Oggi è un giorno diverso dagli altri, perché apro il portellone del van ed inizio a scrivere questo nuovo articolo guardando di tanto in tanto verso le montagne.
Non sono quelle di casa, siamo in Abruzzo e quelle sono le cime della Maiella.
Non è un giorno come tanti, sono i primi giorni da van lifers, da nomadi digitali o come meglio preferite chiamare due ragazzi che si sono presi un anno sabbatico per dedicarsi a ciò che più li fa stare bene: viaggiare. E raccontare le loro esperienze, sperando così di essere d’aiuto ad altri viaggiatori.
Questa è l’alba di una nuova avventura, insieme, e quello che sto per raccontarvi, senza girarci troppo intorno, è il nostro on the road in Abruzzo.
Pronti, trolley…via!

Abruzzo on the road: l’itinerario giorno per giorno
Due settimane di viaggio, quasi 500 km percorsi con il nostro van: il nostro on the road abruzzese è iniziato verso la metà di luglio sulle spiagge della Costa dei Trabocchi, ancora poco affollate, ed è proseguito nell’entroterra, dove svettano le cime di ben tre parchi nazionali.
Una vacanza ideale per chi vuole unire giornate rilassanti in riva al mare a passeggiate in alcuni borghi tra i più belli d’Italia e trekking tra scenari naturali spettacolari.
Per dovere di cronaca, in questo riassunto abbiamo omesso un giorno in più di relax trascorso a Ripari di Giobbe, vicino ad Ortona.


Ecco l’itinerario nel dettaglio, giorno per giorno:
- Giorno 1: Modena – Riserva Naturale di Punta Aderci, Vasto (CH)
- Giorno 2: Riserva Naturale di Punta Aderci: spiaggia di Punta Aderci
- Giorno 3: Riserva Naturale di Punta Aderci: spiaggia dei Libertini e spiaggia di Punta Penna
- Giorno 4: Spiaggia le Morge, Torino di Sangro (CH)
- Giorno 5: Calata del Turchino, San Vito Chietino (CH)
- Giorno 6: Spiaggia Ripari di Giobbe, Ortona (CH)
- Giorno 7: Caramanico Terme (CH)
- Giorno 8: Rifugio Bruno Pomilio, Passolanciano-Maielletta (CH)
- Giorno 9: Roccamorice (CH) – Guardiagrele (CH) – Gessopalena (CH)
- Giorno 10: Gole di Fara San Martino (CH)
- Giorno 11: Palena (CH) – Pescocostanzo (CH)
- Giorno 12: Lago di Barrea (AQ) – Lago di Scanno (AQ)
- Giorno 13: Gole del Sagittario, Anversa degli Abruzzi (AQ) – Santo Stefano di Sessanio (AQ)
- Giorno 14: Rocca Calascio (AQ) – Campo Imperatore (AQ)
- Giorno 15: Lago di Campotosto (AQ)

Abruzzo on the road: la Riserva Naturale di Punta Aderci
Ripensando al nostro on the road in Abruzzo, la scelta di trascorrere i primi giorni nella Riserva Naturale di Punta Aderci è stata la migliore che potessimo fare.
Siamo arrivati nella zona di Vasto a metà luglio, quando ancora la presenza di turisti sulla costa era limitata a pochi turisti, perlopiù italiani, e ai locali durante il fine settimana.
Risultato: le spiagge di Punta Aderci erano meravigliosamente tranquille!
Oltre all’immenso arenile che si estende verso nord partendo dal promontorio, la spiaggia dei Libertini e quella di Punta Penna sono assolutamente da non perdere.
Relax assoluto e paesaggi da favola, anche al tramonto.
Un agriturismo del posto organizza passeggiate a cavallo nel momento in cui il sole scende dietro le cime della Maiella.
Non dimenticate di visitare il centro storico di Vasto, dove potrete assaggiare le specialità del posto e godere di una vista fantastica sulla costa.





La Costa dei Trabocchi
Risalendo verso nord lungo la Costa dei Trabocchi sono tante le spiagge dove ci si può fermare per trascorrere giornate di totale relax.
La spiaggia delle Morge a Torino di Sangro, ad esempio, è un angolo di pace dove nessuno verrà a disturbarvi e si può anche assistere ad una sessione di pesca dal Trabocco di Punta Le Morge.
Con la bicicletta o il longboard, come nel nostro caso, dal bel borgo marinaro di San Vito Chietino si possono esplorare le spiagge vicine seguendo la pista ciclopedonale della Costa dei Trabocchi. Vi consigliamo in particolare Calata del Turchino, un angolo d’Abruzzo che ha ispirato Gabriele D’Annunzio.
Ad Ortona, oltre a visitare il centro storico, raggiungete la meravigliosa spiaggia di Ripari di Giobbe, scegliendo come base il campeggio proprio sopra la baia.





Abruzzo on the road: Caramanico Terme e la Valle dell’Orfento
Lasciamo la Costa dei Trabocchi e puntiamo verso l’interno, raggiungendo la Valle dell’Orfento e il borgo di Caramanico Terme, uno tra i più belli d’Italia, nel territorio del Parco Nazionale della Maiella.
Dopo aver visitato il centro storico, dedichiamo il pomeriggio ad un’escursione semplice e suggestiva, perfetto preludio ai trekking più impegnativi che abbiamo in mente per i giorni successivi.
Il Sentiero delle Scalelle rappresenta un’immersione nel contesto naturale della bassa Valle dell’Orfento: la discesa iniziale conduce al fiume e ci si ritrova in una stretta gola con pareti rocciose a strapiombo.
Seguendo il corso di fiume, attraversando diversi ponti di legno e inoltrandosi nella fitta vegetazione, si raggiunge una bella cascatella prima di tornare in paese.





Il rifugio Bruno Pomilio e il Monte Blockhaus
La facile escursione lungo il Sentiero delle Scalelle è un ottimo allenamento per il trekking sul Monte Blockhaus, più lungo ed impegnativo, nel cuore del Parco Nazionale della Maiella.
Punto di partenza del trekking è il Rifugio Bruno Pomilio, ad una quota di quasi 1.900 metri s.l.m. e anche la strada per raggiungerlo è degna di essere menzionata.
Salendo da Roccamorice, curva dopo curva si aprono delle bellissime vedute sulla vallata, rendendo il viaggio in van particolarmente esaltante.
Il trekking sul Monte Blockhaus è ancor più emozionante: si possono ammirare tutte le cime della Maiella, in particolar modo raggiungendo la Tavola dei Briganti, un luogo mitico che riporta indietro nel tempo.
Se volete regalarvi un’esperienza di glamping, fermatevi al Camping Dimore Montane di Roccamorice.




Abruzzo on the road: tour tra i borghi del chietino. Roccamorice, Guardiagrele e Gessopalena
Il nostro on the road in terra abruzzese continua nella provincia di Chieti, tra centri storici medievali, eremi e borghi fantasma.
Roccamorice è il punto di partenza per scoprire gli eremi di Santo Spirito a Majella e San Bartolomeo in Legio, tra i più affascinanti del Centro Italia.
Se siete abili camminatori potreste anche prendere in considerazione di fare qualche tappa del Cammino di Celestino, che collega ben 7 eremi rupestri attraverso un sentiero lungo 90 chilometri.
Noi proseguiamo il nostro on the road in Abruzzo raggiungendo Guardiagrele, inserito nel circuito dei Borghi più belli d’Italia e quarto classificato nel 2018 tra le candidature a “Borgo dei Borghi”, la famosa trasmissione di RaiTre.
Il centro storico di Guardiagrele è ricco di monumenti ed edifici medievali, come il Duomo di Santa Maria Maggiore, ma fermatevi anche ad assaggiare le specialità del posto, come le sise delle monache. Si tratta di un dolce tipico fatto con pan di spagna farcito con crema pasticcera.




Nel tardo pomeriggio raggiungiamo il borgo fantasma di Gessopalena, una delle tappe più affascinanti del nostro on the road in Abruzzo.
Dell’antico insediamento medievale sono rimaste solo le rovine, in seguito alla distruzione operata dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.
Tuttavia lo spirito di Gessopalena perdura nel tempo e se volete ascoltare la sua storia vi basterà passeggiare in quello che oggi è chiamato il Museo del Gesso.


Le Gole di Fara San Martino
Il territorio del Parco Nazionale della Majella è incredibile e ogni giorno ci regala nuove sorprese.
A tal proposito, l’escursione nelle Gole di Fara San Martino rientra a pieno titolo tra le nostre preferite di sempre.
Come in un romanzo di Tolkien, superate le alte pareti rocciose che contraddistinguono l’inizio del sentiero, le gole rivelano dopo poco il Monastero di San Martino in Valle, un insediamento eremitico scavato nella roccia dal grande fascino.
Rivolgendosi al punto informativo del Parco di Fara San Martino, all’inizio del percorso, è possibile prenotare una visita guidata di questa meraviglia risalente al IX Secolo.
L’escursione continua poi nel cuore delle gole, dove facendo particolare attenzione, sarà possibile anche avvistare dei camosci, veri custodi di questo luogo magico.
Infine, segnatevi questo indirizzo se in Abruzzo non siete venuti solo a scarpinare, ma anche ad assaggiare un piatto tipico come gli arrosticini o le pallotte: Birreria Artigianale Mezzogaudio a Fara San Martino.






Abruzzo on the road: Palena e Pescocostanzo
Seguendo idealmente la Via degli Eremi Rupestri della Majella Orientale, il nostro on the road abruzzese prosegue verso Palena, dove oltre al bellissimo centro storico si può visitare anche il complesso della Madonna dell’Altare, costruito su una rupe rocciosa.
Siamo ancora all’interno del Parco Nazionale della Majella e non finiremo mai di stupirci di quanto questo territorio sia in grado di offrire al turista. Ce ne siamo letteralmente innamorati.
A Palena abitano poco meno di 1.400 persone, ma è un concentrato di storia e cultura: all’interno del Castello Ducale si può visitare lo splendido Museo Geopaleontologico dell’Alto Aventino, mentre a poca distanza dal centro storico si trova il Museo dell’Orso Marsicano e l’area faunistica dove vivono le orse Caterina, Iris e Margherita.
La nostra tappa successiva è Pescocostanzo, per raggiungere il quale attraversiamo l’Altopiano del Quarto Grande, un paesaggio da cartolina lungo il quale si snoda la ferrovia della Transiberiana d’Italia.
Il borgo medievale di Pescocostanzo, tra i più belli d’Italia (ne stiamo facendo una vera collezione qui in Abruzzo!), è un gioiello dove si susseguono scorci romantici e botteghe d’arte. Le antiche case con vignale, ossia una scalinata esterna che conduce al pianerottolo superiore dove si trova l’ingresso principale dell’abitazione, costituiscono un’attrazione unica di Pescocostanzo.







Barrea e Scanno: una domenica tra i laghi d’Abruzzo
Domenica al lago, un classico. Solo che siamo in Abruzzo e il nostro on the road non è stato “tarato” proprio su questi canoni…
Siamo verso la fine di luglio e la giornata è splendida: quello che ci aspettiamo dalla nostra gita a Barrea e al suo lago è confusione, ma ci rendiamo conto di aver sbagliato tutto.
Il Lago di Barrea è splendido, ma non così famoso come dovrebbe: la visita al borgo e al castello, da cui si ha un panorama eccezionale su tutto il territorio circostante, avviene in totale tranquillità.
Anche il nostro pic-nic sulle rive del lago a Villetta Barrea, dove si possono avvistare anche i cervi spingersi fin quasi nel centro storico, è idilliaco.
Il Lago di Scanno è invece molto più frequentato, ma quando arriviamo nel pomeriggio parcheggiamo il van nella parte alta del paese e ci incamminiamo su quello che è chiamato il Sentiero del Cuore.
L’escursione, che dura poco meno di un’oretta, conduce ad un punto panoramico speciale, dove il Lago di Scanno sembra un grande cuore blu che batte al centro dell’Abruzzo.


Escursione nelle Gole del Sagittario
Il giorno successivo inizia con l’esplorazione di Scanno, il cui centro storico merita una passeggiata, prima di spostarci nella zona delle Gole del Sagittario.
Anche se lo abbiamo abbandonato da poco, il Parco Nazionale della Majella ci manca già, così cerchiamo di dimenticarlo immergendoci nella natura incontaminata della riserva naturale circoscritta tra i borghi di Anversa degli Abruzzi e Castrovalva.
La fretta è cattiva consigliera e, pensando che il trekking in programma ci conduca fino a lì, non ci fermiamo al Lago di San Domenico (in effetti la giornata dei laghi era ieri, domenica…tra l’altro!). Se potete, fatelo voi, perché ne vale la pena.
La nostra escursione parte invece dall’Oasi WWF delle Gole del Sagittario, ai piedi del bellissimo borgo di Anversa degli Abruzzi, e ci sviluppa lungo il corso del fiume, prima di salire all’abitato di Castrovalva.
L’ascesa è tosta, ma la fatica è ben ricompensata con paesaggi fantastici e un’altra giornata magnifica in terra abruzzese.



Abruzzo on the road: Santo Stefano di Sessanio
Nel pomeriggio ci muoviamo verso la zona del Gran Sasso: destinazione Santo Stefano di Sessanio, dove arriviamo poco prima del tramonto.
Facciamo in tempo a fare una passeggiata nel meraviglioso borgo antico, davvero curato e vivace, con diverse dimore storiche in cui è possibile soggiornare e tanti locali, uno più carino dell’altro.
Sarà l’atmosfera romantica, sarà l’aria frizzante d’alta montagna, sarà quel che sarà, ma dopo tanto camminare ci è venuto un discreto appetito e decidiamo di regalarci una cenetta a lume di candela alla Locanda Sul Lago.
Bel posticino, consigliato dalla nostra amica travel blogger Daniela alias L’Orsa nel Carro. Andateci, si mangia molto bene.





Rocca Calascio: dove osano i falchi
Il tempo vola qui in Abruzzo, proprio come i falchi, che sono di casa a Rocca Calascio.
Una meraviglia di pietra circondata dalle cime mitiche del Gran Sasso d’Italia, una fortezza che domina la piana di Navelli e la Valle del Tirino.
Non è un caso che sia stata più volte scelta come set cinematografico, come ad esempio del film fantasy Ladyhawke (che mi riporta alla mia infanzia) e de Il Nome della Rosa, del quale non sono mai riuscito a vedere la fine. Voi?
A 1.460 m.slm., Rocca Calascio è il castello alla quota più alta d’Italia, uno spettacolo da ammirare da tutte le angolazioni, raggiungibile con una passeggiata dal borgo di Calascio, che merita comunque una visita.






Campo Imperatore e il Gran Sasso d’Italia
Nel pomeriggio ci muoviamo in direzione Campo Imperatore, un immenso altopiano da cui partono diversi sentieri per le cime del Gran Sasso.
Esplorare questo territorio sconfinato in van è un sogno che si realizza: mai come su queste strade a 1.800 metri d’altezza ci siamo sentiti così liberi e felici.
Dolci pendii si alternano a verdi distese e pascoli, le linee d’asfalto diventano traiettorie disegnate, come le piccole nuvole che si muovono veloci nel cielo.
D’un tratto, eccolo lì, magnifico e possente: il Corno Grande, simbolo del Gran Sasso, la vetta più alta di tutto l’Appennino.
E noi lì, piccoli piccoli e stretti in un abbraccio che lo guardiamo con gli occhi a cuoricino, mentre sopraggiunge il tramonto.
Ci sono momenti iconici di un viaggio e questo è sicuramente uno di quelli.





Abruzzo on the road: il Lago di Campotosto
Ultimo giorno del nostro viaggio in Abruzzo, lasciamo a malincuore Campo Imperatore per raggiungere il Lago di Campotosto, rimanendo nell’area del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Ad una quota di oltre 1.300 m.slm. l’invaso è stato creato artificialmente con la costruzione di ben 3 dighe ed oggi è un paradiso selvaggio per camperisti (la cosiddetta libera qui è tollerata) e tutti coloro che amano e rispettano la natura.
Noi parcheggiamo il van in corrispondenza del Ponte delle Stecche e proseguiamo a piedi lungo la riva occidentale del lago, godendo di un’altra bella giornata e del panorama, che spazia fino alle cime del Gran Sasso.
La nostra avventura in Abruzzo ci regala poi un’altra sorpresa: siamo capitati a Campotosto nel giorno giusto, perché è in programma il concerto di Ludovico Einaudi.
Non si tratta di un evento qualunque: il celebre pianista si esibirà su un palco galleggiante sulle acque del lago al tramonto.
In questa magica atmosfera, con le note emozionanti di Experience e Nuove Bianche, mentre il cielo si colora di rosa, si conclude il nostro on the road in Abruzzo.
Avremmo mai osato chiedere di più?





Mi fermo, rileggo queste righe e mi accorgo che questo viaggio non ci ha lasciato soltanto un ricordo indelebile: ci ha cambiato.
La nostra prima volta in van, il nostro furgoncino che abbiamo comprato la scorsa primavera e che abbiamo camperizzato in tre mesi. Lo abbiamo chiamato Ballo, perché ci siamo messi in gioco e siamo pronti a ballare.
L’inizio di un periodo della nostra vita che abbiamo voluto fortemente, per il quale abbiamo combattuto e sofferto, e ora chilometro dopo chilometro ci sta facendo capire tante cose.
Sì, questo on the road in Abruzzo ci ha cambiato per sempre e adesso ci sono nuove strade da percorrere, insieme.
Salite a bordo con noi?
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2 commenti su “Abruzzo on the road: il nostro itinerario di 15 giorni”
No eh, ora vogliamo sapere cosa avete fatto il giorno in più ai Ripari di Giobbe! 😀
E se questo è il primo chilometro ragazzi, vi aspetta una strada fantastica, il mondo è vostro! Sofferta e combattuta, non importa, è stata la scelta giusta perché il bello (e il Ballo) che avete scoperto chilometro dopo chilometro, noi lo possiamo leggere tra queste righe, parola dopo parola. E poi i vostri occhi e i vostri sorrisi parlano senza bisogno di aggiungere altro. Il guaio sarà tornare a casa…
Il battesimo di Ballo insomma non poteva avere dei padrini e madrine migliori: birra, camosci, cammini ascetici, pecore (sotto forma di arrosticini), cuori blu, falchi, lupi e Orse (a proposito grazie per la citazione) e poi lui, Campo Imperatore! Confesso che scorrendo il post con il mouse mi si è fermato il respiro sulle sue foto, ma quanto è bello! E un attimo dopo sono scoppiata a ridere perché mi sono venuti in mente i carabinieri 😛 Che dirvi, vi faccio un immenso inboccallupo per tutto, vi seguirò da lontano per scoprire un modo diverso di vivere e viaggiare, senza troppi orpelli e con solo il necessario, sia inteso come vettovaglie, sia come la persona che avete rispettivamente scelto di avere al fianco. Un abbraccio gigante!
PS: faccio la brava e non ti spoilero la fine del film, non ti dirò che Jorge è il colpevole, che l’abbazia brucia e che Guglielmo muore di peste… 😀
Prima di partire per questo viaggio avevamo mille paure, dubbi, domande per le quali non c’era una risposta, come è giusto che sia, ma ora possiamo dire con certezza che mai decisione presa fu più GIUSTA, hai ragione! Ed è proprio vero che il difficile è tornare a casa, perché adesso che siamo IN BALLO non vorremmo più smettere di ballare. Mi stupisco ancora, dopo quasi tre mesi, di come sia tutto così naturale, di come questa vita a bordo del van sia così bella, ed emozionante, sì, perché ogni giorno ti svegli in un posto nuovo e senti che fuori c’è la natura che ti aspetta, appena apri quel portellone.
Crepi il lupo, Dani, e grazie a te, davvero! Anche per la spoilerata: tanto non sarei mai riuscito ad arrivarci in fondo, sicuro! ;-P
Un abbraccio forte da tutti e due!