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Gravina in Puglia, la città che ha conquistato James Bond

No time to die, a Gravina in Puglia. È invece arrivato il tempo di scoprire questa meraviglia dell’entroterra barese: fra poco il suo Ponte dell’Acquedotto diventerà famoso grazie al film che vede il protagonista, James Bond, lanciarsi nel vuoto per sfuggire alla morte.

Nello scenario selvaggio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, al confine con la Basilicata, Gravina in Puglia rapisce lo sguardo di chi si ferma ad ammirarla.

Sono tante le somiglianze con la vicina Matera, a soli 25 chilometri di distanza: un canyon profondo dove spuntano grotte che furono rifugio e luogo di culto, chiese rupestri, opere irrigue per la canalizzazione dell’acqua piovana.

Ciò che rende unica Gravina in Puglia è un’atmosfera primigenia, la bellezza rude dei luoghi non ancora trasformati e modellati dalla mano spesso maldestra dell’uomo moderno.

In altre parole, questo è il momento giusto per visitare Gravina in Puglia, e allo stesso tempo è il momento in cui si deve pensare a come preservarla dalla notorietà che la consegnerà agli occhi del mondo.

Noi abbiamo avuto la fortuna di scoprirla partecipando ad una visita guidata, in occasione della giornata del turista: l’occasione perfetta per conoscerla a fondo e raccontare anche a voi cosa vedere a Gravina in Puglia.

Pronti, trolley…via!

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Veduta della Cattedrale di Gravina in Puglia

COME RAGGIUNGERE GRAVINA IN PUGLIA

Per raggiungere Gravina in Puglia si può scegliere Bari come punto di partenza, dove sono presenti sia una stazione ferroviaria ben collegata con tutto il territorio italiano, sia un aeroporto su cui operano anche le compagnie low cost.

L’auto, che si può noleggiare tranquillamente in città o in aeroporto, è il mezzo migliore per esplorare i dintorni di Bari, dove oltre a Gravina vi consigliamo di visitare Polignano a Mare, Alberobello e i borghi della Valle d’Itria, Conversano e, verso nord, Giovinazzo, borgo marinaro del quale vi parleremo presto.

Con l’auto, dopo aver visitato Gravina in Puglia, si può continuare il viaggio fino a Matera, in Basilicata, ad appena 25 chilometri di distanza.

In treno da Bari si può raggiungere Gravina in Puglia in poco meno di un’ora e mezza: il collegamento è gestito dalle Ferrovie Appulo Lucane, che non abbiamo avuto modo di testare personalmente.

L’autobus non è un’alternativa consigliabile, soprattutto per una questione di tempi: occorrono 2 ore per raggiungere Gravina da Bari, con un cambio a Gioia del Colle. Un’altra soluzione in bus da Bari è quella di raggiungere prima Altamura e da lì Gravina in Puglia, ma anche in questo caso bisogna organizzarsi bene con le coincidenze.

 

COSA VEDERE A GRAVINA IN PUGLIA: IL CENTRO STORICO

Il nostro itinerario a piedi parte dall’ufficio informazioni turistiche di Gravina, ospitato all’interno di un antico palazzo che si affaccia su Piazza Benedetto XIII, nel cuore del centro storico.

Proprio a due passi si trova la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta anche del Purgatorio, risalente a metà del 1600 e voluta dai duchi Orsini, una nobile famiglia di Gravina di cui facevano parte anche i genitori del Papa Benedetto XIII

Il monumento in onore del Papa è vicinissimo, ai piedi del campanile della Cattedrale Santa Maria Assunta.

Magnifica ed imponente, la cattedrale fu eretta originariamente dai normanni, per poi essere ricostruita alla fine del XV secolo, probabilmente a seguito dei danni inflitti da un evento sismico.

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Gravina in Puglia, Piazza Benedetto XIII

COSA VEDERE A GRAVINA IN PUGLIA: RIONE FONDOVITO E LA CHIESA RUPESTRE DI SAN MICHELE DELLE GROTTE

Lasciamo la piazza e percorriamo le scale che ci conducono nel Rione Fondovito, un dedalo di strette vie dove si alternano archi, piccole piazze e modeste abitazioni, che un tempo erano abitate da contadini e artigiani. Il quartiere, di origine medievale, ci apre le porte del paesaggio rupestre di Gravina ed è l’anticamera all’affascinante chiesa di San Michele delle Grotte.

Come molti altri siti, non è visitabile all’interno a causa della pandemia, ma camminando tra le rocce a strapiombo sul canyon si respira tutta la magia di un luogo d’altri tempi. Interamente scavata nelle pareti di tufo, la chiesa rupestre ha origini antiche, probabilmente risalenti al VIII secolo. Dall’altra parte del canyon si intravedono alcune fenditure nella roccia che paiono finestre sull’abisso: si tratta della Grotta delle Sette Camere, un complesso a strapiombo sul burrone che conserva una profonda cisterna.

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Rione Fondovito
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La Grotta delle Sette Camere a Gravina in Puglia

COSA VEDERE A GRAVINA IN PUGLIA: IL RIONE PIAGGIO

Risaliamo verso la città alta e raggiungiamo nuovamente la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, davanti la quale si trovano le Quattro Fontane, un monumento costruito verso la fine del 1700 per portare a tutti l’acqua della sorgente di Pozzo Pateo, e la Biblioteca Capitolare Finya, dove si possono consultare testi risalenti anche al 1400.

Proseguiamo in direzione nord, per esplorare il Rione Piaggio, assieme al Fondovito l’anima medievale di Gravina in Puglia.

Qui si trova la Chiesa rupestre di San Basilio, che per molti anni fu abbandonata, nascosta agli occhi della popolazione come molti altri luoghi di culto ipogei, finché nel 1999 non venne riaperta al pubblico. 

Il Rione Piaggio condivide con Fondovito una storia legata ai più umili, ai contadini e ai poveri, che vivevano in grotte che fungevano da abitazioni, da stalla e da cucina.

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La cattedrale di Gravina vista dalla chiesa rupestre di San Basilio, nel Rione Piaggio

IL PONTE VIADOTTO DELL’ACQUEDOTTO E LA CHIESA RUPESTRE MADONNA DELLA STELLA

La nostra passeggiata per Gravina prosegue nel Rione cosiddetto dei Greci, dove sorgono la Chiesa, il Convento e il Chiostro di Santa Sofia

Subito dopo raggiungiamo il bastione medievale, anticamera del Ponte dell’Acquedotto, che collega la città di Gravina con l’area archeologica ai piedi del Colle Botromagno.

La vista sul ponte e sulla Chiesa rupestre Madonna della Stella è magnifica e da sola vale il viaggio a Gravina in Puglia: si respira un’atmosfera d’altri tempi.

Deve averlo pensato anche Daniel Craig, quando, nei panni di James Bond in “No time to die”, si è lanciato nel vuoto del canyon per sfuggire ai suoi assassini. 

La scena del film, ne siamo sicuri, farà diventare famosa in tutto il mondo Gravina. 

C’è stato un tempo in cui la città lo era in un modo diverso, quando ancora si chiamava Sidion ed era un luogo strategico per gli scambi commerciali tra Oriente ed Occidente.

Ai piedi del Colle Botromagno, Sidion era uno dei centri più importanti della Magna Grecia, esteso per circa un chilometro a strapiombo sul canyon. 

Oggi qui si può visitare il sito archeologico del Padre Eterno, dove sorge la Chiesa rupestre Madonna della Stella, ma voltandosi dall’altra parte, verso la città moderna, si può ammirare lo splendore della Cattedrale di Gravina in Puglia.

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Il Ponte dell’Acquedotto di Gravina in Puglia

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Veduta di Gravina dal Botromagno

Siamo arrivati al termine della nostra passeggiata alla scoperta di Gravina in Puglia, una città ricca di storia e antiche tradizioni, immersa in un paesaggio unico nel suo genere. Per chi ama la natura, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia regala scenari affascinanti, che alternano antiche costruzioni contadine come gli jazzi a immensi pascoli rocciosi, campi di grano a perdita d’occhio intervallati da muretti a secco. C’è una sorta di magnetismo naturale, qualcosa che resta nell’anima.

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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3 commenti su “Gravina in Puglia, la città che ha conquistato James Bond”

  1. Mi manca la visita di questa parte di Puglia, prossima volta che tornerò farò sicuramente un giro a Gravina….si sa mai che Daniel Craig sentisse nostalgia e ci incontrassimo lì 😉

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