Durante la nostra recente fuga romantica a Venezia abbiamo dedicato una mattina ad una piccola isola che da tanto desideravamo scoprire: Burano.
Basta così poco per raggiungerla, una mezz’oretta circa dall’imbarcadero di Fondamente Nove, e ha così tanto da offrire che è un peccato non visitarla!
Così, se volete scoprire un mondo straordinario di colori racchiuso in pochi metri quadrati, un piccolo scrigno di tesori nascosto nella laguna veneta, eccolo qui: Burano vi sta aspettando!

COME ARRIVARE A BURANO
Il metodo classico per raggiungere Burano è il vaporetto.
Per ottimizzare costi e tempi, vi consigliamo di acquistare il biglietto giornaliero (costo € 20) dei trasporti pubblici di Venezia.
Pianificando la vostra giornata potrete sfruttare il ticket per 24 ore e raggiungere altri luoghi meravigliosi della laguna, come Murano, l’isola della Giudecca o San Giorgio Maggiore.

Piccola curiosità: lo sapevate che in passato le coppie di sposi in viaggio di nozze a Venezia venivano accompagnate in motoscafo a Murano gratuitamente?
Era uno stratagemma di marketing ideato dagli artigiani dell’isola per favorire l’acquisto delle proprie opere in vetro soffiato!
UN CAMPANILE UN PO’ STRANO
Arrivando in vaporetto da Venezia la prima cosa che ci ha colpito di Burano è stata…il suo campanile storto!
L’inclinazione è così evidente da lontano che suscita una particolare impressione: una sorta di torre di Pisa in un luogo quantomeno inaspettato.

Le sorprese però non sono finite: non appena si entra nel canale di Mazzorbo, l’isoletta collegata a Burano da un ponte, ecco spuntare le prime casette colorate in un susseguirsi di tinte pastello!
E’ solo un piccolo antipasto del meraviglioso spettacolo multicolore di Burano.
LABIRINTH
Tante volte si dice: “E’ bello perdersi per le vie di questo o quell’altro posto”.
Un’espressione inflazionata, ma che in questo caso calza a pennello e si adatta perfettamente alla nostra scoperta di Burano.


Sottopordeghi (sotto-portici), strette calli che si intersecano, ponticelli e vicoli senza uscita rendono questa piccola isola un vero e fantastico labirinto.
Io e Kiki ad un certo punto ci siamo persi: eravamo alla ricerca di uno dei palazzi più colorati di Burano, la casa di Bepi, e ad un certo punto non l’ho più vista!

Il gps tra i stretti vicoli dell’isola non funziona, in più il mio smartphone lo stava usando lei per individuare la casa suddetta…e così mi sono ritrovato ad inseguire Kiki sperando di trovare la strada giusta per raggiungere la Casa di Bepi.
Ok, ce l’ho fatta in poco tempo, ma solo grazie al mio innato senso dell’orientamento! 🙂

IL PONTE DELL’AMORE
Prima della (dis)avventura per trovare la casa di Bepi, c’è un primo approccio con Burano che ci ha fatto innamorare.
Il lungo canale di Fondamenta di Cavanella è un tuffo nel mondo colorato dell’isola che lascia a bocca aperta.

Da percorrere tutta d’un fiato, fino al Ponte dell’Amore, che sono sicuro si chiami così perché se due ragazzi ci salgono sopra e si guardano intorno, non possono fare a meno di baciarsi davanti a tanta bellezza.
Come diceva Jacques Prevert: “I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno”.
Forse anche i palazzi di Burano non ci sono per nessuno, sono parte di un mondo che solo a frammenti arriva ai nostri occhi, solo per qualche piccolo istante riusciamo a capire davvero il loro senso. Solo da qui, dal Ponte dell’Amore.


CORTE DELLA COMARE (TRUE COLORS)
“But I see your true colors
Shining through
I see your true colors
And that’s why I love you
So don’t be afraid to let them show
Your true colors
True colors are beautiful
Like a rainbow”
Proprio a due passi dal Ponte dell’Amore c’è una piazzetta in cui dovete assolutamente andare: Corte della Comare.
Qui si respira la vera essenza dell’isola di Burano: i panni stesi, i profumi che provengono da qualche cucina e tutt’intorno al piccolo parco, le piccole casette sembrano uscite da un astuccio della Faber Castell!

C’è una gamma incredibile di tinte pastello qui, perfettamente abbinati tra loro nelle mille sfumature esistenti.
PIAZZA BALDASSARE GALUPPI E IL MUSEO DEL MERLETTO
Il centro ideale di Burano è qui, nell’unica grande piazza dell’isola.
Qui si trova anche la Chiesa di San Martino e il suo campanile tutto storto, anche se da visto da qui fa meno impressione, o perlomeno a noi così è parso.


Di fronte all’ingresso della basilica si trova il Museo del Merletto: oltre alla bellissima esposizione di pezzi unici, si può assistere dal vivo (solo al mattino) alla creazione di alcuni esemplari per opera delle merlettaie, ancora oggi depositare delle antiche tecniche di lavorazione.
Un’arte che ha reso celebre l’isola di Burano in tutto il mondo, nata a Venezia nel 1500, nel cuore del Rinascimento italiano.
NON BISOGNA PERDERE LA…BUSSOLA’!
Non si può lasciare Burano senza aver prima assaggiato il suo dolce tipico: il bussolà!
Gli ingredienti sono semplici e nutrienti: uova, farina, zucchero e burro.
Una vera delizia che originariamente le donne dell’isola preparavano per i marinai in partenza e che oggi è possibile assaggiare fermandosi ad uno dei forni o pasticcerie dell’isola.
Occhio alle differenze: a Venezia il bussolà è salato, mentre la versione buranea (l’originale!) è dolce!

Dunque, cosa vi ispira di più di Burano? Le sue calle labirintiche, le sue casette tutte colorate, i merletti preziosi o il suo dolce tipico, il bussolà?
Non vi resta che partire alla volta di questa coloratissima isola della laguna veneziana per scoprirlo di persona!
10 commenti su “Burano, l’isola dai mille colori”
Ma che bella che è Burano! Non ci sono mai stata ma mi piacerebbe troppo. Le foto sono una più bella dell’altra!
Grazie! Infatti abbiamo fatto tantissime foto: il borgo è davvero unico!
Che bei colori! E pensare che non è semplice – in qualsiasi altro posto sembrerebbero un pugno in un occhio, mentre qui l’effetto è spettacolare.
Ora che dici che le coppie di sposi in viaggio a Venezia venivano non pagavano il motoscafo per andare a Murano: la mia madrina è andata in viaggio di nozze a Venezia negli anni ’70 e in salotto ha un oggetto di vetro indefinibile che arriva proprio da lì – devo chiederle se lo ha comprato proprio in luna di miele!
E’ una tavolozza perfetta! Facci sapere se anche per la tua madrina è stato così per andare a Murano!
Bellissima Burano con tutte le sue casette e vicolini colorati. E poi te lo devo dire : è partito un applauso virtuale quando hai citato “True Colors” 🙂
Ma grazie ragazzi!
Voi sì che ve intendete! 🙂
Ho un bel ricordo di Burano, dei suoi incredibili colori e…del suo campanile storto! In particolare mi sono rimasti impressi i lavori al merletto, alcuni davvero complicatissimi..o almeno ai miei occhi, io che non so neanche cucire un bottone…ahahah! Bel reportage e bellissime foto ragazzi, complimenti!
Grazie mille Alessia!
Burano e i suoi palazzi colorati sono talmente particolari che ogni due passi ci fermavano a fare fotografie! 🙂
Bellissimo articolo ma soprattutto bellissime foto, complimenti! Pensiamo che le isole siano una grande attrazione di Venezia e ci fa piacere che articoli come questo le valorizzino. Perdersi tra le calli i colori di Burano è un’esperienza che chiunque passi qualche giorno a Venezia dovrebbe fare
Siamo completamente d’accordo: Burano è un’esperienza assolutamente da non perdere se si passa qualche giorno a Venezia. Inoltre il viaggio in vaporetto permette di ammirare lo skyline di Venezia da un punto di vista diverso dal solito. E’ molto romantico! Grazie per i complimenti e per la visita! 🙂