Arcos de la Frontera è il pueblo blanco per eccellenza, Vejer de la Frontera è la finestra andalusa sulla Costa de la Luz e l’Oceano Atlantico.
Basterebbero queste premesse per convincervi ad inserire queste due tappe nel vostro prossimo viaggio in Andalusia, nel sud della Spagna.
Perché questa terra di poeti, scrittori e gitani è una meraviglia tutta da scoprire, fatta di candidi borghi arroccati su dolci colline, campi sconfinati di girasoli e panorami da mozzare il fiato.
Allora, perché aspettare? Ogni stagione è perfetta per visitare questo angolo di penisola iberica: basti considerare che sono 300 i giorni nell’arco di un anno in cui splende il sole da queste parti!
LE STRADE E LE DONNE DI ARCOS
Arcos de la Frontera è una poesia scritta sulla roccia, un labirintico saliscendi di vicoli bianchi, un concentrato di arte e storia andalusa: impossibile non innamorarsene.
Manuel Fernandez Mayo, celebre poeta, quasi 100 anni fa scrisse: “Ad Arcos ci sono due assassini: le strade e le donne!”.
Giunti ad Arcos in una bella mattina di metà estate, ci siamo subito confrontati con il primo “assassino”: la via in salita che conduce al Casco Antiguo.
Però una volta in cima, ragazzi che spettacolo!
La vista dalla terrazza panoramica di Plaza del Cabildo è qualcosa che non si dimentica: il fiume Guadalete circonda la collina di Arcos e tutt’intorno il paesaggio ha dei bellissimi colori.
Nella piazza si celebrano invece le fiestas più importanti del paese: imperdibile è quella dedicata alla patrona, Nuestra Señora de las Nieves, la patrona di Arcos.
Lasciata la terrazza, ci si tuffa in un dedalo di bianche e strette calles, circondati da balconi in fiore e piccoli angoli colorati, fino a raggiungere la pinacoteca municipale.
Ospitata all’interno del Palacio del Mayorazgo, un incantevole edificio del XVII secolo, il centro espositivo è sede di una mostra permanente dedicata ai pittori locali.
Le altre sale del palazzo custodiscono opere di scrittori, poeti e scultori locali; la piacevolissima visita si conclude rilassandosi all’ombra del pergolato nell’incantevole Jardin Andalusì, di ispirazione araba.
Continuiamo la passeggiata nel Casco Antiguo fino a raggiungere il Mirador de la Peña Vieja, dove si gode di uno splendido scorcio sul Lago di Arcos, un bacino artificiale creato dal fiume Guadalete.
Infine, non si può lasciare Arcos de la Frontera senza aver assaggiato le sue prelibatezze.
Tra le bianche calles del Casco Antiguo vi consigliamo la Taberna Jovenes Flamencos, che ha tavoli all’aperto e serve un piatto tipico locale: l’Albajada. Era ed è il pasto dei contadini di Arcos: pane casereccio inzuppato nell’uovo ed asparagi: semplice ma buonissimo!
VEJER DE LA FRONTERA, FINESTRA SULLA COSTA DE LA LUZ
Ad un’ora buona di macchina verso sud da Arcos de la Frontera e a due passi dall’Oceano Atlantico, Vejer de le Frontera è un sogno ad occhi aperti.
Se Arcos è il punto di partenza per la strada dei pueblos blancos andalusi, Vejer è l’approdo perfetto e ideale, la finestra sulla Costa de la Luz che ha ispirato nei secoli canti e poemi gitani.
Bianca, splendente e adagiata su una dolce collina, Vejer è bellissima e accattivante.
Un perfetto set cinematografico: quando l’abbiamo visitata stavano girando delle scene di un film di Bolliwood!
Nelle sue strette e candide calles, il Casco Antiguo raccoglie il meglio dell’architettura e della cultura andalusa: cortili in fiore, portali arabi, imponenti torrioni di vedetta, un castello perfettamente conservato e varie chiese cristiane.
Noi abbiamo approfittato di una visita guidata per visitare il castello, dalla sommità delle cui mura si gode di un panorama fantastico sui dintorni.
Tutto il Casco Antiguo però è da esplorare da cima in fondo, per scoprire i suoi tesori nascosti: il Barrio de la Juderia, labirintico intreccio di calles medievali; il Convento de las Monjas Concepcionistas, che ospita il museo della tradizione e dei costumi di Vejer oppure Calle Silla Vieja, che ha vinto più volte il premio di miglior patio andaluso locale.
Per godere dello scorcio più famoso di Vejer de la Frontera, cercate l’Arco de las Monjas vicino all’omonimo convento.
Imperdibile anche l’Arco de la Puerta Cerrada, superato il quale si accede al Mirador de La Cobijada, con una vista impareggiabile sulla parte nuova del pueblo blanco.
Su questa terrazza panoramica è possibile ammirare la statua che raffigura una donna di Vejer avvolta nel costume tipico.
Infine, uno dei luoghi più amati di Vejer, è Plaza de Espana: un luogo perfetto per rilassarsi all’ombra delle palme ammirando la bellissima e variopinta fontana in ceramica andalusa.
Con l’Oceano Atlantico e le bellissime spiagge della Costa de la Luz a 20 minuti d’auto, Vejer è anche un ottimo punto strategico.
Noi vi consigliamo una notte romantica presso l’incantevole Hospederia Casa Shelly.
Questa struttura, nel cuore del Casco Antiguo di Vejer, ha camere matrimoniali da sogno e un rapporto qualità prezzo ottimo.

INFO UTILI
DOVE: Arcos e Vejer de la Frontera, Andalusia
QUANDO: tutto l’anno è perfetto per visitare questa zona dell’Andalusia.
PERCHÈ: Per scoprire i più bei pueblos blancos dell’Andalusia, una terra che nei secoli ha ispirato scrittori, poeti, pittori e gitani. Può essere un’idea perfetta per una gita in giornata partendo da Siviglia, o per continuare verso le meravigliose spiagge della Costa de la Luz.
2 commenti su “Arcos e Vejer de la Frontera: puro incanto andaluso!”
In effetti questo posto sembra proprio uscito da un film! Bellissime anche le fotografie che avete fatto, con tutto quel bianco e il cielo azzurrissimo ?
Ciao Silvia! Grazie di essere passata! In effetti i pueblos blancos risplendono ancor di più quando il cielo è azzurro sull’Andalusia…tutto si trasforma in una poesia! 🙂