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L’anello di Denzano: un trekking per tutti sulle prime colline modenesi

Se state programmando un trekking e siete alla ricerca di un sentiero che sia facile da percorrere, ma allo stesso tempo molto panoramico, l’anello di Denzano è quello che fa al caso vostro.

Sono sempre più convinto che questa sarà l’estate della riscoperta della propria terra, natia o d’adozione. Cercheremo sempre di più il contatto con la natura, del quale siamo stati troppo a lungo privati, viaggeremo più lentamente e con maggiore attenzione ai particolari.

Noi abbiamo preso due importanti decisioni: la prima è quella di dedicarci ancora di più a raccontare tutto quello che il territorio di Modena può offrire dal punto di vista turistico.

La seconda è quella di provare l’esperienza di dormire in tenda, affrontando escursioni di più giorni lungo le vie del nostro Appennino, ma questa è un’altra storia di cui vi parleremo presto!

Oggi invece vi parliamo di un trekking adatto a tutti sulle prime colline modenesi: si parte in prossimità di Castelvetro e si raggiunge prima il Monte delle Tre Croci e poi il borgo antico di Denzano.

Pronti, trolley…via!

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L’anello di Denzano: un trekking per tutti sulle prime colline modenesi

TREKKING ANELLO DI DENZANO: INFO UTILI

Il nostro trekking inizia in località Ca’ Montanari, una piccola borgata sulla strada che da Castelvetro di Modena conduce a Levizzano Rangone.

Come vi abbiamo raccontato durante il nostro tour nella terra del Lambrusco Grasparossa, questa zona è ricca di attività legate ai prodotti tipici e infatti, nel giro di poche centinaia di metri, si trovano un punto vendita di Parmigiano-Reggiano, una acetaia e un’azienda agricola.

trekking denzano mappa

La nostra escursione inizia proprio di fronte al punto vendita della Cooperativa San Silvestro: siamo a quota 210 m.slm. e abbiamo in previsione di raggiungere prima la cima del Monte Tre Croci (quota 445 m.slm.) e successivamente l’antico borgo di Denzano (quota 440 m.slm.).

Ci aspetta un trekking ad anello di 9,00 chilometri complessivi, che presenta un dislivello massimo di 240 metri e che può essere completato in circa 2 ore in movimento.

Se però avete intenzione di scattare foto e fermarvi per un picnic con vista magnifica, proprio come noi, mettetene in conto almeno il doppio!

borgo di denzano
L’antico borgo di Denzano

LA SALITA AL MONTE TRE CROCI

Dal parcheggio di fronte al punto vendita della Cooperativa San Silvestro ci incamminiamo lungo Via Sinistra Guerro, che diventa poi Via Guerro di Qua, superando l’Acetaia Cavedoni e la borgata di Ca’ Montanari. Il fiume Guerro, che attraversa la zona di Castelvetro, scorre tranquillo e ci indica il percorso.

Lasciamo la strada principale e svoltiamo a sinistra, seguendo Via Oltre Guerro, dove c’è un piccolo ponticello che ci permette di superare il fiume. 

La salita al Monte Tre Croci inizia da qui: lenta, costante, ma senza strappi. Superiamo un piccolo tratto di sentiero dove compare il cartello “Proprietà privata”: circa 20 metri, non di più, e non ci sentiamo neanche un po’ in colpa. Il panorama sui vigneti di Castelvetro e Levizzano cominciano a catturare lo sguardo, e anche il cuore.

C’è una piccola borgata completamente abbandonata, un trattore e un vecchio fuoristrada rosso con il cofano alzato. Una scala in legno conduce ad una porta d’accesso al fienile, lasciata aperta. La natura si sta riprendendo i suoi spazi, avvolgendo ogni cosa.

Noi proseguiamo seguendo il sentiero, tra verdi distese, cielo azzurro e scorci da favola: si vede anche il Santuario di Puianello, in lontananza verso ovest.

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IL MONTE TRE CROCI DI CASTELVETRO

Non ce ne siamo nemmeno accorti, ma è passata un’ora e mezza quando arriviamo al Monte Tre Croci (quota 445 m.slm.), dopo aver percorso 3,30 km.

Si tratta di uno dei luoghi più suggestivi delle prime colline modenesi, la vista da qui spazia a 360 gradi sul territorio della provincia di Modena. 

Ci sono tre grandi croci, alte circa 5-6 metri, davvero imponenti. La storia legata a questo luogo è affascinante e inquietante allo stesso tempo. 

C’è stato un momento storico in cui il suo nome era Monte dei Demoni, poiché si narrava che attorno ad un grande altare danzassero i valligiani in onore del Diavolo. 

Fu solo successivamente all’arrivo del cristianesimo in Emilia che questo poggio panoramico mutò il suo nome in Monte Tre Croci, tante quante erano quelle innalzate come simbolo della redenzione.

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VERSO IL BORGO DI DENZANO

Sfilano tre ciclisti sulla via per Denzano, le cui torri spuntano come due grandi funghi sopra il bosco che circonda il borgo. Qualche nube in più all’orizzonte, ma niente di preoccupante: non c’è odore di pioggia, ma piuttosto profumo di ginestre, di aria buona.

Il sentiero 412 è un saliscendi, tra balle di fieno, vigneti e ciliegi, e quando arriviamo a Denzano troviamo un paio di questi ultimi, facendo scorpacciata di ciliegie all’ombra della Chiesa di Santa Maria Assunta.

Abbiamo percorso circa 4,80 km e sono trascorse 2 ore e mezza da quando siamo partiti.

Il borgo antico è una delle tappe della Via Romea Nonantolana Occidentale e la chiesa rappresenta una delle migliori espressioni del romanico nel Modenese. Ancora una volta rimaniamo sorpresi di quanti tesori custodisce la nostra terra, di come essi, spesso e volentieri, si possano trovare solo camminando.

La lentezza non è un difetto, ma la chiave per scovare la bellezza.

Ci rimettiamo in cammino, passando sotto la torre quadrata che era parte di un castello andato distrutto. Denzano esiste da tempo immemore, da quando l’area era dominio bizantino. 

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Il borgo antico di Denzano, tappa della Via Romea Nonantolana

TREKKING ANELLO DI DENZANO: PIC-NIC CON VISTA E RITORNO

Abbiamo superato la metà della lunghezza complessiva del nostro trekking, è l’una passata e il nostro stomaco comincia a brontolare: davanti a noi c’è un grande prato, il posto perfetto per un pic-nic!

La vista è sulla valle di Castelvetro e così ci godiamo un pranzo al sacco di tutto rispetto, oltre ad un sole di fine maggio fantastico. E poi ci addormentiamo, coccolati dal vento, e dal pensiero che al risveglio ci sono quegli alberi di ciliegie proprio lì a due passi…

La discesa verso Ca’ Montanari è semplice e senza intoppi, basta seguire sempre il sentiero segnalato: è tutta discesa, l’ultimo tratto su asfalto, finché eccoci di nuovo al parcheggio.

Sono trascorse 4 ore, abbiamo percorso 9 chilometri complessivi e vorremmo comprare una forma di Parmigiano Reggiano, ma purtroppo il punto vendita è chiuso. Speriamo che voi possiate avere più fortuna!

pic-nic modena e provincia

 

L’ANELLO DI DENZANO: MAPPA E NUMERI DEL TREKKING

Dove: tra Castelvetro di Modena e Denzano

Quando: tutto l’anno

Lunghezza percorso: 9 km

Durata: 4 ore (con pause); 2 ore in movimento

Difficoltà: facile, adatto a tutti

 

Per visualizzare la traccia del percorso su Komoot clicca qui

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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13 commenti su “L’anello di Denzano: un trekking per tutti sulle prime colline modenesi”

  1. Ragazzi, avete ragione. Quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi ci ha restituito un’antica voglia di immergerci nella natura. Mi piace seguirvi in questa nuova avventura nel verde modenese. Vedo dalle vostre storie di IG che Kiki poco alla volta sta familiarizzando con la tenda da campeggio 🙂
    Sono curiosa di leggere i vostri piani per l’estate.

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    • Proprio così Simo, anzi, ti dirò di più: Kiki è diventata la prima fan della tenda, al punto che adesso è lei che mi dice “Andiamo qua, andiamo là…”!
      Ma io lo sapevo, sapevo che le sarebbe piaciuto essere ancora di più a contatto con la natura: ci sono meno comfort, questo è innegabile, ma anche tanti aspetti positivi, a cominciare dalle prime luci dell’alba, quando esci dalla tenda e spesso e volentieri sei immerso nel verde, con panorami da favola tutti per te! 😉
      Adesso siamo curiosi di provare l’esperienza più strong, ovvero sui cammini dell’alta via appenninica: stiamo studiando il tragitto migliore, quello che ci permetterà di muoverci da un rifugio all’altro, in modo da campeggiare all’aperto, ma avere comunque dei servizi a disposizione! 😉
      Grazie come sempre per le tue parole delicate! Un abbraccio!

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    • Grazie Dani, stavolta ho voluto provare un format diverso: è bello sperimentare cose nuove e vedere come vengono accolte! 😉
      E mi fa ancora più piacere che sia tu a darmi un feedback positivo! 🙂
      Il Monte Tre Croci è uno dei posti migliori per godersi le nostre colline: l’ideale è unire la passeggiata con una visita in cantina! 😉
      Le hai poi viste le tenda-stories??? ahahaha è stata una bella esperienza, che vogliamo ripetere presto! 😉

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  2. Ciao e grazie per l’idea del giro. Sono andato questa mattina (18/09/2020) e dopo la strada che avete indicato come contrassegnata come privata (è ancora così) dopo qualche centinaio di metri (poco prima dell’entrata del boschetto che porta al Monte delle Tre Croci) c’è una recinzione in metallo che rende impossibile proseguire. Evidentemente non vogliono estranei… A questo punto è meglio girare qualche centinaio di metri a sinistra prima su via Oltre Guerro che porta comunque sul monte. Da quel punto si può seguire nuovamente la vostra traccia. Grazie e saluti a tutti.

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    • Grazie mille per la segnalazione, Marco! Probabilmente come dici tu non vogliono estranei sul proprio terreno…
      Penso di aver capito a quale svolta ti riferisci, ma se riesci ad inviarci il gpx corretto te ne sarei molto grato! 😉
      Un saluto e buona serata!

      Rispondi
  3. Ciao. Volevamo fare un giro sulle colline di Modena e ieri sera mi sono imbattuto sul vostro blog. Abbiamo seguito passo-passo le indicazioni e, anche se oggi non si vedeva proprio nulla a causa della nebbia, ci è molto piaciuto, Torneremo sicuramente in primavera con un tempo migliore. PS: per non sbagliare, abbiamo comprato il parmigiano appena arrivati!! Grazie per la dritta!

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