Voi ditemi Puglia e io vi rispondo trulli e gli occhi si fanno immediatamente a cuoricino.
Uno dei miei sogni da sempre era quello di dormire in un trullo: avevo visto queste costruzioni solamente in fotografia, sulle riviste di arredamento e mi hanno sempre affascinato. Una strana attrazione verso queste case dall’antico sapore che mi ha portato nella loro patria: Alberobello.
E’ stata una tappa del nostro on the road in Puglia: solo una serata ad Alberobello, ma con una luna piena che ricorderò per sempre e una pace e una bellezza che cercherò nei momenti di grigi.
Se potete cercate di andare fuori stagione: con pochi turisti riuscirete a godervi a pieno non solo l’atmosfera di questo posto magico, ma di tutta la splendida Valle d’Itria!

ALBEROBELLO: DOVE DORMIRE
Il trullo dei nostri sogni, si trovava ad appena 10 minuti di auto dal centro, immerso nella campagna pugliese. Da I Trulli di Nonno Giuseppe la pace e il silenzio regnano sovrani. Dalla Signora Rosa e dalla sua famiglia ci siamo sentiti coccolati più che in una spa.
All’esterno del trullo, un cortile con un tavolino dove fare colazione e rilassarsi. All’interno, nulla è lasciato al caso: ogni piccolo oggetto sembra parlare di famiglia e tradizioni.
La temperatura? Freschissima! Vi dico solo che era luglio e che abbiamo dormito con la coperta. Dai Trulli di Nonno Giuseppe c’è aria di casa, la colazione è semplice e la frutta la puoi raccogliere direttamente dagli alberi del giardino.
Se mai verrete da queste parti vi consigliamo assolutamente di dormire qui..noi ci siamo pentiti di aver prenotato una sola notte.
E poi non capita tutti i giorni di dormire in un tipo di abitazione che dal 1996 è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
ALBEROBELLO: UNA PASSEGGIATA IN MEZZO AI TRULLI
Una volta sistemati, ci dirigiamo finalmente verso il centro. I muretti a secco tipici della Puglia ci accompagnano per tutto il tragitto e la vista si perde tra gli ulivi della campagna.
E’ incredibile se pensiamo che questi muretti sono stati la prima forma di costruzione dell’uomo e che ancora oggi resiste al tempo.
Ad Alberobello i quartieri principali sono Rione Monti ed Aia Piccola, e sono interamente costituiti di caratteristici trulli.

Parcheggiamo l’auto alle porte del Rione Aia Piccola e ci inoltriamo in questo paesaggio quasi surreale, fatto di piccole casette bianche costruite pietra su pietra, coi tetti a forma di cono decorati da simboli misteriosi, con richiami all’astrologia e all’alchimia.
Passeggiare in mezzo a queste abitazioni è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita: vorremmo fotografare ogni angolo, ogni particolare!
Il Rione Aia Piccola è un dedalo di strade strette e piccole piazze dove il silenzio regna sovrano: scendiamo una lunga scalinata che ci conduce fino a Largo Martellotta, oltre il quale si accede al Rione Monti.


Qui la vita nei trulli è fatta di botteghe artigiane (da non perdere quella storica dell’Antico Telaio), ristoranti tipici (ma quanto sono buone le orecchiette?!) e abitazioni.
Una dimora tipica, famosa per la sua conformazione, è quella dei Trulli Siamesi: apparentemente un blocco unico, contraddistinto dall’unione di due coni e senza finestre. Dietro a questa costruzione, unica nel suo genere, sembra nascondersi un’antica leggenda popolare.
Certo che chi vive qui deve sentirsi un vero privilegiato!
Le signore che chiacchierano fuori casa tra di loro sembrano delle regine nel loro regno.



ALBEROBELLO: LA SIMBOLOGIA DEI TRULLI
Sul frontale del cono di ogni trullo, è dipinto a mano un simbolo.
Questi simboli una volta venivano usati dai contadini come elementi propiziatori, magici e astrologici.
Questo che di esoterico rende tutto ancora più affascinante!
Da non perdere il particolare Trullo Sovrano: l’unico trullo ad avere un piano sopraelevato (per la visita all’interno il biglietto costa 1,50 euro).
Un’atmosfera bellissima, un silenzio incredibile e la luce sognante del tramonto faceva da cornice a questo momento, al nostro primo incontro con i trulli che da tanto aspettavamo.
Poi ad est si è fatto più buio e dietro ad un tetto è spuntata la luna piena. Che magia. Abbiamo continuato a camminare tra queste stradine strette, circondati da trulli, da fiori che spuntavano da ogni parte e che riempivano l’aria di profumi buonissimi.
Alberobello torneremo presto…magari ci fermeremo un po’ di più 🙂

Il viaggio in Valle d’Itria continua: prossime tappe Cisternino e Locorotondo!
Conoscete questi borghi?
ALBEROBELLO: I NOSTRI INDIRIZZI
I Trulli di Nonno Giuseppe – Contrada Capitolo zona B, 138 – Alberobello: un’esperienza romantica da non perdere, un trullo tutto per voi per una notte di coppia magica! (65 euro a notte)
11 commenti su “Alberobello: dove dormire e cosa vedere in un giorno”
Io sogno di dormire in un trullo dai tempi delle elementari, quando la mia maestra ci raccontò di un suo viaggio al sud. Se poi non fa molto caldo, allora è il posto che fa per me!
Anche per me Silvia, è stato un sogno fin da bambina…sarà mica “colpa” dei puffi?! non so ma li associo!
A volte mi sento privilegiata a vivere a così breve distanza dalla Valle d’Itria e dai suoi magici luoghi. Una valle ricca di trulli che ad Alberobello trova la sua apoteosi. Mi hanno sempre incuriosità da bambina, ma ora mi affascinano anche di più.
I simboli esoterici sui coni, le mura bianche spesso avvolte dalla vegetazione, come non farsi stregare da questa vista?
Un giorno però proverò anche io l’ebbrezza di una notte in un trullo
Che fortuna Simo ad essere così vicina, però devi assolutamente dormirci una volta! Troppo bello 🙂
Uguale, Silvia!!! Anche io ho il pallino del Trullo ‘per colpa’ della maestra delle elementari!
Mitiche le vostre maestre!
Bellissima Alberobello! Purtroppo però ci sono stata solo in giornata, in quel viaggio avevo dormito in un posticino bellissimo a Polignano a Mare, ma mi è rimasta la voglia di dormire in un trullo.
Mi segno il vostro indirizzo e spero di tornare presto ad Alberobello!
Polignano è una bomboniera! Però l’esperienza del trullo la prossima volta devi provarla!
Foto e parole speciali come sempre 🙂 Ho dormito in un trullo tanti anni fa, a Martina Franca (anche se, in effetti, era un simil-trullo). Dalle foto viene fuori quello che preferisco della Puglia: il cielo al tramonto e al crepuscolo. E anche l’idea che, nei momenti grigi, noi viaggiatori possiamo attingere a tanti bei ricordi. Un abbraccio ragazzi!
Siamo perfettamente connesse Roberta..Tu poi che hai dormito nel faro…il mio sogno proprio!! Un abbraccio a te 🙂
Che bella Chiara con la chioma lunga! 🙂 I Trulli li ho visitati un paio di volte (due esperienze tragiche) ma non ci ho mai dormito e mi piacerebbe tantissimo. La luna fotografata fra i tetti sembra quasi voler illuminare i simboli magici, quanto fascino veramente! Spero che una mia eventuale terza volta fra i Trulli sia finalmente quella buona 😉