“Se oggi si vuole vedere di persona un pezzettino di Tibet, non c’è altra soluzione che il Ladakh, perché purtroppo tutto il resto è andato perduto. E questo mi provoca molto dolore”.
A parlare è il dottor Stefano Dallari, il creatore e fondatore di un piccolo paradiso spirituale buddhista nel cuore delle colline reggiane.
Oggi vi raccontiamo la storia e le curiosità legate alla Casa del Tibet di Votigno, che abbiamo scoperto al termine di una bella escursione nelle terre di Matilde di Canossa.
Pronti, trolley…via!

Come raggiungere la Casa del Tibet in provincia di Reggio Emilia
Per raggiungere la Casa del Tibet creata dal Dottor Dallari è necessario salire tra le colline reggiane, lasciandosi alle spalle la città e seguendo di fatto il corso del Torrente Crostolo.
Poco prima del centro di Vezzano sul Crostolo, si svolta a destra e si prosegue lungo la tortuosa Via Canossa: qui siamo nelle Terre Matildiche, dove ha regnato a lungo una delle più importanti donne del Medioevo italiano.
Eccoci infine a Votigno, un microscopico borgo sapientemente ristrutturato, dove ha sede la Casa del Tibet.
Alle porte del paese c’è un grande parcheggio gratuito.

Leggi anche: L’anello di Ca’ del Vento sulle prime colline reggiane
Cos’è la Casa del Tibet?
Il nome ci ha incuriosito immediatamente, così prima di partire per questa gita fuori porta abbiamo studiato un po’.
Il sito ufficiale è vecchiotto, ma riporta le informazioni salienti: si tratta di un centro culturale senza scopo di lucro, nato nel marzo del 1990 per volere del Stefano Dallari, un medico reggiano che ha sviluppato una passione viscerale per il Tibet, dopo averlo visitato più volte durante gli anni ‘80.
Lo scopo della Casa del Tibet è quello di preservare e portare alla conoscenza di tutti la millenaria cultura tibetana, pacifica, gentile e solidale.
Il 25 ottobre del 1999 è una data che in pochi dimenticheranno qui tra le colline reggiane, perché quel giorno sarà il Dalai Lama in persona a visitare e rimanere incantato dal borgo di Votigno e dalla Casa del Tibet, tanto da definirlo “il luogo ideale per riposare e meditare”.



Cosa vedere nel borgo di Votigno
Il centro culturale si sviluppa all’interno dei principali edifici del borgo e nei giardini che lo circondano, avvolti da un’atmosfera mistica.
Ogni giorno dell’anno (nei giorni feriali solo su appuntamento) si può visitare il Museo del Tibet, una collezione preziosissima e affascinante di reperti che sono stati collezionati nel corso degli anni dal dottor Dallari. Il costo d’ingresso è di 3 euro.
Sculture, oggetti intarsiati, quadri realizzati da maestri tibetani, costumi e antichi manoscritti: il museo è un luogo in cui si concentrano piccoli capolavori della millenaria cultura tibetana, assolutamente da non perdere.
Se si è fortunati, sarà proprio Stefano Dallari, il creatore e fondatore della Casa del Tibet di Votigno, a guidarvi nella visita, raccontandovi tanti aneddoti di viaggio legati agli oggetti esposti all’interno del museo.



Sulla Piazza della Scacchiera si affacciano gli edifici principali del borgo di Votigno, tra cui la piccola chiesa dedicata a San Francesco e il gompa, il tempio tibetano inaugurato dal Dalai Lama nel 1999.
Di fronte al tempio c’è uno shop tibetano, in cui è possibile acquistare abbigliamento, incensi, oggettistica e opere d’arte.
All’ingresso del borgo, nel lato orientale, e nei giardini che si affacciano a sud ovest, si trovano le due stupa di Votigno, due importanti monumenti buddisti che solitamente contengono al loro interno delle reliquie.

La Casa del Tibet di Votigno per celebrare un matrimonio o un evento importante
Il bellissimo borgo medievale di Votigno può diventare la cornice perfetta per festeggiare un evento importante, ad esempio il proprio matrimonio.
Alcune coppie, ad esempio, si sono sposate proprio all’interno del tempio tibetano di Votigno con il rito tradizionale buddista.
Oltre agli spazi già descritti, nel borgo medievale di Votigno si trova una sala panoramica che può ospitare fino a 250 persone, un grande giardino invernale e una splendida terrazza affacciata sulle colline reggiane.
Il borgo dispone anche di una cucina professionale, un salone che può trasformarsi in discoteca e un impianto di illuminazione scenografica in grado di rendere l’atmosfera incredibilmente romantica.
Devo ammettere che ci stiamo facendo un pensierino per festeggiare i nostri 10 anni di matrimonio…la location è bellissima!

Mentre lasciamo la Casa del Tibet e il borgo di Votigno, notiamo alcune iscrizioni ai lati del viale alberato che conduce al parcheggio.
“La vita è un inno. Cantalo!”
Si tratta di una citazione tratta da una poesia di Madre Teresa di Calcutta, di cui il Dalai Lama era un profondo ammiratore.
Non serve ripetere, ancora una volta, quanto lei sia per noi una fonte di ispirazione.
A presto, amici!
2 commenti su “La Casa del Tibet a Votigno, sulle colline di Reggio Emilia”
Questo è in cima alla mia lista 🙂
Ciao Fausto, ci vieni a trovare??