A Castellino ci si arriva per caso.
Nascosto tra i boschi di faggi e i castagneti sulla sponda sinistra del fiume Scoltenna, il piccolo borgo ci è apparso davanti agli occhi all’improvviso.
Case in sasso, una piccola chiesetta, un’alta torre e il rumore del vento tra le foglie.
Nel cielo limpido di primavera il profilo magnifico del Monte Cimone, bianco e splendente dopo le recenti nevicate, si erge sopra il paese di Riolunato. Nella vallata sottostante una diga trattiene le acque del fiume, creando un bacino dal colore verde smeraldo.
C’è un bambino che gioca a rincorrere le galline; nell’aria un profumo di buono, di cucina domestica, attira la nostra curiosità.
E così una passeggiata di Pasquetta è diventata l’occasione per conoscere una piccola realtà delle nostre montagne, fatta di passione e rispetto delle tradizioni: il birrificio di Casa Gigli.

CAMBIO VITA: DA BERLINO A CASTELLINO!
A Castellino di Riolunato ci sono arrivati per caso anche Gabi e Heinz, i padroni di casa del B&B Casa Gigli.
Un giorno di 20 anni fa sono partiti da Berlino per raggiungere degli amici che vivevano proprio tra queste montagne.
Quel giorno la loro vita è cambiata per sempre, perché lo spettacolo della natura dell’Appennino li ha completamente conquistati.
Il tempo di organizzarsi ed ecco che i due coniugi acquistano Casa Gigli, dando inizio alla loro nuova avventura, fatta di tanta passione e un pizzico di sana follia.
Un turismo al contrario, o forse è meglio dire una scelta decisamente slow: dalla grande metropoli ad un minuscolo borgo di montagna, per produrre ottima birra e vivere circondati dalla natura.

IL BIRRIFICIO PIÙ PICCOLO D’ITALIA
“Credo sia il birrificio più piccolo di tutta l’Italia”.
Gabi ci accompagna nelle piccole stanze dell’opificio, dove lei e suo marito Heinz, il maestro birraio di Casa Gigli, mescolano sapientemente gli ingredienti nel rispetto della tradizione tedesca.
Il profumo di birra in fermentazione è delicato e la padrona di casa ci invita ad assaggiare il malto che viene utilizzato per produrre le varie versioni di birre artigianali.
Ce n’è una, la San Michele, che prende il nome proprio dal paese nel quale il frumento viene coltivato: un piccolo borgo del nostro Appennino, nel comune di Pievepelago.
Una birra km 0 a tutti gli effetti, realizzata con la materia prima del territorio.
Lasciati i locali di produzione, ci spostiamo all’esterno: Gabi e Heinz ci fanno accomodare davanti alla casa padronale, per dare inizio alla degustazione.
Noi ovviamente non vediamo l’ora!

LE CINQUE MERAVIGLIE DI CASA GIGLI
Gabi ci racconta di Brema mentre stappa FestBier, la prima delle “cinque meraviglie” di Casa Gigli.
Lei è nata e cresciuta là, nel nord della Germania, e quando ne parla le brillano ancora gli occhi: “Se andate non perdetevi il museo dell’emigrazione, è splendido”.
Gabi e Heinz sono molto gentili e, tra un brindisi e l’altro con vista sul Monte Cimone, ci raccontano anche la loro esperienza a Castellino.
All’inizio non è stato facile, c’era tanto lavoro da fare. Poi le cose si sono sistemate e ora riescono a ritargliarsi del tempo per tornare a Berlino o fare delle piccole vacanze in giro per l’Italia.
La bionda Festbier è buonissima e se il buongiorno si vede dal mattino, le altre non possono che essere altrettanto valide.
La seconda proposta è una lager a bassa fermentazione, la Krausen, che conferma tutte le aspettative. Ha note più delicate e scende che è un piacere, probabilmente presenterà il conto tra qualche minuto!
La chiacchierata con Gabi si sposta sui prossimi eventi in programma a Casa Gigli.
Il 10 giugno avrà luogo un workshop con alcuni studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, che esporranno le proprie opere nel cortile antistante la casa padronale. La mostra continuerà anche nei giorni successivi nelle stanze del B&B.
Gabi ci racconta che l’esposizione d’arte temporanea è diventata ormai un appuntamento annuale al quale tengono molto: un’occasione di festa unita alla passione per la creatività.

UNA BIRRA A CHILOMETRO 0
Stappiamo la terza creazione di Heinz, la “San Michele”: una blanche ottenuta con coriandolo e scorza d’arancio, oltre al frumento proveniente dal piccolo borgo di San Michele, che dista appena 15 chilometri da Castellino.
Gabi ci spiega che la blanche è l’unica birra prodotta a Casa Gigli che non rispetta il decreto di purezza tedesca del 1516. Le nostre facce attonite devono essere molto divertenti da osservare: non avevamo mai sentito parlare di questo dettame, ma Gabi recupera una birra non artigianale e ci fa notare come questo sia richiamato sull’etichetta.
La quarta opera d’arte di Casa Gigli è una birra speziata, la Spezial, tipologia che amo particolarmente e infatti, dopo un breve assaggio, diventa immediatamente la mia preferita, assieme alla bionda Festbier.
Il sole continua a scaldare senza soluzione di continuità e sicuramente ci stiamo abbronzando: tra una chiacchiera e una sorsata di buona birra il tempo passa velocemente.
L’ultima creazione di Heinz è la Lorenzator, una doppio malto di tutto rispetto che è la degna conclusione della nostra degustazione.
Prima di rimetterci in cammino, ci informiamo sul Bed and Breakfast, che dispone di due appartamenti con cucina attrezzata.
Gabi ci dice che, se la chiamiamo per tempo, possiamo accordarci per una giornata in cui ci insegneranno il processo produttivo della birra.
Non ce lo facciamo ripetere due volte: chiediamo il biglietto da visita e promettiamo di rivederci presto!
Il ritorno verso casa è sull’onda dell’entusiasmo che questa esperienza ci ha trasmesso: felicità per aver scoperto un posticino come piace a noi, ma soprattutto per aver conosciuto due splendide persone come Gabi e Heinz, che mettono così tanta passione in quello che fanno.
Non deve essere stato facile cambiare vita in modo così radicale, tuttavia con grande gentilezza e simpatia sono stati loro a farci sentire come a casa: non è incredibile?
E così a Castellino di Riolunato la prima volta ci arrivi per caso, ma una volta che sei stato ospite di Gabi e Heinz ci torni con ben più di un motivo!
4 commenti su “Esplorando l’Appennino Modenese: il birrificio di “Casa Gigli””
Non conosciamo molto le vostre zone! Vi verremo a trovare per una birretta!
Ragazzi, vi aspettiamo per offrirvela noi! Ci farebbe molto piacere avervi come nostri ospiti per una passeggiata in Appennino! Un abbraccio, Ale e Kiki
E incredibile si il discorso “farci sentire a casa”, i casi riusciti di expat inverso qui in Italia si contano sulle dita di una mano ma evidentemente passione e dedizione sono due armi vincenti ovunque! Detto questo io ragazzi mi devo scusare infinitamente perché stasera scorrendo la mia timeline di Twitter mi sono accorta che c’era gente che RT questo vostro post.
Post che proprio non c’era fra le menzioni!!! Periodicamente accade purtroppo, ne parlavamo con i Lemuri qualche tempo fa. Stesso discorso con i messaggi privati sob.
Sul fronte iscrizione ancora una volta fumata nera: da ieri nessuna mail nemmeno in spam! Mi permetto: avete provato il plugin di Jetpack?
PS: Gabi ha veramente ragione, Brema è fantastica!
Ma figurati Orsa, non ti devi mica preoccupare!! Non ci siamo mai accorti di queste “sviste” di Twitter, grazie per la segnalazione! ?
Riguardo alla newsletter, noi già utilizziamo il plugin di Jetpack e finora non avevamo avuto inghippi… È proprio una cosa strana!! ?
Ora siamo in Liguria, quando torniamo provo a vedere cosa posso fare…male che vada ti scrivo direttamente io quando esce un nuovo articolo!! ??
Chiudo con Brema: deve fare molto freddo in inverno lassù, ma ci stiamo pensando per il periodo prenatalizio. Tu quando sei andata? ?
Buonanotte e grazie ancora!