Siamo da poco tornati dall’Alpe di Siusi, ma abbiamo ancora negli occhi quei paesaggi innevati da sogno, circondati dalle cime dolomitiche sotto un sole splendente.
Per chi ama la montagna d’inverno ma non scia, l’Alpe di Siusi è una scelta perfetta: in questo altopiano meraviglioso sono tanti i sentieri battuti che permettono di passeggiare completamente immersi nella natura, lontani da rumori, stress, pensieri.

Le abbondanti nevicate di inizio dicembre hanno dato il via alla stagione sciistica sulle Dolomiti: abbiamo atteso il momento giusto, una bella giornata di sole per festeggiare l’inverno alle porte!
ALPE DI SIUSI: ORGANIZZARE IL VIAGGIO
Se l’idea di fare un’escursione nella neve all’Alpe di Siusi vi stuzzica, la prima cosa che vi consigliamo di fare è quella di dare un’occhiata al sito dell’ufficio turistico del comprensorio.
Consultando i vari itinerari consigliati ci siamo fatti un’idea su quali fossero quelli più adatti a noi e alla nostra esperienza di trekking sulla neve (scarsina).

La nostra scelta si è orientata così su un itinerario di media difficoltà e dal chilometraggio limitato: 10 km per raggiungere il rifugio Molignon e tornare a Compatsch, dove arriva la funivia che dal paese di Siusi, a valle, conduce in quota.
Questo itinerario, della durata complessiva di 6 ore, è perfetto per godersi i panorami lunari dell’altopiano dell’Alpe di Siusi e per ammirare le più belle cime dolomitiche della zona: lo Sciliar, il Sassopiatto e il Sassolungo.
EQUIPAGGIAMENTO PER L’ESCURSIONE NELLA NEVE
La nostra idea iniziale era quella di noleggiare le ciaspole per compiere l’escursione, ma una telefonata all’ufficio del turismo dell’Alpe di Siusi ci ha fatto cambiare idea.
Il sentiero che conduce da Compatsch al rifugio Molignon è battuto e perfettamente percorribile con dei semplici scarponcini da montagna resistenti all’acqua.
Anche sull’abbigliamento occorre avere qualche accortezza: è bene vestirsi a cipolla, perché in salita potrebbe venirvi caldo.
Quindi maglietta intima traspirante, pile e giacca anti vento in una giornata di sole come quella che ha accompagnato la nostra escursione sono una scelta ottimale!
Come pantaloni, la nostra scelta è ricaduta su un tessuto tecnico, resistente all’acqua e sotto dei comuni scaldamuscoli, oppure una calzamaglia.

Oltre a occhiali, sciarpa o scalda-collo e berretto, non dimenticate la protezione solare per il viso: tante ore esposti alla luce del sole non sono uno scherzo per la pelle!
Inoltre, dentro allo zaino portate con voi un thermos con del the: lungo il percorso potreste incontrare delle zone ombreggiate e allora un po’ di calore sarà un vero toccasana!

L’ITINERARIO: DA COMPATSCH VERSO IL RIFUGIO MOLIGNON
Consapevoli delle limitate ore di luce in questo periodo dell’anno (dicembre), siamo arrivati a Siusi al mattino presto.
La cabinovia che sale verso l’Alpe, a fianco dello spettacolare Massiccio dello Sciliar, è un impianto moderno e veloce.
Dall’arrivo della cabinovia, a Compatsch, ha inizio la nostra passeggiata verso il rifugio Molignon: ci basta seguire le indicazioni del sentiero n. 7.


Il primo tratto di sentiero coincide con una strada comunale, poi poco prima del rifugio Panorama si devia nella neve battuta.
Da qui in poi si è completamente immersi nella natura, da paesaggi innevati, dal magnifico silenzio della montagna. Ci sono baite in lontananza, ma per il resto potremmo tranquillamente essere sulla luna.



Siamo circondati dal candore della neve, è ovunque e in questo contesto l’azzurro del cielo terso costituisce il perfetto prolungamento di questo sogno.
Ci sentiamo così piccoli al cospetto del Massiccio dello Sciliar e della guglia di Punta Santner!
Proseguiamo verso Punta D’Oro e incrociamo un paio di piste: siamo proprio all’inizio della stagione sciistica e c’è pochissima gente, ma quei pochi se la stanno spassando sicuramente un mondo. La neve è perfetta, scricchiola come gesso sotto i piedi!
Incontriamo altre baite lungo il percorso, ma sono tutte chiuse. Il rifugio di Punta D’Oro è invece aperto, ma noi abbiamo il nostro pranzo al sacco e decidiamo di continuare.
Attraversiamo un’altra pista, poi oltre questa si apre il sentiero inizia a scendere e si apre una meravigliosa veduta sulle cime del Sassopiatto e Sassolungo, oltre che su tutto il comprensorio sciistico del Seceda. C’è da rimanere intontiti da tanta bellezza!


Abbiamo fatto talmente tante foto durante il tragitto che non ci siamo accorti di essere in ritardo sulla tabella di marcia: è l’una passata e dobbiamo ancora fare molta strada.
Oltre il rifugio di Almrosen Hutte, incontriamo il bivio per Saltria, un piccolo paese più a valle.


Considerato l’orario, siamo di fronte ad una scelta: o proseguiamo verso il rifugio Molignon e rientriamo in tutta fretta prima che faccia buio, o scendiamo a Saltria e saliamo sull’autobus che ci avrebbe riportato a Compatsch, oppure torniamo sui nostri passi, pranziamo e facciamo le cose con calma prima di tornare alla cabinovia.
Scegliamo l’ultima opzione: sulla strada del ritorno troviamo una baita con un bel tavolo e una panca esposti al sole e ci fermiamo a pranzare. Ci godiamo ogni istante, ogni raggio di sole e quando ormai siamo cotti a puntino ci rimettiamo in cammino.



Al Rifugio Panorama ci riscaldiamo e ordiniamo una birra e un bombardino, poi verso le 16 siamo alla cabinovia. Non c’è dubbio che in quel bivio abbiamo fatto la scelta migliore e anche se a malincuore non abbiamo raggiunto il rifugio Molignon, abbiamo passato una giornata fantastica e che ricorderemo a lungo!

ALPE DI SIUSI: SOGGIORNO E ALTRE INFO UTILI
A valle dell’Alpe di Siusi si trovano alcuni paesi e villaggi caratteristici che costituiscono anche un’ottima base per l’esplorazione dell’area.
Noi abbiamo soggiornato a Castelrotto approfittando di un’ottima offerta, scelta che si è rivelata oltremodo felicissima: il Kastel Seiser Alm è un hotel carinissimo con camere spaziose e pulite a due passi dal centro storico.
Inoltre possiede un centro benessere veramente completo: piscina, vasca idromassaggio, sauna, bagno turco, bagno di vapore. L’ingresso al centro benessere è gratuito per tutti gli ospiti della struttura.

Il paese di Castelrotto è tutto da scoprire: il suo centro storico e i suoi negozietti sono perfetti per una passeggiata rilassante e per acquistare qualche delizia locale, come lo strudel della pasticceria Natura.

Ai piedi del Massiccio dello Sciliar, la frazione di Siusi, che da il nome all’Alpe più grande d’Europa, è un piccolo borgo che possiede però ben tre splendide chiese, gioielli di architettura.

Per assaggiare specialità tirolesi, dirigetevi al Ristorante San Michele: porzioni abbondanti e ambiente caratteristico di montagna. Noi abbiamo assaggiato i ravioli ai funghi ed erano molto buoni! 🙂

12 commenti su “Scoprire l’Alpe di Siusi: passeggiata sulla neve circondati dalle Dolomiti dell’Alto Adige”
Ma che meraviglia! Sembra quasi di trovarsi sulle montagne di Heidi 🙂
Sì, sembrava proprio di stare in una favola 🙂
Io non sono mai stata in montagna con la neve. E a dire la verità sto ancora pensando a quelle belle spiagge di Minorca. Però adesso è inverno e con tutta quelle neve mi avete fatto pensare al camino acceso e a una bella tazza di cioccolato. Voi scrivete, fotografate ma perdonate, la mia mente poi va per conto proprio. 😉
Ahahaha non ti preoccupare Tiziana, anche noi siamo soliti fare voli “pindarici”! ?
Grazie per i complimenti e per la visita!
Che meraviglia! Ho trovato un posto fantastico dove andare sulla neve anche per me che non sono appassionata di sci! Quest’inverno prenderò spunto sicuramente!
Ciao Monica! L’Alpe di Siusi te la stra-consigliamo: paesaggi stupendi e organizzazione al top, i sentieri sono segnati benissimo! ?
Un abbraccio e buon inizio di settimana! ✌?
Come far apprezzare l’inverno in montagna anche a chi non pratica sport invernali! neve candida quasi accecante :O
Eh sì, gli occhiali da sole ci volevano tutti!! ? Una giornata così, con un neve così e le cime dolomitiche da contorno, la si ricorda a lungo! Avremmo voglia di tornarci anche in questi giorni, ma sono così tante le cose da fare… ?
Solo voi potevate entusiasmarmi con un articolo sulla montagna in inverno! Bravissimi…bel reportage?
Grazie mille Benedetta!! ?
Io Ale amo gli sport invernali, ma devo ammettere che quella passeggiata vale da sola un fine settimana sulla neve! ?
Cioè ecco dov’era l’inghippo! Quando vi ho detto su Twitter che sarei venuta a leggere, entrando sul blog ho visto il nuovo post su Bard e mi sono pure data dell’ignorante in geografia pensate voi!!!! C’è stato un evidente equivoco su Trentino e Valle d’Aosta!!! Vi giuro che sono rimasta talmente spiazzata che mi avete fermato i pensieri per una buona mezzora, sappiatelo che mi siete debitori di un paio di neuroni 😛
Comunque chiarito che erano due post differenti veniamo alle cose serie. Adoro questi trekking e adoro questi paesaggi che ve lo dico a fare! Non si vede bene dalle foto, sono indiscreta o posso chiedervi se l’abbigliamento tecnico è di Decathlon? 😉
Lo Sciliar che meraviglia, lo vedevo dal balconcino della mia sistemazione sul Renon! Sapete che è la montagna ritratta nel logo dei famosi wafer Lohacker? 😉 Sono riuscita a mettere due brand in un unico commento, mi complimento per le doti da marchettara PRO! 😀 😀 😀
Ahahah Orsa, ieri devo ammettere che tra tweet e new blogpost in effetti ho confuso un po’ le idee: prometto di non rifarlo! ?
Per rimettere in sesto i neuroni, pubblicheremo presto un articolo su Bormio, a metà strada tra le due destinazioni… ? ? ? ? Scherzo, anche se una passeggiata più terme non sarebbe male! ?
Stavo pensando all’abbigliamento: quel giorno avevamo maglia tecnica, pile e calze di Decathlon, mentre le giacche sono della Ziener, marca specializzata in indumenti per lo sci e snowboard. Fino a poco tempo fa io e Kiki andavamo a snowboardare insieme! ?
Non sapevo proprio che lo Sciliar fosse nel logo della Lohacker: ma quanto ce ne sai, Dani??? ???????
Per quanto mi riguarda, sei assunta come direttore del marketing: metti tu la cifra sul foglio!! ?