Quali sono le immagini che vi vengono in mente quando pensate al Natale? Quali le canzoni, i film, le cose che vi piacciono fare in quel meraviglioso periodo dell’anno?
Per noi ci sono dei punti fermi, delle tradizioni da rispettare: divano con copertina, la musica di Frank Sinatra alla radio, Kevin McCallister in tv e il profumo dei biscotti che stanno cuocendo in forno.
Poi ci basta guardare le nostre foto scattate nel nostro viaggio di nozze a New York di qualche dicembre fa, per sognare e volare oltreoceano con gli occhi a cuoricino.
La Grande Mela nel periodo delle feste si trasforma in un immenso parco giochi, un mondo di colori, luci, caramelle, cioccolato caldo in tazza e momenti indimenticabili.
L’atmosfera che invade le strade di Manhattan e quelle dei quartieri periferici, come a Dyker Heights, delle cui meraviglie vi abbiamo raccontato in questo articolo, è unica al mondo!
Allora, bando alle ciance: ecco il nostro itinerario di 5 giorni per vivere la magica atmosfera del Natale a New York!
Preparare il viaggio a New York
Un viaggio oltreoceano va preparato al meglio: occorre innanzitutto compilare l’ESTA, il visto necessario per gli Stati Uniti, e dotarsi di un’assicurazione di viaggio affidabile.
Nelle nostre tre esperienze americane, due delle quali a New York e una tra i grandi parchi del Sud Ovest, abbiamo sempre scelto Viaggi Sicuri e ve la consigliamo senza dubbio.
Negli States, come noto, l’assistenza sanitaria non è gratuita e, per evitare spiacevoli situazioni in caso di infortunio durante il viaggio, è necessario premunirsi adeguatamente.
Si può scegliere una polizza personale oppure, come nel nostro caso, di coppia: oltre al prezzo competitivo, si può contare su un’assistenza 24/7 durante il viaggio e, per fugare i dubbi prima della partenza, contattare il Servizio Clienti che ha sede a Rimini.
L’iscrizione alla newsletter di Viaggi Sicuri permette inoltre di rimanere aggiornati sulle tante offerte che la compagnia pubblica durante l’anno!
Per quanto riguarda le attrazioni, la nostra raccomandazione è quella di verificare se l’offerta del New York City Pass fa al caso vostro: noi lo abbiamo acquistato per il nostro primo viaggio nella Grande Mela e tutte le opzioni nel carnet sono nel nostro programma che ora vedremo nel dettaglio.
Infine, un consiglio per la scelta della sistemazione: in entrambe le nostre esperienze abbiamo optato per un hotel a Long Island e sempre lo stesso, il Country Inn & Suites by Carlson. Economico, ma di qualità, posizionato a pochi metri dall’ingresso della metropolitana: in quindici minuti si raggiunge Times Square.
Aggiornamento novembre 2023: il Country Inn & Suites non ha più le buone recensioni di un tempo, noi però vogliamo consigliarvi un’altra soluzione nello stesso quartiere, sempre comoda per prendere la metropolitana e con un buon rapporto qualità-prezzo: il Lic Plaza Hotel.
La zona è tranquilla e sorvegliata anche di notte, mai avuto un problema.
Ora che sapete come muovermi prima di partire, passiamo al programma di viaggio: pronti ad immergervi in una New York da favola? Se ci ripenso, non vedo l’ora di ritornarci!
Natale a New York: giorno 1
Dalle luci di Times Square alla magia di Central Park, dai tesori del Metropolitan Museum of Art (“The Met”) al panorama a 360 gradi sulla città dall’osservatorio del Rockefeller Center.
Un saliscendi di emozioni uniche che vi proietteranno all’interno del sogno!
- TIMES SQUARE
- CENTRAL PARK
- METROPOLITAN ART MUSEUM
- HOTEL PLAZA
- TOP OF THE ROCK
- CENA AL BURGER JOINT
- TIMES SQUARE BY NIGHT
Times Square
La prima tappa, imprescindibile, di una vacanza a New York è la sua piazza più famosa, il baricentro di una metropoli impressionante ed eterogenea come solo la Grande Mela sa essere. Qui ci si sente al centro del mondo, piccoli piccoli di fronte a grattacieli che si stagliano tutt’intorno come immense stalattiti di acciaio e vetro!
Che sia giorno oppure tarda notte, le luci di Times Square sono sempre accese e, osservandole dall’alto, da un osservatorio o da uno dei tanti rooftop bar di Manhattan, si ha come l’impressione che delle fiamme eterne avvolgano la piazza.
I più piccoli adoreranno il Disney Store e l’M&M’S World, mentre i più grandi potranno acquistare un biglietto per uno spettacolo di Broadway a prezzo scontato al TKTS! Ricordatevi solo di mettervi in fila per tempo: le vendite iniziano alle 15. Non sarà facile trovare un posto per il proprio show preferito, ma val la pena tentare: lo sconto arriva fino al 30%, good luck!
Central Park
Immaginatevi una coppia di innamorati in luna di miele a New York, immaginatevi una giornata di dicembre in cui la neve comincia a scendere dal primo mattino, imbiancando ogni cosa: ecco, riuscite a percepire la nostra emozione alle porte di Central Park?
Camminavamo come in un sogno lungo il grande viale alberato che conduce alla Bethesda Terrace e la sua splendida fontana, raffigurante l’Angelo delle Acque. Lei era lì, circondata dal candore, dai fiocchi incessanti ma tranquilli: un’immagine che non dimenticheremo.
Come non potrà dimenticarsi Kiki l’emozione di pattinare nel bel mezzo di Central Park con “It’s the most beautiful day of the year” di Frank Sinatra!
LEGGI ANCHE “PATTINARE SUL GHIACCIO A CENTRAL PARK: UN MAGICO FUORIPROGRAMMA!“
Ancora oggi le vengono gli occhi lucidi a pensarci: “E’ stato come tornare bambini”, mi ripete sempre. Beh ragazzi, raramente l’avevo vista così felice! E’ un’esperienza magica, che vi consigliamo assolutamente di sperimentare!
Poi via, verso il Bow Bridge, seguendo le rive del lago fino al Belvedere Castle, per giocare a palle di neve e vivere una vera favola di Natale, e infine costeggiare il Jacqueline Kennedy Onassis Reservoir, per giungere al MET.
Non torneranno mai più momenti così magici, così romantici, ma di sicuro resteranno tutti indelebili nel cuore!




Metropolitan Art Museum (“The MET”)
Un museo imperdibile, un’altra tappa da considerare imprescindibile: il Metropolitan Art Museum, così come recita il suo motto, è molto più di un museo (“One Met, Many Worlds”).
Impossibile visitarlo in un solo giorno, ci vorrebbe un’intera settimana a disposizione, quindi è indispensabile prepararsi prima di partire e programmare un percorso, per ottimizzare i tempi.
Il nostro consiglio? Passate velocemente in rassegna il settore dedicato all’arte greca e romana (in Europa abbiamo una discreta collezione…), fermatevi ad ammirare le sezioni riservate alle arti dell’Africa, dell’Oceania e delle Americhe, dalla sala 350 alla 359. Dalla sala n. 354 si accede al settore dedicato all’arte moderna e contemporanea: imperdibili i capolavori di Picasso, Magritte, Dali e Warhol.
Tornando alla sala n. 358, si passa velocemente attraverso la parte di museo destinata alla scultura europea (sala n. 555) e alle arti medievali (n. 305 e dintorni), per giungere infine all’Ala Americana, dove ci sono interessanti opere anche di Frank Lloyd Wright (saloni dal n. 700 al 745).
Dalla sala n. 702 si accede allo spazio riservato al magnifico Dendur Temple, una ricostruzione del mitico tempio dedicato ad Iside e Osiride. Come il “fratello” Debod, del quale vi abbiamo parlato nel nostro articolo dedicato a Madrid, anche questo tempio fa parte di un dono da parte dell’Egitto agli stati che più si sono spesi per preservare le meraviglie architettoniche egiziane durante la costruzione della diga di Assan.
Dedicate un altro po’ di tempo all’arte egizia (dalla sala n. 121 alla 100), poi sarà ora di uscire di nuovo all’aria aperta, per continuare la nostra esplorazione.


Hotel Plaza, l’hotel di Mamma ho perso l’aereo
Se anche per voi non è Natale senza “Mamma ho perso l’aereo”, allora non potrete fare a meno di entrare nell’hotel dove Kevin passa alcuni giorni da nababbo: il mitico Hotel Plaza!
Non preoccupatevi, non c’è bisogno di bluffare alla reception: la splendida hall e molte stanze del pianterreno sono interamente visitabili!
Se poi volete davvero farvi un regalo di Natale indimenticabile, non vi resta che trascorrere una notte in una delle lussuose suites!
Top of the Rock
L’osservatorio del Rockefeller Center è forse, tra tutti i punti panoramici visitati, quello che ci è piaciuto di più.
Saranno state le mille emozioni di una giornata meravigliosa, un tramonto da favola dopo tante ore di neve, sarà che da lassù si può ammirare l’Empire State Building in tutta la sua magnificenza, sarà tutto questo, ma al Top Of The Rock dovete assolutamente salire!
Se avete acquistato il New York City Pass dovrete scegliere tra la salita all’osservatorio (si può prenotare anticipatamente andando a ritirare i biglietti quando si vuole), o il Guggenheim Museum, ma noi vi consigliamo assolutamente di prediligere il Top Of the Rock. Anche perché al Guggenheim potrete entrare gratuitamente il venerdì sera.
Al 70imo piano del Rockefeller Center avrete una vista impareggiabile a 360 gradi su tutta la città e, come dicevamo, la possibilità di ammirare proprio di fronte a voi l’Empire State Building!
Cena al Burger Joint
Il locale che non ti aspetti nei meandri di uno degli hotel di lusso di Manhattan: del Burger Joint ve ne abbiamo già parlato in questo articolo!
Una vera sorpresa, anche per il palato!
Natale a New York: Times Square by night
La nostra giornata si chiude dove è iniziata, nel cuore di New York.
L’avete vista al mattino, quando fiumi di persone a testa bassa si dirigono al lavoro, ora la potrete ammirare in tutto lo splendore delle sue luci notturne: non vi sembra che sia ancora giorno?
Natale a New York: giorno 2
Come in un film! Dalla Grand Central Terminal, la stazione dei treni più grande del mondo, sfondo di tantissimi Hollywood movies, fino a toccare il cielo sull’Empire State Building.
Dopo aver avuto la città ai vostri piedi, un po’ di shopping da Macy’s prima di stropicciarsi gli occhi davanti ai capolavori del MoMa, il museo di arte moderna per eccellenza!
- GRAND CENTRAL TERMINAL
- NEW YORK PUBLIC LIBRARY
- BRYANT PARK
- EMPIRE STATE BUILDING
- MACY’S: I GRANDI MAGAZZINI DI NEW YORK
- 5TH STRADA
- MOMA: MUSEUM OF MODERN ART
- EMPIRE STATE BUILDING BY NIGHT
Grand Central Terminal
La nostra seconda giornata newyorchese inizia da un altro edificio simbolo della città, sfavillante di luci e addobbi sotto le feste di Natale.
La stazione dei treni di Manhattan, location di numerosissimi film, è uno dei centri nevralgici della città.
Al centro dell’atrio principale, il Main Concourse, vi sentirete piccoli piccoli, ma se volete una prospettiva diversa salite le scale e affacciatevi dalla balconata dell’Apple Store!
New York Public Library
Non so voi, ma noi siamo affascinati dalle biblioteche dal sapore vintage, con tavoli, sedie e mobili in legno. Alla New York Public Library sembra quasi di tornare indietro nel tempo e, quando vi ritroverete davanti l’originale di “A Christmas Carol”, il capolavoro di Charles Dickens, non potrete che rimanere estasiati!
Bryant Park
Nel cuore della città, Bryant Park è un luogo amatissimo dai cittadini di New York. D’estate in tanti vengono qui per leggere un libro o per assistere ad una proiezione in notturna, mentre sotto le feste di Natale il parco si veste a festa e diventa un paradiso per i bambini, che possono venire qui a pattinare sul ghiaccio circondati dai grattacieli di Manhattan!
Natale a New York: l’Empire State Building
Ora tirate fuori il vostro New York City Pass e, seguendo la 6th Ave verso sud, dirigetevi al grattacielo più famoso del mondo: l’Empire State Building! L’utilizzo del pass vi da due vantaggi: vi risparmierete il tempo in coda alla biglietteria e potrete tornare di sera, per godervi New York by night!
Fondamentale e molto interessante l’audio guida, anche in italiano, che vi racconterà per filo e per segno, anche in modo divertente, la storia del grattacielo. Inutile dirvi la meraviglia che si prova una volta in cima: verso sud si erge la maestosa Freedom Tower, costruita sulle ceneri delle Torri Gemelle, la Statua della Libertà in lontananza, il Ponte di Brooklyn, quello di Verrazzano. E poi, girando lo sguardo, si notano i particolari architettonici dei grattacieli sulla Broadway, le strade della città brulicanti di vita: ogni cosa ha un contorno ben definito ed apprezzabile.
Come il Chrysler Building, spettacolare nella sua unicità, forse il grattacielo più bello che abbiamo mai potuto ammirare dal vivo! Un’esperienza incredibile, impossibile da dimenticare!

Macy’s: i grandi magazzini di New York
A due passi dall’Empire State Building, come si può evitare uno shopping tour nei grandi magazzini di Macy’s? Ci si trova qualunque cosa, e spesso e volentieri a prezzi ottimi! Abbigliamento, oggettistica, arredamento: qualunque sia il vostro obiettivo, un regalo personale o per amici, qui avrete solo l’imbarazzo della scelta!
Non mancano nemmeno gli spazi dedicati alla ristorazione, con diverse proposte per tutte le tasche!
Natale a New York sulla 5th Strada
Colazione da Tiffany? Merenda nel negozio della Lindt? O meglio ancora, tornare bambini al Lego Store, acquistare un regalo per un amico nel negozio della NBA, perdersi tra le vetrine di Saks, tappa imperdibile sotto le festività!
La Fifth Avenue è uno spettacolo per gli occhi durante il periodo natalizio: ogni negozio ha i suoi “effetti speciali” e non è raro assistere ad eventi pubblici con personaggi e cantanti famosi coinvolti!
Se volete rimanere davvero a bocca aperta però fermatevi in corrispondenza dei Channel Gardens del Rockefeller Center: l’atmosfera angelica vi conquisterà!
MOMA: Museum of Modern Art
Con una piccola deviazione dalla Quinta Strada, eccoci al Mo.Ma, il più importante museo di arte moderna al mondo.
Quante eccellenze possiede New York, vero? Sembra quasi che dietro ogni angolo ci sia qualcosa di assolutamente imperdibile e, ragazzi, è proprio così!
Il MoMa, alla pari del Metropolitan Art Museum, dovrebbe essere considerata una tappa imprescindibile in un viaggio a New York.
Due cose importanti da sapere: con il New York Pass salterete la coda, ma se non utilizzate il coupon, il venerdì si può accedere gratuitamente dalle 16 alle 20!
Dentro cosa vi aspetta? Presto detto: Dalì, Van Gogh, Picasso, le Ninfee di Monet, ma anche Warhol e Pollock, che personalmente adoro!


Empire State Building in notturna
L’arte mette appetito, così prima di tornare in cima all’Empire State Building, vi consigliamo di approfittare dell’atmosfera e dell’ottima qualità dell’Heartland Brewery, ristorante che ha sede proprio a fianco del mitico grattacielo.
Qui abbiamo assaggiato sia fantastici burger, sia tagliate di manzo cotte alla perfezione!
Quando sarete pronti, vi basterà fare pochi passi per raggiungere l’ascensore dell’Empire State Building.
Una volta in cima avrete un mondo di luci ai vostri piedi, un’esperienza indimenticabile, spesso accompagnata da musica jazz live, nella hall dell’Osservatorio all’86imo piano.
E così, mentre nell’aria risuonano le note di Chet Baker, la cupola del Chrysler Building illuminata sembra un’astronave, mentre l’eterna fiamma di Times Square brucia senza impedimenti, in un’orgia di pennoni elettrici e insegne al neon.
Ah New York! You are really beautiful!
Natale a New York: giorno 3
Emozioni e sentimenti contrastanti al Memorial 11/9, la salita all’Osservatorio della Freedom Tower e poi via, oltre l’Hudson passando sul Ponte di Brooklyn, per scoprire un affascinante quartiere dalle influenze europee e le meravigliose installazioni natalizie di Dyker Heights!
- MEMORIAL 11/9
- FREEDOM TOWER OBSERVATORY
- WALL STREET
- PASSEGGIATA SUL BROOKLYN BRIDGE
- BROOKLYN HEIGHTS
- LE LUCI DI NATALE A DYKER HEIGHTS
Memorial 11/9
E’ passato ormai diverso tempo dalla prima volta in cui siamo stati in questo luogo. Intorno era tutto ancora un immenso cantiere: le macerie e i danni dell’attentato dell’11 settembre sembravano risuonare ancora nell’aria. Tante cose sono cambiate da quel dicembre del 2013, ce ne siamo accorti quando siamo tornati nel 2015 e la Freedom Tower si apriva al pubblico. In questo nostro racconto vogliamo però farvi rivivere le nostre emozioni di quel giorno d’inverno, perché a noi ripensarci mette ancora la pelle d’oca.
Ve lo riporto così come lo avevo scritto all’epoca.
“Con il nostro biglietto elettronico ci dirigiamo verso l’ingresso, mentre l’imponente Freedom Tower riflette le poche nuvole nel cielo terso; superiamo velocemente i controlli rigorosi e poi ci addentriamo nel corridoio creato ad hoc per il passaggio dei turisti all’interno dell’immenso cantiere in essere. A distanza di così tanto tempo le ferite non sono ancora chiuse e, probabilmente, non lo saranno mai. L’atmosfera ad ogni passo che si compie verso il luogo del massacro degli innocenti è sempre più surreale. E’ la seconda volta che accade da quando ci troviamo a New York, nel giro di poche ore. La prima volta, quando abbiamo varcato il candido Central Park, accarezzato dai fiocchi di neve, eravamo in estasi, ebbri di felicità. Questa volta abbiamo il magone, un grande magone. E brividi sulla schiena.
Ma non per quello che vedi, ma per ciò che respiri, nel vento gelido che porta con sé dolore, abbandono, tristezza. Non è spiegabile, ma d’altronde cosa dell’animo umano può essere spiegato a parole. Sapere quante persone qui hanno perso la vita e quante hanno sofferto per la loro scomparsa, riempie di delusione. Già, la prima parola che mi viene in mente è delusione. Perché ci uccidiamo tra uomini, perché un bambino non può perdere così un genitore, e viceversa, perché ci facciamo usare come pedine dalla religione, o dagli uomini di Stato. Delusione. Tracimante, infinita. E con questo spirito guardo l’acqua scendere verso gli inferi, con l’immagine delle due Torri che cadono, ancora ben impressa negli occhi e nell’anima. Quel giorno, io tornavo dalla spiaggia. Ricordo che ero felice, avevo fatto un bel bagno ed ero tornato a casa giusto in tempo per un bel pranzo. Accendo la televisione e la prima immagine che vedo è l’aereo che si schianta contro il grattacielo. Penso sia l’anteprima di un film di prossima uscita al cinema, o la sequenza animata di qualche videogame. Invece la realtà è molto più amara e dura da digerire. Da quel giorno molte cose sono cambiate, per tutti. Oggi siamo qui a ripercorrere questi anni con la mente, pensando ancora al perché si è arrivati a tutto questo.
Il silenzio regna sovrano in questo luogo. Nessuno alza la voce, qualche bambino piange. L’acqua continua a scorrere verso il basso, verso l’ignoto, la stessa strada che percorre la nostra vita. Un continuo evolversi, una continua scoperta, ma dove porta non lo sappiamo. E’ bello anche solo pensare che possa essere sempre felice, che cose come queste non accadranno più, che non si perderà più tempo a decidere quale monumento ricorderà un brutto anniversario. Soltanto bei ricordi, soltanto tempo vissuto per la felicità nostra e degli altri. Sollevo lo sguardo nel momento in cui una foglia ingiallita balla un valzer con il vento. Lentamente, viene attratta dall’acqua. Lentamente, piroettando dolcemente, scivola giù. Come una lacrima dal mio viso.
Questo è ciò che ricordo del Memorial 9/11, un luogo della memoria che ancora deve essere portato a termine. Come la Freedom Tower, una sberla di acciaio e vetro che sovrasta le due fontane. Sarà visitabile a partire, credo, dal 2016. O giù di lì. Sarà il più alto di New York? Non lo so, controllate un po’ voi. E’ molto bello a vedersi, ma per quanto mi riguarda, di fronte a tutto il resto, è insignificante.”
Freedom Tower Observatory
Quando nel giugno del 2015 siamo tornati a New York, la Freedom Tower aveva finalmente aperto i battenti. Siamo stati tra i primi visitatori, perché l’Osservatorio aveva inaugurato soltanto pochi giorni prima.
Vale la pena salirci dopo essere stati sia sul Top Of The Rock, sia sull’Empire? Assolutamente sì, perché le sorprese iniziano già dal viaggio in ascensore, che impiega poco meno di 60 secondi per raggiungere il 100° piano, ma vi possiamo assicurare che sarà un minuto che ricorderete a lungo!
Una volta giunti all’Osservatorio avrete una vista a 360 gradi sulla città e su tutta la baia di New York: non perdetevela!
Wall Street
Dalle vertiginose altezze della Freedom Tower ci spostiamo nell’habitat dei colletti bianchi, degli istituti bancari e delle compagnie di assicurazione: Wall Street e il Financial District!
Sappiamo che a questo punto avrete anche un certo appetito, così, per evitare di trasformarvi in affamati “wolwes of Wall Street”, vi consigliamo di soddisfare il vostro palato da Zaitzeff (ve ne abbiamo parlato qui).
Hamburger tra i più succulenti di Manhattan e un ambiente rilassante, l’ideale per affrontare il pomeriggio con la carica giusta!
Fatto ciò, potrete dedicarvi ad esplorare l’area, osservando i manager attraversare di corsa la strada e salutando a dovere il Charging Bull, simbolo della rinascita finanziaria americana dopo il crack del 1987.
Natale a New York: una passeggiata sul Brooklyn Bridge
In metro o a piedi potrete raggiungere il Municipio di New York, dal quale ha inizio la passeggiata sul Ponte di Brooklyn. Farla al pomeriggio, verso il tramonto, è la scelta migliore: sarà un’esperienza romantica e indimenticabile!

Natale a New York: Brooklyn Heights
Oltre il mitico ponte, la nostra passeggiata continua su Henry Street e in poco tempo raggiungiamo i Brooklyn Heights, un quartiere affascinante e dai forti richiami europei.
Palazzi di mattoni rossi, botteghe artigiane, e una meravigliosa promenade con vista su Manhattan: qui trovate il nostro itinerario consigliato!
Le luci di Natale a Dyker Heights
Saliamo in metro e raggiungiamo Dyker Heights: questo quartiere è quanto di più sorprendente abbiamo mai visto durante le festività di Natale.
Un’intera area di Brooklyn addobbata a festa per una sfida all’ultimo led: in questo articolo trovate tutte le informazioni per organizzare la vostra visita fai da te!
Assolutamente imperdibile!
Natale a New York: giorno 4
Un’intera giornata dedicata allo shopping, al vip watching e ad un’area di Manhattan dove andremmo volentieri a vivere: Greenwich Village, “The Village” per i newyorchesi, Soho e Chelsea.
Palazzi in brownstones, boutique di moda, gallerie d’arte, dimore di personaggi famosi: noi abbiamo incontrato (stalkerato) Cameron Diaz, voi chi saluterete?
- PASSEGGIATA SULLA HIGH LINE
- CHELSEA MARKET
- MAGNOLIA BAKERY
- LA CASA DI CARRIE E IL PALAZZO DI FRIENDS
- WASHINGTON SQUARE PARK
- SOHO (SHOPPING TIME!)
- THE MERCER KITCHEN
- COCKTAIL IN UN ROOFTOP
Passeggiata sulla High Line
New York vista da 25 metri sopra il traffico: il nostro itinerario inizia dalla passeggiata sopraelevata dell’High Line, un punto di vista privilegiato per scoprire una meravigliosa zona di New York, Chelsea.
In questo articolo vi abbiamo raccontato la storia di questo percorso, una vecchia tratta ferroviaria sopraelevata trasformata in parco pubblico verticale!
L’inizio del percorso è tra la 10a Ave e la 30th Strada: con la metro raggiungete Penn Station e a piedi dirigetevi verso l’Hudson.
Natale a New York: il Chelsea Market
Natale al Chelsea Market vuol dire meraviglia, atmosfera idilliaca e possibilità di acquistare qualche prelibatezza per un regalo o per sé stessi!
Ospitato all’interno di quella che era una grande fabbrica di biscotti, il Chelsea Market si può definire un fantastico mercato di quartiere, dedicato soprattutto al cibo: noi qui abbiamo assaggiato una deliziosa aragosta da Lobster Place, oltre a delle buonissime ostriche!
Magnolia Bakery, la pasticceria più famosa di New York?
Dal quartiere di Chelsea il nostro itinerario continua verso sud, dove entriamo nell’elegante Greenwich Village, quartier generale di Carrie Bradshaw e dove si trovano tantissime location riprese in Sex And the City.
Una di queste è Magnolia Bakery, una minuscola pasticceria in Bleecker Street che è diventata un must di un viaggio a New York!
L’atmosfera vintage, anni 60, è l’anticamera del paradiso: i cupcakes e le cheesecakes sono una delizia che dovete assolutamente concedervi.
La casa di Carrie e il palazzo di Friends
Bastano pochi passi dal Magnolia Bakery per raggiungere quello che è una sorta di santuario per le fans di Sex And The City: il numero 64 di Perry Street, un’elegante via nel Village.
La strada alberata e le case in stile vittoriano sono splendide, peccato che a causa del grande numero di “pellegrine” giunte qui in adorazione, oggi non sia possibile farvi ritrarre sedute sui gradini che conducono all’ingresso dell’abitazione della vostra vip preferita.
Continuando verso sud, altri duecento metri ed eccoci all’incrocio tra Bedford Street e Grove Street: chi ha amato le storie di Rachel, Chandler, Phoebe e gli altri non potrà che ammirare il palazzo dove è stata girata la serie di “Friends”.
E attenzione: proprio sotto al palazzo c’è un posticino da segnarsi in agenda. Si tratta di “The Little Owl”, una trattoria in stile francese dove abbiamo trascorso una serata molto romantica, con una vicina di tavolo speciale: Cameron Diaz!
Il Greenwich Village è un quartiere delizioso, pieno di piccoli negozietti, bar e ristorantini ammiccanti: non vi nascondiamo che, se mai un giorno dovessimo trasferirci a New York, ci piacerebbe tantissimo vivere qui!
Washington Square Park
Continuiamo la nostra passeggiata, fino a raggiungere Washington Square Park. Il nome non vi dice nulla? Forse allora non avete mai visto “Harry ti presento Sally”, uno dei nostri film preferiti, che puntualmente rivediamo sotto le feste di Natale!
Sotto l’Arco di Washington, che sembra un quadro perfetto per l’Empire State Building in lontananza, i due ragazzi del film si salutavano dopo un lungo viaggio che li aveva portati da Chicago fino nel cuore del Greenwich Village, inconsapevoli che il loro non sarebbe stato un addio, ma solo un arrivederci.
Il parco è amatissimo dagli studenti della famosa New York University, che ha sede proprio qui, ed è frequentato da giocatori di scacchi: vi sono numerosi tavoli riservati a chi ama questa disciplina e, anche in inverno, troverete sempre qualcuno pronto a sfidarvi!
Soho (it’s shopping time!)
Palazzi in brownstones con scale antincendio, gallerie d’arte e negozi di moda: Soho è un quartiere fantastico, dove trascorrere un bellissimo pomeriggio all’insegna dello shopping!
La zona più cool è quella circoscritta tra Prince Street a nord, la Broadway a est, Canal Street a Sud e West Broadway a ovest.
Apple, Converse, Topshop, UGG, Ray-Ban, Burton, NikeLab: questi sono i nostri preferiti, ma provate a pensare ad un grande nome e…no problem, qui c’è!
I prezzi, soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento made in USA, sono ottimi, mentre per le marche europee in linea con i nostri store italiani.
Ottimi affari anche nei negozietti dai nomi meno altisonanti, ma dove potrete trovare alcune chicche come magliette o abiti da donna vintage.

The Mercer Kitchen
Per cena avete due possibilità: o il Little Owl nel Greenwich Village, di cui vi abbiamo parlato poco sopra, oppure un locale di Soho protagonista di una puntata di Sex And The City: Mercer Kitchen.
Uno degli hamburger più buoni di tutta New York lo abbiamo assaggiato qui, il Mercer Burger, in più l’atmosfera di questo ristorante è davvero fantastica!
Cocktail in un rooftop
Per un dopocena da sballo, salite in taxi e comunicate la vostra prossima destinazione: il Plunge Rooftop Bar, nel Meatpacking District.
Sul tetto dell’Hotel Gansevoort vi sentirete come in un film, ammirando la città a 360 gradi nel suo abito notturno, sorseggiando un cocktail e ascoltando musica pop!
“Now you’re in New York, these streets will make you, feel brand new…Big lights will inspire you, hear it for New York…”
Natale a New York: giorno 5
Oggi esploriamo Harlem, quartiere a nord di Central Park che negli ultimi anni è diventato sempre più di moda, assistendo ad una messa gospel e assaggiando cibo etnico del Sud America!
Primo pomeriggio dedicato al Museo di Storia Naturale, amatissimo da grandi e piccini, e infine una gita in barca sull’Hudson al tramonto, un momento magico.
Prima di salutare New York, ci concediamo una cena messicana in un locale super trendy di Soho, poi in taxi raggiungiamo il Rockefeller Center per pattinare sotto l’albero di Natale più famoso del mondo!
- MESSA GOSPEL AD HARLEM
- DUE PASSI PER HARLEM
- GRAND BAZAR FLEA MARKET
- MUSEO DI STORIA NATURALE
- CIRCLE LINE: GITA IN BARCA AL TRAMONTO
- CENA A LA ESQUINA
- ROCKEFELLER CENTER BY NIGHT
Messa gospel ad Harlem
Domenica, giorno di messa e ad Harlem c’è grande fermento: sono davvero tante le chiese dove è possibile assistere ad una celebrazione gospel.
Noi abbiamo scelto la Canaan Baptist Church, scrivendo una mail qualche mese prima per chiedere di poter partecipare alla messa.
La conferma non si è fatta attendere e noi non vedevamo l’ora: l’importante è presentarsi almeno un’ora prima, verso le 9 (la messa comincia alle 10), perché il collaboratore del pastore ci tiene particolarmente ad accogliervi e a stringervi la mano per darvi il benvenuto.
Non si possono fare foto, ma del resto che importanza ha: saranno due ore indimenticabili di assoli, canti, festeggiamenti ed applausi.
Davvero uno spettacolo da non perdere, soprattutto durante i giorni che anticipano il Natale!
Due passi nel quartiere di Harlem
Usciamo dalla Canaan Baptist Church che è ormai mezzogiorno e ci incamminiamo sulla 125th strada.
Il quartiere si è animato, c’è tanta gente nei negozi e davanti all’Apollo Theatre, famoso per essere uno dei luoghi cult della movida newyorchese, oltre che palcoscenico di tanti artisti afroamericani saliti agli onori della cronaca: Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Billie Holiday sono solo alcuni saliti su questo palco.
La passeggiata sulla strada dello shopping di Harlem è piacevole e rivela lo sviluppo del quartiere, in passato famoso per essere una zona malfamata di Manhattan e oggi sempre più trendy. Siamo a pochi chilometri dal cuore di Manhattan, eppure si respira un’atmosfera completamente diversa, quasi europea.
Quello però che incontriamo sulla nostra strada è un locale dalle tradizioni tipicamente americane, il Manna’s: qui è tutto a buffet e pagherete a peso quello che avrete scelto e messo nel piatto! Cibo assolutamente fantastico in un ambiente spartano, ma accogliente: l’idea di poter assaggiare praticamente tutto quello che si vuole per pochi dollari è spettacolare.
Natale a New York: Grand Bazar Flea Market
Se come Kiki pensate che non sia domenica senza mercatino delle pulci, eccovi accontentate: il Grand Bazar Flea Market è quello che fa per voi!
Si tiene ogni domenica dalle 10 alle 17,30, dietro il Museo di Storia Naturale (sulla 77th strada al civico 100), e ospita centinaia di espositori di antiquariato, artigianato e gioielli, sia all’aperto che al chiuso. Un aspetto importante è la missione sociale del Grand Bazar Market: i profitti del mercatino sono destinati al finanziamento di quattro scuole del quartiere.
L’obiettivo lungimirante è quello di creare una attiva e vibrante comunità di artisti, designers e imprenditori del futuro! Brand Bazar, Great idea!
Museo di Storia Naturale
Tappa imperdibile per grandi e piccini, il Museo di Storia Naturale è un divertente e interessante intermezzo di una vacanza a New York, compreso nel carnet del New York City Pass.
Non solo dinosauri in scala reale, ma anche rocce provenienti dalle missioni lunari degli anni ‘70, un centro di misurazione dei terremoti in tempo reale, uno scheletro umano perfettamente conservato risalente a oltre 3 milioni di anni fa (avete mai sentito parlare di Lucy?). I bambini si divertiranno un mondo con i giochi interattivi, ma anche noi ce la siamo spassata: lo consigliamo senza dubbio!
Circle Line: gita in barca al tramonto
Uscite dal Museo di Storia Naturale, approfittate del camioncino parcheggiato nei pressi per farvi un hot dog al volo e poi fate il classico fischio con le due dita per richiamare l’attenzione di un yellow cab: la vostra prossima destinazione è il Pier 83, all’estremità occidentale della West 42th Street!
Sarà ormai pomeriggio inoltrato e il traghetto della Circle-Line Sightseeing Cruises, compreso nel carnet del New York City Pass, partirà alle 15:30.
Cercate di arrivare con un buon margine di anticipo, almeno 45 minuti prima: per salire a bordo della Landmarks Cruise non è possibile effettuare una prenotazione anticipata quindi prima raggiungete il botteghino e meglio è.
A quel punto, scambiate il vostro coupon con il biglietto e imbarcatevi: sarà una crociera indimenticabile e, se sarete fortunati come noi, potrete assistere ad un splendido tramonto scendere su New York.
Sì, freddo farà freddo, ma potrete sempre rifugiarvi al coperto quando, a forza di scattare fotografie, non sentirete quasi più le mani! 🙂
L’escursione dura circa 1 ora e mezza e vi farà ammirare dall’Hudson tutte le principali attrazioni di New York, dalla Statua della Libertà fino al Ponte di Brooklyn e oltre!


Cena a La Esquina
Le luci delle città si sono accese, l’aria dicembrina è bella frizzante e stimola l’appetito: non ci resta che portarvi in uno dei locali più trendy per un aperitivo a cui seguire una cena a base di tacos messicani.
L’idea vi stuzzica? Allora seguiteci all’Esquina, una taqueria top nel cuore di Soho!
Conviene assolutamente prenotare, in questo modo avrete un accesso immediato al privè, nascosto dietro ad un’anonima porta di una sgangherata rosticceria. Entrando nel locale, al civico 114 di Kenmare Street, vi sembrerà di aver sbagliato indirizzo, ma così non è: rivolgetevi al personale vicino alla porta scura, ditegli il vostro nome e…magia: l’Esquina si rivelerà ai vostri occhi!
Consigliatissimo un margarita per sciogliere il ghiaccio e il palato, dopodiché lasciatevi guidare dall’istinto quando sarà ora di ordinare i tacos!
Natale a New York: pattinare al Rockfeller Center
The Rink, la pista di pattinaggio su ghiaccio più famosa di New York, resta aperta fino a mezzanotte: quale miglior modo per chiudere una vacanza di Natale nella Grande Mela?
Pazienza se siete poco pratici, come il sottoscritto: lasciatevi andare (magari non troppo!!) e vedrete, sarà un’esperienza romantica che ricorderete per sempre!

Il momento dei saluti è arrivato, ma New York ce la siamo goduta proprio alla grande, vero? L’atmosfera del Natale rende questa città qualcosa di indescrivibile, la meta ideale per chi vuole regalarsi una vacanza romantica e glamour. Cinque giorni passano veloci come il lampo e ben presto vi renderete conto che la Grande Mela ha così tanto da offrire che non basterebbero dieci viaggi a saziare la voglia di scoprirla tutta.
Non vi nascondo che, nella stesura di questo programma di viaggio, più d’una volta ho avuto la tentazione di andare a verificare se Emirates, la nostra compagnia preferita per le traversate oltreoceano, avesse pubblicato qualche offerta interessante.
A distanza di tempo, New York ci manca tantissimo: ci mancano quelle emozioni vissute a Central Park ricoperto di neve, l’atmosfera per le strade di Manhattan, le mille luci e i colori della Broadway, addobbata come non mai.
Se siete in procinto di partire e non vedete l’ora di atterrare al JFK nei giorni che anticipano il Natale, beh…vi possiamo capire! E come direbbe Francesco Panella, al secolo “Brooklyn Man”…ENJOY!
– Articolo in collaborazione con Viaggi Sicuri –
18 commenti su “Natale a New York: uno sfavillante itinerario di 5 giorni!”
La prima volta che sono stata a New York era nel periodo del Thanksgiving, ma ormai erano già nel mood natalizio un po’ ovunque perché appena saliti sul van che ci ha portati in albergo, l’autista ha messo su un cd con le canzoni di Natale. Da allora ogni volta che sento Santa is Coming to Town mi torna in mente NY. Faceva un freddo da morire, ma la neve non si è fatta vedere quella volta. Avrei tanto voluto pattinare sul ghiaccio ma non ne ho avuto il coraggio perché avevo paura di farmi qualche figuraccia (e di rompermi un braccio, anche se avevo fatto l’assicurazione 😉
Buona serata!
Eh Silvia, ti capiamo perfettamente: quando ci si avvicina al Natale e alla radio passano i grandi classici del periodo, per noi è subito New York! Come accade con i profumi, anche la musica ha questo potere, ti teletrasporta nei luoghi che ti sono rimasti nel cuore: è anche questa una delle cose belle del viaggiare, no? 😉
Ecco, meno bello è portare a casa i segni di una caduta sul ghiaccio, ma Kiki non ha saputo resistere! Io invece, anche con l’assicurazione, ho pensato come te che non era il caso, anche perché sento che sarei super negato! 🙂
Buon fine settimana e grazie per essere passata!
ma…Ma…MA…siete stati a NY a Natale? *_* E’ meraviglioso!
Si anche per me la NY natalizia rimanda immediatamente l’immagine di Kevin che tenta di incendiarsi le guance davanti allo specchio 😀 😀 😀
Che atmosfera fantastica ci raccontate, praticamente avete vissuto un classico film di natale pure voi! Per giunta freschi sposini *_* Non sapevo che l’Hotel Plaza fosse visitabile, lo segno!
Cosa potrei combinare io a NY sotto natale…non voglio fare programmi da qui a quando riuscirò a vederla ma so con certezza che porterò a casa una foto di me insieme alla squadra di pompieri ORIGINAL newyorkesi hahahah dovessi procurare un incendio di persona (ad esempio il ciuffo di Trump) 😛
Toccanti le parole sul memoriale, non voglio aggiungere altro.
E invece bellissima la foto con la strada in prospettiva di Soho, mi piace troppo! Posso avere l’autorizzazione per fare tasto destro-salva con nome? 😉
Percepisco un pizzico di malinconia, perché scrivi che non torneranno più momenti così? Mannaggia che ci siamo quasi a Natale altrimenti ti avrei detto di correre a prenotare un last minute senza dire nulla a Chiara per farle una sorpresa (Chiara non leggere!) Ma tu guarda lo stesso se trovi occasioni! 😉
Segno il discorso assicurazione di coppia e segno anche l’itinerario, vado a dire a Orso se mi risposa per fare il viaggio di nozze a NY…visto che il viaggio di nozze non l’abbiamo mai fatto 🙁
Proprio così Dani: novelli sposini a New York, ce lo ricorderemo per sempre! Un viaggio così romantico e magico che rimarrà irrimediabilmente unico, irripetibile, in quell’atmosfera fatata che circonda Manhattan in quel periodo dell’anno. Quando ci chiedono quale sia il periodo migliore per andare nella Grande Mela, per noi la risposta è ovvia. Tanti i luoghi che colleghiamo ai film, ai romanzi che abbiamo letto, tante le occasioni per sentirsi parte di una pellicola. Rimani a bocca aperta la prima volta che vedi lo skyline di New York da lontano, o dall’alto: sarà un’icona del consumismo, del globalismo, di tutto quello che dicono, ma rimane FAN-TA-STI-CA!
E per quanto riguarda la foto, ogni foto del blog, tu puoi fare tutto quello che vuoi, Dani! 🙂
Sono contento che ti piaccia: quel giorno c’era una bellissima luce, era pomeriggio inoltrato e il sole si nascondeva dietro i palazzi di Soho: piace tanto anche a me quello scatto!
Aspetto invece il tuo shot con i pompieri di Little Italy (lì vicino c’è anche il palazzo dei Ghostbusters se non sbaglio), saranno ben felici di fare una foto insieme a te! 😉
Orso deve assolutamente portarti a questo punto, così recuperate il vostro viaggio di nozze ancora incompiuto!
Mannaggia adesso mi hai messo voglia di andare a prenotare un last minute…ahahahaha
Un abbraccio original e buon fine settimana Dani! 😉
Vi dico subito che mi sono venuti i brividi leggendo il passaggio sul Memorial 11/9, perché quel magone, quelle sensazioni indescrivibili che ti lacerano dentro sono sentimenti che sento ogni volta che la mente ritorna a quelle immagini viste guardando la diretta da NY. Essere lì,deve evocare sentimenti ancora più strazianti.
Non so perché ma NY è una di quelle città di cui ti sembra di conoscere tutto pur non essendoci stato. Central Park, l’Empire State Building, l’Apollo Theatre. Leggevo e vedevo le foto e mi sembrava di esserci stata. Che emozione grandissima deve essere stata viverli finalmente dal vivo. Kiki, faceva freddino eh? 🙂
Sul freddo lascio rispondere Kiki…ahahaha…belline quelle cuffiette vero?? 🙂
La prendo in giro ancora adesso…vabbè, però sì, c’era un bel freddo, a volte lacrimavano anche gli occhi, soprattutto quando ti avvicinavi all’Hudson, oppure quando oltrepassavi una di quelle gigantesche Avenue nelle quali si incanalava il vento…tremendo! Però…si trova sempre il modo di riscaldarsi: un caffè americano da Starbucks, un hot dog bello caliente ad un baracchino per strada, o meglio ancora un bell’hamburger succulento in uno dei tanti locali fantastici di Manhattan!
Sul fatto di sentire una sensazione di deja vu sono d’accordo con te Simo e buona parte del merito è da ricondurre ai tanti film, serie tv e romanzi ambientati a New York. Poi ci sono quei luoghi che ti sorprendono, magari meno conosciuti, ma pieni di fascino. Per scoprire tutta la Grande Mela penso proprio non basterebbe un anno, altro che cinque giorni! 🙂
Un abbraccio e buon fine settimana Simo! 😉
Amici che tuffo al cuore! Leggendo il vostro itinerario ho ripercorso ogni momento vissuto durante la mia vita da newyorkese! Io arrivai in città il 18 Gennaio, perdendomi la magia delle feste natalizie, ma sono certa che prima o poi recupererò! Non sapevo si potesse entrare al Plaza! Adesso Leo (che costringo a riguardare Mamma ho Perso l’aereo tutti gli anni) dovrà portarmi a festeggiare un Natale qui…senza notte al Plaza mi va bene lo stesso! Per quest’anno però vogliamo provare l’ebbrezza di festeggiarlo in costume!? un abbraccio!
Grazie davvero Fiammetta, siamo felici di averti regalato un salto spazio-temporale nella città dove hai vissuto! Assolutamente Leo adesso deve organizzare un viaggio natalizio nella Grande Mela e una serata al Plaza (o magari per un the, può essere un’idea divertente per vivere l’atmosfera dell’hotel!). Sono certo che il Natale in costume sarà fantastico, ho sentito dire che Babbo Natale arriva in barca dal mare a portare i doni ai bambini in spiaggia! E’ vero?? 😉
New York è sempre una meraviglia!
Ogni volta sorprendente, ogni volta diversa e affascinante. E a Natale dev’esserlo ancora di più!
Noi siamo stati più volte ma mai in quel periodo e quindi…ci avete proprio incuriositi!
Proprio così: New York ha mille risorse e tante anime, tanti punti da cui ammirarla e innamorarsene, tanti locali incredibili e piccoli parchi segreti da scoprire…come dicevo, non basterebbe un anno qui per dire di averla vista tutta! E poi l’energia che si respira è magica, sotto Natale sì, assolutamente unica! 🙂
Un abbraccio grande e grazie di essere passati, ragazzi! 🙂
Anche io ho avuto la fortuna di vedere NYC addobbata per le feste natalizie, ero già stata nella Grande Mela a maggio…ma con l’atmosfera natalizia e la neve ha un fascino ancora maggiore!! Ovviamente adesso mi avete fatto venire una gran voglia di tornare!!! ?
A chi lo dici Simo…mentre scrivevo, la voglia di tornare si faceva sempre più forte. C’è un magnetismo unico verso New York, sopratutto quando si avvicina il Natale! 😉
Io sono stata a NY in primavera e ora sogno di vederla per Natale. ? Leggere questo articolo mi ha convinta ancora di più che deve essere magica! ?
E ora mi piacerebbe tantissimo tornare con il piccolino, per fargli vivere la fiaba del Natale a NY. Tenere un caffè bollente tra le mani mentre nevica, pattinare davanti al Rockfeller Centre, vedere la città vestita a festa, sentire il profumo di cannella.. Ok basta, mi fermo sennò mi sale una nostalgia assurda!
Grazie ragazzi per avermi fatto sognare ad occhi aperti
Grazie a te Silvia per queste dolci parole! 😉
Sono sicuro che il piccolino rimarrebbe a bocca aperta davanti alle luci del Channel Gardens, ma ancora di più nel negozio della Lego! Ci sarei rimasto per delle ore…senza contare altri posticini, come il negozio di caramelle vicino a Central Park su due piani…adesso non ricordo il nome, ma era il PA-RA-DI-SO!! ahaha
Un abbraccio grande!! 🙂
New York è una delle mie città del cuore: sarà che lì c’è parte della mia famiglia!
New York è una di quelle città che non smette mai di stupirti… e a Natale e con la neve dev’essere magnifica!!
Le vostre foto mi hanno fatto sognare: io l’ho sempre vista in primavera o estate!
Sai Selene, dopo il nostro viaggio di nozze inevitabilmente New York è diventata anche per noi uno dei nostri luoghi del cuore! 🙂
Ci è piaciuta tantissimo anche d’estate, quando siamo riusciti a dedicare più tempo alla vita all’aria aperta, ma se ci dovessimo tornare credo proprio lo faremmo in concomitanza con il Natale! 😉
Anche io a Natale l’ho vista 😀 batti cinque!!!
Da quando è uscito “Mamma ho perso l’aereo” volevo assolutamente andare a NY per Natale. E’ stato il mio primo viaggio da solo! Ho iniziato col botto no?
Dieci giorni, 6 anni fa.
Bell’esperienza.. certo, era un modo di viaggiare diverso. Il blog non esisteva ancora, neanche il pensiero, e Instagram era ancora un social “normale” ahahah 😀
Sono sicuro che se tornassi, la visiterei meglio. Per esempio, un rimpianto che ho, è non aver goduto della vista dall’alto dall’Empire State Building di giorno. Perchè dico io?! Ho visto 300 musei che magari non m’interessavano neanche troppo. Vabbè… Prossima volta recupero 😉
Ciao ragazzi!
Hai iniziato alla grandissima Pietro!! Numero 1!! 🙂
E con ben 10 giorni, bravissimo: anche secondo noi è il tempo giusto per una prima vacanza nella Grande Mela. Come te, anche noi siamo partiti senza pensieri, il blog non l’avevamo neanche in mente, e Instagram forse lo usavo giusto per guardare le foto di…Vabbè lasciamo perdere sennò Kiki interviene a gamba tesa…ahahaha 🙂
Comunque, pensa che New York c’era piaciuta talmente tanto che due anni dopo, in giugno, siamo tornati. Niente musei in estate, ma parchi e quartieri tutti da scoprire: per esempio l’East Village e Brooklyn sono il top per la vita notturna, con la bella stagione! 😉
Che voglia di tornare…un abbraccio e grazie di essere passato!