente colpiscono al cuore! A noi (compreso Otto mascotte della prima edizione di Terrarancia da cane divoratore di agrumi) è successo lo scorso anno, dopo tantissimo tempo che non ci tornavamo. Sicuramente rientra nella Puglia che più ci piace! E siamo felici sia piaciuta anche a voi ?
Ci è piaciuta tantissimo, Rosalia! Nella stagione delle arance è un vero spettacolo e sono sicuro che Otto sogni ancora quelle succose bionde del Gargano! 😛
Magari la prossima volta che torniamo nel Gargano ci vediamo davanti ad un bel piatto di strascinati, che si ragiona meglio! Che dici?? 😉
Wow, fate venire un’acquolina in bocca pazzesca! Avete vissuto una bellissima esperienza, completa di tutto: mare, cultura, buona cucina… ma soprattutto tradizioni. Tradizioni che ci avete descritto benissimo e che ci hanno trasportato per un attimo in un luogo accogliente, carico di passato e di autenticità!
Grazie Elena, ci fanno davvero piacere le tue parole! Il Gargano ci è entrato dentro e abbiamo cercato di raccontare le emozioni così come le abbiamo vissute, senza filtri! Perché persone come Maria Voto, o Giovanni, hanno la capacità di abbattere ogni barriera, entrandoti nel cuore! Ed è questo che ci è piaciuto più di ogni altra cosa: parlare con la gente, conoscere la loro storia, capire perché un borgo così bello sia quasi sconosciuto ai più, quando invece dovrebbe essere una meta imperdibile! Un abbraccio e a presto! 😉
Vongole e funghi, vongole e funghi, vongole e funghi: il mio chiodo fisso per le prossime ore! Anzi domani sapete che faccio, vado a caccia di qualche pescheria aperta per placare la curiosità, dev’essere un piatto buonissimo! Insomma avete scritto un post che richiede un’assoluzione fra peccati di gola e peccati V.M. commessi in quel vicolo! 😉 Anche a S.Stefano di Sessanio c’era un “vicolo del bacio” ma l’origine era…come dire meno romantica perché essendo strettissimo serviva a far passare le pecore ad una ad una per contarle 😀 Da riempire i polmoni di profumo d’arance, il cui colore l’ho rivisto nei richiami delle realizzazioni tessili nonché nei pasticcini della sposa! Che bella esperienza da fare, mi segno tutto! A presto! :*
Ehi Dani, l’hai provata la ricetta? 🙂
Per me assolutamente top, l’unica cosa è che trovare gli strascinati come li fa Enza sarà davvero un’impresa, se non impossibile! 😛
E’ stato davvero un tour godurioso tra le specialità della cucina del Gargano, ma credo che San Valentino non se la prenda troppo, dopotutto abbiamo onorato le arance nel migliore dei modi! Peccato che quelle che avevamo portato a casa con noi siano finite in un batter d’occhio! 🙂
S.Stefano di Sessanio…mi hai fatto venire voglia di progettare un bel week end in Abruzzo…ne abbiamo parlato proprio questo fine settimana, io e Kiki!! Un abbraccio grande grande! 🙂
Vi avevo seguiti sui social tra tutti quei cuori e quelle arance meravigliose. La sensazione di calore e accoglienza che la Puglia dona è innegabile. Capisco perfettamente il sentirsi profondamente legati a questa terra. probabilmente nelle nostre vite passate eravamo di origini pugliesi. O più semplicemente, la Puglia ha questo stupendo effetto collaterale che mi tengo stretta più che posso. E poi come si mangia bene, troppo bene! La bilancia piange sempre quando torno a casa. Che poi detto da una napoletana è tutto un dire ! 😉
ps. anche se per poco tempo è stato bellissimo conoscervi finalmente di persona! <3
Sai che hai ragione, Simo? Forse in qualche vita passata la Puglia è stata nelle nostre avventure, chissà! Ci succede la stessa cosa quando andiamo in Andalusia, o a Napoli…ci sentiamo proprio come a casa! A proposito di Napoli, è stato un vero piacere conoscerti di persona e speriamo di portare avanti quel discorso che abbiamo iniziato davanti alla pasta e patate di Francesco: sarebbe bellissimo ritrovarsi in costiera! 😉
Lasciamo perdere la bilancia…non ho proprio voglia di avvicinarmi, lasceremo passare qualche giorno e poi forse, e dico forse, la tireremo fuori dall’armadio! Tra Gargano e Napoli, la situazione è “drammatica”…ahahaha
Un bacione da tutti e due, e a presto!!! 😉
Ragazzi, questo articolo (comprensivo di foto) è speciale e pieno di passione! Mi fa piacere avervi conosciuti e aver condiviso con voi non uno ma due blog tour in due splendidi posti: il Gargano e Napoli. Che dire? Spero di incontrarvi di nuovo e visitare insieme a voi altri bellissimi luoghi. Davvero è un piacere leggervi…
Grazie di cuore, Roberta! 🙂
E’ stato un vero piacere anche per noi condividere le emozioni del Gargano prima e di Napoli poi: ci sembrerà strano, il prossimo fine settimana, non vedervi sbucare da dietro l’angolo per iniziare una nuova avventura insieme! 🙂
Un abbraccio grande a te e Francesco, a prestissimo!!!
Ma quanto è romantico questo borgo? Non poteva che essere San Valentino il patrono di Vico del Gargano! E poi tutte quelle prelibatezze! Ma si sa che in Puglia si mangia bene, quando ci vado mi sembra che sia sempre troppo ma quando torno a casa mi manca. Chissà che gustose anche le arance!
Dopo averlo visto non possiamo che essere d’accordo con te Monica: San Valentino è il protettore perfetto per Vico, borgo dell’amore! Amore anche per i prodotti della propria terra, che sono i protagonisti in tavola: allora quando ti siedi e assaggi quelle prelibatezze è davvero magia! Per noi, ribadisco e senza nulla togliere al resto della Puglia, il Gargano è il posto dove abbiamo mangiato meglio in assoluto! E le arance? Quelle che avevamo in frigo sono finite nel giro di tre giorni, tra spremute e spuntini pomeridiani! 🙂
Articolo carico d’amore!!!!!!!!!bravissimi ❤
Ma grazie davvero Iole! E’ Vico che ce lo ha trasmesso, con tutti quei cuori sparsi qua e là! 🙂