Ci siamo, siamo entrati ufficialmente nella Fase 2: riaprono hotel, bar e ristoranti, sono di nuovo accessibili le nostre amate spiagge, lentamente cerchiamo di tornare alla normalità, pur con tutte le precauzioni del caso.
Quello del turismo è sicuramente uno dei settori più colpiti dalla maledetta pandemia e per incentivare l’immediato rilancio di un comparto fondamentale per l’economia italiana, il Governo ha introdotto una misura interessante: il bonus vacanze.
Vediamo cos’è, chi ne ha diritto e come si può richiedere.
IL BONUS VACANZE: COS’È E COME RICHIEDERLO
Per il rilancio del turismo in Italia, il Governo ha varato il bonus vacanze: un incentivo che mette a disposizione delle famiglie italiane fino a 500 euro, da spendere nelle strutture ricettive presenti sul territorio nazionale.
Chi può richiederlo?
Il bonus vacanze può essere richiesto dalle famiglie che hanno un Isee inferiore a 40.000 euro. Facile? No, per chi non ha dimestichezza con gli aspetti fiscali.
Per calcolare l’Isee familiare ci sono da considerare diversi aspetti, come per esempio il patrimonio immobiliare e i parametri desunti dalla Scala di Equivalenza.
Se volete divertirvi (o impazzire, a seconda dei punti di vista) a calcolare il vostro Isee familiare, potete fare una simulazione sul sito dell’INPS.
L’alternativa più semplice è quella di affidarsi ad un commercialista.
A questo punto, se il vostro Isee è inferiore a 40.000 euro, potete usufruire del Bonus Vacanze 2020, tenendo presente che:
- se siete una famiglia composta da tre o più persone, avrete diritto complessivamente a 500 euro;
- se il vostro nucleo familiare è composto da due persone il bonus è limitato a 300 euro;
- se siete single, avrete a disposizione 150 euro.

BONUS VACANZE: COME UTILIZZARE IL CREDITO A DISPOSIZIONE
Come si possono spendere questi soldi?
Il Decreto Legge Rilancio prevede che siano utilizzati in un’unica soluzione, con pagamento diretto alla struttura ricettiva.
Questo vuol dire che l’ammontare del credito derivante dal Bonus Vacanze a cui avete diritto non potrà essere suddiviso in più week end.
Un’unica volta, un unico soggiorno, ovviamente anche di più giorni.
Altro aspetto fondamentale: il pagamento dovrà essere fatto direttamente dal cliente a favore della struttura, senza l’intermediazione di OTA (Online Travel Agency), come Booking.com o Airbnb.
Ci si potrà avvalere però di agenzie di viaggio fisiche e di tour operator.
L’80% dell’importo del bonus dovuto sarà anticipato dall’esercente della struttura ricettiva, sotto forma di sconto, il restante 20% dovete portarlo in detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi.
Tutto questo, sempre considerando il massimale che avete a disposizione come nucleo familiare.
Facciamo un esempio pratico: una famiglia di 3 persone soggiorna in un hotel di Rimini per 6 notti, per una spesa complessiva pari a 800 euro. Il bonus vacanze utilizzabile dalla famiglia ammonta, come abbiamo visto, a 500 euro complessive. Al momento del saldo, l’esercente anticiperà l’80% del bonus, pari a 400 euro, sotto forma di sconto sul totale, mentre la famiglia dovrà versare la differenza tra l’ammontare complessivo e lo sconto, pagando quindi 400 euro. I restanti 100 euro di bonus saranno portati in detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi del 2021.

CONSIDERAZIONI
Fatte le dovute premesse, appare chiaro che usufruire del Bonus Vacanze non sarà così facile come poteva sembrare dalle parole del Presidente del Consiglio.
All’iniziale determinazione dell’Isee si aggiunge un successivo procedimento farraginoso, che rischia di rendere vano lo sforzo fatto per rilanciare il turismo in Italia.
Siamo d’accordo al 100% sul fatto di trascorrere le nostre vacanze entro i confini nazionali, è quello che faremo e da tempo ci prodighiamo per raccontare le bellezze della nostra Penisola.
Ci aspettavamo però, da parte del Governo, un intervento di ben altro spessore e soprattutto una facilitazione dell’utilizzo dell’incentivo.
Voi che idea vi siete fatti del Bonus Vacanze?
2 commenti su “Bonus vacanze: cos’è e come richiederlo”
Ancora non ho capito se potrei averne diritto o meno, e poi come dici tu il procedimento è davvero complesso. Alla fine temo che poi tra spesa del commercialista e tempo dedicato a fare tutti i calcoli del caso, alla fine forse si fa prima a lasciar perdere ? Purtroppo è sempre tutto più complicato di come sembra, a partire dalla cassa integrazione che doveva arrivare a inizio aprile e a oggi ancora niente, oppure il contributo per le partite IVA…
Ma sì dai, ne usciremo in un modo o nell’altro!
Ciao Silvia, è passato un po’ di tempo e ci sono ancora molti dubbi legati al bonus vacanze! Di certo il metodo per capire se uno ne ha diritto o meno non è proprio immediato, di conseguenza in tanti non riusciranno probabilmente ad usufruirne! Però sì, in qualche modo ne usciremo! 😉