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Letture sotto l’ombrellone: 5 libri di sport per chi ama viaggiare

C’è una frase che mi è capitato di leggere spesso, ultimamente, ed è la seguente: “L’unica regola di un viaggio è non tornare come sei partito. Torna diverso”.

Chi non è abituato a trascorrere le vacanze in un villaggio turistico, ma anzi ama l’avventura e l’esplorazione, questa citazione ce l’ha tatuata sottopelle, come un microchip che ad ogni nuova esperienza trasmette impulsi elettrici.

Ma senza andare troppo lontano, magari nel giardino sotto casa, vi è mai capitato di “tornare diversi” dopo aver letto un libro? 

A me ragazzi molto più di una volta e ve l’ho anche raccontato qui.

Ci sono libri capaci di far viaggiare col pensiero, di ispirare nuove partenze, di darti lo slancio per affrontare qualcosa che non avresti pensato di fare mai.

E siccome l’estate è per molti di noi il momento giusto per prendere in mano un libro e rilassarsi sotto l’ombrellone, ecco quali sono i 5 libri di sport che vi consiglio come “compagni di viaggio”! 😉

 

LIBRI DI SPORT: 1) GIORNI SELVAGGI – UNA VITA SULLE ONDE

Giorni Selvaggi è la biografia di William Finnegan, giornalista del The New Yorker e Premio Pulitzer, ma soprattutto surfista a tutto tondo.

Una passione nata da bambino, da quando con la famiglia si trasferisce alle Hawaii e passa intere giornate ad ammirare le evoluzioni sulle onde dei nativi

Con alcuni di loro instaura un’amicizia che durerà a lungo e grazie a loro imparerà a stare sulla tavola da surf, trascorrendo tutto il suo tempo libero in acqua.

Un libro che mi ha affascinato fin dalle prime righe, ma capace di catturare nel profondo la mia anima da viaggiatore quando William racconta il suo giro per il mondo, alla ricerca degli spot più selvaggi del pianeta, dall’Australia alle Figi, dal Sud Africa al Portogallo, fino al ritorno a casa, per cavalcare le onde di New York e San Francisco.

Mentre leggevo le avventure di William Finnegan, mi sono trovato di nuovo catapultato nel nostro viaggio in Algarve e Alentejo, patria dei surfisti nel sud del Portogallo.


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Potere dei libri, che sanno ispirare e far ricordare: in un attimo, senza che tu te ne possa accorgere, sei già altrove col pensiero. 

Giorni Selvaggi sarà un compagno di viaggio perfetto per spiriti liberi e solitari, per chi ama le spiagge oceaniche e il fragore meraviglioso delle onde.

libri di sport
Alla ricerca dell’onda perfetta con “Giorni Selvaggi” – foto by Pixabay

LIBRI DI SPORT: 2) OPEN – LA MIA STORIA

Quando da bambino marinavo la scuola assieme al mio amico Mauro, lo facevo non per starmene in giro a bighellonare, bensì per emulare le gesta del mio tennista preferito: Andre Agassi

Un mito, un esempio di anticonformismo, un ribelle al quale mi ispiravo non solo per il rovescio a due mani, ma anche e soprattutto per il look.

Nella sua biografia, il campione di tennis svela i retroscena della sua vita privata, a cominciare dal rapporto conflittuale con il padre e da quell’incontro con il suo idolo, Bjorn Borg.

Open è la storia di Andre Agassi, dalle prime risposte con la racchetta a quella macchina infernale spara palline che lui chiama “drago”, fino all’epilogo di una carriera incredibile e pazzesca, proprio come lui!

Aldilà che conosciate o meno il personaggio, che amiate o meno il tennis, questa biografia vi terrà incollati alle sue pagine come una calamita: ve lo assicuro.

libri di sport per l'estate
Open, la biografia di Andre Agassi

LIBRI DI SPORT: 3) ALTRO TIRO, ALTRO GIRO, ALTRO REGALO

Tra un calcio al pallone e una partita a tennis, un’altra delle mie passioni è stata quella per la palla a spicchi

Solo da spettatore però: non avevo l’altezza e le doti per competere, se non davanti al Mega Drive con la cartuccia di NBA Jam caricata!

Nel frattempo, quando riuscivo, guardavo le partite di basket in televisione: erano i primi anni ‘90 e a commentarle c’era quel mito di uomo che risponde al nome di Dan Peterson, poi negli anni a seguire fu la volta di una coppia che ha segnato una generazione di appassionati. 

Sto parlando di Flavio Tranquillo e Federico Buffa, due campioni del microfono, ognuno a modo suo. Le emozioni che sapevano trasmettere quei due erano date da una conoscenza del gioco a dir poco fantasmagorica e da una capacità di raccontarlo senza pari.

libri di sport
Altro tiro, altro giro, altro regalo: frase storica di Flavio Tranquillo durante le sue mitiche telecronache!

E non potete non ricordare la mitica frase: “Altro tiro, altro giro, altro regalo!”. 

Flavio Tranquillo ci spiega e ci racconta il basket e cosa ha significato per lui in quel che è a tutti gli effetti un vero e proprio saggio, adatto anche ai neofiti. 

Devo confessare che dopo averlo letto e riletto, ho seguito le finals in diretta da Times Square a New York con una consapevolezza decisamente diversa! 🙂

 

4)MUHAMMAD ALI, UN UOMO DECISIVO PER UOMINI DECISIVI

Parlavamo di Federico Buffa: ecco qui una delle sue opere meglio riuscite, dove ci racconta la vita e le imprese di Cassius Marcellus Clay Jr., con quei cambi di direzione e di velocità che solo un fenomeno dello storytelling è capace di fare!

Forse nemmeno Muhammad Ali sarebbe riuscito a schivare quei colpi da maestro con i quali Buffa riesce a spiazzarti all’improvviso, portandoti nella sua dimensione, quasi a viaggiare col pensiero ad una velocità completamente diversa da quella a cui sei abituato.

Ho amato questa biografia perché mi ha dato più di un’ispirazione: grazie ad Ali, alle sue imprese e alle sue prese di posizione. 

Un uomo che non è mai sceso a compromessi, mettendo a rischio la sua carriera per gli ideali in cui credeva. 

Un uomo che ha saputo pungere come un’ape, muovendosi come una farfalla, che sapeva essere sensibile e generoso, ma altrettanto spietato sul ring.

E’ passato tanto tempo ormai da quando Muhammad Alì se n’è andato: ero ancora un ragazzo quando alla tv annunciarono la sua morte. 

Questa biografia è stata un viaggio nel passato e nel futuro allo stesso tempo: con i brividi sulla pelle, è uno di quei libri di sport che vi consiglio di leggere con attenzione.

guantoni boxe
Muhammad Ali raccontato da Buffa: un libro da non perdere!

5) L’ARTE DELLA VITTORIA

Wow, finiamo col botto!

L’arte della vittoria è l’autobiografia di Phil Knight, fondatore della Nike.

L’ho preso dagli scaffali della biblioteca poco prima di partire per la Basilicata lo scorso anno, ricordandomi del consiglio di un amico.


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Sì, pensavo: un uomo di successo, che ha sfondato nel mondo dello sport con le sue intuizioni, ci saranno tanti spunti interessanti.

Invece ne sono rimasto ammaliato dalle prime righe. Da quando il giovane Phil si presenta a suo padre dicendo che voleva partire per il Giappone, prima tappa di un viaggio intorno al mondo che sarebbe stato fondamentale non solo per la sua carriera, ma per la sua intera vita di manager.

Allora siamo partiti insieme, io e Phil, con destinazione Kobe, dove abbiamo incontrato i proprietari della Tiger, le scarpe da running. Poi, un po’ confusi a dir la verità per quei modi ambigui di trattare gli affari che hanno i giapponesi, siamo tornati a viaggiare: in India, dove ci abbiamo quasi rimesso le penne, in Africa e in Europa.

Infine siamo tornati a casa, a Portland, e avevamo le idee chiarissime: niente sarebbe stato come prima, soprattutto nel mondo dello sport. La Nike sarebbe diventata la prima azienda al mondo per vendite di scarpe da corsa.

Ci sono anche ombre sull’attività di Phil Knight e io non posso sapere se sono state create ad hoc, non voglio scendere nei dettagli delle accuse mosse alla Nike sullo sfruttamento minorile. Ognuno di noi si è fatto la propria idea, giusta o sbagliata che sia.

Voglio soffermarmi su quello che questa biografia mi ha trasmesso di positivo e vorrei condividerlo con voi. Questo, nel bene o nel male, è stato il sogno di un ragazzo di 24 anni che ha saputo trasformare una visione in realtà, anche grazie a validi compagni di viaggio.

Un sogno iniziato dal baule di un’auto parcheggiata lungo i viali dell’Oregon, che mi ha insegnato che non bisogna avere paura di fare il primo passo, di avere idee folli.

Ognuno di noi è alla ricerca della propria vocazione, del proprio posto nel mondo: l’importante è non fermarsi di fronte alle prime avversità, continuare la ricerca.

Nike statua
La Nike, dea greca della vittoria, a cui si è ispirato Phil Knight per il marchio della sua azienda

Bene amici, che siate in procinto di partire per le vacanze o di sfogliare il calendario come una margherita aspettando il momento giusto, questi sono i miei 5 migliori libri di sport per l’estate!

Libri che fanno riflettere, che fanno volare il pensiero, che ispirano.

Libri che, come sempre, sono solo l’inizio del viaggio!

 

Voi quale destinazione avete?

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

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8 commenti su “Letture sotto l’ombrellone: 5 libri di sport per chi ama viaggiare”

  1. Tra i libri che hai elencato, ho letto solo Open di Agassi. Un libro che ho divorato perchè, pur non giocando a tennis, mi sono appassionata a questo sport proprio grazie a lui. Per l’esattezza a partire dalla semifinale del Roland Garros dell’88 quando ho visto questo strano tennista con un ombrello sul campo ed i capelli lunghi. Ho pianto leggendo Open! Quante risposte a domande che mi ero fatta vedendo questo o quel match. Perchè li aveva persi. Ho trovato l’uomo che si nascondeva dietro al campione Andre Agassi.
    Mi piacerebbe leggere quello su Muhammed Ali, un grande uomo che, come scrivi, non è mai sceso a compromessi.
    Manca però un libro sul grande Ayrton 😉

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    • Agassi è stato un vero modello per tanti noi giovani ribelli: guardandolo in tv nei suoi epici scontri contro Becker, Chang, Edberg, ma soprattutto il suo rivale di sempre Sampras, era una vera goduria! Ma poi quando si è presentato al Roland Garros con quel completino bianco fucsia e nero? Fantastico! Ovviamente ho rotto le scatole a mio padre finché non me lo ha comprato…e dopo in campo ero carico a pallettoni, è proprio il caso di dirlo.
      Ti consiglio vivamente il libro di Ali, anche perché leggere Buffa è un vero piacere. Su Ayrton hai ragione, ci vorrebbe: hai un titolo da consigliarmi? 😉

      Rispondi
  2. Ho amato tantissimo il libro di Agassi, mi è rimasto in testa per tantissimo tempo. Proverei a leggere volentieri la biografia di William Finnegan o quella del fondatore della Nike che, visto che parla anche di viaggi, mi sembra perfetta da portare in vacanza!

    Rispondi
    • Quella di Phil Knight è una storia entusiasmante, di grande ispirazione: il suo viaggio per il mondo, poco dopo la laurea, è per lui l’inizio di una carriera imprenditoriale incredibile! Con Finnegan invece si viaggia di onda in onda, in posti sconosciuti, esotici ed affascinanti, quindi…qualunque compagno di viaggio sceglierai, sarà un successo Monica! 😀

      Rispondi

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