Bologna nei portici d’autunno, negli androni dei licei, nei cortili dei palazzi del centro.
Bologna dall’alto delle torri, nei salotti buoni e nei tavoli delle osterie, tra gli scaffali delle biblioteche.
Bologna nelle sue botteghe storiche, che raccontano il suo passato e tramandano le sue tradizioni.
Un concentrato di emilianità, di rustico savoir-vivre, di abitudini consolidate come il bicchiere di pignoletto a mezzogiorno o la spesa in bottega sotto casa.
Tante volte Bologna l’abbiamo vista di sfuggita, vissuta da turisti più attenti allo shopping che ai particolari.
Questa volta volevamo provare un’esperienza diversa, per scoprire almeno un po’ dei suoi segreti: il tour delle botteghe storiche di Bologna proposto da Musement era l’occasione giusta!
Tra degustazioni di prodotti tipici, aneddoti e curiosità, il nostro itinerario a piedi nel centro storico di Bologna è stata un’esperienza da ricordare: oggi sul blog vi raccontiamo le tappe del nostro tour!
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PIAZZA MAGGIORE
Parte da qui il nostro tour a piedi tra le botteghe storiche di Bologna, dal cuore pulsante della città: qui un tempo, a due passi dalla Fontana del Nettuno, sorgeva il grande mercato all’aperto cittadino.
Oggi possiamo soltanto immaginare quale confusione regnasse ai piedi della Basilica di San Petronio, tra bestiame in esposizione e le urla dei commercianti.
Ad un certo punto, verso la fine del 1800, periodo di importanti rivoluzioni urbanistiche, il mercato alimentare di Piazza Maggiore viene soppresso, e vengono individuate due zone distinte dove spostare i banchi dei commercianti: il Mercato delle Erbe e l’area del Quadrilatero.
Il primo, a lavori ultimati, diventa il mercato coperto cittadino; il secondo, alle spalle del Palazzo dei Banchi (che deve il suo nome proprio a ciò che nasconde dietro di sé) che si affaccia su Piazza Maggiore, si può definire un vero e proprio mercato diffuso, e attualmente è il più frequentato dai turisti di tutto il mondo.

IL MERCATO DELLE ERBE
Costruito agli inizi del XX secolo, il Mercato delle Erbe è ancora oggi quello più popolare e frequentato dai locali: uno dei motivi principali è che i prezzi sono in genere più bassi di quelli applicati nella zona del Quadrilatero.
La pianta di questo grande mercato coperto è a croce: nell’area centrale si trovano i banchi alimentari, mentre nelle due ali sono state create delle zone ristoro, circondate da bar e locali molto frequentati durante l’ora dei pasti e dell’aperitivo.
Sacha, la nostra guida, ci indica un’ottima macelleria specializzata in carne di cavallo (Cossarini), quindi ci conduce alla Formaggeria Barbieri, che ha sede nel Mercato delle Erbe dal 1968.
Qui ci aspetta la prima degustazione della giornata: Alberto ci spiega che loro comprano il Parmigiano Reggiano da un’azienda di Cavola, sulle colline reggiane, a sua detta la migliore zona di produzione.
È un parmigiano di montagna, che a fine stagionatura ha un sapore più dolce rispetto a quello prodotto in pianura.
Assaggiamo il 24-36 mesi, perfetto da accompagnare ad un bicchiere di lambrusco, e il 40 mesi, più adatto per fare i tortellini, icona gastronomica contesa tra Modena e Bologna.
Su quello da 40 mesi, Alberto versa qualche goccia di Aceto Balsamico di Modena IGP, che conosciamo bene e che amiamo profondamente abbinato al parmigiano.
A concludere la degustazione due pecorini: uno toscano, dal sapore più dolce, e uno sardo, che pizzica leggermente sulla lingua ed ha un carattere più deciso.


Salutiamo Alberto e continuiamo la visita guidata al Mercato delle Erbe, visitando le aree laterali: ci sono pizzerie al taglio, bar, c’è Banco 32, un locale proprio di fronte al banco del pesce, dove si possono assaggiare tapas di specialità di mare, oppure Polpette e Crescentine, gettonatissimo dai bolognesi per la cena.
Di giorno ci sono tante persone a fare la spesa, ma la sera qui al Mercato delle Erbe deve esserci un’atmosfera fantastica!
Curiosità: uscendo dal lato di Via Belvedere, la nostra guida ci fa notare un locale, famoso sia perché vi si tengono concerti dal vivo ed eventi culturali, sia perché gestito da non udenti.
E’ il Bar Senza Nome: non si tratta di una bottega storica di Bologna, ma di un luogo di aggregazione unico nel panorama bolognese.

VIA PESCHERIE VECCHIE
Dal Mercato delle Erbe torniamo verso Piazza Maggiore e, superato il Palazzo dei Banchi (del quale vi avevamo accennato poco più in alto), ci addentriamo lungo Via Pescherie Vecchie.
Ora ci troviamo all’interno del Quadrilatero, l’altra zona di Bologna dove a fine ‘800 furono spostati i banchi alimentari.
Via Pescherie Vecchie è un susseguirsi prima di locali in cui si servono taglieri di salumi e vino, poi di bancarelle di frutta e verdura e la Pescheria del Pavaglione, dove si possono assaggiare piatti di pesce crudo.
I banchi di frutta e verdura si trovano nel retro della Chiesa di Santa Maria della Vita, dove un tempo trovavano spazio pellegrini e infermi, fienili e magazzini.
E’ forse una delle vie più affascinanti di Bologna, all’ora dell’aperitivo si fa fatica a passeggiare tanti sono i bolognesi che vengono qui, ma poco prima di pranzo ci sono tantissime persone a fare la spesa e ci sono tanti buoni profumi a riempire l’aria.
All’incrocio con Via Drapperie, Sacha ci indica altre due botteghe storiche da non perdere: la Salumeria Simoni e la Drogheria Gilberto.
La Salumeria Simoni è un’istituzione locale per quanto riguarda prosciutti e insaccati, inoltre espone e vende l’Aceto Balsamico di Modena IGP.
Nella vetrina in Via Drapperie si può ammirare una piccola batteria di botti utilizzate per l’invecchiamento dell’”oro nero” di Modena.


BOTTEGHE STORICHE DI BOLOGNA: DROGHERIA GILBERTO
La Drogheria Gilberto è un punto di riferimento per i bolognesi dal 1905, anno in cui la famiglia omonima ha deciso di aprire i battenti in Via Drapperie nel Quadrilatero.
Michele e i suoi fratelli oggi hanno preso in mano le redini della bottega storica di famiglia, dividendosi nei due negozi quasi attigui: quello in cui si trovano oggetti per la casa e quello dove si vendono prodotti alimentari e vini.
In quest’ultimo abbiamo fatto la nostra seconda degustazione, assaggiando Parmigiano Reggiano con gocce di aceto balsamico, crostini con ragù di carne preparato secondo una centenaria ricetta di famiglia e Pignoletto, vino bianco frizzante tipico dei colli bolognesi.
Gilberto è anche un’enoteca super fornita e vi si trovano etichette non solo locali, ma di tutto il territorio italiano. Inoltre qui potrete trovare i cioccolatini Majani, storica azienda bolognese che produce cioccolato dal 1796.
Se passate di qui il sabato sera, durante la bella stagione, potete sedervi nei tavolini all’aperto e godervi l’aperitivo con prodotti tipici locali.

BOTTEGHE STORICHE DI BOLOGNA: IL PANIFICIO PAOLO ATTI & FIGLI
Mentre usciamo da Gilberto, una signora sta entrando nel panificio di fronte e rivolgendosi alla nipote, dice: “Qui ci venivo sempre con mia madre, fanno tutte le cose a mano”.
L’insegna storica riporta “Panificio Piemontese”, ma l’attuale proprietà è della famiglia Atti, azienda bolognese che produce tortellini dal 1868.
La nostra guida ci spiega che spesso le insegne non corrispondono agli attuali negozi, perché quelle antiche non si possono togliere: un modo per preservare la storia e continuare a raccontarla.
Aprendo la porta del panificio, un profumo incredibile ne fuoriesce: è impossibile andare via da qui senza aver acquistato nulla, tante sono le delizie esposte in vetrina.
Consigliata anche la visita dell’altro punto vendita, nella vicina Via Caprarie: il soffitto affrescato e la riserva “aurea” di tortellini in vetrina sono da vedere!

BOTTEGHE STORICHE DI BOLOGNA: ANTICA AGUZZERIA DEL CAVALLO
Seguiamo Via Drapperie, superiamo l’affollata pescheria l’Adriatica (di solito dove c’è fila c’è qualità…) e raggiungiamo l’Antica Aguzzeria del Cavallo.
Qui un tempo si acquistavano e si portavano a far affilare le armi bianche, come spade e coltelli: la particolarità è che l’affilatura veniva eseguita utilizzando lo zoccolo di cavallo!
Oggi in vetrina sono esposti utensili per preparare pasta fresca, coltelli, grembiuli e forbici di tutti i tipi, mentre all’interno il tempo sembra essersi fermato agli anni ‘60.


VIA CLAVATURE E IL MERCATO DI MEZZO
Parallela a Via Pescherie Vecchie, in Via Clavature troviamo l’ingresso principale al Mercato di Mezzo, la Chiesa di Santa Maria della vita e la facciata di quello che un tempo era chiamato l’Ospedale di Santa Maria della morte, proprio di fronte.
Questa curiosa contrapposizione era data dal fatto che, mentre nell’edificio religioso venivano messi in salvo i pellegrini, nell’ospedale dall’altra parte della strada gli studenti di medicina sezionavano i cadaveri durante le lezioni di anatomia.
Il Mercato di Mezzo, una delle mete del nostro itinerario tra le botteghe storiche di Bologna, era invece sede del mercato delle granaglie, ovvero dei grani e dei cereali.
Nel 2014 è stato oggetto di una riqualificazione e oggi si sviluppa su tre piani, tutti adibiti a ristorazione: è uno dei posti migliori dove assaggiare diverse specialità bolognesi, ci sono tantissimi locali.
Facendo una piccolissima deviazione dal nostro itinerario, attraversiamo il portico della Morte giungendo davanti alle vetrine della Libreria Nanni, la più antica di Bologna specializzata in testi rari sia italiani che esteri.
L’OSTERIA DEL SOLE
L’ora del pranzo si avvicina, i tavoli dei locali del Quadrilatero si riempiono, i banchi di frutta si svuotano e la gente cerca di acquistare le ultime cose prima di tornare a casa.
Salutiamo la nostra guida: il walking tour insieme a lei è terminato, ma il nostro itinerario tra le botteghe storiche continua.
Nel Panificio Atti in Via Drapperie acquistiamo pane, focaccia e qualche oliva all’ascolana, da Simoni prosciutto e mortadella, e poi ci dirigiamo verso uno dei nostri posti preferiti di Bologna: l’Osteria del Sole.
Aperta dal 1400 in vicolo Ranocchi, è sicuramente una delle osterie più antiche di tutta la città, consigliata anche dal Touring Club Italiano.
Al bancone si servono calici di vino, ad un costo variabile che va dai 2 ai 3,5 euro a seconda della tipologia, ma ovviamente è possibile acquistare anche una bottiglia del vino preferito.
Puoi sederti e mangiare quello che vuoi, quello che porti da casa o che hai acquistato in una delle botteghe del Quadrilatero, come abbiamo fatto noi.
L’atmosfera è in assoluto la più affascinante di Bologna: gli anziani giocano a carte e leggono il Resto del Carlino, i giovani universitari chiacchierano e bevono un bicchiere di Pignoletto.
Di solito all’ora del pranzo è sempre bello pieno, anche perché ormai è diventato famoso e arrivano anche i turisti, che sono letteralmente rapiti dal forte carattere di questo locale e dagli avventori che lo frequentano.
Spesso ci si ritrova a tavola uno a fianco all’altro, sconosciuti gomito a gomito a consumare il pasto e a raccontarsi barzellette.
Quanto è bello un posto così?
Tappa imperdibile se vi trovate a Bologna!


BOTTEGHE STORICHE DI BOLOGNA: L’ANTICA DROGHERIA DALLA PIOGGIA
Solitamente per tornare verso la stazione dei treni siamo soliti percorrere Via Indipendenza, la famosa via dello shopping di Bologna.
Questa volta cambiamo percorso, perché vogliamo visitare un’altra bottega storica della città: l’Antica Drogheria Dalla Pioggia.
Il negozio c’è da 400 anni, punto di riferimento per gli abitanti di Via Galliera e non solo: l’attuale proprietà ha rilevato la bottega nel 1967 e soltanto due anni fa ha festeggiato il cinquantesimo anniversario, con un evento che ha coinvolto la popolazione bolognese.
La vetrina ha un fascino irresistibile: all’interno troverete prodotti tipici emiliani, caramelle di mille tipi e vi sembrerà di tornare bambini.
La Drogheria Dalla Pioggia ci ha ricordato una di quelle botteghe che si trovano nei piccoli centri di montagna, che hanno un po’ di tutto, ma soprattutto un’atmosfera senza pari, che fa stare bene!
Sì, proprio così: fare la spesa in questi posti fa stare bene!

Il nostro itinerario tra le botteghe storiche di Bologna termina qui, anche se ci sarebbero tantissime altre cose da vedere e altre storie da ascoltare. Come in un gioco dell’oca, tappa dopo tappa abbiamo scoperto i segreti di questi tesori cittadini, da custodire e preservare con cura.
E volete sapere una curiosità?
Un gioco dell’oca delle osterie bolognesi esiste per davvero! È molto antico e sul tabellone sono presenti tutte le osterie: in ognuna delle caselle è riportato il nome e la specialità della casa.

Ogni tanto è proprio bello farsi guidare, per conoscere a pieno la storia e le tradizioni di una città.
Se vi è piaciuto il nostro tour, potete prenotarlo direttamente sul sito di Musement. Oltre a quello al quale abbiamo partecipato noi (“Botteghe Storiche Bologna tour a piedi”) troverete tantissime altre esperienze proposte…enjoy!
– articolo in collaborazione con Musement –
10 commenti su “Botteghe storiche di Bologna: un itinerario di gusto e tradizione”
Oddio, questo è uno di quei tour ad alto livello di golosità che piacciono a me! Sono stata un paio di anni fa a Bologna e l’ho amata! Peccato non aver saputo allora di questo tour. Sappiate che ora mi avete fatto venire una gran voglia di tornare a Bologna e solo per fare questo tour! Accipicchia, c’è da sentirsi come Alice nel Paese delle Meraviglie!
E noi ti aspettiamo in Emilia, Simo! ?
Magari dopo essere tornata a Bologna, ti potrebbe piacere anche Modena, la nostra città, nella quale saremmo onorati di farti da guida! ?
Grazie come sempre, un abbraccio!
Essendo piemontese sono “obbligata” a dire che la cucina della mia regione è la migliore in tutta Italia, ma diciamo che quella emiliana è subito lì, al secondo posto 😉 Prosciutto, tortellini, aceto balsamico, formaggio… e i cremini Fiat!
Sono stata a Bologna un secolo fa e ci devo assolutamente tornare. Non voglio perdermi nessuna delle vostre tappe ma in particolare quella dell’osteria.
Ottima scelta Silvia, l’osteria è uno di quei posti che dopo aver conosciuto non puoi a meno di parlarne! ?
Ti aspettiamo a Bologna allora! ?
Devo ammettere che Bologna non è una città che ho amato, lo sapete, magari un tour come questo potrebbe farmi cambiare idea su questa città.
Io penso che sia stato il poco tempo a disposizione a non farvi vivere un’esperienza da ricordare, ma sono sicuro che con una seconda chance e il tour delle botteghe storiche cambiereste opinione su Bologna! 😉
Un modo straordinario per vivere Bologna, assolutamente da provare!
Sì, scoprire Bologna attraverso le sue botteghe è davvero affascinante! 😉
Articolo molto interessante grazie per le dritte
Grazie Luigi! Hai in programma un bel giro a Bologna? 😉