3 modi per viaggiare gratis e vivere come un local

Lo so, hai visto il titolo dell’articolo e il tuo primo pensiero è stato: “Addirittura!”.

Non posso darti torto, ma continua a leggere e capirai il motivo.

Siamo sempre alla ricerca di modi per risparmiare in viaggio e vivere al contempo esperienze uniche, che siano in grado di connetterci con le persone del luogo e di farci scoprire quanto di più autentico di un territorio.

A maggior ragione adesso che siamo partiti per un lungo viaggio tra Stati Uniti e America Centrale, dove, salvo complicazioni, ci fermeremo alcuni mesi.

Leggi anche: Un giorno a Los Angeles: da Downtown al Griffith Observatory 

Stare via per così tanto tempo comporta però anche delle riflessioni, una buona pianificazione e sacrifici. 

Occorre impostare un budget e cercare, laddove possibile, di risparmiare il più possibile.

Come fare allora per coniugare al meglio questa fantastica esperienza con le nostre esigenze economiche?

Le nostre ricerche online ci hanno regalato delle ottime risposte e abbiamo individuato 3 modi per viaggiare gratis e vivere come una persona del posto

Pronti, trolley…via!

1- Couchsurfing, il modello di scambio ospitalità più famoso al mondo

Couchsurfing significa letteralmente “fare surf tra i divani” e il suo modello di scambio ospitalità è diventato il più famoso al mondo. 

Il servizio è nato nel 2004 negli Stati Uniti e la sua community si è rapidamente ingrandita, tanto da arrivare a contare, soltanto dieci anni dopo, oltre 5 milioni di iscritti!

L’idea alla base era semplice e rivoluzionaria: metti a disposizione gratuitamente il tuo divano e conosci gente da ogni parte del mondo.

Da una parte quindi gli host, ovvero gli ospitanti, dall’altra i viaggiatori alla ricerca di ospitalità: il tutto gestito dagli utenti stessi, tutto in modo gratuito.

Col passare del tempo sono state prese diverse contromisure per aumentare la sicurezza di tutti: occorre inserire i propri dati personali e le proprie foto e ottenere il profilo certificato caricando il proprio documento di identità e fornendo il proprio numero di telefono. 

Poi ci sono le referenze, ovvero le recensioni scritte da chi ti ha ospitato o da chi è stato tuo ospite.

Anche se avevamo un po’ di timore, la ricerca degli host verificati tramite app ci ha tranquillizzato e la nostra esperienza di Couchsurfing è stata super positiva. 

Siamo stati ospiti di Carmen a Tijuana, una città non propriamente nota per la squadra sicurezza, ma che siamo riusciti a scoprire al meglio proprio grazie all’aiuto del nostro host.

Carmen è una fotografa e gestisce ben due B&B a Tijuana: noi abbiamo avuto il piacere di soggiornare presso uno di questi, il B&B Moora, ma non solo. 

Grazie al couchsurfing abbiamo vissuto i nostri primi giorni in Messico imparando tante cose da Carmen e trascorrendo insieme a lei e ad altri ospiti del B&B una serata speciale, dove abbiamo festeggiato e condiviso esperienze di viaggio con persone provenienti da Australia, Perù e Stati Uniti.

Questa esperienza non è solo un modo per viaggiare gratis, ma soprattutto una splendida opportunità per conoscere il mondo attraverso le persone che lo abitano. 

È uno scambio reciproco che ti lascia davvero tanto e ti fa venire voglia di ospitare a tua volta, una volta tornato a casa.

In ultimo, una precisazione: per chi si iscrive oggi a Couchsurfing c’è una quota mensile di 2,39 euro da pagare (o di 14,29 euro annuale). 

L’attuale proprietà chiede questa donazione per aiutare la community durante questo difficile periodo dì pandemia, in cui gli investimenti da parte di terzi sono venuti meno.

Questo ha portato alcuni membri storici ad abbandonare il servizio per spostarsi su altre piattaforme (Couchers, ad esempio), ma Couchsurfing resta attualmente il più utilizzato in tutto il mondo e per questo ve lo consigliamo.

Con Carmen, la nostra host di Couchsurfing a Tijuana

2- HomeExchange: lo scambio casa per viaggiare gratis

Avete presente il film “L’amore non va in vacanza”? Per noi è un must ad ogni Natale, ma in questo caso lo prendiamo come esempio perché serve per farsi un’idea di come funziona il servizio di HomeExchange. 

Nella commedia romantica Cameron Díaz scambia la sua gigantesca villa di Los Angeles con Kate Winslet, che abita nelle fredde campagne londinesi.

Uno scambio alla pari, per sfuggire alla routine (o nel caso del film ai malesseri d’amore) e visitare un’altra parte del mondo senza spendere nulla se non i soldi per il viaggio.

HomeExchange è nato nel 2011 e ad oggi è il servizio di scambio casa online più popolare

Ogni profilo, per essere verificato, deve indicare tutti i dati personali, alcune foto della casa che intende scambiare e fornire necessariamente un documento che ne attesti la proprietà. Quest’ultimo passaggio è fondamentale per garantire la qualità del servizio e la sicurezza di non “prendere una sola”.

Si può fare uno scambio secco (stesse date per entrambi gli utenti, io vengo da te e tu da me contemporaneamente), differito (in date diverse) oppure utilizzando i Guest Point, una sorta di moneta virtuale, senza scambiare la propria casa nell’occasione della richiesta all’altro utente. 

Al momento della registrazione vengono regalati alcuni Guest Point, che possono essere implementati invitando altri amici ad iscriversi alla piattaforma di HomeExchange, oppure ospitando altre persone in cambio di Guest Point. 

L’iscrizione è gratuita e il servizio è diffuso in tutto il mondo: perché non approfittarne?

3- Worldpackers: fare volontariato in cambio di ospitalità

Eccoci alla terza modalità per viaggiare gratis, forse quella che più delle altre ci trasmette una grande curiosità: fare volontariato in cambio di ospitalità

Le nostre ricerche online ci hanno fatto scoprire il servizio di Worldpackers, molto popolare nel Centro America, la zona in cui attualmente stiamo viaggiando.

Tantissime sono le possibilità per essere d’aiuto e nel contempo imparare: insegnare un’attività sportiva a dei bambini in Guatemala, occuparsi di dolcissimi cagnolini in un centro di salvataggio animali in Costa Rica, dare un contributo importante per la preservazione della foresta pluviale a Panama attraverso l’uso dei social network.

Worldpackers è forse meno famoso di Workaway, il servizio di work exchange più conosciuto al mondo, ma negli ultimi anni si sta sviluppando tantissimo, grazie ad un team giovane e intraprendente, al servizio dell’utente in ogni momento della sua esperienza.

È questo uno dei principali motivi per cui abbiamo preferito Worldpackers a Workaway: essendo la nostra prima esperienza di volontariato, abbiamo tanti dubbi e vogliamo avere la sicurezza, se qualcosa dovesse malauguratamente andare storto, di poter contare su un supporto operativo. 

Iscrivendoci a Worldpackers (l’account di coppia ha un costo annuale di 59 dollari) possiamo contare su una assicurazione che coprirebbe eventuali spese impreviste (ad esempio l’alloggio per qualche giorno) nel caso in cui il nostro host non dovesse rispettare gli accordi e dovessimo abbandonare in anticipo la nostra attività di volontariato. 

Nel frattempo il team si occuperà personalmente di trovarci un’altra opportunità di work exchange.

La seconda motivazione che ci ha fatto propendere per Worldpackers è, come anticipato, la sua forte presenza nel Centro e Sud America.

In viaggio attraverso il Centro America

Tramite l’applicazione per smartphone, intuitiva e graficamente accattivante, si può completare il proprio profilo (inserendo anche un video di presentazione!) ed effettuare una ricerca specifica, filtrando per tipo di viaggio, Paese, ore di collaborazione, etc. Le proposte degli host sono tante e in costante crescita, così come lo è la community di Worldpackers, sempre pronta ad ispirare e fornire ottimi consigli di viaggio e di lavoro tramite l’Academy, un’altra feature davvero interessante di questo servizio di work exchange.

Troviamo che questa opportunità di essere d’aiuto in cambio di ospitalità sia fantastica: ci permetterà di risparmiare e ci farà vivere un’esperienza unica, a stretto contatto con la comunità locale.

E c’è di più: per voi lettori di Un Trolley Per Due abbiamo ottenuto uno sconto speciale di ben 10 dollari sul piano annuale!

Non vi resta che iscrivervi e diventare parte attiva della fantastica community di Worldpackers!

Alessandro Mazzini

Alessandro Mazzini

Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora bambino e da allora non ho più messo la testa a posto. Scoprire posti nuovi è la cosa che più mi piace e mi fa stare bene...E da quando conosco Chiara condivido questa passione con lei, che è la mia metà! Insieme prepariamo il trolley per la prossima destinazione, che sia una fuga d'amore, una semplice gita fuori porta o un'avventura da ricordare per tutta la vita!

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: