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Cosa vedere in Calabria in 15 giorni: il nostro itinerario on the road

Quante emozioni può regalare un viaggio di due settimane in Calabria?

La Costa dei Cedri, la spiaggia deserta di Fiumefreddo, quelle scenografiche della Costa degli Dei, i borghi dell’entroterra, il tramonto sullo Stromboli, i brividi quando sei lì a due passi dallo Stretto di Messina.

La bellezza di Scilla quando si fa sera e si accendono le luci del borgo dei pescatori di Chianalea, il territorio dell’Aspromonte, che di aspro ha solo il nome, mentre riempie gli occhi di bellezze naturali. La discesa verso la costa ionica, un tuffo nell’azzurro di Roccella, il tempio greco di Caulonia a due passi dal mare. 

La Cattolica di Stilo, la fortezza di Le Castella, che pare l’ultimo baluardo prima dell’infinito. Le spiagge rosse di Capo Rizzuto, la bellezza dell’altopiano della Sila, le impressionanti Gole del Raganello e le case dal volto umano di Civita.

Più di 800 chilometri, tante tappe e tante nuove amicizie, ma soprattutto la scoperta da parte nostra di una terra che passo dopo passo, curva dopo curva, ci è entrata nel cuore sempre più. E avevamo i nostri dubbi, inutile nasconderlo, qualcuno ci aveva messo pure in guardia: “C’è chi non vi ospiterà, visto che siete di Modena”. Assurdità. Questo viaggio ha cancellato tutte le perplessità e i pregiudizi, lasciandoci il ricordo di una vacanza indimenticabile.

In questo articolo vi raccontiamo il nostro itinerario di 15 giorni in Calabria e speriamo di far vivere anche a voi che leggete le nostre stesse emozioni.

Pronti, trolley…via!

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Innamorati…della Calabria!

COSA VEDERE IN CALABRIA IN 15 GIORNI: IL NOSTRO ITINERARIO

Il nostro itinerario di 2 settimane (più 1 giorno) in Calabria ci ha visto percorrere prima la costa tirrenica fino allo Stretto di Messina, poi attraverso l’Aspromonte abbiamo raggiunto la costa ionica, a Roccella, per poi risalire verso Capo Rizzuto prima e infine Civita, nel Pollino.

Più di 800 km soltanto in Calabria, perché se andassimo ad aggiungere la strada percorsa partendo da Modena, in tutto dovremmo parlare di circa 3.000 km.

Ma ognuno di essi ne è valsa la pena, questo è certo.

Questo è il dettaglio del nostro itinerario:

  1. Cetraro
  2. Cetraro, Fiumefreddo Bruzio e Belmonte Calabro
  3. Belmonte Calabro, Amantea e Ricadi
  4. Spiaggia “Il paradiso del sub” di Zambrone e Tropea
  5. Capo Vaticano. La spiaggia Praia I Focu e il faro
  6. Spiaggia della Scalèa di Santa Domenica di Ricadi e Tropea
  7. Spiaggia di Michelino a Parghelia
  8. Ricadi, Pizzo Calabro, Palmi e Scilla
  9. Scilla, Cala Costa Viola e Chianalea
  10. Scilla, San Giorgio Morgeto, Gerace e Roccella Ionica
  11. Spiaggia di Roccella Ionica
  12. Roccella Ionica, Stilo, Scavi di Caulonia e Isola di Capo Rizzuto
  13. Spiaggia di Le Cannella e la fortezza di Le Castella
  14. Spiaggia di Marinella, Capo Colonna e Crotone
  15. Isola di Capo Rizzuto, Santa Severina e Civita (Pollino)
itinerari calabria mappa
La mappa del nostro itinerario di 15 giorni on the road in Calabria

COSA VEDERE IN CALABRIA: CETRARO

La sveglia suona ad un orario inusuale: fuori è ancora buio e sono le tre in punto quando partiamo con destinazione Cetraro. Ci aspettano 850 chilometri quasi tutti di autostrada e nove ore di viaggio (che diventeranno dieci con le pause, alla fine), ma tutto fila liscio come l’olio e alle 13 siamo già in Costa dei Cedri.

Inizia la nostra scoperta della Calabria, un mondo per noi completamente nuovo. Nonostante la stanchezza, non vediamo l’ora di fare un tuffo, così ci dirigiamo verso la Scogliera dei Rizzi, una delle baie più scenografiche di questa zona.

Da Cetraro svoltiamo all’altezza della Torre di Rienzo e percorriamo i tornanti verso la spiaggia di Cavinia. Seguendo le indicazioni la raggiungiamo facilmente, oltre un sottopasso ferroviario, troviamo un parcheggio libero. Anche se è domenica, non c’è troppa confusione, e troviamo un angolo tutto per noi a due passi dalle rocce della scogliera.

La spiaggia è di sabbia e l’acqua del mare cristallina: nuotare qui è un vero toccasana, ma anche fare snorkeling tra le rocce è molto divertente.

In tarda serata visitiamo il centro storico di Cetraro: il borgo è un susseguirsi di vicoli, cortili e palazzi antichi, e la luce del tramonto rende il tutto più romantico.

Per cena seguiamo i consigli di un’amica blogger, Laura di LOVECetraro.it, e raggiungiamo la trattoria La Vecchia Cantina in località Ceramile: il giardino ha una vista magnifica sulla costa e ci godiamo i piatti tipici calabresi in una location davvero affascinante.

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COSA VEDERE IN CALABRIA: CETRARO, FIUMEFREDDO BRUZIO E BELMONTE CALABRO

Dopo una colazione super abbondante al B&B La Casetta, lasciamo Cetraro e seguiamo la Statale 18, fermandoci in spiaggia nel tratto di costa in corrispondenza di Fiumefreddo Bruzio.

Sfruttando Google Maps abbiamo impostato il nostro segnaposto in corrispondenza di un tratto dove non ci sono abitazioni, nella speranza di trovare poca confusione.

Quando raggiungiamo la spiaggia rimaniamo letteralmente senza parole: siamo verso la fine di luglio e non c’è nessuno! (clicca qui per visualizzare il punto su Google Maps)

Ok, è lunedì, però di avere il primo ombrellone a 200 metri di distanza non ce lo aspettavamo. La giornata scorre nel più totale relax, tra un tuffo e una nuotata nel mare limpido ed azzurro, inoltre abbiamo la vista sul borgo di Fiumefreddo Bruzio e il suo castello, incastonati nella collina oltre la ferrovia.

Nel tardo pomeriggio seguiamo i tornanti che ci fanno raggiungere il centro storico di Fiumefreddo: visitiamo il castello, detto anche Palazzo della Valle, dal quale si ha una vista magnifica sul golfo, e passeggiamo per le affascinanti vie del borgo, fermandoci per un aperitivo al Bar Trieste. E’ uno di quei posticini come piacciono a noi, frequentato dalla gente del posto, anche se bisogna dire che a Fiumefreddo di turisti ne abbiamo visti davvero pochi. Ed è un peccato, perché è assolutamente da scoprire, sesto classificato nel 2017 tra le candidature alla trasmissione “Borgo dei Borghi” di RAI 3.

Il nostro viaggio prosegue verso sud, sempre seguendo la costa tirrenica: ci fermiamo a dormire a Belmonte Calabro, un’altra perla di questo angolo di Calabria, che esploreremo meglio il giorno successivo.

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La spiaggia deserta di Fiumefreddo Bruzio
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Il castello di Fiumefreddo Bruzio
Fiumefreddo Bruzio
Fiumefreddo Bruzio, uno dei borghi più belli d’Italia
fiumefreddo bruzio
Panorama dal belvedere di Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza

COSA VEDERE IN CALABRIA: BELMONTE CALABRO, AMANTEA E RICADI

La Casa della Filanda a Belmonte Calabro è uno di quei posti che riescono a trasformare una vacanza in una fuga romantica con i fiocchi. Se passate di qua, chiedete della Stanza dei Sogni e capirete il motivo. Il dolce risveglio ci invoglia ad esplorare il borgo di Belmonte con tutta calma, assaporando l’inizio del nostro viaggio in Calabria lentamente.

Siamo su una collina a circa 250 metri sul livello del mare, tra case e palazzi antichi, in buona parte recuperati sapientemente, cortili nascosti da archi di pietra, fiori che crescono dove meno ti aspetti.

C’è ancora tanto da fare, ma si vede che c’è la buona volontà di rendere Belmonte Calabro non solo un borgo da visitare, ma da amare per la sua bellezza.

Con la consapevolezza che in questi luoghi un giorno torneremo, ci dirigiamo a Belmonte Marina per un tuffo e un po’ di relax in spiaggia. Il nostro B&B ha una convenzione con uno stabilimento (che scopriremo essere l’unico in paese) che ci permette di avere un ombrellone e due lettini a disposizione per tutta la giornata. Siamo abituati alle spiagge selvagge, ma ogni tanto uno strappo alla regola ci sta!

Nel pomeriggio visitiamo la vicina Amantea: anch’essa possiede un centro storico affascinante, che pare quasi un labirinto tra saliscendi e scalinate, e un castello che però, tra caldo opprimente e stanchezza, non riusciamo a raggiungere.

Ciò che non possiamo perderci è un gelato da Sicoli, una vera istituzione in paese: aperto dal 1937 propone gusti artigianali con prodotti del territorio, granite fantastiche (chiedere a Kiki) e anche piccola pasticceria, con i bocconotti a fare da punta di diamante.

Prima di proseguire nel viaggio verso sud, con destinazione Ricadi e Costa degli Dei, ci fermiamo a fare incetta di soppressata, pomodori di Belmonte e caciocavallo alla Cooperativa Punto Verde di Amantea. Una sosta che consigliamo vivamente anche a tutti voi!

spiaggia belmonte calabro

DOVE FARE MARE IN CALABRIA: SPIAGGIA IL PARADISO DEL SUB DI ZAMBRONE E TROPEA

Il nostro punto di partenza per l’esplorazione della Costa degli Dei, che può annoverare tra le sue stelle più splendenti il borgo di Tropea e le meraviglie naturali di Capo Vaticano, è Ricadi. Qui alloggiamo al B&B Villa Orchidea, una struttura nuova di zecca dove ci siamo trovati magnificamente: la nostra camera matrimoniale è super spaziosa e possiede un balcone gigante con una vista spettacolare verso il mare, dove si può vedere lo Stromboli e le altre isole delle Eolie!

La prima spiaggia della Costa degli Dei nel nostro programma è chiamata “Il paradiso del sub” e si trova a Zambrone, appena a nord di Tropea. 

Raggiungerla non è difficile: basta parcheggiare nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Zambrone, ci sono posti sia gratuiti sia a pagamento (10 euro tutta la giornata, il ticket si compra direttamente in stazione).

Il sentiero che scende fino alla spiaggia è segnalato, ma in ogni caso basta seguire il corteo di persone che lo percorrono: con i social network, questa baia è diventata super famosa e di conseguenza c’è sempre confusione, anche durante la settimana. Il suo vero nome è “spiaggia di Marinella”, ma la popolarità è arrivata associata al nome del villaggio che vi si affaccia.

La spiaggia deserta di Fiumefreddo è già un lontano ricordo, insomma, ma è impossibile non rimanere a bocca aperta quando il panorama sulla baia si apre all’improvviso davanti agli occhi. Una vera meraviglia: gli scogli di granito e la vegetazione lussureggiante fanno da sfondo all’azzurro del mare, e l’acqua è talmente limpida che riusciamo a vedere il fondale anche a cento metri e passa di distanza. Il tempo di percorrenza del sentiero è di poco meno di un quarto d’ora.

La spiaggia è prevalentemente di sabbia, solo in alcuni punti prevale il ghiaietto, il fondale è perfetto per chi ama fare snorkeling. Ci sono quattro calette in tutto: la prima, perlopiù sassosa, si riempie subito; la seconda è ampia ed è quella che abbiamo scelto, infilandoci tra due scogli e rimanendo tranquilli fino al pomeriggio; la terza è piuttosto piccola di dimensioni; nella quarta c’è un lido attrezzato.

La serata la dedichiamo ad una prima esplorazione di Tropea, che risulta essere già presa d’assalto dai turisti. Ceniamo in un ristorantino del centro storico, mangiando davvero bene: il locale si chiama ristorante Tre Fontane e propone piatti di pesce squisiti, inoltre il vino bianco della casa è eccezionale. E’ necessaria la prenotazione.

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La spiaggia Paradiso del Sub di Zambrone, nei dintorni di Tropea

COSA VEDERE IN CALABRIA: CAPO VATICANO. LA SPIAGGIA DI PRAIA I FOCU E IL FARO

Ricadi si rivela un’ottima base logistica, a metà strada tra le spiagge di Tropea e quelle più vicine a Capo Vaticano. Oggi abbiamo in programma l’esplorazione delle calette proprio sotto il promontorio, che però non si possono raggiungere a piedi: il nostro piano prevede di farlo con il pedalò!

Raggiungiamo così la spiaggia di Grotticelle: i parcheggi gratuiti sono già esauriti alle nove del mattino, così dobbiamo optare per quelli a pagamento. E sono dolori: portatevi parecchia moneta perché costa 2 euro l’ora! No comment, ma concentriamoci sul noleggio del pedalò: 35 euro è stato il miglior prezzo che siamo riusciti a contrattare per cinque ore di utilizzo. Vi basterà rivolgervi ai bagnini di uno dei lidi della spiaggia di Grotticelle e mettervi d’impegno nella contrattazione.

Ogni singolo euro speso ne vale la pena: costeggiare il promontorio di Capo Vaticano in pedalò è davvero emozionante e per nulla difficile. 

Praia I Focu si raggiunge in un quarto d’ora di pedalate tranquille, la parte più complicata è quella del “parcheggio”: ci sono delle rocce affioranti in molti tratti di costa, così occorre stare molto attenti e infilarsi negli stretti passaggi che permettono di arrivare fino alla spiaggia.

A Praia I Focu scambiamo anche quattro chiacchiere con un ragazzo che è sceso fino a valle percorrendo una lunga scalinata. Ci dice che è ad uso esclusivo dei privati che hanno le abitazioni proprio sopra la spiaggia, mentre l’altra scalinata che parte dal faro di Capo Vaticano non è più percorribile, poiché all’interno di un’area militare delimitata.

Il relax in spiaggia è assoluto: solo poche persone riescono ad arrivare fin qui, in questa baia spettacolare dove fare snorkeling è un vero piacere.

praia i focu capo vaticano
La spiaggia Praia I Focu a Capo Vaticano
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A Capo Vaticano in pedalò! 🙂

COSTA DEGLI DEI: LA SPIAGGIA DELLA SCALEA A SANTA DOMENICA DI RICADI E TROPEA

Nuovo giorno e nuova scoperta: oggi è il turno della spiaggia della Scalea a Santa Domenica di Ricadi, non lontana da un altro punto molto famoso della Costa degli Dei, ovvero gli Scogli di Riaci.

Si parcheggia proprio in corrispondenza dell’inizio della scalinata (clicca qui per visualizzare il segnaposto su Google Maps), che conta ben 200 gradini, che scende fino alla spiaggia: passo dopo passo, il panorama che si apre sulla baia è sempre più stimolante.

La spiaggia della Scalea ha anche un’altra particolarità che la rende un vero paradiso: è poco frequentata, nonostante la bellezza del paesaggio e del fondale. Noi ci siamo diretti verso nord, arrivando nelle vicinanze di un campeggio ubicato direttamente sulla spiaggia, e siamo rimasti da soli quasi tutto il giorno.

Con una breve passeggiata si raggiungono facilmente gli Scogli di Riaci, un altro paradiso naturale della Costa degli Dei, davanti ai quali si trova il relitto di una nave affondata nella baia nel 1917.

Dopo una giornata di assoluto relax, poco prima del tramonto abbiamo raggiunto nuovamente la perla del Tirreno, Tropea. Questa volta ci siamo goduti lo spettacolo in tutta calma, col sole che scendeva molto vicino all’isola di Stromboli: in un particolare momento dell’anno, verso la fine d’agosto, la palla infuocata scompare all’interno del vulcano!

Oltre a percorrere le vie del centro storico, a Tropea vale la pena visitare il Santuario di Santa Maria: dalla sommità del costone di roccia sul quale si erge il tempio, si gode di una bella vista anche sulla spiaggia della Rotonda.

Per cena questa volta abbiamo optato per una focaccia farcita al Vecchio Forno, in pieno centro storico, poi ci siamo concessi anche un tartufo di Pizzo, un gelato che è una specialità della Costa degli Dei. L’indirizzo giusto per assaggiarlo a Tropea è il Bar Gelateria Dal Conte in Largo Ruffa.

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La spiaggia della Scalèa a Santa Domenica di Ricadi
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La spiaggia della Rotonda di Tropea
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Il tramonto sullo Stromboli dal Santuario di Santa Maria di Tropea

DOVE FARE MARE IN CALABRIA: LA SPIAGGIA DI MICHELINO A PARGHELIA

La Costa degli Dei ha talmente tante spiagge fantastiche che la scelta può risultare difficile per chi resta soltanto pochi giorni, tuttavia la spiaggia di Michelino è una destinazione da non mancare, una baia spettacolare per colori e contesto naturalistico.

Per certi versi, nell’angolino che avevamo trovato, sembrava di essere in una di quelle spiagge della Thailandia circondate dalla giungla, come ci era capitato sull’isola di Koh Kradan nel Mare delle Andamane.

La differenza, come potete immaginare, è data dal numero di vacanzieri che popola l’arenile, che qui è decisamente superiore alla media. Nonostante tutto, ci siamo goduti la Spiaggia di Michelino e abbiamo esplorato il fondale con maschera e boccaglio: qui fare snorkeling è molto piacevole e a nuoto si possono raggiungere gli Scogli della Ringa.

Per raggiungere questa spiaggia, parcheggiate vicino alla Pousada Michelino: ci sono posteggi gratuiti e a pagamento, ovviamente prima arrivate sul posto e meglio è.

Per cena seguiamo il consiglio di amici e andiamo alla Casareccia da Franco, a Brattirò, un paese vicino Ricadi che sembra contare più ristoranti e trattorie che villeggianti. La scelta si rivela un successo e assaggiamo dei piatti tipici locali fantastici! Del resto, è la nostra ultima serata nella Costa degli Dei e vogliamo trattarci bene. Domani si parte verso sud, destinazione Scilla.

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Veduta della spiaggia di Michelino a Parghelia
spiaggia di michelino tropea
Un angolino tutto per noi nella spiaggia di Michelino a Parghelia
spiaggia di michelino parghelia
ristorante la casareccia brattiro
Filej alla ‘nduja al ristorante La Casareccia da Franco a Brattirò

COSA VEDERE IN CALABRIA: RICADI, PIZZO CALABRO, PALMI E SCILLA

Per raggiungere la Costa Viola da Ricadi abbiamo due possibilità: procedere lungo la costa in direzione sud, oppure prendere l’autostrada Salerno – Reggio Calabria spostandoci prima verso nord, in direzione Pizzo Calabro.

Siccome vogliamo assaggiare il famoso tartufo nero di Pizzo nel luogo dov’è nato, propendiamo per la seconda ipotesi. E col senno di poi possiamo affermare che anche in questo caso la scelta si è rivelata azzeccata, perché non solo abbiamo assaggiato il primo gelato in Europa ad ottenere il marchio IGP, ma abbiamo scoperto un borgo molto romantico.

Pizzo Calabro è un susseguirsi di vicoli e scorci da favola, un borgo dove scoprire botteghe artigiane, come quella di Rocco Lico, l’ultimo vero stagnino.

Dopo aver ammirato la costa e il Castello Murat dal belvedere, dirigetevi al Bar Gelateria Ercole in Piazza della Repubblica, per assaggiare il miglior tartufo nero di Pizzo. Poi cercate il Vicolo dei Baci, uno stretto passaggio dove si incontrano gli innamorati, e infine cercate il mare oltre i balconi fioriti del centro storico.

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Pizzo Calabro e il Castello Murat
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Il famoso e delizioso tartufo nero di Pizzo Calabro

Palmi è la nostra meta successiva, e qui siamo già in Costa Viola. Una breve toccata e fuga, per un primo emozionante panorama verso lo Stretto di Messina: la Sicilia sembra davvero vicina! Passeggiamo nel parco di Villa Mazzini, che ha un fantastico belvedere, e facciamo anche un pensierino al sentiero del Tracciolino, ma il gran caldo ci fa desistere. Proseguiamo così verso Scilla e ci arriviamo poco prima del tramonto: giusto il tempo di riposarci e sistemare i bagagli nell’appartamento Da Francesca, trovato su Airbnb, poi andiamo in spiaggia.

Essendo domenica, c’è parecchia gente, tra cui tanti ragazzi che si stanno organizzando per tornare a casa con i mezzi pubblici: Reggio Calabria dista appena 35 minuti di treno da Scilla.

Dopo un bel tuffo rigenerante, torniamo a casa e ci prepariamo per la serata: seguiamo il lungomare fino a Chianalea, per una prima occhiata, poi andiamo a cena al ristorante De Angelis, su consiglio della nostra simpaticissima host. La specialità di De Angelis è il pesce: l’antipasto non è niente male, ma il resto è rivedibile.

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Il belvedere di Villa Mazzini a Palmi
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Tramonto a Scilla, Costa Viola

COSA VEDERE IN CALABRIA: SCILLA, CALA COSTA VIOLA E CHIANALEA

Oggi sveglia all’alba: andiamo in spiaggia a Scilla e ci godiamo un mare da favola e una tranquillità assoluta. Verso le dieci inizia a popolarsi, ma niente a che vedere con la confusione del giorno prima.

Nel primo pomeriggio decidiamo di spostarci verso sud, a Cala Costa Viola, proprio di fronte lo Stretto di Messina, sulla quale incombe uno dei due piloni in ferro, installato sulla Collina di Santa Trada.

Cala Costa Viola (clicca qui per visualizzare il segnaposto su Google Maps) è una spiaggia di piccoli sassi tranquilla e perfetta per fare snorkeling: nella nostra perlustrazione abbiamo visto miriadi di pesci, forse è stato il posto dove ne abbiamo visti di più. State soltanto attenti alla corrente perché qui è più insidiosa che altrove.

La serata la dedichiamo completamente al borgo marinaro di Chianalea: ci arriviamo all’ora del tramonto e ci godiamo ogni singolo scorcio romantico, mentre piano piano si accendono le luci dei ristoranti e delle piccole case affacciate sul mare.

Per cena ci fermiamo al Civico 5, un locale di Chianalea dove si dice preparino panini con il pesce spada da favola: non si può prenotare, occorre arrivare sul posto e, nel caso non ci sia posto, segnarsi in lista d’attesa. 

Vale la pena aspettare: il nostro panino è eccezionale, con pesce spada e cipolla rossa di Tropea!

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Scilla (foto in alto) e Cala Costa Viola
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Il borgo di pescatori di Chianalea a Scilla e il panino al pesce spada del Civico 5

COSA VEDERE IN CALABRIA: SCILLA, SAN GIORGIO MORGETO, GERACE E ROCCELLA IONICA

Oggi “tappone” di trasferimento: dalla costa tirrenica passeremo a quella ionica, attraversando l’Aspromonte e visitando un paio di borghi che ci hanno consigliato. 

Il primo è San Giorgio Morgeto, che custodisce i ruderi di un castello medievale dal quale si vede tutta la costa e un labirinto di vie, fontane, chiese, cortili e palazzi tutti da scoprire. Una vera perla, arroccata sulla collina, dalle origini antichissime: San Giorgio Morgeto ci ha rivelato la sua bellezza lentamente e sembrava proprio fossimo gli unici turisti. Da non perdere, se trovate il portone aperto, il cortile di Palazzo Fazzari, un edificio realizzato nello stile barocco napoletano, con la caratteristica scalinata.

Ci lasciamo alle spalle San Giorgio Morgeto e inizia un viaggio nella selvaggia natura dell’Aspromonte: il paesaggio è incredibile, l’aria cambia all’improvviso e diventa frizzante. Mucche e pecore al pascolo, una vegetazione che sembra voler riappropriarsi dello spazio che le ha rubato la stretta striscia d’asfalto sulla quale avanziamo. Ci fermiamo ad una fontana e beviamo a grandi sorsate l’acqua fresca e buonissima. Che meraviglia l’Aspromonte!

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San Giorgio Morgeto
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Aspromonte

D’un tratto inizia la discesa verso la costa ionica e ogni curva rivela altri paesaggi da favola: verso sud, le colline e alti pinnacoli di roccia proteggono la Costa dei Gelsomini. Avanziamo verso l’azzurro, ma la nostra tappa è Gerace, uno dei borghi più belli d’Italia, e hai detto niente!

Siccome sono le due e non abbiamo ancora pranzato, quando arriviamo in paese notiamo una trattoria con tavoli all’aperto che ci ispira e ci fermiamo, senza neanche consultare Tripadvisor. A Squella si rivelerà la migliore locanda di tutto il nostro viaggio in Calabria.

Un antipasto degno di un re e piatti tipici favolosi, come le spaccatelle caserecce al sugo di melanzane e la stroncatura alla San Giovannino. Pasta fresca fatta in casa, e si sente tutta la bontà, vino della casa che è un nettare degli Dei. Il difficile sarà poi affrontare la passeggiata post pranzo, per scoprire il borgo di Gerace, ma pazienza.

Il segreto è non avere fretta: c’è un castello diroccato e affascinante, dal cui belvedere si apre un panorama eccezionale sulla costa. C’è un centro storico pieno di chiese antiche, di palazzi nobiliari, di angoli fioriti. Questa giornata ci sta regalando delle bellissime sorprese. Prima di proseguire verso Roccella Ionica, ci fermiamo alla Terrazza delle Bombarde e guardiamo ancora verso il mare. Ripensiamo all’organizzazione del viaggio, ai dubbi che avevamo, e ridiamo nel constatare che come sempre basta aprire la porta e partire per vivere emozioni uniche.

Forse avrà pensato la stessa cosa Edward Lear, lo scrittore inglese che viaggiò per 40 giorni a piedi per il sud della Calabria, innamorandosene, proprio come noi.

Quando arriviamo a Roccella Ionica è quasi l’ora del tramonto e, dopo tanto peregrinare, un tuffo è quello che ci vuole! 

In spiaggia non c’è nessuno, il sole scende dietro le colline dove sorgono il castello e la Torre di Pizzofalcone: benvenuti sullo Ionio!

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Gerace
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Tramonto a Roccella Ionica

DOVE FARE MARE IN CALABRIA: LA SPIAGGIA DI ROCCELLA IONICA

Parola d’ordine: relax.

Quello di cui abbiamo assolutamente bisogno è una spiaggia deserta e un mare per nuotare e rinfrescarsi. Allora impostiamo il navigatore per raggiungere il posto giusto e poi non ci resta che piazzare l’ombrellone e i teli.

Non ci possiamo ancora credere: basta davvero poco per trascorrere un’intera giornata in spiaggia in completa solitudine, qui a Roccella Ionica!

Per la sera ci dirigiamo a Gioiosa Ionica: mangiamo un’ottima pizza alla Pizzeria Santa Caterina, che ha tavoli all’aperto nella bella Piazza del Plebiscito, e poi facciamo una passeggiata su nel borgo antico, fino a raggiungere il Castello Pellicano.

Curiosità: nella piccola piazzetta antistante il castello è in corso un convegno sui recenti lavori di recupero storico realizzati nel territorio regionale, tra cui anche la fortezza di Le Castella a Capo Rizzuto. 

La riapertura del castello, dopo un anno di lavori, è prevista per il giorno successivo e Capo Rizzuto è la nostra prossima destinazione: che fortuna!

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Roccella Ionica, il castello e la torre di Pizzofalcone

COSA VEDERE IN CALABRIA: ROCCELLA IONICA, STILO, SCAVI DI CAULONIA E ISOLA DI CAPO RIZZUTO

Oggi si riparte verso nord, la destinazione finale è Isola di Capo Rizzuto, ma prima abbiamo in programma una visita a Stilo, un borgo dell’entroterra famoso per una meravigliosa chiesa bizantina.

La Cattolica di Stilo è diventata un simbolo della bellezza che possiede la Calabria: per visitarla in questo periodo di emergenza sanitaria, occorre acquistare il biglietto online (clicca qui per accedere al sito web ufficiale) e presentare il ticket, anche tramite smartphone, direttamente all’ingresso.

La visita è un’esperienza affascinante: la piccola chiesa bizantina, costruita per opera dei monaci orientali, custodisce affreschi, tra cui la Madonna dormiente, ed iscrizioni, anche in lingua araba. All’esterno, percorrendo le scale che conducono al parco superiore, si può ammirare un panorama unico che spazia fino al Mar Ionio.

Merita una passeggiata anche il centro storico di Stilo e la Grotta della Pastorella, un eremo costruito nella roccia, raggiungibile seguendo un percorso che costeggia il Monte Consolino. Non siamo invece saliti fino al castello normanno, in quanto chiuso al pubblico. In auto non è facilmente raggiungibile, il percorso è impervio, mentre a piedi occorrono almeno 30 minuti tutti in salita, a partire dal cimitero.

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Il panorama dalla Cattolica di Stilo

La tappa successiva del nostro on the road sono gli Scavi di Caulonia: un antico insediamento della Magna Grecia, di cui sono rimasti solo i ruderi, affacciato sul mare. Il parco archeologico sembra abbandonato al suo destino: noi parcheggiamo la macchina e per il momento andiamo in spiaggia. Non c’è nessuno anche qui, un paradiso tutto per noi!

Prima di ripartire esploriamo le rovine di Caulonia: grazie ai pannelli informativi, ripercorriamo la storia dell’antica colonia greca. Nel corso del tempo, grazie agli scavi condotti a partire dal 1911, sono stati rinvenuti numerosi mosaici, come quello raffigurante un drago marino, avente una dimensione di 25 metri quadri. 

Del grande tempio dorico è rimasto ben poco, tuttavia Caulonia emana un indiscutibile fascino: guardando verso il mare, ci si perde immaginando la vita nella colonia in questo tratto selvaggio di costa.

Ripartiamo verso nord e quando raggiungiamo Isola di Capo Rizzuto il sole sta tramontando. Soggiorniamo al B&B Villa Azzurra in località Le Cannella, circondata dalle grandi eliche del parco eolico, uno tra i più grandi d’Europa.

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Il parco archeologico di Caulonia

COSA VEDERE IN CALABRIA: LA SPIAGGIA DI LE CANNELLA E LA FORTEZZA DI LE CASTELLA

La piccola frazione di Le Cannella si trova nel cuore dell’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto, un tratto di costa contraddistinto perlopiù da spiagge di sabbia rossa e mare cristallino. 

Avendo solo l’imbarazzo della scelta, decidiamo di iniziare l’esplorazione dalla spiaggia “sotto casa”, cercando di trovare un posticino tranquillo nella caletta vicino a Punta Cannone. Nonostante le pale eoliche, qui sembra non tirare un soffio di vento, così passiamo l’intera giornata a mollo, nuotando intorno agli scogli con maschera e boccaglio.

La spiaggia di Le Cannella si estende dal porto turistico fino a Punta Cannone ed è formata da tante calette, tutte o quasi raggiungibili attraverso scalinate realizzate nella roccia. Noi vi consigliamo la zona più orientale, lontana dal porto: è tranquilla e perfetta per chi ama fare snorkeling.

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La spiaggia di Le Cannella
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La costa verso Punta Cannone

Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo a Le Castella, località famosa soprattutto per la sua fortezza costruita su una penisola sul mare. Le foto che si vedono sul web non rendono giustizia a questa meraviglia: l’impatto visivo con il castello, di probabile origine magno-greca, è incredibile. Da lontano, la fortezza appare come l’ultimo baluardo prima dell’infinito. Soffia un vento forte e grandi onde si infrangono sulla scogliera tutt’attorno: eccolo qui, il soffio di Eolo, lo aspettavamo. 

“Tanti abitanti di Le Castella sono sordi, proprio a causa del vento”, ci dice il personale all’ingresso della fortezza: chissà se è proprio così, o se ci stanno prendendo in giro. Noi comunque siamo fortunati, tra i primi visitatori del 2020: come vi avevamo anticipato, il castello ha riaperto al pubblico soltanto il giorno prima.

All’interno della fortezza, le lastre di vetro a pavimento permettono di ammirare la struttura originale, mentre all’esterno le passerelle ci conducono al belvedere, il punto perfetto da cui ammirare il tramonto. Ci teniamo stretti per non volare via e con gli occhi seguiamo con ammirazione le evoluzioni dei gabbiani, che col vento ci giocano.

La leggenda narra che Ulisse venne portato in salvo dalla ninfa Calypso nell’isola di Ogigia, nove giorni dopo aver attraversato lo stretto aggrappato ad un albero, in seguito al naufragio. Storici, geografi e viaggiatori: tutti sono convinti che quell’isola sia qui da qualche parte. Forse guardando con attenzione verso l’orizzonte, mentre il sole scende dietro le colline e il mare diventa mercurio, si riesce a scorgere l’isola in cui Ulisse visse per ben sette anni.

Ciò che gli elementi della natura trasmettono qui non si può raccontare: sono brividi, pensieri ed emozioni che bisogna vivere sulla propria pelle.

Poi, d’un tratto, il vento si ferma, come se avesse finito di sussurrare la sua storia.

le castella capo rizzuto
La fortezza di Le Castella a Capo Rizzuto
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COSA VEDERE IN CALABRIA: LA SPIAGGIA DI MARINELLA, CAPO COLONNA E CROTONE

Nuovo giorno, altra spiaggia: dopo un’abbondante colazione, come solo qui al sud sanno prepararti, partiamo alla volta della spiaggia di Marinella, seguendo la costa verso nord est.

Si tratta di un arenile molto esteso, sempre di sabbia rossa proveniente dal deserto: per raggiungerla seguiamo le indicazioni su Google Maps e arriviamo al parcheggio a pagamento, dove servono 4 euro per tutto il giorno.

La giornata è fantastica e noi ci dirigiamo verso sinistra, dove ci sono degli scogli che sembrano perfetti per fare snorkeling e si sono create delle piccole dune. Il mare è bellissimo, nuotiamo e ci godiamo il relax, ma verso le due del pomeriggio il cielo si fa scuro all’improvviso e minaccia tempesta.

Che fare? Il nostro programma prevedeva di spostarci verso Capo Colonna e poi, verso sera, visitare Crotone. Decidiamo di risalire in auto e andare verso Capo Colonna, per il momento, poi si vedrà. Una pioggia dapprima leggera, poi sempre più intensa, inizia a picchiettare sul parabrezza, ma non demordiamo. Finirà, e ci godremo la visita al Parco Archeologico di Capo Colonna in un’atmosfera quasi surreale, con nuvole scenografiche a fare da sfondo alle rovine del tempio dorico e al faro.

La sera la dedichiamo a Crotone e al suo bel lungomare: la città è viva, piena di locali e di gente che vuole divertirsi, l’unica nota stonata è la poca attenzione verso l’emergenza sanitaria. Peccato.

capo rizzuto spiagge
capo rizzuto spiagge
La spiaggia di Marinella
capo colonna crotone
Il faro di Capo Colonna
capo colonna
Capo Colonna

COSA VEDERE IN CALABRIA: ISOLA DI CAPO RIZZUTO, SANTA SEVERINA E CIVITA (POLLINO)

Oggi lasciamo la zona di Capo Rizzuto e iniziamo il viaggio di “riavvicinamento” a casa, ma le sorprese non sono ancora finite.

La prima tappa è Santa Severina, un borgo nell’entroterra crotonese che in tanti tra i nostri followers di Instagram ci hanno consigliato, e presto ne capiamo il motivo. Il castello domina la rupe sulla Valle del Neto, mentre tra i vicoli del centro storico spuntano balconi fioriti (c’è un contest annuale che ne decreta il migliore) e tetti di chiese risalenti a vari periodi storici.

Il Battistero di Santa Severina è imperdibile, un vero tesoro di architettura bizantina arrivato quasi integro fino ai nostri giorni: abbiamo avuto la fortuna di visitarlo con una guida. Merita anche l’adiacente cattedrale, e forse meriterebbe la Chiesa di Santa Filomena, ma purtroppo le sue porte erano chiuse.

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Cosa vedere in Calabria: il borgo di Santa Severina

Ripartiamo verso la nostra ultima destinazione in Calabria: Civita. Il viaggio prosegue attraverso l’Altopiano della Sila, lungo il quale scivoliamo via attraverso paesaggi bucolici, prima della discesa verso Cosenza, ripida come non mai.

Arriviamo a Civita, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, nel primo pomeriggio e fa un caldo infernale. Il nostro programma prevede un trekking nella Riserva Naturale delle Gole del Raganello, ma prima di affrontare la discesa decidiamo di riposarci un po’ e passeggiare per il borgo antico con calma. 

Civita è un borgo arbereshe, dove la comunità albanese si è insediata sin dal 1400, nel quale è possibile ammirare le tipiche case kodra, dalle sembianze di volti umani, e particolari comignoli. 

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Civita, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino
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Il borgo di Civita e le tipiche case kodra

Dopo aver sistemato il trolley nella nostra camera con vista al B&B Il Belvedere, recuperiamo una mappa nel Museo di Civita in Piazza del Municipio e seguiamo attentamente l’itinerario per non perderci neanche un dettaglio.

Verso le cinque del pomeriggio inizia invece il nostro trekking verso le Gole del Raganello: l’escursione parte dal belvedere e ci porta prima al Ponte del Diavolo e poi giù fino al Torrente Raganello, dove ci riposiamo immergendo i piedi nell’acqua gelata. 

Attualmente il percorso lungo il canyon è chiuso, non sappiamo quando sarà riaperto. Ma a noi va bene così: essere qui è già un privilegio, un altro tra i tanti di questo splendido viaggio.

La sera ci dedichiamo ad un’altra attività da non perdere qui a Civita: assaggiare i piatti tipici della cucina arbereshe! Su consiglio di Simona, blogger di Viaggiacomeilvento.com, abbiamo prenotato al ristorante Kamastra e la scelta si rivela super azzeccata.

Quando usciamo un cielo terso e pieno di stelle ci attende, mentre le note di musica jazz risuonano tra i cortili del borgo. Mano nella mano, passeggiamo fino al belvedere e ci godiamo l’aria frizzante di questa nostra ultima notte in Calabria.

escursione gole del raganello civita
Escursione alle Gole del Raganello
civita del pollino cosa vedere
La nostra ultima serata in Calabria…che viaggio fantastico!

COSA VEDERE IN CALABRIA IN 15 GIORNI: TEMPO DI SALUTI E…DI INDIRIZZI UTILI!

Al risveglio ci attende un’altra calda e splendida giornata di sole calabrese. Scendiamo al belvedere per ammirare ancora una volta le Gole del Raganello, poi dopo una abbondante colazione a base di prodotti tipici locali, ci prepariamo per il ritorno.

Più di due settimane sono trascorse dal nostro arrivo in Calabria e abbiamo negli occhi talmente tanta bellezza che siamo un po’ confusi al pensiero di tornare a casa. Il lungo viaggio ci permetterà di riordinare le idee, ripensare ai bei momenti di questa vacanza on the road e ringraziare tutti coloro che, lungo il percorso, ci hanno dato un consiglio e una dritta per renderla unica.

Grazie al passaparola il nostro viaggio si è arricchito di luoghi che non avevamo in mente di visitare, che si sono rivelati bellissimi.

E allora speriamo che questo nostro articolo su cosa vedere in Calabria in 15 giorni possa essere utile anche a voi che state progettando la vostra partenza, cercando informazioni e spunti che siano d’ispirazione per il vostro itinerario.

Vi lasciamo con i nostri indirizzi, i B&B dove abbiamo dormito e i migliori ristoranti del nostro viaggio in Calabria. Una terra dove speriamo di tornare presto, perché abbiamo ancora tante cose da vedere. A presto!

CALABRIA ON THE ROAD: I NOSTRI INDIRIZZI

DOVE DORMIRE:

  • Cetraro: B&B La Casetta, Via Carlo Pancaro. Camera matrimoniale a 60 euro a notte, colazione compresa.
  • Belmonte Calabro: La Casa della Filanda, Via Camillo Benso Conte di Cavour. Camera matrimoniale a 84 euro, colazione compresa.
  • Ricadi: B&B Villa Orchidea, Via Garibaldi (attenzione che l’indirizzo su Google Maps è sbagliato!). Camera matrimoniale a 80 euro a notte, colazione compresa.
  • Scilla: Da Francesca, Via Nazionale 1. Appartamento con una camera da letto, soggiorno con cucina e bagno a 75 euro a notte, colazione compresa.
  • Roccella Ionica: Casa Ulisse, Vico Candela. Appartamento con una camera da letto matrimoniale, soggiorno con angolo cottura, bagno a 45 euro a notte.
  • Le Cannella di Isola di Capo Rizzuto: B&B Villa Azzurra. Camera matrimoniale a 70 euro a notte, colazione compresa.
  • Civita: B&B Il Belvedere, Corso Cavallotti 27. Camera matrimoniale a 70 euro a notte, colazione compresa.

DOVE MANGIARE:

  • Cetraro: La Vecchia Cantina, località Ceramile. Specialità di terra, tavoli anche all’aperto nel giardino estivo con vista panoramica. Vi consigliamo di provare l’antipasto calabrese.
  • Amantea: Caseificio Cooperativa Punto Verde, Via Stromboli 64. Per acquistare soppressata, caciocavallo, pomodori di Belmonte e altri prodotti tipici.
  • Tropea: Ristorante Tre Fontane, Largo Mercato 22. Specialità di pesce, tavoli all’aperto in una tranquilla piazzetta del centro storico.
  • Tropea: Vecchio Forno, Via Caivano 20. Pizza e focacce farcite, tavoli all’aperto in una piazzetta semi-nascosta.
  • Tropea: Bar Gelateria dal Conte. Per assaggiare il tartufo nero di Pizzo.
  • Brattirò: Ristorante La Casareccia da Franco, località Contrada Pità. Specialità di carne.
  • Spilinga: Caseificio Monteporo, Via Provinciale. Per fare incetta di burrate, mozzarelle e altri prodotti tipici della Costa degli Dei.
  • Pizzo Calabro: Bar Gelateria Ercole, Piazza della Repubblica. Il miglior tartufo nero di Pizzo.
  • Scilla: Ristorante De Angelis, Via Cristoforo Colombo 29. Specialità di pesce.
  • Scilla: Civico 5, Chianalea. Specialità: panino con il pesce spada.
  • Gerace: A Squella, Via della Resistenza 8. Specialità di terra. La miglior locanda di tutto il viaggio!
  • Gioiosa Ionica: Pizzeria Santa Caterina, Via Camillo Benso Conte di Cavour 1.
  • Civita: Ristorante Kamastra, Piazza Municipio. Specialità di terra.
Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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20 commenti su “Cosa vedere in Calabria in 15 giorni: il nostro itinerario on the road”

  1. Quando sono stato in Calabria non ho potuto scoprirla da questo punto di vista ed era quello che più mi interessava. Peccato. Ma il vostro viaggio in questa regione mi ha fatto vedere davvero cosa mi sono perso. Ragione in più per tornare. Grazie mille ragazzi, davvero un bell’itinerario e foto stupende. Un abbraccio
    Luca

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    • Grazie a te, Luca! 😉
      Siamo stati fortunati anche con il meteo, che è stato sempre splendido durante tutto il viaggio. Così siamo riusciti a vedere tutto ciò che ci eravamo prefissati, e anche di più, grazie ai consigli di tutti voi che ci avete seguito nelle nostre avventure! 🙂
      Sono sicuro che avrai modo di tornare e goderti tutte le bellezze che questa regione ha da mostrare! Un abbraccio! 😉

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  2. Un gran bel giro. Avete visto le principali attrazioni di questa terra che merita di essere visitata proprio come avete fatto voi. Io la frequento da tantissimi anni, ma sono più “specializzato” nella provincia di RC. Ho in mente un bel giro in sidecar che prima o poi realizzerò ?

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    • Non poter dedicare maggiore attenzione alla provincia di Reggio Calabria è uno dei nostri rimpianti, ma non si poteva far tutto…torneremo e la zona sud sarà quella dove ci concentreremo di più, è una promessa. Troppo troppo bella la Calabria, col sidecar poi sarà un viaggio incredibile! 😉

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  3. Wwoouuuuww….ragazzi un bellissimo tour, la Calabria una terra dalle mille sorprese, dai dite la verita, prima di intraprendere il viaggio pensavate di trovare tanta bellezza e relax?
    Io sono calabrese e precisamente di Reggio Calabria, vi confesso alcuni “anfratti” che avete visitato non li ho mai visitati, tipo la spiaggia di Grotticelle e le calette raggiungibili solo via mare.
    Complimenti!!!!!!

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    • Grazie Frank, troppo buono! 😀
      Allora, la verità: qualche dubbio ce l’avevamo, anche perché alcuni ci hanno fatto “terrorismo psicologico”, come avrai avuto modo di leggere nel racconto…però che ci fossero spiagge e borghi splendidi lo avevamo capito! Ecco, noi siamo per le “bellezze nascoste” e la Calabria ne ha ancora tantissime da rivelare. La prossima volta, perché sicuramente ci sarà un’altra occasione, vogliamo dedicare più tempo alla zona di Reggio Calabria: abbiamo già un elenco di borghi e spiagge che non possiamo non vedere! 😉

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  4. Mammamia! E dopo la Basilicata Coast to Coast, ecco che iTrolley compiono quasi il periplo della CalaBBHria… si pronuncia così, con l’acca compressa 😛 Una fortuna sfacciata trovare Fiumefreddo deserta, nonostante la mia orsaggine io mi sarei trovata spiazzata… nel senso che a chi avrei lanciato occhiatacce fulminanti? 😉 Quante belle strutture avete scovato e che scorci, le foto sono una più bella dell’altra. Verissimo, la foto dove si vede Ale in lontananza potrebbe essere stata scattata in Tailandia a occhi chiusi! Sul piattazzo di filej ho deglutito ma è stato un boccone che non sapeva di nulla anzi, amaro proprio ahhahha, ora devo rimediare qualcosa per tappare la voragine che si è creata nello stomaco. La vegetazione dell’Aspromonte è magica, ma il faro di Capo Colonna non si poteva visitare? Grazie per questo viaggione ragazzi! 🙂

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    • Ahahaha Orsa, lo sai che noi siamo “made in sud”: all’accoglienza, alle bellezze e al cibo del Meridione non riusciamo a dire di no! Quest’anno avevamo quasi perso le speranze di poter partire, ma alla fine per fortuna siamo riusciti a realizzare questo piccolo sogno nel cassetto: scoprire finalmente la Calabria. E questa esperienza ci ha dato molto di più di quello che ci aspettavamo. Per esempio Fiumefreddo: abbiamo fatto fatica a capacitarci della splendida solitudine in quella spiaggia, ma ci siamo abituati ben presto, come puoi immaginare. Anche il borgo con il castello è da non perdere! 😉
      Sul Faro di Capo Colonna non sono sicuro, ma dal Parco Archeologico non si poteva accedere: forse entrando dal lato opposto? Chissà, ora vado a vedere…sarà un’altra buona scusa per tornare!
      Un abbraccio e grazie a te, Dani! 😉

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  5. Ragazzi, posso dire che questo vostro on the road meritava 2-3 articoli almeno? Sapevo che la Calabria era tanta roba ma seguirvi nelle stories, leggere dei vostri giorni tra saliscendi e scalinate alla scoperta dei centri storici calabresi, delle giornate al mare (e che mare!) e poi quei tramonti e la natura pazzesca dell’Aspromonte me l’ha fatta desiderare ardentemente. Così come ho desiderato riassaporare certi sapori di cui ho un ottimo ricordo. Grazie davvero per la menzione.
    Fotografie stupende a proposito!
    Più Calabria per tutti!
    (A D O R O i vostri on the road!)

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    • Grazie a te Simo, di cuore! Anche per il tuo prezioso consiglio che ci ha portato ad assaggiare le specialità del Pollino! 😉
      E’ stato un viaggio emozionante e romantico, pieno di belle sorprese, anche grazie a tutti i vostri consigli! 😀
      Più Calabria per tutti è un gran bello slogan e siamo sicuri che ci saranno sempre più viaggiatori attratti da questo bellissimo angolo della nostra Penisola. C’è davvero tanto da scoprire e ti dico la verità, speriamo davvero di tornarci presto! 😉
      Un abbraccio grande!!

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  6. Ragazzi che viaggio avete fatto! Dopo aver letto tutto il post ammetto che non so decidere quale zona mi è piaciuta di più e mi ha fatto venire una gran voglia di scoprire questa regione.

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  7. Che viaggio ragazzi! E che voglia di scoprire la Calabria che, ammetto, conosco davvero poco. Un salto in Sicilia lo potevate fare però!!! Mi vedete? Vi sto mandando un bacio da Capo Peloro! Proprio sotto al Pilone. Vi vedo a Chianalea a mangiare il vostro panino con il pesce spada. Gran bella galleria!

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    • Ahahah beccati! Quel panino al pesce spada era davvero il top! 😛
      Così come è stato emozionante vedere così da vicino la Sicilia, a Palmi prima e poi a Scilla. Nella spiaggia “del Pilone”, quello calabrese, le grandi navi cargo passavano così vicine che sembrava di poterle quasi toccare…

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  8. Avete visitato diverse località che ho fatto io lo scorso anno! La Calabria entra nel cuore e non esce più! Però mi ero fermato a Scilla, avevo meno giorni a disposizione 😉
    Ottimo tour, tornerò per fare la parte ionica.
    Prossima volta non perdetevi il Parco della Sila 😉
    Buona domenica

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    • Ciao Pietro, la parte ionica è diversa per colori e paesaggi rispetto alla tirrenica, ma allo stesso modo affascinante! Sicuramente la prossima volta cercheremo di dedicare più tempo alle zone che stavolta abbiamo dovuto saltare o vedere superficialmente, come il Parco della Sila. Grazie mille e a presto!

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  9. Ciao, potrei sapere cortesemente in che periodo siete stati? Vorremmo prendere spunto dal vostro itinerario per organizzare il nostro che si svilupperà in agosto. Grazie

    Rispondi

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