Carrozze chiuse arrivavano fino alle rive dei giunchi
dove levigano le onde
un nudo busto romano,
e il Guadalquivir le tende sul suo cristallo maturo,
fra le lamine dei fiori e il risuonare dei nembi.
Così scrive Federico García Lorca in San Rafael, poema dedicato a Cordova nell’opera che lo rese grande davanti al mondo, Romancero Gitano.

Quando la scorsa estate siamo arrivati a Cordova, tutto ci saremmo aspettati, tranne che trovare una città piena di fiori, colori e profumi. La colonnina di mercurio del termometro, in quel periodo dell’anno, può arrivare a toccare anche i 45 gradi come se nulla fosse.
Consapevoli di questa possibilità, camminavamo lungo il Guadalquivir ammirando la Mezquita, una delle poche meraviglie del mondo antico che sono sopravvissute a guerre e all’incuria dell’uomo.

E quando aldilà del ponte romano, il Puente de San Rafael, ci siamo incamminati per la Juderia, l’antico ghetto ebraico, abbiamo conosciuto una Cordova inaspettata, colorata e deliziosa.
Passeggiando per le strette e candide vie di quel quartiere dove il tempo sembrava essersi fermato, infilando la testa dentro a portoni socchiusi, con occhi sgranati abbiamo scoperto dei veri e propri tesori cittadini: i patii cordovani.

I CORTILI DI CORDOVA
Fu proprio a causa delle temperature elevate e della necessità di avere sempre una riserva idrica disponibile che i romani nell’antichità costruirono le abitazioni cordovane con uno spazio centrale a cielo aperto, in modo che potesse raccogliere le acque piovane, illuminare e arieggiare gli ambienti circostanti.
La stessa tecnica che venne usata a Pompei, per esempio.

Al centro di questo cortile, circondato da colonnati ombreggianti dove poter accogliere gli ospiti, si trovava un pozzo o una fontana.
Tutto ciò fortunatamente si è magnificamente conservato fino ai giorni nostri, diventando un’attrazione turistica di fama mondiale, grazie ad una manifestazione alla quale prendono parte tutti i cittadini cordovani.

LA FIESTA DE LOS PATIOS DI CORDOVA
La Fiesta de los Patios si tenne per la prima volta nel 1921, per volere del Comune di Cordova, ma prima la scarsa partecipazione da parte dei cittadini, poi la sanguinaria guerra civile spagnola, fecero sì che la manifestazione non avesse successo, almeno fino al 1944.
E’ da questo momento in poi che la festa comincia a riscuotere consensi e ad accrescere la propria popolarità anche fuori dai confini iberici, richiamando turisti da tutto il mondo.

La consacrazione definitiva è datata 2012, quando la Fiesta de los Patios de Cordova viene dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO.

Si tiene ogni anno solitamente tra la seconda e terza settimana di maggio e coinvolge buona parte dei quartieri storici della città: i cordovani aprono le porte dei propri cortili e si sfidano a colpi di fiori, siepi, colori, profumi.
E’ una sfida davvero sentita, non solo per i cospicui premi in denaro in palio, ma per l’onore e la soddisfazione di primeggiare: il proverbio che tra i due litiganti il terzo gode non è mai stato così appropriato e il turista è il vero beneficiario di questa accesa disfida.

L’ingresso ai cortili è completamente gratuito. La gestione dell’evento è ancora una volta affidata al Comune di Cordova che, negli anni, ha creato una perfetta macchina organizzatrice in grado di coniugare la visita ai cortili a tutta una serie di eventi collaterali di primo rilievo.
Potrete trovare tutte le informazioni necessarie sul sito internet ufficiale della manifestazione: orari, mappe, consigli per le visite.

CORDOVA, UNA MERAVIGLIA TUTTO L’ANNO
Visitando Cordova in un altro periodo dell’anno, come abbiamo fatto noi, avrete comunque l’opportunità di ammirare i cortili cordovani, che mantengono inalterato il loro fascino anche fuori concorso.

C’è la possibilità per esempio di organizzare e prenotare una visita guidata dei patii che vi aiuterà ad ottimizzare il tempo e a scoprire i migliori angoli segreti della città.

Solitamente la principale motivazione per la quale si programma una visita alla città di Cordova è la sua splendida Mezquita. Si tratta in effetti di una vera e propria meraviglia di architettura antica, un connubio straordinario di stili e religioni, che da sola vale assolutamente il viaggio.

La maestosità dell’edificio, perfettamente ammirabile attraversando l’antico ponte romano costruito sulle acque del Guadalquivir, è niente in confronto a ciò che vi aspetta varcando i suoi antichi portali.

Entrando dal lato sud-ovest, si accede alla moschea araba musulmana, perfettamente conservata ed integrata alla parte cristiana, di stile gotico, costruita dopo la presa (o meglio, la Reconquista) di Cordova nel 1236 da parte di Ferdinando III di Castiglia, uno dei grandi re cattolici.

I colonnati e gli archi, le antiche porte e le magnifiche decorazioni, sono una bellissima testimonianza dell’antico califfato che ha governato l’Andalusia per secoli.
Meraviglioso è anche il patio esterno, che prende il nome di Patio de los Naranjos per via degli alberi di arancio che lo adornano: durante la Fiesta de los Patios lo vedrete al suo massimo splendore.

Un piccolo segreto: nei giorni non festivi e se non sono previste celebrazioni liturgiche (consultate a tal proposito il sito ufficiale della Mezquita), l’ingresso è gratuito prima delle 9,30! Segnatevi questo appunto che vi farà risparmiare un pò di soldini!

Appena al di fuori delle mura della Mezquita si trova il Bar Santos, famoso per preparare la migliore tortilla di patate di tutta la città. Si tratta di un locale caratteristico e con pochi posti a sedere: fermatevi per una breve pausa, ordinate una cerveza al bancone ed assaggiate questa specialità andalusa.

A Cordova però la cosa più bella ed appagante da fare è perdersi per le vie del casco antiguo, il centro storico. Nel dedalo di stradine bianche ci siamo lasciati guidare solo dall’istinto ed è stata una scelta azzeccata: dietro ogni angolo c’era sempre qualcosa a sorprenderci.

Scorci sulla Mezquita, vasi e fioriere traboccanti in contrasto col candore delle pareti degli edifici, sale da the in stile arabo, i cortili delle case e degli hotel di lusso, il mercato coperto cittadino davvero unico, fra archi arabeggianti, colori e profumi andalusi.

E infine lo Zoco Municipal, un luogo da non perdere: una ex abitazione multifamiliare in stile mudejar, ora convertita in un piccolo mercato dell’artigianato locale.

Mentre Kiki perlustrava i negozietti di ceramiche, gioielli e dipinti fatti a mano, io mi sono seduto sui gradini che conducevano alla loggia, ad ascoltare le melodie flamenche di un gitano che si esibiva con la chitarra nel cortile interno.

Lasciato lo Zoco, la nostra meta successiva sono stati i giardini dell’Alcazar de los Reyes Cristianos, un palazzo fortezza dalle cui torri si gode di un panorama eccezionale sul casco antiguo e sulla Mezquita. I giardini sono molto curati e il contesto è affascinante, con fontane e vasche d’acqua circondate da fiori. Noi avevamo però negli occhi la meraviglia dell’Alcazar di Siviglia (di cui parleremo presto in un altro articolo) visitati pochi giorni prima e così, complice il caldo opprimente del primo pomeriggio, la nostra sosta qui è stata breve.



Un luogo di Cordova che avremmo voluto visitare, ma che per motivi logistici abbiamo dovuto rimandare ad altra visita, è Medina Azahara. Si tratta di un sito archeologico molto importante a 7 km dal centro della città di Cordova, dove è possibile ammirare i resti di un antico insediamento arabo costruito durante il governo del califfato di el-Andalus.

INFORMAZIONI UTILI
Cordova è facilmente raggiungibile in treno da Siviglia, sfruttando la linea ad Alta Velocità (AVE). Il viaggio ha una durata di circa 45 minuti e il prezzo del biglietto, se acquistato per tempo su internet, parte dai 25 Euro A/R a persona. Solitamente chi organizza un viaggio in Andalusia di qualche giorno associa Siviglia, molto ben collegata con l’Italia da diverse compagnie aeree, a Cordova e Granada, tre mete fantastiche che vi consigliamo senza alcun dubbio e che hanno tanti punti in comune: la storia, la cultura, l’architettura, la cucina e il flamenco.

Una volta giunti alla stazione dei treni di Cordova sono diversi gli autobus che conducono al casco antiguo: noi abbiamo preso la LINEA 3 e siamo scesi in Calle San Fernando, per poterci godere una breve passeggiata al di là del Guadalquivir e ammirare la Mezquita dal ponte romano.
Per quanto riguarda la FIESTA DE LOS PATIOS di Cordova, fate riferimento al sito ufficiale dell’evento, dove troverete mappe interattive, orari e consigli utili.
DOVE: Cordova
QUANDO: prima e seconda settimana di maggio
PERCHÉ: per ammirare i cortili di Cordova al massimo del loro splendore e vivere l’atmosfera di una festa tipicamente andalusa.