Seguire il profumo di mirto e trovare baie meravigliose.
Quante volte ci è successo in Sardegna, quando alla fine dei sentieri circondati dalla macchia mediterranea siamo finiti in spiagge selvagge e solitarie.
Questa volta ci è capitato in Toscana: la nostra scoperta è stata una cala dal nome fiabesco e dai colori unici.
La Buca delle Fate, nel Golfo di Baratti, è uno di quei posti di cui ti innamori al primo sguardo e un paradiso per chi ama fare snorkeling!


Il Golfo di Baratti
Era da qualche mese che Kiki mi parlava del Golfo di Baratti, di Populonia e di quella che lei definiva una delle più belle baie di tutta la Toscana: la Buca delle Fate.
Piano piano la nostra fuga romantica nel sud della Toscana si era così trasformata da travel dream a realtà: a inizio giugno avevamo finalmente definito itinerario e singole tappe giornaliere.
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Tra Cecina e Piombino, in quella che viene definita la Costa degli Etruschi, il Golfo di Baratti appare come un paesaggio rubato a scenari tropicali.
Una spiaggia bianca dalla forma a mezzaluna, un mare turchese, verso il quale si protendono le fronde verdeggianti di una pineta meravigliosa.
Di questo però ve ne parleremo presto, perché la nostra destinazione di giornata è un’altra: una cala rocciosa perfetta per chi ama fare snorkeling, acqua cristallina e un sentiero per raggiungerla che attraversa un’antica città etrusca.
L’unico insediamento importante che questa civiltà ha costruito sul mare: quando si arriva in fondo al sentiero e quell’azzurro ti si apre davanti, si capiscono tante cose.
Ma piano, andiamo per gradi: ecco qualche consiglio per organizzare la vostra visita alla Buca delle Fate a Baratti.
Come raggiungere la Buca delle Fate a Baratti
Raggiungere il Golfo di Baratti è semplice: si trova a 12 chilometri a nord di Piombino, raggiungibile tramite la strada provinciale della Principessa.
Per chi proviene da nord, la superstrada SS1 Aurelia è la via più comoda: si esce a San Vincenzo e poi si prosegue costeggiando il Parco Costiero di Rimigliano, lungo la strada provinciale della Principessa.
Quello che non è per nulla semplice, nel Golfo di Baratti, è trovare un parcheggio gratuito.
La maggior parte è a pagamento e se si ha intenzione di restare tutta la giornata si rischia di spendere parecchi soldi.
Per raggiungere la Buca delle Fate vi consigliamo di superare il porto di Baratti e continuare verso Populonia: a circa 1,5 chilometri dall’abitato, sulla sinistra troverete uno spiazzo dove lasciare l’auto.


Il sentiero verso la Buca delle Fate a Baratti
Dal parcheggio ha inizio il sentiero che conduce alla Buca delle Fate.
Fate attenzione al primo bivio, che incontrerete subito: qui dovrete proseguire verso destra, seguendo il sentiero n. 301 come riportato sulle indicazioni escursionistiche.
Il percorso si sviluppa nella macchia mediterranea del promontorio di Populonia, all’ombra dei lecci e avvolti dal profumo di mirto.
E’ proprio tra queste fronde odorose che nasceva l’antica città stato etrusca di Populonia: è rimasto ben poco, ma quello che si intravede emana un fascino misterioso.
L’insediamento, uno dei 12 più importanti della civiltà etrusca, aveva diverse necropoli lungo la costa e seguendo il sentiero verso la Buca delle Fate è possibile ammirare alcune tombe ipogee, purtroppo oggi quasi completamente invase di detriti.
Poco più avanti si trova invece una cava, dalla quale veniva estratti i blocchi di roccia necessari per la costruzione della vicina acropoli.
Il sentiero verso la Buca delle Fate continua in discesa, raramente con una pendenza pericolosa, attraverso il bosco di lecci, che mano a mano si diradano lasciando spazio a scorci da favola.
Quando si arriva in fondo, dopo circa venti minuti di cammino, lo spettacolo della baia lascia davvero senza parole. Non resta che trovare il posto giusto dove fermarsi e poi tuffarsi nell’azzurro cristallino della Buca delle Fate!



Raggiungere la Buca delle Fate in barca
Una comoda e suggestiva alternativa all’escursione a piedi è data dalla possibilità di raggiungere la Buca delle Fate in barca.
Si può partire sia dal vicino porto di Piombino, oppure da quello leggermente più distante di San Vincenzo, e il modo migliore per farlo è approfittare del servizio di noleggio barche su SamBoat.
Tante le proposte presenti, per tutte le tasche ed esigenze: si va dal noleggio dei gommoni, che si possono utilizzare senza patente, alle soluzioni per più persone, con skipper privato.
L’escursione in barca nel Golfo di Baratti vi farà scoprire non solo la meravigliosa Buca delle Fate, ma anche le altre bellissime spiagge tra Populonia e Piombino, come ad esempio Cala del Toni, raggiungibile solo via mare.
Senza dimenticare la possibilità di fare snorkeling al largo, in un tratto di costa in cui la flora e la fauna marina sono ricchissime.

La Buca delle Fate nel Golfo di Baratti: consigli utili
Come potete immaginare, non ci sono servizi alla Buca delle Fate, solo una baia ancora vergine e dai colori meravigliosi.
C’è una piccola spiaggia di sassi, alcune insenature più riparate e tante rocce levigate dall’acqua e dal vento sulle quali stendere il proprio telo.
Fondamentale è portare con sé acqua in abbondanza, cibo e scarpe da scoglio.
Non dimenticatevi inoltre maschera e boccaglio: il fondale della Buca delle Fate è un paradiso per chi ama fare snorkeling!
La leggenda della Buca delle Fate
Ammetto che il nome della baia mi ha incuriosito da subito, ma Kiki non sapeva darmi una risposta certa.
Ho fatto così qualche ricerca e, come immaginavo, alla Buca delle Fate è associata una leggenda legata a due innamorati, raccontata con particolari diversi di blog in blog.
A me piace soprattutto la versione che racconta della baia come di un luogo popolato da fate, sirene e spiriti, nel quale si trova un giorno a passeggiare un giovane inconsapevole, alla ricerca di un fiore di mare da regalare alla sua amata.
Le fate, che erano solite ammaliare i pescatori, lo videro e lo attirarono nel loro mondo sommerso. Passarono i giorni, senza che la sua amata avesse notizie, finché la stessa non si convinse che fossero state proprio le fate le artefici della scomparsa del giovane.
Si recò numerose volte sulla scogliera, senza mai trovare nessuna traccia del ragazzo: piangeva disperatamente, tanto che un delfino, mosso a compassione, si avvicinò alla costa, raccogliendo una lacrima della giovane e trasformandola in perla.
Il delfino, che conosceva il mondo sommerso delle fate, portò loro in dono la perla, chiedendo che in cambio fosse liberato il ragazzo. Le fate accettarono e il giovane venne liberato: insieme alla sua amata, scapparono dalla scogliera verso la felicità. (fonte: lacarrozzadergambini.it)
Il borgo di Populonia
Nel Golfo di Baratti potrete unire una giornata al mare con una toccata e fuga culturale in un borgo che ha conservato molto del suo passato: stiamo parlando di Populonia.
Dell’antica città stato etrusca si possono ammirare gli scavi, che hanno riportato alla luce l’acropoli, le mura antiche e la necropoli.
Inoltre sono state rinvenute alcune domus romane, le terme e molti reperti archeologici, come vasi e anfore.
La rocca e la torre medievale dominano il promontorio: da lassù si ha un panorama fantastico e si possono vedere l’Isola d’Elba, Capraia e in condizioni di cielo limpido anche la Corsica.


Il Golfo di Baratti: la spiaggia
Sulla strada del ritorno abbiamo fatto tappa nella spiaggia di Baratti.
Come vi dicevamo, non è facile trovare un parcheggio gratuito, ma se siete fortunati proprio dietro il porto c’è un ampio spiazzo dove si può lasciare l’auto senza pagare un centesimo.
Da lì in circa 10 minuti di passeggiata attraverso la splendida pineta, potrete stendere il vostro telo sulla spiaggia di Baratti.
Rispetto alla Buca delle Fate lo scenario cambia notevolmente, come potrete immaginare: ci sarà molta più confusione, ma potete approfittarne per una nuotata nelle acque calme del golfo.


La Buca delle Fate è stata per noi una fantastica scoperta, una baia nascosta dove trovare il proprio angolo di tranquillità.
Voi preferite le baie solitarie o siete più per le spiagge attrezzate? Vi aspettiamo nei commenti!
22 commenti su “La Buca delle Fate: una baia nascosta nel Golfo di Baratti”
Quanto è bello quando un viaggio che fino a un momento prima era solo nei nostri sogni diventa realtà. Ovviamente il nome di questa spiaggia mi piace tantissimo e anch’io ero curiosa di conoscerne la storia. Trovati sempre dei posticini Fantastici ragazzi!
Grazie amici, è sempre un piacere condividere le nuove scoperte, soprattutto quando si tratta di posticini del genere! 😉
Sicuramente baie solitarie! Grazie per questo bellissimo spunto, da tenere in considerazione!
Allora siamo d’accordo al 100%, Alessandra! 😉
Grazie per essere passata! 🙂
Cavoli, aver saputo prima dell’esistenza di questo posticino…! Ci sono stata lo scorso anno con i miei nipotini… Peccato! Che bel posto, e che bel nome!
Vero, il nome ispira luoghi da favola, ed in effetti quando ci si arriva si capisce il perché! 😉
Avrai modo di ritornarci Elena, e i tuoi nipotini saranno contentissimi se li porterai alla Buca delle Fate a fare un tuffo! 🙂
Io adoro questi luoghi un po’ sconosciuti e difatti mi sono segnata tutti i vostri suggerimenti per raggiungerla.
Grande Manu, allora come noi sei sempre alla ricerca delle baie nascoste! 😉
Nono no. No. Decisamente un grosso NO per le spiagge attrezzate e affollate. Già che ci siamo io e Orsa c’è un sovraffollamento 😉 Ragazzi ma che foto meravigliose, soprattutto quella della chiesetta…che per un attimo (ma solo pochi secondi) mi è venuta voglia di dire SI in un luogo consacrato. Toccante la leggenda ma il valore aggiunto di raggiungere questa meraviglia con un sentiero attraversando rovine archeologiche e la frescura dei boschi la considero un’esperienza a se! Grazie per avercene parlato, se capito da quelle parti la raggiungerò e vi penserò! 😉
No ci ho ripensato, ho scritto quella cosa in preda all’effetto della bellezza di quella foto. No, non direi mai SI in una chiesa 😛
Ahahahha ma nooo, lo sapevooo!!! 🙂
Però come ti ho detto prima, la messa si celebra all’esterno…con la pineta e il mare come sfondo! Mica male…pensaci Dani!!
Quella chiesetta è troppo bella, in effetti: ci ha ricordato subito quelle in prossimità delle spiagge greche, e poi ha la particolarità che ha le sedute fuori, con la messa che si celebra all’esterno! Bello eh!? Il Golfo di Baratti è un posticino pieno di sorprese e la Buca delle Fate è un approdo unico, per colori e per la storia millenaria che custodisce. Peccato che quelle tombe ipogee siano un po’ lasciate al loro destino, o almeno così ci è sembrato. Grazie mille come sempre Dani, un abbraccio grande! 😉
Che posto incantevole!!! Non ne avevo mai sentito parlare, grazie mille per aver condiviso le foto con noi… lo terrò a mente per un weekend verso fine estate 🙂 Un abbraccio ragazzi
Grazie a te Valentina per essere passata! 😉
Aspettiamo le tue impressioni sulla Buca delle Fate allora: siamo sicuri che non ti deluderà! 😉
Ma grandi ragazzi! Ci segniamo subito questa spiaggetta semmai ci andremo, già il nome dice tutto. Indicazioni utilissime come sempre 😀
Grazie ragazzi! 🙂
E’ un posto…fantastico! Sì è vero, il nome la dice lunga!! 😉
Ma quanto mi piacciono queste leggende romanticose! E diciamocelo, quella baia è pazzesca, e il fatto che ci siano anche rovine archeologiche la fa diventare un grande SI quanto a posti da vedere!
Yess ragazzi, siamo d’accordo con voi: leggende e posti da favola sono un connubio perfetto per noi viaggiatori curiosi! 😉
Bellissima la costa degli Etruschi. Abbiamo in previsione di farci un salto, sono curiosa di vedere Populonia.
Ci scambiamo “di posto”, ragazzi: noi un po’ più a sud, per vedere la zona dell’Argentario, e voi un po’ più a nord! 😉
Grazie mille ragazzi delle utilissime dritte e per avermi aiutato a scoprire questa magnifica baia con tutte le leggende associate! 🙂 Un vero gioiello
Grazie a te Giampiero 😉
Siamo contenti che la Buca delle Fate ti sia piaciuta!