Oggi vi svelo un segreto del nostro blog di viaggi e del perché sia legato indissolubilmente all’Andalusia.
Durante l’estate del 2016 eravamo in viaggio lungo le strade del sud della Spagna, con una macchina presa a noleggio, un itinerario scritto a mano su fogli sparsi e la carta stradale comprata in una stazione di servizio.
Queste pagine, virtuali sì, ma piene di bellissimi ricordi e diari di viaggio, non erano nemmeno ancora un pensiero.
Fu proprio nell’arco di quelle tre settimane trascorse sotto il sole dell’Andalusia, grazie a quelle avventure, all’atmosfera di quei pueblos blancos e forse anche al vino tinto che riempiva spesso i nostri bicchieri che prendemmo la decisione.
“Dobbiamo raccontare questo viaggio!”
“Sì, magari ci scrivi un libro!”
“Ma no! Apriamo un blog! E’ da tanto che lo voglio fare, quando torniamo a casa mi informo!”
Su chi di noi due abbia pronunciato quelle parole lascio cadere un alone di mistero, ma fu proprio nel corso dei mesi successivi che nacque Un Trolley Per Due.
E per una serie di innumerevoli ed inspiegabili motivi, fino ad oggi ci siamo limitati a scrivere delle singole tappe di quel viaggio, ma non l’itinerario completo.
Oggi è il momento giusto: faccio partire la nostra playlist andalusa su Spotify, che inizia con “Rosa Maria” del Camaron de la Isla, e vi racconto tappa dopo tappa quel viaggio straordinario, che porteremo sempre con noi.
Manca giusto un poco de vino tinto al mio fianco, un bel bicchiere aiuterebbe.
Pazienza, vamos adelante!






ANDALUSIA ON THE ROAD: IL NOSTRO PROGRAMMA DI VIAGGIO
Tre settimane a disposizione per esplorare il sud della Spagna, come impostare il programma di viaggio?
Noi abbiamo optato per una settimana intera dedicata alle città più importanti dell’Andalusia e ai pueblos che da tempo volevamo visitare, intervallata da un’escursione imperdibile al Caminito del Rey.
Le restanti due settimane invece sono state totalmente di relax: spiagge meravigliose, vita di mare, con due destinazioni molto diverse tra loro, come il selvaggio e tranquillo Cabo de Gata e la vivace Tarifa, tra notti di movida e giornate sulle spiagge oceaniche della Costa de la Luz.
Punto di partenza e di arrivo del nostro on the road in Andalusia è stata Siviglia: da lì abbiamo prima fatto una toccata e fuga verso Cordoba in treno, prima di noleggiare l’auto e partire verso est. A bordo di una Seat Leon SW della Hertz abbiamo percorso complessivamente circa 1.400 chilometri.
ANDALUSIA ON THE ROAD: L’ITINERARIO GIORNO PER GIORNO
Ecco il dettaglio giorno per giorno del nostro itinerario in Andalusia.
Giorno 1: Siviglia
Giorno 2: Siviglia
Giorno 3: Siviglia – Cordoba e ritorno (in treno)
Giorno 4: Siviglia – Arcos de la Frontera – Ronda
Giorno 5: Ronda – Caminito del Rey – Antequera
Giorno 6: Antequera – Granada
Giorno 7: Granada
Giorno 8: Granada – Carboneras
Giorno 9: Carboneras
Giorno 10: Carboneras – San José del Cabo de Gata
Giorno 11: Cabo de Gata
Giorno 12: Cabo de Gata
Giorno 13: Cabo de Gata
Giorno 14: Cabo de Gata – Nerja
Giorno 15: Nerja – Tarifa
Giorno 16: Costa de la Luz
Giorno 17: Costa de la Luz
Giorno 18: Costa de la Luz
Giorno 19: Costa de la Luz
Giorno 20: Tarifa – Siviglia

PRIMI GIORNI IN ANDALUSIA: SIVIGLIA
Siviglia è il punto di partenza del nostro on the road, ma rappresenta la destinazione perfetta per un viaggio in Andalusia: i collegamenti aerei con l’Italia sono vari e frequenti e inoltre si può contare su tariffe low cost.
Siviglia è il capoluogo dell’Andalusia e il nostro rapporto con lei è di profondo amore: ci siamo tornati ben tre volte e l’abbiamo esplorata in lungo e in largo. C’è davvero tanto da fare e vedere a Siviglia: visitare la cattedrale e salire sulla Giralda, innamorarsi dei giardini del Real Alcazar, assistere ad uno spettacolo di flamenco…vi raccontiamo la nostra top ten nell’articolo 10 cose da non perdere a Siviglia!






DA SIVIGLIA A CORDOBA IN TRENO
Perché andare a Cordoba in treno? Per due motivi: se avete in mente un lungo on the road in Andalusia come il nostro, risparmiare un giorno di auto a noleggio e relativo chilometraggio è una buona idea.
In secondo luogo, i treni ad alta velocità in partenza dalla stazione di Santa Justa di Siviglia sono comodi e a buon mercato.
Il viaggio in treno dura circa 45 minuti, il tempo giusto per prepararsi a visitare una delle meraviglie del mondo moderno: la Mezquita!
L’affascinante cattedrale di Cordoba rappresenta un connubio unico tra architettura araba ed europea, Cordoba è una destinazione da non perdere: il casco antiguo è un susseguirsi di vicoli colorati e cortili interni fioriti, i famosi patios. Se volete saperne di più, leggete il nostro articolo dedicato a Cordoba e la Fiesta de los Patios.


ITINERARIO ANDALUSIA: DA SIVIGLIA A RONDA, PASSANDO DA ARCOS DE LA FRONTERA
Inizia ufficialmente il nostro on the road in Andalusia: prendiamo possesso dell’auto noleggiata con Hertz alla stazione ferroviaria di Santa Justa e partiamo alla volta di Arcos de la Frontera.
Poco più di un’ora ed eccoci in uno dei pueblos blancos più belli del sud della Spagna.
Arcos se ne sta in cima ad una grande parete rocciosa e risplende di luce propria, sotto il sole cocente dell’Andalusia.
Passeggiamo mano nella mano tra le sue stradine strette, ci affacciamo dal belvedere di Plaza del Cabildo, assaggiamo alcune tapas eccezionali e ci godiamo l’inizio della nostra avventura andalusa.
Nel primo pomeriggio ripartiamo, destinazione Ronda, verso est.
Per raggiungere la famosa “città del ponte” ci sono due modi: uno rapido e uno più scenografico, un vero e proprio itinerario tra i pueblos blancos della Sierra de Grazalema. E, sinceramente, vi consigliamo di cuore di scegliere questa seconda opzione, perché rimarrete incantati dal paesaggio.



RONDA E IL PONTE NUEVO
Romantica, tranquilla e con un incredibile ponte sull’abisso che da solo vale il viaggio: abbiamo raggiunto Ronda, nel primo pomeriggio e ce la siamo goduta con calma.
Quando si arriva qui, ci si può dimenticare per un po’ delle temperature bollenti di Siviglia e dell’Andalusia in generale: Ronda si trova oltre i 700 metri di quota e gode di un clima delizioso anche d’estate.
Il Ponte Nuevo è la principale attrazione della città andalusa.
Costruito alla fine del 1700, collega due parti della città superando la gola “El Tajo”, una impressionante fenditura nella roccia, profonda 160 metri e larga oltre 60 metri, creata dal fiume Guadalevin.
Prenotando un tavolo al ristorante Albacara di Ronda si può pranzare godendo di una fantastica vista sul ponte. Se volete scattare invece una foto dalle profondità del canyon, dovrete raggiungere il punto panoramico chiamato “la Hoya del Tajo”, lungo la Carrettera de los Molinos, un poco dissestata, ma percorribile in auto.
Ronda non è però solo il suo ponte, c’è tanto altro da vedere: il casco antiguo è un susseguirsi di palazzi antichi e chiese, una mescolanza di stili architettonici meravigliosa, come solo l’Andalusia sa regalare. Senza dimenticare la più antica Plaza de Toros di tutta la Spagna e un tramonto indimenticabile sulla Sierra de Grazalema.
Ronda è una destinazione perfetta per un viaggio di coppia!




TREKKING IN ANDALUSIA: EL CAMINITO DEL REY
Se ci conoscete e leggete il blog già da un po’, saprete che i nostri itinerari includono sempre una giornata dedicata ad un trekking.
A dire la verità, questo on the road nel sud della Spagna è stato costruito con un punto fermo: esplorare il leggendario Caminito del Rey, un’avventura nel cuore dell’Andalusia!
La storia di questo sentiero sospeso a 100 metri d’altezza tra le pareti della Garganta del Chorro risale agli inizi del ‘900, quando venne costruita la centrale idroelettrica sul fiume Guadalhorce.
Negli anni Novanta, il Caminito del Rey divenne tristemente famoso per la morte di alcuni escursionisti che tentavano la trasversata lungo il percorso ormai semidistrutto.
Oggi invece è possibile fare un bel trekking lungo il Caminito del Rey: le passerelle sono state sistemate e l’intero percorso è stato messo in sicurezza.
La bellezza della Garganta del Chorro è diventata così accessibile a tutti e vi raccomandiamo di inserire questa escursione nel vostro itinerario di viaggio in Andalusia!




ITINERARIO ANDALUSIA: ANTEQUERA
Il nostro viaggio prosegue verso est, nell’entroterra andaluso dove le colline si susseguono senza soluzione di continuità all’orizzonte.
Un cielo pieno zeppo di nuvole disegnate fa da sfondo ad infiniti campi destinati ad oliveti, infine eccoci ad Antequera.
Il primo impatto con la cittadina della provincia di Malaga non è il massimo: vista dalla sua periferia sembra alquanto anonima, ma tutto cambierà nel momento in cui entreremo nel casco antiguo.
Antequera si è rivelata ai nostri occhi lentamente, mostrandoci una bellezza disarmante, legata al misticismo dei suoi siti megalitici, i famosi Dolmen di Antequera, che sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ma anche alla leggendaria Pena de los Enamorados.
Se volete saperne di più, leggete il nostro articolo:


GRANADA, INCANTO ANDALUSO
Ah Granada, che hai fatto al nostro cuore? Quale incantesimo ha fatto sì che tu sia per noi la più bella del reame andaluso?
L’alba di un nuovo giorno in Andalusia ci porta a Granada, un tempo magnifica città del califfato, l’ultimo baluardo a cadere nel sud della Spagna, pochi mesi prima che Cristoforo Colombo scoprisse l’America.
Per qualche motivo inspiegabile, non vi abbiamo mai parlato prima d’ora di lei, ma dovete sapere che Granada è la nostra città spagnola preferita!
Ci sono tantissime cose da vedere, su tutte la magnifica Alhambra, la fortezza Nasride che solo per un soffio non è diventata una delle sette meraviglie del mondo moderno.





Se la visita dell’Alhambra costituisce uno dei principali motivi di viaggio in Andalusia, Granada ha anche tantissimo altro da offrire.
Quartieri che trasudano storia, come Sacromonte e l’Albaicin, dove si trova il Mirador de San Nicolas, il punto perfetto per ammirare e fotografare il simbolo di Granada.
Per una cena romantica indimenticabile vi consigliamo il Restaurante Estrella de San Nicolas: prenotate un tavolo vicino alle finestre e sarà una serata da ricordare per sempre!





ITINERARIO ANDALUSIA: DA GRANADA VERSO IL CABO DE GATA
Ci lasciamo alle spalle la bellissima Granada e le alte cime della Sierra Nevada, dove in inverno addirittura si scia (!), e continuiamo il nostro viaggio verso est.
C’è il mare ad aspettarci, in particolare le spiagge di Carboneras, la cittadina più a nord del Parco Naturale del Cabo de Gata.
Carboneras è un piccolo gioiello sul mare dove il tempo si è fermato agli anni ‘60: ci siamo stati per ben due volte, nel 2014 e nel 2016, e l’atmosfera era sempre quella, meravigliosa.
La sera si passeggia sul lungomare e si va per tapas bar, di giorno si va nelle splendide spiagge nei dintorni, come Playa de los Muertos: una delle nostre preferite del Cabo de Gata, spettacolare e sempre tranquilla.


LE SPIAGGE DEL CABO DE GATA
Il Parco Naturale del Cabo de Gata è la meta perfetta per rilassarsi e per trascorrere le giornate tra le spiagge più belle del Sud della Spagna.
Oltre alla zona di Carboneras, dove si trovano la già citata Playa de los Muertos, Playa el Algarrobico (a nord) e la selvaggia Cala de Enmedio (a sud), noi ci siamo fermati qualche giorno anche a San Jose del Cabo de Gata, una destinazione che sta diventando sempre più internazionale.

Questo piccolo pueblos della provincia di Almeria costituisce la base perfetta per raggiungere le spiagge più a sud del Cabo de Gata: se volete scoprirle tutte, compresa quella in cui sono state girate le scene di uno dei film di Indiana Jones, leggete questo articolo completo:




DAL CABO DE GATA A NERJA, IL BALCONE D’EUROPA
I giorni al Cabo de Gata trascorrono alla velocità della luce, allo stesso ritmo con cui le nuvole si spostano sopra il deserto di Tabernas.
Qui, tra villaggi abbandonati e cactus, Sergio Leone ha girato alcune scene dei suoi film più famosi: prima di ripartire verso ovest, seguendo la costa, siamo riusciti ad assistere ad una rivisitazione di “Per qualche dollaro in più”!


La nostra prossima meta è Nerja, definita il “balcone d’Europa”, termine coniato da Re Alfonso XII nel momento in cui si affacciò dal belvedere rivolto verso il mare.
Sulla strada verso la Costa de la Luz, abbiamo scelto Nerja perché le sue spiagge sono come piacciono a noi: piccole calette di sabbia fine poco frequentate e dall’acqua cristallina.
Vi consigliamo di dedicare un po’ di tempo a Cala Torre del Pino e a Playa del Canuelo: se amate il relax, non ve ne pentirete!
Rispetto alle località del Cabo de Gata, a Nerja si respira un’atmosfera molto più mondana, ma piacevole: questo si deve probabilmente anche alla vicinanza con Malaga, l’unica grande città dell’Andalusia che non abbiamo fatto rientrare nel nostro itinerario on the road.
Perché? Bisogna sempre avere una buona scusa per tornare, no? 😉



ITINERARIO ANDALUSIA: DA NERJA VERSO TARIFA
Ridendo e scherzando, sono già trascorse due settimane da quando siamo arrivati in Andalusia, anche se i giorni di Siviglia sembrano così lontani!
Il nostro itinerario on the road prevede il lento riavvicinamento verso il capoluogo andaluso, ma abbiamo ancora qualche giorno a disposizione, che dedicheremo a Tarifa e alle spiagge della Costa de la Luz.
Il viaggio dura poco più di due ore e mezza, seguendo la costa, e lungo il percorso siamo tentati di fermarci a Gibilterra, ma alla fine tiriamo dritto. Quando arriviamo all’hostal, apriamo le finestre e ci godiamo la vista sull’Africa, aldilà dell’oceano.
La perla della Costa de la Luz mantiene le promesse: quando scende la sera, Tarifa da il meglio di sé.
Il casco antiguo e i suoi locali si riempiono in un lampo e trovare un posto in un qualsiasi tapas bar risulta difficile. Qui, terra di surfisti, ci si gode la vita, fino a tarda notte.

LE SPIAGGE DELLA COSTA DE LA LUZ
Tarifa rappresenta un buon punto di partenza per esplorare le spiagge immense e spesso deserte della Costa de la Luz.
Surfisti e vacanzieri provenienti da tutto il mondo affollano Playa de los Lances, il grande arenile che si estende per oltre 7 chilometri a nord della città.
Playa de Bolonia, a circa mezz’ora da Tarifa, è forse la spiaggia più famosa e spettacolare di tutta la Costa de la Luz, con le sue alte dune di sabbia che arrivano a lambire l’oceano.
Vi abbiamo parlato di lei e di tutti gli altri posti che abbiamo visitato durante i nostri 4 giorni in Costa da Luz in questo articolo: Tarifa, spiagge e vita notturna nel sud della Spagna.
Prima di rientrare verso Siviglia, ultima tappa del nostro on the road in Andalusia, abbiamo fatto anche una piccola toccata e fuga a Vejer de la Frontera, un delizioso pueblos blancos assolutamente da non perdere.


Sulle note di Borro Cassette di Maluma termina il racconto del nostro on the road di tre settimane in Andalusia.
Stacco Spotify e penso che quel pezzo andava fortissimo in quel periodo e le radio spagnole lo proponevano in continuazione, allo sfinimento. Alla fine quel ritmo c’era entrato in testa e sulla strada del ritorno verso Siviglia cantavamo a squarciagola, col volume al massimo, il finestrino abbassato e ridendo di chi, incrociandoci, ci guardava storto.
Mi piace pensare all’Andalusia come ad una canzone che una volta che ti è entrata in testa e nel cuore non se ne va più via, anzi, torna sempre nei tuoi pensieri a ricordarti quanto ci sei stato bene.
C’è chi crede nel fatto che in una vita passata siamo stati altre persone, abbiamo vissuto da qualche altra parte, magari facendo cose strabilianti. Io ci credo e credo di aver vissuto qui, da qualche parte dell’Andalusia, magari a fare cose normalissime, ma col sorriso sulle labbra.
12 commenti su “Andalusia on the road: itinerario di 3 settimane”
A parte la bellezza dell’itinerario, che, in questo periodo, leggerlo rasenta la commozione o, a tratti, la disperazione per il non poter partire……… ecco, a parte questo, che bello scoprire come è nato il vostro bel blog!
Io scommetto che a proporre di aprire una testata virtuale sia stato… Ale! Indovinato?!
Ebbene sì Elena, hai indovinato! In realtà un blog di viaggi, o per meglio dire di piccole gite fuori porta, lo avevo già aperto nel lontano 2007, ma poi era caduto nel dimenticatoio. L’ultimo viaggio in Andalusia ha risvegliato la voglia di raccontare le nostre avventure, fornire qualche consiglio che potesse essere utile ad altri viaggiatori come noi. Ti ringrazio di cuore per i complimenti, che giriamo anche a te per il tuo blog, fonte di ispirazione per i nostri futuri viaggi verso nord! 😉
Sperando di poterlo fare presto, molto presto…Auguri di buon anno nuovo Elena! 🙂
Sono molto affezionato alla Spagna e, in modo particolare, all’Andalusia. Qui ho mosso le prime ruote con Ronzinante, la moto che effettivamente ha dato avvio al modo di viaggiare che più mi emoziona. Posti meravigliosi, cucina deliziosa, gente straordinaria… dimenticavo vino tinto da urlo. L’unico rammarico di questo viaggio è non essere riuscito a raggiungere Gibilterra e la Costa de la Luz per mancanza di tempo. Ma l’appuntamento è solo rimandato ? Colgo l’occasione di augurarvi una buon fine anno, ma soprattutto uno strepitoso 2021
Grazie mille Fausto, auguri di buon anno nuovo anche a te! Con la speranza che questo 2021 ci faccia rivivere quelle splendide esperienze on the road!! 😉
Il Tabernas, con il piccolo Old West di Sergio Leone, è una voce che ormai da moltissimi anni aspetta di essere depennata dalla mia lista dei desideri! Ho letto che è anche possibile partecipare ad una di queste rievocazioni indossando poncho, vecchi spolverini… e soprattutto imbracciando una vera carabina Winchester!
E quindi galeotta fu l’Andalusia? Come minimo meritava un blogpost-tributo come questo che avete scritto! 😉
Che dire ragazzi, questo 2020 ci ha voluti incatenare a casa privandoci di viaggiare, di programmare e di scrivere. Mi costituirò parte civile e chiederò al 2021 (che poi povero, che c’entra) anche le mutande 😛
Buon Anno di cuore, amici viaggiatori! <3
Ahahaha povero 2021, c’è un aspettativa verso questo nuovo anno che farà fatica a sostenere! 😀
Certo, davanti alla minaccia di una carabina Winchester, credo proprio che si calerà le braghe e ci regalerà una nuova stagione di viaggi! 😉
Comunque sì, l’Andalusia può ritenersi la prima artefice del nostro blog: le sensazioni che ci ha regalato quel viaggio sono state incredibili ed è stato bello riviverlo attraverso le parole e le immagini: brividi!
Cara Orsa, ti auguriamo un 2021 pieno solo di belle cose e se questo vorrà dire vederti indossare i panni di una novella Calamity Jane, beh, allora che vecchio West sia! Sulle note, ovviamente di Ennio Morricone! Tanti auguri di cuore!
Che terra l’andalusia. Un gioiello. Volevo fare il Portogallo e invece sono finito qui. Scelta azzeccata. Con questo itinerario sono tornato virtualmente là
Anche il Portogallo non scherza, ma l’Andalusia è incredibile! Magnetica! E sinceramente non vediamo l’ora di tornarci, magari durante la Semana Santa, oppure per il Festival del Flamenco di Jerez, che tra l’altro è una delle tappe che non siamo riusciti a fare con Cadice. Tu eri stato anche a Malaga, se ricordo bene, vero?
Un abbraccio e buon anno, Luca! 😉
Questo è il viaggio nel cassetto di Marilena e quindi ci salviamo questo post da utilizzare quando riusciremo a realizzare questo suo desiderio!!!
Come ogni volta le vostre foto sono meravigliose e le vostre descrizione sono davvero coinvolgenti…
Un abbraccio
Che dire, ragazzi? Grazie di cuore! 🙂
Speriamo possiate tirare fuori dal cassetto questo viaggio che, ne siamo sicuri, saprà regalarvi un ricordo indimenticabile.
E poi siamo curiosi di scoprire un itinerario andaluso attraverso i 5 sensi! 😉
Auguri ragazzi, che sia un nuovo anno pieno di cose belle!
L’Andalusia è una delle regioni più affascinanti della Spagna, specialmente Granada! Non so se ci siete stati, ma un tapas bar a Granada è il “el nido del buho”, molto tipico e con delle tapas enormi! In ogni caso complimenti per il viaggio e speriamo di poter tornare tutti a viaggiare presto 🙂
El Nido del Buho non lo conoscevamo, ma adesso lo mettiamo tra i nostri “luoghi da visitare”: ci piacciono i tapas bar impregnati di tutto ciò che rappresenta la tradizione andalusa! 😀
Quei locali dove le urla sono all’ordine del giorno, sul pavimento non c’è spazio se non per i tovagliolini e gli stecchini e le porzioni sono super abbondanti. Che spettacolo, e che voglia di tornare in Andalusia! 😉