“Ho visto un principe scagliare con uno schiaffo il Diavolo al di là della valle”
Forse un giorno qualcuno leggerà questa missiva e scoprirà che era tutto vero, che quel giorno Pellegrino delle Alpi, di ritorno dalla Terra Santa, venne effettivamente tentato dal Diavolo.
La sua reazione fu talmente dura che, con un manrovescio, scagliò il demone contro le Alpi Apuane, dando origine al più grande arco naturale del nostro territorio.
Così nacque la leggenda del Giro del Diavolo, tra i verdi pascoli che dividono l’Emilia dalla Toscana.
Terra di confine, di misteri, apparizioni ma soprattutto di sentieri perfetti per il trekking!
Sì, l’Appennino tosco-emiliano è per noi un’inesauribile fonte di percorsi e passeggiate, in estate come in autunno, quando i boschi che cingono le catene montuose si colorano di mille sfumature e le giornate regalano ancora sole e temperature miti.
Quest’anno siamo saliti fino a San Pellegrino in Alpe, al confine tra Emilia e Toscana, con l’obiettivo di percorrere il “Giro del Diavolo”: un percorso ad anello di facile praticabilità e con fantastiche vedute sull’Appennino e sulle Alpi Apuane.
Un trekking semplice e adatto a tutti, in buona parte sul crinale appenninico con qualche passaggio tra ombrosi faggeti, dove chi s’intende di funghi può portare a casa un bel bottino.
Non è il nostro caso purtroppo: dobbiamo ancora apprendere i segreti di questa arte, per il momento ci siamo dedicati a questa splendida passeggiata nella natura!

IL GIRO DEL DIAVOLO: LA PARTENZA DA SAN PELLEGRINO IN ALPE
Un paio di curiosità prima della partenza: la frazione di San Pellegrino in Alpe è divisa a metà, una parte appartiene al Comune di Frassinoro (MO), l’altra a quello di Castiglione di Garfagnana (LU). Inoltre, posizionato a quota 1.525 metri s.l.m. è il paese più alto di tutto l’Appennino.
Ok, ora possiamo incamminarci sul sentiero del Giro del Diavolo!
Parcheggiata l’auto alle porte del borgo, raggiungiamo il Santuario di San Pellegrino e San Bianco dove, a pochi metri di distanza, si trova la Taverna del Pellegrino e l’inizio del percorso.

La strada inizialmente è asfaltata, poi si trasforma in sterrato e mantiene un andamento quasi pianeggiante fino al Rifugio Burigone, locanda con una splendida vista sull’arco appenninico e sulle Alpi Apuane.
Proseguiamo seguendo le indicazioni di colore blu e giallo, che attraverso un faggeto conducono, in un percorso a saliscendi, fino al rifugio delle Lame di Capraia.
E’ proprio qui, tra faggi e ruscelli, che i più esperti potranno riempire il loro paniere di porcini o marzuoli, a seconda della stagione.
Come dicevamo, purtroppo noi siamo ancora poco avvezzi alla conoscenza dei funghi buoni da quelli velenosi!


IL GIRO DEL DIAVOLO: PRANZO CON VISTA
Dopo circa 7 km e due ore e mezza di cammino, siamo a metà del percorso e l’area del rifugio delle Lame di Capraia è il posto perfetto per fermarci a pranzo e recuperare un po’ di energie prima della salita fino al crinale.
Con i nostri panini imbottiti, comprati strada facendo, ci godiamo prima la vista sulle Alpi Apuane, poi schiacciamo un pisolino con il sole che ci riscalda.
Che pace!
Un’oretta più tardi, è davvero dura rimettersi in cammino.

IL GIRO DEL DIAVOLO: LA SALITA FINO AL CRINALE E RITORNO
La strada adesso è tutta in salita, 100 metri circa di dislivello fino a raggiungere il crinale.
Quando arriviamo in sommità la fatica è però ripagata dallo splendido panorama, dalla sensazione di libertà e dalla natura incontaminata che ci circonda!
Da qui in poi ha inizio la semplice discesa verso San Pellegrino in Alpe: lungo il sentiero 00 del CAI incontriamo le tre cime del versante, Monte Albano, Monte Spicchio e Cunetta.



All’incrocio con la cappelletta che ricorda l’incontro tra San Pellegrino e il Diavolo, notiamo nel prato una grande quantità di pietre: proprio qui i pellegrini abbandonavano un sasso che avevano portato appresso lungo il cammino, in segno della loro penitenza.
Per concludere il nostro trekking, lasciamo la strada sterrata e seguiamo il sentiero parallelo che si inoltra nella boscaglia.
Ancora qualche centinaio di metri e sarete arrivati nuovamente nel borgo: non dimenticatevi di visitare il Santuario di San Pellegrino e San Bianco, oltre che il Museo Etnografico, dove sono custoditi oggetti appartenenti alla civiltà rurale ormai estinta.


INFO UTILI
Dove: San Pellegrino in Alpe, al confine tra la Provincia di Modena e quella di Lucca
Nome percorso: Giro del Diavolo
Lunghezza complessiva: 14,22 Km
Tempo impiegato in movimento: 5 ore e 45 minuti
Difficoltà: Media (solo per la distanza)

Siamo davvero contenti di aver scoperto questo nuovo itinerario sul nostro Appennino tosco-emiliano, proprio al confine tra Emilia e Toscana. Non possiamo che consigliare a tutti voi di percorrere il Giro del Diavolo di San Pellegrino in Alpe: vi regalerà panorami meravigliosi e una giornata da ricordare!
Se avete domande, volete raccontarci la vostra esperienza su questo sentiero, oppure consigliarci un altro itinerario mi raccomando: vi aspettiamo nei commenti! 🙂
10 commenti su “Il Giro del Diavolo di San Pellegrino in Alpe”
Mi piace tantissimo! A parte per il lato panorami mozzafiato-natura-silenzio ma proprio per il fascino di quella leggenda! Di chi era quella missiva? E la storia dei pellegrini che lasciano il sasso? Ma poi meraviglioso quel faggeto, attraversarlo in questa stagione dev’essere stato magico, voi due soli nella natura di inizio autunno! La seconda foto mi ricorda tanto alcune location del Signore degli Anelli (vabbuò dai è lunedì e ci si perdona ogni cavolata scritta), però sul serio è molto scenografica! *_*
Non smettete mai di sorridere ragazzi che siete troppo belli! 😉
Buongiorno Orsa! ☺️
Grazie davvero, sei sempre molto carina!
La missiva…è un documento perduto, un po’ come quello ritrovato da Dumas a proposito del Conte di Montecristo: affascinante come storia, vero?
I pellegrini sono soliti portare con sé il sasso, una sorta di fardello che accompagna il cammino, per poi lasciarlo proprio lì, dove il principe incontrò il Diavolo!
Sono posti davvero incantevoli e sì, il crinale ricorda un po’ alcune scene del Signore degli Anelli, nella Valle di Rohan! ?
Adesso vogliamo imparare ad andare a funghi: sarebbe un gran bel passo! ?
Buona giornata e un abbraccio! ?
Bellissimo il Giro del Diavolo! E’ anche un’ottima idea per una gita domenicale in queste calde e soleggiate domeniche di ottobre 🙂
Proprio così Federica! È una passeggiata bellissima per questo periodo dell’anno, ma anche in inverno con la neve dev’essere spettacolare!! ?
Meraviglioso questo percorso!!! Qui è ancora tutto molto verde, ma queste zone regalano il meglio con i colori dell’autunno. L’anno scorso, il 31 Ottobre, abbiamo il trekking che conduce alla cima della Pania della Croce! Si vedeva anche la Corsica dalla cima, un’emozione unica! un abbraccio grande ragazzi! speriamo di scoprire presto qualche trekking interessante anche qui!!!❤
Sai che anche noi inizialmente avevamo pensato al Pania della Croce? Poi per una questione di distanze (da casa nostra è lontanuccio) abbiamo preferito il Giro del Diavolo! Però prima o poi ci vorremmo andare, ora che ci confermate la spettacolarità del panorama ancora di più!
Sono sicuro che anche lì in Australia gli amanti del trekking come voi troveranno pane per i loro denti! 😉
Un abbraccio e buona giornata, ragazzi!
Sapete che io non conoscevo proprio questo posto! Che storia che si cela dietro tanta bellezza naturale! E poi che colori meravigliosi, quei prati mi avrebbero rapita sin dal primo sguardo. Davvero un bellissimo trekking ragazzi!
Sinceramente anche noi lo abbiamo scoperto quasi per caso: eravamo alla ricerca di un trekking semplice da fare in giornata sul nostro Appennino e, dopo aver visto alcune immagini, ci siamo convinti che il Giro del Diavolo fosse quello che faceva al caso nostro! Beh, è stata un’esperienza da ripetere, magari anche in inverno con la neve indossando le ciaspole! In una giornata di sole la vista delle Alpi Apuane è fantastica! 😉
Un abbraccio Simo! 🙂
Che bello! Se vi capita andate d’inverno con la neve. I gestori del rifugio Il Pradaccio di San Pellegrino in Alpe organizzano spesso eventi come ciaspolate notturne!
Ciao Francesco, grazie mille per la dritta! Ci piacerebbe provare l’esperienza della ciaspolata, poi di notte dev’essere ancora più spettacolare! 😉