Nell’incertezza che avvolge questi giorni di fine aprile, tra speranze e difficoltà, ci piace sognare un po’ ricordando i nostri viaggi: oggi vi raccontiamo la nostra fuga romantica a Bolgheri in Toscana.
Un borgo sulle colline a sud di Livorno, a poca distanza dalle splendide spiagge della Costa degli Etruschi, famoso soprattutto per la sua tradizione vitivinicola.
Chi non conosce il Sassicaia?
E quell’immagine iconica, tante volte ammirata sul web, del viale infinito costellato di cipressi, con la strada che si perde nell’orizzonte?
Ecco, quando siamo partiti per Bolgheri eravamo davvero curiosi di vedere se dal vivo quello scorcio rendesse come in foto.
E, come spesso accade quando non è solo ciò che vede l’occhio a determinare la bellezza del paesaggio, ma soprattutto ciò che ci dice il cuore, la realtà si è rivelata di gran lunga superiore.
Pronti, trolley…via!
COME RAGGIUNGERE BOLGHERI
Raggiungere il piccolo borgo di Bolgheri è molto semplice: provenendo da nord, da Livorno occorre imboccare l’Autostrada A12 in direzione Rosignano.
Raggiunto il casello di Rosignano sud, si continua sulla E80 fino all’uscita La California – Cecina Sud, per poi proseguire sulla vecchia Via Aurelia fino all’incrocio per Bolgheri.
Qui, dove ha sede la famosa Osteria Enoteca San Guido, produttrice del mitico Sassicaia, ha inizio l’altrettanto popolare Viale dei Cipressi.
Poco prima del Castello di Bolgheri, c’è un parcheggio a pagamento (dalle 8 alle 24): lasciando l’auto qui, con una breve passeggiata, si raggiunge il borgo.

COSA VEDERE A BOLGHERI IN TOSCANA
Una fuga romantica a Bolgheri prevede una passeggiata per uno dei borghi più belli della Costa degli Etruschi, un calice di vino prima di cena e il tramonto visto dal Viale dei Cipressi.
Si comincia attraversando la porta del Castello di Bolgheri, antico maniero le cui origini sono da ricondurre al Medioevo, costruito dai Conti Della Gherardesca. A loro si deve anche il bellissimo Viale dei Cipressi, alberi fatti piantare da Guido Alberto Della Gherardesca a metà del XIX secolo: Giosuè Carducci fu tra i primi a rimanere folgorato dal nuovo scorcio, raccontandolo nel celebre “Davanti San Guido”.
Il castello attualmente non è visitabile, poiché abitato, ma varcare il portale sotto la torre rende bene l’idea di quello che un visitatore si appresta a vivere: un salto nel passato, in un’atmosfera idilliaca e romantica.
E’ il borgo in sé, infatti, l’attrazione principale: le sue vie strette, le botteghe di prodotti tipici e di artigianato, i ristoranti e i locali con i tavoli all’aperto, davanti alla piazza dove sorge la casa in cui è vissuto Giosuè Carducci.



BOLGHERI E L’INFANZIA DEL CARDUCCI
In questa stessa piazza c’è la statua dedicata a Nonna Lucia, opera di Flavio Melani, la nonna di Carducci, anch’essa presente nell’ode “Davanti San Guido” e descritta come “alta, solenne, vestita di nero”.
Il poeta a Bolgheri trascorse l’infanzia e qui s’innamorò forse per la prima volta, di Maria Bianchini, la figlia dei mugnai del borgo. Fu proprio tornando nel paese, in età adulta, che rivedendola trovò l’ispirazione per comporre “Idillio Maremmano”, un’ode piena di passione per la donna che per prima gli aveva fatto vibrare il cuore.
Sarà che siamo due romanticoni, ma questa storia ci piace tantissimo e, passeggiando per Bolgheri, ne respiriamo tutta la poesia.
UN CALICE DI VINO IN PIAZZA A BOLGHERI
Merita una visita la piccola e intima Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, ma soprattutto vale la pena fermarsi in uno dei locali del borgo per un calice di vino.
I tavolini della Piccola Dispensa Bolgherese in Piazza Alberto ci hanno ispirato fiducia e ci siamo goduti un aperitivo da ricordare.
Le colline che circondano il borgo sono ricche di vitigni di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e il Merlot: la scelta dei vini è dunque varia e di grande qualità. Noi abbiamo optato per un Bolgheri Rosso, accompagnato da pane toscano e un tagliere di formaggi misti, tra cui un pecorino locale squisito.
Per una degustazione di Sassicaia, ormai divenuto un mito, un’icona a livello mondiale, il posto giusto è l’Enoteca San Guido, dove si può cenare in una straordinaria location immersa nel verde.


IL TRAMONTO SUL VIALE DEI CIPRESSI
Lasciamo il borgo e ci incamminiamo sul Viale dei Cipressi, per tornare all’auto.
Passiamo accanto alla Chiesa di Sant’Antonio, anch’essa costruita dalla famiglia Della Gherardesca verso la fine del 1600: come nel caso di Carducci, anche il nome dei nobili conti è legato indissolubilmente a Bolgheri.
Il sole sta tramontando ad ovest e i suoi raggi penetrano tra le fronde degli alberi: vista da qui, la lingua d’asfalto sembra non avere fine, interrotta soltanto da queste lame di luce che giocano con le ombre.
L’estate è appena arrivata a Bolgheri e quello che si respira è l’inizio di una stagione che promette tante cose.
E’ passato un anno dalla nostra fuga romantica, ma mai come ora c’è voglia di rinascita, di tornare alle nostre gite fuori porta, alla normalità.
Alle cose belle, alla vita a ai colori della natura, alla luce del tramonto e dell’alba di un nuovo giorno.

“Bei cipressetti, cipressetti miei,
Fedeli amici d’un tempo migliore,
Oh di che cuor con voi mi resterei —
Guardando io rispondeva — oh di che cuore!”
Davanti San Guido
Giosuè Carducci
8 commenti su “Fuga romantica a Bolgheri in Toscana”
…Una meravigliosa cascata d ricordi… A Bolgheri con i miei nipotini! 🙂 Grazie per il vostro articolo!
Splendido ricordo, Elena! Si devono essere divertiti un mondo nel parco, correndo vicino a Nonna Lucia! 😉
Esattamente! Non solo a correrle intorno, ma a sederlesi in braccio: ho delle foto dolcissime di quel momento!
Che spettacolo! <3
Era la classica destinazione delle gite scolastiche, a pochi chilometri da casa. Mi avete proiettato indietro nel tempo, nei miei lontani ricordi
Che meraviglia, Falupe! Avere quelle colline e quei paesaggi vicino a casa è qualcosa di inestimabile! 😉
Anche noi siamo tornati indietro nel tempo a Bolgheri, il borgo trasmette un’atmosfera rustica e romantica unica: che voglia di tornarci!
In questo periodo incerto, tutti i piani di viaggio sono saltati….i miei per fortuna erano solo mentali, sto cercando di ricalibrarmi e capire dove potrei andare, sicuramente la scelta sarà l’Italia. Per nostra fortuna abbiamo così tanta bellezza nel nostro Paese, non conoscevo questa parte della Toscana….potrei farci un pensiero.
Buona serata!
Mamma mia Simo, a chi lo dici! Noi per fortuna avevamo programmato soltanto un viaggio, ovviamente saltato con volo cancellato, ma avevamo molti progetti, alcuni decisamente “a lungo raggio”. Ora tutto è cambiato, tutto è così sospeso che si fa fatica ad immaginare come sarà il futuro. La speranza è che tutto si sistemi, che potremo lasciarci alle spalle questo momento unico sotto tanti punti di vista, nel bene e nel male. E sì, ripartiremo dall’Italia, che in quanto a bellezza ne ha da vendere: siamo davvero fortunati, forse adesso ne abbiamo una consapevolezza maggiore.
Un abbraccio!